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Si riprende la discussione.
(Esame dell'articolo 2 - A.C. 15-A ed abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 2 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A - A.C. 15 sezione 3).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere delle Commissioni.
TINO IANNUZZI, Relatore per la VIII Commissione. Signor Presidente, le Commissioni esprimono un parere contrario su Pag. 27tutte le proposte emendative e, quindi, invitano i rispettivi presentatori a ritirarle. Fa eccezione l'emendamento Garavaglia 2.51, di cui si chiede una riformulazione nei termini che seguono: «Al comma 3, aggiungere, in fine, le parole: , che devono essere uniformi».
PRESIDENTE. Il Governo?
GAETANO PASCARELLA, Sottosegretario di Stato per la pubblica istruzione. Il parere del Governo è conforme a quello espresso dai relatori.
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento Osvaldo Napoli 2.3.
Prendo atto che i presentatori non accedono all'invito al ritiro formulato dalle Commissioni e dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Osvaldo Napoli 2.3, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 463
Maggioranza 232
Hanno votato sì 217
Hanno votato no 246).
Passiamo alla votazione dell'emendamento Lucchese 2.53.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Germanà. Ne ha facoltà.
BASILIO GERMANÀ. Signor Presidente, intervengo per sottoporre un'osservazione ai relatori: non capisco qual è la differenza tra un comune come Lipari, che ha 7 mila abitanti e cinque isole, e gli altri piccoli comuni. Quindi, invito i relatori a rivedere le proprie posizioni ed aggiungo la mia firma all'emendamento in esame.
PRESIDENTE. Prendo atto che il presentatore non accede all'invito al ritiro formulato dalle Commissioni e dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Lucchese 2.53, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 466
Votanti 458
Astenuti 8
Maggioranza 230
Hanno votato sì 67
Hanno votato no 391).
Passiamo alla votazione dell'emendamento Oliva 2.4.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Neri. Ne ha facoltà.
SEBASTIANO NERI. Signor Presidente, la ratio di questo emendamento non credo abbia bisogno di essere ulteriormente spiegata poiché il testo è assolutamente chiaro.
Vi sono comuni certamente più grossi di quelli con il limite di 5 mila abitanti - anche se al di sotto dei 10 mila - che sono detentori di un patrimonio artistico di rilevante importanza, tanto da essere stati riconosciuti come patrimonio mondiale dell'umanità dall'UNESCO.
Desideriamo che questi comuni, la cui tipologia è peraltro certa poiché individuata secondo quanto spiegato nello stesso emendamento, possano beneficiare delle ricadute di questo provvedimento. Essi, infatti, possono essere destinatari di un'attenzione e di un interesse tali da rappresentare un oggettivo sovraccarico rispetto alle potenzialità che le loro normali strutture offrono.
Pertanto, confidiamo che la ratio di questo emendamento possa portare ad un voto favorevole dell'Assemblea, utile al riconoscimento di queste ragioni.
TINO IANNUZZI, Relatore per la VIII Commissione. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
TINO IANNUZZI, Relatore per la VIII Commissione. L'intento dell'emendamento Oliva 2.4 è sicuramente apprezzabile e condiviso perché riguarda alcuni comuni di particolare rilievo e pregio, tanto da essere stati riconosciuti dall'UNESCO come patrimonio mondiale dell'umanità. Il problema, purtroppo, è diverso e di natura ordinamentale; siamo in presenza di una legge che riguarda, solo ed esclusivamente, i comuni con popolazione sino a 5 mila abitanti. Questo è lo spartiacque, la linea di confine rispetto alla quale si rivolgono tutte le disposizioni di questo provvedimento. Per cui, è evidente che questa proposta emendativa - ricordo che da parte delle Commissioni vi è stato un invito al ritiro - va riconsiderata e collocata in un testo legislativo con oggetto diverso e non unicamente circoscritto ai comuni sino a 5 mila abitanti.
PRESIDENTE. Prendo atto che i presentatori dell'emendamento Oliva 2.4 non accedono all'invito al ritiro formulato dalle Commissioni e dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Oliva 2.4, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 462
Votanti 451
Astenuti 11
Maggioranza 226
Hanno votato sì 28
Hanno votato no 423).
Prendo atto che i presentatori degli emendamenti Oliva 2.5 e 2.6 non accedono all'invito al ritiro formulato dalle Commissioni e dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Oliva 2.5, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 466
Votanti 462
Astenuti 4
Maggioranza 232
Hanno votato sì 10
Hanno votato no 452).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Oliva 2.6, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 445
Votanti 439
Astenuti 6
Maggioranza 220
Hanno votato sì 7
Hanno votato no 432).
Passiamo all'emendamento Osvaldo Napoli 2.52.
Chiedo al presentatore se acceda all'invito al ritiro formulato dal relatore.
OSVALDO NAPOLI. Signor Presidente, per quanto riguarda l'emendamento in esame i piccoli comuni vicini a grandi centri urbani, con elevata attività economica e produttiva risentono, proprio per questo motivo, di problematiche specifiche collegate ai trasporti, alla viabilità, all'edilizia e ad altri problemi. Quindi reputo necessario che possano beneficiare delle agevolazioni finanziarie. Mi auguro che l'emendamento, che va incontro a tali Pag. 29esigenze dei comuni che hanno un grosso impatto, trovandosi vicino ai grandi centri urbani, sia approvato.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Osvaldo Napoli 2.52, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 466
Maggioranza 234
Hanno votato sì 218
Hanno votato no 248).
Prendo atto che la deputata Nicchi non è riuscita ad esprimere il proprio voto.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Ceccuzzi 2.50.
Chiedo al presentatore se acceda all'invito al ritiro del suo emendamento formulato dal relatore.
FRANCO CECCUZZI. Signor Presidente, nell'annunciare il ritiro del mio emendamento 2.50, vorrei cogliere l'occasione per ringraziare le Commissioni e i relatori. Tuttavia non posso nascondere il mio rammarico perché, come si nota dallo stampato, la Commissione finanze della quale sono stato relatore ha reso un parere favorevole con ben sedici osservazioni, sulle quali, per il fatto che il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato a mio parere troppo presto, non è stato possibile lavorare per presentare proposte di modifica. Queste sarebbero state, a mio parere, assolutamente migliorative della proposta di legge per ciò che riguarda la questione delle risorse per i piccoli comuni e della loro fiscalità, essendo necessario produrre dei miglioramenti al testo della legge finanziaria 2007 e, naturalmente, anche all'attribuzione delle risorse e al loro conteggio che il Ministero dell'interno sta conducendo su parametri sbagliati.
Per questo preannuncio la presentazione di alcuni ordini del giorno insieme ad altri colleghi e mi riservo in futuro, all'interno della Commissione finanze e in Assemblea, di intervenire nuovamente con emendamenti e altre proposte per migliorare il provvedimento che tuttavia considero positivo (Applausi dei deputati del gruppo L'Ulivo).
PRESIDENTE. Prendo atto che l'onorevole Ceccuzzi ritira il proprio emendamento 2.50.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Garavaglia 2.51, sul quale vi è un parere favorevole delle Commissioni e del Governo subordinato a una proposta di riformulazione.
Onorevole Garavaglia, accetta la riformulazione proposta?
MASSIMO GARAVAGLIA. Signor Presidente, accetto la riformulazione e brevemente le spiego la finalità di questa proposta emendativa. Il mio emendamento 2.51 era diretto a richiedere criteri uniformi su tutto il territorio nazionale, per evitare una discriminazione al contrario. Infatti, nel marasma legislativo degli ultimi anni si sono create una serie di norme che ogni volta propongono redistribuzioni, per cui alla fine non si capisce più niente. Quindi, nell'ottica del federalismo fiscale, con cui veramente possiamo realizzare la redistribuzione di reddito, c'è già l'IRPEF. Per quanto riguarda le infrastrutture facciamo in modo che, una volta per tutte e in maniera chiara e trasparente, i provvedimenti che approveremo d'ora in avanti abbiano criteri uniformi su tutto il territorio nazionale. Non si aggiungono le parole «su tutto il territorio nazionale», previste dall'emendamento da me presentato perché evidentemente sono considerate sottintese. Ripeto, accetto la riformulazione, ma volevo spiegarne lo spirito.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.Pag. 30
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Garavaglia 2.51, nel testo riformulato, accettato dalle Commissioni e dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 469
Votanti 468
Astenuti 1
Maggioranza 235
Hanno votato sì 466
Hanno votato no 2).
Passiamo alla votazione dell'emendamento Osvaldo Napoli 2.13.
Chiedo al presentatore se acceda all'invito al ritiro del suo emendamento formulato dal relatore.
OSVALDO NAPOLI. Signor Presidente, non riesco a capire il motivo del parere contrario della Commissione e del Governo, considerato che l'emendamento ha un'unica finalità: quella di produrre un elenco più aggiornato degli enti a cui questa normativa fa riferimento. Mi auguro che la stessa Commissione riveda il suo atteggiamento, perché si tratta semplicemente di essere più precisi e aggiornati nell'elencazione degli enti stessi.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Osvaldo Napoli 2.13, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 460
Votanti 458
Astenuti 2
Maggioranza 230
Hanno votato sì 217
Hanno votato no 241).
Prendo atto che il deputato Piro non è riuscito a votare e che avrebbe voluto esprimere voto contrario.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 2, nel testo emendato.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 470
Maggioranza 236
Hanno votato sì 461
Hanno votato no 9).