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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative per l'assunzione degli idonei del concorso per funzionari dell'Agenzia delle entrate bandito nell'ottobre 2005 - n. 3-00821)
PRESIDENTE. L'onorevole Mungo ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00821 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 11).
DONATELLA MUNGO. Signor Presidente, spenderò poche parole per illustrare una vicenda abbastanza nota, poiché è stata anche oggetto di numerosi atti parlamentari presentati, nelle scorse settimane, sia alla Camera sia al Senato. Ad essi è stata data risposta in un momento precedente all'emanazione di un nuovo bando di concorso per l'Agenzia delle entrate e pertanto ripropongo tale argomento in questa sede.
Vorrei chiedere al signor ministro se sia possibile un intervento che vada incontro alle legittime aspettative degli idonei della graduatoria per il concorso bandito due anni fa, nel rispetto degli impegni assunti con la legge finanziaria, che prevedevano la possibilità di attingere alle graduatorie già esistenti per rafforzare la lotta all'evasione e all'elusione fiscale, senza costi aggiuntivi.
PRESIDENTE. Il ministro dell'economia e delle finanze, Tommaso Padoa Schioppa, ha facoltà di rispondere.
TOMMASO PADOA SCHIOPPA, Ministro dell'economia e delle finanze. Signor Presidente, risponderò molto brevemente.
L'onorevole interrogante sa che le pubbliche amministrazioni non sono tenute a norma di legge a procedere allo scorrimento di una graduatoria concorsuale ancora efficace e, nell'esercizio del proprio potere discrezionale, possono decidere di bandire un nuovo concorso.Pag. 63
Il vantaggio di un nuovo concorso è quello di poter procedere ad una selezione in grado di offrire un'opportunità a coloro che non avevano potuto partecipare al concorso precedente, consentendo quindi un reclutamento di qualità più elevata proprio per l'afflusso di nuovi candidati.
Nel caso specifico, l'Agenzia ha precisato che esistono, infatti, ragioni di opportunità, di equità e di convenienza che indicano come l'eventuale decisione di bandire un nuovo concorso configurerebbe un esercizio corretto del potere discrezionale a cui ho accennato.
Per queste ragioni, penso sia equo procedere nel modo in cui stiamo facendo, vale a dire bandire un nuovo concorso ed assicurare in questo modo una qualità dei neoassunti pari alla posta in gioco. Infatti, qui si tratta di avere funzionari che abbiano la capacità, attraverso la loro competenza tecnica, di aumentare in maniera consistente il flusso delle entrate attraverso un'operazione più efficace di contrasto all'evasione fiscale.
PRESIDENTE. L'onorevole Mungo ha facoltà di replicare.
DONATELLA MUNGO. La risposta non mi lascia soddisfatta, in quanto è simile a quella che abbiamo ricevuto anche in Commissione. Mi permetto, tuttavia, di sottolineare alcuni aspetti.
Non vorrei che si pensasse che qualcuno in quest'aula, o nel paese, non voglia il meglio per quanto riguarda la pubblica amministrazione, in particolare per ruoli di tale delicatezza come quelli dell'Agenzia delle entrate. Non vorrei però che si mettessero in contrapposizione i giovani disoccupati in attesa di fare il concorso, da una parte, e gli idonei di un concorso, dall'altra. Infatti, non mi sembra corretto che il principio molto alto espresso dal ministro - e che condividiamo - si debba scaricare poi sui giovani. Ricordo, peraltro, che l'età massima per partecipare al concorso delle graduatorie di cui stiamo parlando era di trentadue anni; pertanto, alcuni di coloro che sono nelle graduatorie rischiano di non poter partecipare nuovamente a procedure concorsuali di questo tipo.
Vorrei sottolineare un altro aspetto. È senz'altro diritto dell'amministrazione riproporre un bando, è anche prassi consolidata, però, attingere dalla graduatoria in scadenza. Per esempio, come abbiamo sentito nell'interrogazione precedente riguardante gli ispettori del lavoro, si è parlato di una graduatoria in atto. Questo avviene anche per ragioni di economicità e di efficienza della pubblica amministrazione, in quanto si tratta di principi altrettanto importanti.
Quello che mi sento di dire a questo punto è che, visto che nei prossimi giorni il comitato degli idonei sarà presente a Roma ed andrà a Palazzo Chigi a chiedere un incontro per trovare una possibile soluzione del loro problema, mi auguro che il ministro o un suo delegato incontri questi giovani, al fine di cercare soluzioni idonee a risolvere il loro problema occupazionale.