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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Sicurezza stradale e percorribilità nei percorsi alternativi durante la chiusura del viadotto del Fornello - n. 3-00782)
PRESIDENTE. L'onorevole Ronconi ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00782
(Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 2).
Ricordo all'onorevole Ronconi che ha un minuto di tempo disposizione.
MAURIZIO RONCONI. Signor Presidente, signor ministro, la strada E-45 è uno dei tracciati inseriti nella rete stradale internazionale europea. Tra i lavori più urgenti calendarizzati dall'ANAS risulterebbe il rifacimento del viadotto del Fornello, inaugurato soltanto nel 1974.
Il viadotto andrà demolito - così afferma l'ANAS - e ricostruito, perché non è più in grado di sostenere la mole di traffico che ogni giorno utilizza la E-45 per collegare Lazio, Umbria, Toscana ed Emilia Romagna. I lavori dovrebbero iniziare entro la prossima estate e per tutta la durata degli stessi, stimata in ben 3 anni, il traffico sarà deviato nella vicina provinciale che attraversa tutti i paesi della dorsale appenninica.
Nel tratto che verrà chiuso circolano ogni giorno non meno di 20-25 mila veicoli già penalizzati dalle disastrate condizioni di gran parte dei tratti umbro e toscano della superstrada, che lamenta anche la mancanza di corsie di emergenza e di guard-rail.
Chiedo al ministro quali iniziative intenda adottare dal punto di vista della sicurezza e della percorribilità stradale conseguentemente alla completa chiusura del viadotto.
PRESIDENTE. Il ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, Vannino Chiti, ha facoltà di rispondere.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Signor Presidente, la gara per il rifacimento del viadotto del Fornello sulla strada E-45 è stata esperita e sono state Pag. 49inviate alle imprese le lettere per i chiarimenti di rito sulle domande presentate.
La conclusione delle procedure di gara è prevista entro aprile e la consegna dei lavori entro maggio, come lei ha detto, prima dell'avvio dell'estate.
Per quanto riguarda gli aspetti di sicurezza del traffico durante l'esecuzione dei lavori, gli stessi sono disciplinati dal codice della strada e la loro messa in opera sarà curata dall'ufficio territorialmente competente in stretto raccordo con le amministrazioni quali le prefetture, la polizia della strada e i comuni. Nel caso specifico, allo scopo di mantenere attivo il collegamento stradale, il traffico, nella previsione dei lavori, verrà trasferito sull'impalcato agibile che avrà un doppio senso di circolazione; nel frattempo si lavorerà sull'altro che sarà abbattuto; sarà onere della direzione dei lavori monitorare la sicurezza dell'impalcato, operando anche le deviazioni del traffico sulla rete viaria locale, nel caso sorgessero problemi strutturali, per alleviare il peso che ricade su questo unico impalcato.
In ogni caso, sarà cura del compartimento ANAS porsi in relazione con gli enti locali interessati per ridurre al minimo i disagi che, naturalmente, in opere così rilevanti in parte esistono. Alcune di queste impostazioni, come lei può ben capire, dovranno essere valutate nel merito e, successivamente, potranno essere oggetto di un confronto.
PRESIDENTE. L'onorevole Ronconi ha facoltà di replicare, per due minuti.
MAURIZIO RONCONI. Ringrazio il ministro Chiti per la risposta, anche se non sono completamente soddisfatto. Mi permetto un rilievo di tipo politico: nella passata legislatura il centrosinistra ha sempre protestato quando alle sedute riguardanti il cosiddetto question time erano assenti i ministri con competenza specifica. Oggi avviene lo stesso.
Aggiungo che ci troveremo di fronte al rischio di un gravissimo danno all'economia delle regioni circostanti per l'interruzione di questa strada che, ricordo al ministro e all'intero Governo, è tra le più importanti trasversali del nostro paese.
Tra l'altro (su ciò il ministro è stato elusivo), l'ANAS era disponibile a trasformare la E-45 in tratto autostradale con un tracciato alternativo sul valico. Tale progetto è finito nel «dimenticatoio», perché si sono riscontrate divisioni politiche, in modo particolare all'interno delle giunte di sinistra delle regioni circostanti, nelle quali i cosiddetti ambientalisti della domenica si sono dichiarati fortemente contrari.
Per questi motivi continuiamo ad essere assolutamente preoccupati, perché una strada di grande transito come la E-45 non può essere abbandonata a se stessa come rischia di avvenire.