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Si riprende la discussione del testo unificato delle proposte di legge A.C. 15-A ed abbinate.
(Ripresa esame dell'articolo 4 - A.C. 15-A ed abbinate)
PRESIDENTE. Riprendiamo ora l'esame dell'articolo 4 e delle proposte emendative che erano state accantonate nella parte antimeridiana della seduta.
Avverto che le Commissioni hanno presentato l'ulteriore emendamento 4.100, che potrebbe comportare il ritiro di alcune proposte emendative.
Invito pertanto il relatore ad esprimere il parere delle Commissioni.
TINO IANNUZZI, Relatore per la VIII Commissione. L'emendamento 4.100 delle Commissioni riformula gli identici emendamenti Sgobio 4.1, Ruvolo 4.50 e Garavaglia 4.51, dei quali chiediamo il ritiro. Volevo anche dire che stamattina avevamo accantonato l'emendamento Franci 4.6 per approfondire i problemi di copertura finanziaria. Le verifiche sono state svolte attentamente insieme al Governo: non risultano problemi di natura finanziaria che ostano all'approvazione dell'emendamento Franci 4.6 e quindi il parere del Comitato dei diciotto su tale emendamento è favorevole.
PRESIDENTE. Chiedo ai presentatori degli identici emendamenti Sgobio 4.1, Ruvolo 4.50 e Garavaglia 4.51 se accedano all'invito al ritiro formulato dal relatore.
FRANCESCO NAPOLETANO. Presidente, alla luce degli accordi intervenuti nelle Commissioni, ritiro l'emendamento Sgobio 4.1.
PRESIDENTE. Sta bene.
Onorevole Delfino, accede anche lei all'invito al ritiro?
TERESIO DELFINO. Presidente, constato che il testo proposto dalle Commissioni è un passo in avanti, anche se devo dire che l'espressione «è favorita» non è così pregnante come «è garantita» anche perché - lo consentano i relatori e i colleghi - siccome si dice «anche attraverso forme associative», è chiaro che l'emendamento aveva lo scopo di garantire, non nel singolo comune di sessanta o settanta abitanti, ma nell'ambito territoriale di riferimento, la presenza di questi tre fondamentali servizi. Qui si dice «è favorita» ma questa formulazione non mi soddisfa totalmente. La formulazione doveva essere, a mio giudizio, «è garantita», perché si tratta di servizi fondamentali, basilari, coerenti anche con la legge n. 97 del 1994 sulla montagna, che era già una legge di grandi principi. Ma poi, purtroppo, quei principi sono rimasti - per ragioni finanziarie - sovente inattuati. Anche tale formulazione corre un rischio del genere. Comunque, è certamente un passo in avanti. Anche se i due relatori non intendono modificare l'espressione «è favorita» in «è garantita», comunque prendiamo atto di questo passo in avanti.
PRESIDENTE. Onorevole Delfino, prendo atto che lei, cogliendo lo spirito positivo, ritira l'emendamento Ruvolo Pag. 704.50, di cui è cofirmatario. Prendo atto altresì che l'onorevole Garavaglia ritira il suo emendamento 4.51.
Chiedo al rappresentante del Governo di esprimere il parere sull'emendamento 4.100 delle Commissioni.
PIETRO COLONNELLA, Sottosegretario di Stato per gli affari regionali e le autonomie locali. Il Governo lo accetta in quanto anche la sottolineatura dell'onorevole Delfino può essere ricompresa nelle norme del nuovo codice delle autonomie locali, che inizierà il proprio iter parlamentare nelle prossime settimane. Siamo nell'ambito della riforma federalistica della Repubblica e quindi questo è un primo passo.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.100 delle Commissioni, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 437
Votanti 436
Astenuti 1
Maggioranza 219
Hanno votato sì 434
Hanno votato no 2).
Passiamo all'emendamento Di Gioia 4.3, precedentemente accantonato.
Onorevole Di Gioia, insiste per la votazione?
LELLO DI GIOIA. Capisco le motivazioni delle Commissioni ma non le condivido, perché non hanno neanche preso in considerazione la legge Bersani del 1998; quindi, ritengo, che sia opportuno che il mio emendamento venga posto in votazione anche per esaltare le grandi contraddizioni di questo provvedimento, soprattutto con riferimento a quello che stanno facendo le Commissioni.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Di Gioia 4.3, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 443
Votanti 431
Astenuti 12
Maggioranza 216
Hanno votato sì 98
Hanno votato no 333).
Passiamo alla votazione dell'emendamento Zanetta 4.54, precedentemente accantonato.
Chiedo all'onorevole Zanetta se insista per la votazione.
VALTER ZANETTA. Sì, signor Presidente, insisto.
PRESIDENTE. Sta bene.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Zanetta 4.54, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 438
Votanti 437
Astenuti 1
Maggioranza 219
Hanno votato sì 212
Hanno votato no 225).Pag. 71
Ricordo che l'emendamento Osvaldo Napoli 4.53 è stato ritirato.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Franci 4.6, precedentemente accantonato, sul quale le Commissioni hanno espresso un parere favorevole.
Chiedo al Governo di esprimere il parere.
PIETRO COLONNELLA, Sottosegretario di Stato per gli affari regionali e le autonomie locali. Signor Presidente, il Governo esprime parere conforme a quello dei relatori.
PRESIDENTE. Sta bene.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Martinello. Ne ha facoltà.
LEONARDO MARTINELLO. Signor Presidente, intervengo solo per chiedere di apporre la mia firma all'emendamento Franci 4.6, considerata l'importanza nel mondo agricolo dei lavori concernenti la manutenzione del territorio e considerate le difficoltà dei sindaci di risolvere questi problemi.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Franci 4.6, accettato dalle Commissioni e dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 436
Maggioranza 219
Hanno votato sì 435
Hanno votato no 1).
Passiamo alla votazione dell'emendamento Zanetta 4.55.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Zanetta. Ne ha facoltà.
VALTER ZANETTA. Signor Presidente, il mio emendamento 4.55 tende a rendere un po' più pregnante l'impegno delle regioni. Esso propone, infatti, di modificare il comma 4 dell'articolo 4, che stabilisce che «nell'ambito delle finalità di cui al presente articolo, le regioni e le province possono privilegiare, nella definizione degli stanziamenti finanziari di propria competenza, le iniziative finalizzate all'insediamento nei piccoli comuni di centri di eccellenza per la prestazione dei servizi di cui al comma 2».
Questa è una buona iniziativa, però sarebbe importante sostituire le parole «possono privilegiare» con la parola «privilegiano». Credo che, con questa modifica, daremmo un'indicazione molto più pregnante rispetto ai contenuti di questo provvedimento, che intende andare incontro alle vere esigenze dei piccoli comuni.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Campa. Ne ha facoltà.
CESARE CAMPA. Signor Presidente, intervengo per sottoscrivere l'emendamento Zanetta 4.55, che ha un significato molto pregnante nei confronti di un provvedimento concernente misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni. Così come il comma 4 prevede forme di agevolazione per attività e servizi di governance e quant'altro, ossia per servizi che devono essere offerti ai cittadini, sarebbe opportuno privilegiare i piccoli comuni che, come abbiamo visto anche prima con riferimento agli emendamenti ritirati, vengono privati di servizi di carattere essenziale.
Allora, credo che faremmo cosa buona e giusta se prevedessimo che le regioni debbano privilegiare tali iniziative a favore dei comuni in questione.
Non si tratta di una prevaricazione sulla volontà delle regioni, le quali potranno legiferare come meglio credono. Tuttavia, esse dovranno tenere in considerazione il fatto che l'orientamento del Parlamento italiano è nel senso di una valorizzazione dei piccoli comuni.Pag. 72
Rispetto ai servizi citati, per i quali approviamo l'articolo 4, ci dovrebbe essere un occhio di particolare attenzione e di privilegio, al fine di creare...
PRESIDENTE. Onorevole Campa, concluda.
CESARE CAMPA... un regime di compensazione.
La ringrazio, signor Presidente; vedo che lei mi fa cenno di essere d'accordo...
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Zanetta 4.55, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 441
Votanti 359
Astenuti 82
Maggioranza 180
Hanno votato sì 125
Hanno votato no 234).
Passiamo all'emendamento Pini 4.52.
GIANLUCA PINI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIANLUCA PINI. Signor Presidente, ritiro il mio emendamento 4.52 e mi riservo di trasfonderne il contenuto in un apposito ordine del giorno.
PRESIDENTE. Sta bene.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 4, nel testo emendato.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 443
Maggioranza 222
Hanno votato sì 437
Hanno votato no 6).