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Sull'ordine dei lavori (ore 18,21).
ELIO VITO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ELIO VITO. Signor Presidente, le avevo chiesto la parola un attimo prima della sospensione dei lavori, per dimostrare come noi siamo davvero interessati al funzionamento del Parlamento e come questa richiesta non fosse stata fatta per perdere tempo.
Signor Presidente, la questione è già stata posta in precedenza dall'onorevole Baldelli: credo che non sia un punto che possa essere liquidato. Mi chiedo, signor Presidente, se esistano ancora il Presidente della Camera, il vicepresidente della Camera, i presidenti di gruppo di maggioranza, i presidenti di Commissione che tengano al loro ruolo. La questione, signor Presidente, lei la conosce ed è di una gravità inaudita! Noi abbiamo fatto tutti, per anni - soprattutto a sinistra - l'elogio del sistema parlamentare e della centralità del Parlamento. Oggi scopriamo, apprendiamo che il Presidente del Consiglio ha scritto una circolare ai suoi ministri per invitarli caldamente ad aggirare e raggirare il Parlamento. Li ha invitati a procedere con atti amministrativi, con atti regolamentari, per evitare di affrontare l'iter parlamentare alla Camera ed al Senato.
Credo, signor Presidente, che si tratti di una circolare ufficiale del Presidente del Consiglio di una gravità, da un punto di vista istituzionale e costituzionale, lo ripeto, inaudita. Ed è sconcertante, signor Presidente, non la sua risposta d'ufficio, ma che nessuno, alla Camera, prenda la parola per ergersi, soprattutto da parte della maggioranza che è la prima ad essere lesa da questa circolare, per protestare!
È inaudito, signor Presidente, non solo che vi sia la circolare, ma che il Presidente della Camera non abbia inteso scrivere subito al Presidente Prodi, non abbia inteso convocarlo immediatamente alla Camera (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia), per chiedergli di avere rispetto del Parlamento!
Signor Presidente, chiedo che ci sia una sollevazione di dignità e di orgoglio da parte di tutti i deputati, ed anche dei membri dell'altro ramo del Parlamento, che si reagisca a questa circolare, che si dica al Presidente del Consiglio che la centralità, in politica, è del Parlamento, che i ministri hanno il dovere di venire in Parlamento e che le leggi si fanno in Parlamento e non con atti amministrativi!
Mi auguro davvero, signor Presidente, che la questione non venga chiusa in maniera sbrigativa, come se si trattasse di una questione sollevata per perdere tempo. So che l'hanno sollevata altri colleghi e che la riprenderanno; mi auguro che non ci sia una risposta burocratica. Mi auguro davvero, signor Presidente, che in serata il Presidente della Camera, della cui sensibilità sono certo, intervenga in merito. Non vuole venire qui? Vada al TG1, faccia qualcosa, chiami Prodi!
A mio giudizio, signor Presidente, la questione è così grave che noi stiamo dimostrando la nostra serietà proprio nel proseguire ordinariamente i lavori parlamentari, per dimostrare al Presidente del Consiglio come noi abbiamo a cuore la centralità del Parlamento ed il buon funzionamento delle aule parlamentari.
Mi auguro, signor Presidente, che questo richiamo non sia spedito nel cestino come una questione di poco conto, come una questione sollevata per perdere tempo. Signor Presidente, davvero ciò recherebbe offesa alla sua intelligenza ed alla sua sensibilità (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia).
PRESIDENTE. Riferirò le sue considerazioni al Presidente della Camera, per le opportune iniziative. In precedenza, avevo semplicemente registrato che lei, onorevole Elio Vito, era reduce da una riunione dei presidenti di gruppo in cui avrebbe potuto sollevare tale questione...
SIMONE BALDELLI. Che vuol dire? Abbiamo avuto la circolare...
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PRESIDENTE. I lavori della Camera sono disciplinati dalla Conferenza dei presidenti di gruppo. In questo senso, avevo detto che in tale sede avrebbe potuto essere (Commenti del deputato Baldelli)...
In ogni caso, mi pare che sia lei, sia il vicepresidente e il presidente del suo gruppo abbiate avuto la possibilità di esporre con chiarezza la questione, che verrà riferita puntualmente al Presidente della Camera.