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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Ridimensionamento degli interventi di manutenzione e di ammodernamento delle tratte ferroviarie annunciato da Rete ferroviaria Spa - n. 3-00818)
PRESIDENTE. L'onorevole Stradella ha facoltà di illustrare l'interrogazione Leone n. 3-00818 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 8), di cui è cofirmatario.
FRANCO STRADELLA. Signor Presidente, la società Rete ferroviaria italiana ha comunicato ad alcuni titolari di contratti di manutenzione ed ammodernamento di tratte ferroviarie la sospensione degli effetti contrattuali per questioni di bilancio. La decisione in sé è contrattualmente ammissibile, ma non è ammissibile che si sospendano tali lavori e si mettano in difficoltà aziende che producono materiali per l'ammodernamento delle ferrovie e che hanno programmato gli interventi.
Chiedo al Governo se tale notizia sia fondata e, qualora lo fosse, quali provvedimenti intenda assumere per evitare che vi sia il ricorso a cassa integrazione, licenziamenti e ad altri simili misure da parte delle aziende.
PRESIDENTE. Il ministro delle infrastrutture, Antonio Di Pietro, ha facoltà di rispondere.
ANTONIO DI PIETRO, Ministro delle infrastrutture. Voglio tranquillizzare il collega interrogante. Ammodernamento e sicurezza sono necessari interventi che le Ferrovie devono mettere al primo posto e che il Governo ha espressamente indicato alle stesse di mettere al primo posto.
È per questo che Rete ferroviaria italiana Spa nel biennio 2006-2007 ha pianificato - come già negli anni precedenti - un programma ben mirato di interventi di manutenzione straordinaria che, per appalti di lavori e forniture di opere, prevede 550 milioni di euro (non solo li prevede, ma li sta già utilizzando).
Il programma degli interventi di manutenzione straordinaria del 2007 prevede - e lo si sta realizzando - il rinnovo di 500 chilometri circa di binario e di 550 di deviatoi per un importo complessivo per appalto di lavori e forniture di tutti i materiali di 260 milioni di euro, in linea con le quantità fisiche dei lavori di manutenzione straordinaria degli anni che vanno dal 1999 al 2006.
Ferrovie dello Stato garantisce che non esiste alcun ridimensionamento degli interventi nell'ambito della manutenzione straordinaria dell'armamento, una richiesta questa che ho fatto espressamente anche dopo la sua interrogazione, onorevole Stradella, e quindi ho espressamente avuto assicurazione che gli interventi in corso sono in linea con le esigenze attuali del rinnovo degli impianti. Pertanto Rete ferroviaria italiana Spa destinerà una parte consistente dei finanziamenti ricevuti a questo settore, in coerenza con l'imprescindibile esigenza di garantire affidabilità e sicurezza negli impianti.
È evidente quindi che si condividono appieno le considerazioni svolte dagli interroganti ed assicuro che io personalmente e questo Governo vigileremo affinché Rete ferroviaria italiana Spa metta al primo posto l'ammodernamento, soprattutto quello finalizzato alla sicurezza.
PRESIDENTE. L'onorevole Stradella ha facoltà di replicare.
FRANCO STRADELLA. Signor Presidente, la risposta del ministro è apparentemente tranquillizzante e risolverebbe il problema, sennonché, dalle informazioni che abbiamo assunto e dalle comunicazioni che sono state fatte alle imprese, le cose non stanno esattamente così.
Capisco che tra i programmi del Governo vi sia l'ammodernamento e la messa in sicurezza di tratte ferroviarie, ci mancherebbe altro che non fosse così. Abbiamo Pag. 59però anche visto nel recente passato alcuni provvedimenti del Governo che attengono sia alle ferrovie che al sistema trasportistico in generale, nei quali non è stato tenuto conto dei contratti preesistenti, rispetto ai quali si è passati con molta disinvoltura alla revoca di concessioni e di autorizzazioni.
In questo caso le posso dire, signor ministro - per citare un caso specifico -, che all'interno dell'ATI mandataria, ARFER, Valditerra, Margaritelli, Pizzarotti ed IPA, sono stati sospesi due programmi prioritari, il 23o e il 38o, che contengono sia ammodernamento che fornitura di traversine.
Le imprese coinvolte devono necessariamente porre in cassa integrazione dipendenti per quel che riguarda la società di armamento ferroviario, mentre la ditta produttrice di traversine in cemento armato precompresso, che evidentemente devono essere costruite prima che i lavori vengano eseguiti, sono in estrema difficoltà perché si trovano i magazzini pieni.
Rete ferroviaria italiana Spa ha affermato che il problema è di cassa e non di bilancio, ovvero che c'è la copertura di bilancio per queste opere ma non quella di cassa.
Questo evidentemente comporta un trasferimento degli oneri dal Ministero delle infrastrutture alla previdenza sociale.