Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Si riprende la discussione (ore 18,25).
(Ripresa esame dell'articolo 7 - A.C. 15-A ed abbinate).
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 7.100 delle Commissioni dalla cui approvazione, come già annunciato, conseguirebbe la preclusione di tutti gli altri emendamenti che fanno riferimento al comma 1 dell'articolo 7.
EZIO LOCATELLI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Onorevole Locatelli, lei è già intervenuto sul complesso degli emendamenti
EZIO LOCATELLI. Intendo solo ritirare un emendamento.
PRESIDENTE. Potrà farlo successivamente.
Passiamo ai voti.
Indico la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.100 delle Commissioni, nel testo riformulato, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 401
Votanti 397
Astenuti 4
Maggioranza 199
Hanno votato sì 396
Hanno votato no 1).
Prendo atto che i presentatori degli emendamenti Giudice 7.6, Piro 7.50, Garavaglia 7.52 e Locatelli 7.54 accedono all'invito al ritiro.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Locatelli 7.58, accettato dalle Commissioni e dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 410
Votanti 364
Astenuti 46
Maggioranza 183
Hanno votato sì 360
Hanno votato no 4).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Locatelli 7.59, accettato dalle Commissioni e dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 408
Votanti 293
Astenuti 115
Maggioranza 147
Hanno votato sì 292
Hanno votato no 1).
Prendo atto che il deputato Buontempo non è riuscito a votare ed avrebbe voluto astenersi.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici Pag. 83emendamenti Margiotta 7.51, Verro 7.53, Alberto Giorgetti 7.55, accettati dalle Commissioni e dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 429
Votanti 426
Astenuti 3
Maggioranza 214
Hanno votato sì 426).
Prendo atto che il deputato Grassi non è riuscito a votare ed avrebbe voluto esprimere un voto favorevole.
Prendo atto altresì che i presentatori degli emendamenti Osvaldo Napoli 7.9 e Acerbo 7.10 accedono all'invito al ritiro.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.102 delle Commissioni, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 432
Votanti 429
Astenuti 3
Maggioranza 215
Hanno votato sì 428
Hanno votato no 1).
Chiedo all'onorevole Buontempo se acceda all'invito al ritiro del suo emendamento 7.56.
TEODORO BUONTEMPO. No, signor Presidente. Non c'è dubbio che la nuova formulazione dell'emendamento presentato dalle Commissioni sia migliore di quella precedente. In questo testo si chiede la completa copertura del servizio radiotelevisivo su tutto il territorio.
La convenzione tra la RAI e lo Stato imponeva la copertura di tutto il territorio senza che vi fossero zone senza servizio. Mi rendo conto che stiamo toccando un tabù. Fermo restando che questo testo è migliore, con il mio emendamento chiedo che nei comuni dove il segnale RAI non arriva a prescindere da questo dispositivo, i sindaci (quindi non il privato cittadino perché altrimenti ciò risulterebbe velleitario), dopo aver constatato anche tecnicamente la mancanza del segnale, possano ottenere l'esenzione dal pagamento del canone RAI durante il disservizio.
Ciò è assolutamente incredibile! Capisco il tabù di «mamma RAI», ma spiegatemi perché un cittadino deve pagare per un servizio non fornito. Non è una bestemmia! Chiedo che, in aggiunta all'emendamento presentato dalle Commissioni, si stabilisca che il comune dove almeno il 20 per cento delle persone iscritte nelle liste elettorali ne abbia fatto richiesta al sindaco (a causa dell'assenza del segnale) chieda l'esenzione dal pagamento del canone. In proposito vi cito l'esempio di una zona dell'alto vastese. Il Governo nel 1998 aveva assicurato che il segnale avrebbe raggiunto anche tutte le zone dell'alto vastese. Dal 1998 al 2006, alla RAI, per così dire, non gliene è fregato niente dell'impegno preso anche dal Governo.
Questo, quindi, è un servizio a domanda. Quando si attacca l'antenna per il televisore, si paga un canone in cambio di un servizio visibile. Mi riferisco non a uno o a dieci o venti persone, ma ad interi comuni, come quello che ho citato, circa venti, che non hanno mai ricevuto quel segnale. Allora, diciamo che i sindaci possano chiedere l'esenzione dal canone RAI, finché il segnale non verrà ripristinato e assicurato a tutti i cittadini!
Invito, quindi, a votare positivamente il mio emendamento. È un po' arrogante, essendo il canone obbligatorio, essere obbligati a pagarlo, anche se si vedono soltanto le televisioni private! Allora, la Camera lo vuole dare un segnale in questo senso?Pag. 84
Pensate ad una riformulazione del testo, in quanto è indispensabile dare un segnale forte a chi, da decenni, paga un canone per un servizio non dovuto, rimettendo la richiesta documentata di esenzione ai sindaci e non alle singole persone.
ERMETE REALACCI, Presidente della VIII Commissione. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ERMETE REALACCI, Presidente della VIII Commissione. Signor Presidente, il problema che pone l'onorevole Buontempo è serio e condivisibile. Credo, però, che si tratti di un problema tecnico, nel senso che il canone RAI è una tassa sul possesso dell'apparecchio. Bisognerebbe valutare come formulare la disposizione.
TEODORO BUONTEMPO. Non è una tassa sugli elettrodomestici, ma una tassa sul servizio!
ERMETE REALACCI, Presidente della VIII Commissione. No, non è così; in realtà si tratta di una questione tecnicamente più complicata. Siamo comunque d'accordo sullo spirito della proposta e, infatti, nel testo, invitiamo il Governo a garantire che il segnale arrivi effettivamente anche nei posti più sperduti.
Pregherei, quindi, l'onorevole Buontempo, essendo d'accordo sullo spirito della proposta e dovendo, peraltro, questo provvedimento essere sottoposto all'esame del Senato, ove potrà essere ulteriormente modificato, di trasformare il suo emendamento 7.56 in un ordine del giorno, che tutti noi ci impegniamo a considerare vincolante e che ci consenta di studiare tecnicamente quale sia la forma più appropriata per mettere in pratica quanto dal collega proposto.
PRESIDENTE. Onorevole Buontempo?
TEODORO BUONTEMPO. Signor Presidente, di ordini del giorno sono pieni i cassetti della Camera e del Senato! In questo caso, però, mi sembra ci sia un impegno che va oltre la pura forma ed essendo l'obiettivo quello che conta, ritiro il mio emendamento 7.56 e preannuncio la presentazione di un ordine del giorno di analogo contenuto (Applausi).
PRESIDENTE. Sta bene.
Passiamo alla votazione dell'articolo 7.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Delfino. Ne ha facoltà.
TERESIO DELFINO. Signor Presidente, preannuncio il voto favorevole del gruppo dell'UDC sull'articolo 7 che è di grande rilevanza. Ribadisco la necessità, proprio alla luce del rilevante dibattito svolto sul tema dei servizi nei piccoli comuni, nelle aree disagiate e nelle aree montane, che questa normativa sia poi concretamente attuata. Presenteremo al riguardo un ordine del giorno, perché il Governo vigili su tutti i soggetti che devono garantire l'attuazione di queste norme.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Acerbo. Ne ha facoltà.
MAURIZIO ACERBO. Vorrei segnalare due aspetti di questo articolo 7. Innanzitutto, per quanto riguarda la copertura televisiva, non solo impegniamo il Governo con l'ordine del giorno che tutti condivideremo dell'onorevole Buontempo, ma sanciamo, con la norma che abbiamo già votato, che l'obiettivo che questa Camera pone è che tutto il territorio nazionale sia coperto dal segnale RAI.
Finora nel contratto di servizio non è stato così perché si prevedeva che il 2 per cento del territorio nazionale, diciamo così, si arrangiasse. Ora che il principio è stato affermato, cerchiamo di lavorare per concretizzarlo e così avremo la possibilità anche di verificare se sarà superfluo l'ordine del giorno, per il fatto che abbiamo garantito a tutti cittadini di vedere esaudito ed esigibile un diritto alla comunicazione e al servizio pubblico.
In secondo luogo, vorrei sottolineare il tema degli uffici postali. In realtà la questione delle compatibilità economiche rimane Pag. 85dentro questo provvedimento, perché all'articolo 7 viene posto in maniera generale, ma l'elemento essenziale è che noi affermiamo in controtendenza l'idea che la Repubblica debba preoccuparsi di arrivare nei piccoli comuni e che l'esigibilità dei diritti per i cittadini e le cittadine del territorio italiano non debba essere affidata soltanto ai meccanismi del mercato.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 7, nel testo emendato.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 424
Votanti 422
Astenuti 2
Maggioranza 212
Hanno votato sì 422).
(Esame dell'articolo 8 - A.C. 15-A ed abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 8 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A - A.C. 15 sezione 9).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere delle Commissioni.
TINO IANNUZZI. Relatore per la VIII Commissione. Presidente, i relatori esprimono parere favorevole sull'emendamento Osvaldo Napoli 8.2 e sull'emendamento Dussin 8.4, purché riformulato per una maggiore precisione nella terminologia adoperata, nel senso di sostituire le parole «teleinsegnamento o insegnamento telematico» con le parole «insegnamento a distanza».
Quanto ai restanti emendamenti, le Commissioni formulano un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario.
PRESIDENTE. Il Governo?
PIETRO COLONNELLA, Sottosegretario di Stato per gli affari regionali e le autonomie locali. Il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Prendo atto che l'emendamento Sasso 8.50 è stato ritirato.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Osvaldo Napoli 8.2, accettato dalle Commissioni e dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 434
Maggioranza 218
Hanno votato sì 433
Hanno votato no 1).
Passiamo all'emendamento Zanetta 8.51.
Prendo atto che il presentatore non accede all'invito al ritiro formulato dalle Commissioni e dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Zanetta 8.51, non accettato dalle Commissioni né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 439
Votanti 274
Astenuti 165
Maggioranza 138
Hanno votato sì 44
Hanno votato no 230).Pag. 86
Passiamo all'emendamento Dussin 8.4.
Prendo atto che i presentatori accedono alla riformulazione proposta dal relatore.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Dussin 8.4, nel testo riformulato, accettato dalle Commissioni e dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 435
Votanti 427
Astenuti 8
Maggioranza 214
Hanno votato sì 426
Hanno votato no 1).
Prendo atto che i presentatori degli emendamenti Zanetta 8.52, Caparini 8.11 e Zanetta 8.53 accedono all'invito al ritiro formulato dalle Commissioni e dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 8, nel testo emendato.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 429
Votanti 426
Astenuti 3
Maggioranza 214
Hanno votato sì 424
Hanno votato no 2).
(Esame dell'articolo 9 - A.C. 15-A ed abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 9 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A - A.C. 15 sezione 10).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere delle Commissioni.
MASSIMO VANNUCCI. Relatore per la V Commissione. Signor Presidente, invito i presentatori a ritirare le due proposte emendative presentate.
PRESIDENTE. Il Governo?
PIETRO COLONNELLA, Sottosegretario di Stato per gli affari regionali e le autonomie locali. Il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Prendo atto che i presentatori accedono, rispettivamente, all'invito al ritiro formulato dalle Commissioni e dal Governo degli emendamenti Peretti 9.2 e Osvaldo Napoli 9.4.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 9.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 431
Votanti 429
Astenuti 2
Maggioranza 215
Hanno votato sì 429).
(Esame dell'articolo 10 - A.C. 15-A ed abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 10 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A - A.C. 15 sezione 11).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere delle Commissioni.
TINO IANNUZZI, Relatore per la VIII Commissione. Signor Presidente, invito al ritiro degli emendamenti Di Gioia 10.1 e Pag. 87Garavaglia 10.50, anche alla luce della lunga discussione svoltasi in sede di Comitato dei diciotto.
PRESIDENTE. Il Governo?
PIETRO COLONNELLA, Sottosegretario di Stato per gli affari regionali e le autonomie locali. Il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Prendo atto che i presentatori accedono all'invito al ritiro degli emendamenti Di Gioia 10.1 e Garavaglia 10.50.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 10.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 441
Maggioranza 221
Hanno votato sì 440
Hanno votato no 1).
(Esame dell'articolo 11 - A.C. 15-A ed abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 11 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A - A.C. 15 sezione 12).
Nessuno chiedendo di parlare invito il relatore ad esprimere il parere delle Commissioni.
MASSIMO VANNUCCI, Relatore per la V Commissione. Signor Presidente, le Commissioni hanno riformulato il testo dell'articolo aggiuntivo Rampi 11.010 e vi è un invito al ritiro. Non so se sia già stato distribuito l'emendamento come predisposto dalle Commissioni oppure come risultante successivamente all'espressione del parere della Commissione affari costituzionali con il quale si chiedeva di espungere la parola «patrocinati» dopo le parole «promossi e»...
PRESIDENTE. Nel parere espresso dalla I Commissione non vi è il riferimento al termine «patrocinati». La I Commissione non ha proposto la soppressione di queste parole. Si tratta di una sua proposta?
MASSIMO VANNUCCI, Relatore per la V Commissione. No, mi scusi, si è trattato di un'incomprensione. Ritiro quanto detto e raccomando l'approvazione dell'articolo aggiuntivo 11.0100 delle Commissioni.
PRESIDENTE. Ne prendo atto.
Passiamo alla votazione dell'articolo 11.
Nessuno chiedendo di parlare, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 11.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 435
Maggioranza 218
Hanno votato sì 434
Hanno votato no 1).
Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo della Commissione 11.0100, che assorbe l'articolo aggiuntivo Rampi 11.010.
Qual è il parere del Governo?
PIETRO COLONNELLA, Sottosegretario di Stato per gli affari regionali e le autonomie locali. Il Governo lo accetta.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo della Commissione 11.0100, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 437
Votanti 433
Astenuti 4
Maggioranza 217
Hanno votato sì 431
Hanno votato no 2).
(Esame dell'articolo 12 - A.C. 15-A ed abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 12 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A - A.C. 15 sezione 13).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere delle Commissioni.
TINO IANNUZZI, Relatore per la VIII Commissione. Signor Presidente, dopo una lunga discussione e un intenso confronto siamo addivenuti a presentare l'emendamento 12.100 delle Commissioni, soppressivo dell'articolo 12, in quanto le questioni trattate dai diversi emendamenti che si susseguono sono estremamente serie, delicate e degne di ogni attenzione.
Ci è sembrato, però, necessario che una materia così delicata, come quella che riguarda la disciplina del servizio idrico, la modulazione, l'ordinamento delle tariffe per l'utilizzo dell'acqua nei piccoli comuni, non possa essere affrontata in una normativa che non si inquadra nella disciplina generale di settore in materia di acque, anche perché è già stato esaminato, superando il vaglio della Conferenza unificata, il nuovo schema di decreto legislativo correttivo della delega ambientale in materia di acqua, che sta per essere trasmesso dal Governo alle competenti Commissioni di Camera e Senato, in cui verrà affrontata organicamente ed in maniera generale tutta la materia idrica ed in cui, quindi, potranno trovare attenzione e anche risoluzione normativa nodi importanti che vengono sottolineati negli emendamenti che seguono: dal problema dei piccoli comuni, che molto spesso hanno una quantità di risorse idriche nettamente superiore ai loro fabbisogni, al problema della partecipazione dei piccoli comuni alla gestione del servizio idrico integrato e, quindi, alla partecipazione obbligatoria o facoltativa al soggetto gestore unico.
Si tratta di materie per le quali riteniamo che la fonte ordinamentale debba essere unica: il decreto legislativo correttivo, di cui del resto è già imminente l'esame presso le Commissioni competenti, che potranno formulare condizioni vincolanti in questo senso al Governo.
Nel raccomandare l'approvazione dell'emendamento 12.100 delle Commissioni, invitiamo quindi i presentatori a ritirare tutti gli emendamenti successivi, magari trasformandoli in ordini del giorno di analogo contenuto - che potrebbero essere sottoscritti unitariamente dai diversi gruppi - volti a vincolare il Governo fissando direttive precise nell'imminenza della discussione del nuovo decreto legislativo correttivo ed attuativo della delega ambientale in materia di acque che è alle porte dell'esame vincolante delle Commissioni parlamentari.
PRESIDENTE. Il Governo?
PIETRO COLONNELLA, Sottosegretario di Stato per gli affari regionali e le autonomie locali. Signor Presidente, il Governo accetta l'emendamento 12.100 delle Commissioni e concorda, per il resto, con il parere espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Credo di poter interpretare che vi sia anche un invito al ritiro degli articoli aggiuntivi. È così, onorevole Iannuzzi?
TINO IANNUZZI, Relatore per la VIII Commissione. Sì, Presidente.
PRESIDENTE. Il Governo?
PIETRO COLONNELLA, Sottosegretario di Stato per gli affari regionali e le autonomie locali. Pag. 89Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.
MASSIMO GARAVAGLIA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MASSIMO GARAVAGLIA. Presidente, concordiamo sul fatto che questa materia vada trattata in maniera organica ed è quindi opportuno che si possa giungere ad una soluzione che soddisfi in particolare i piccoli comuni montani nell'ambito del provvedimento riguardante la delega ambientale.
Possiamo anche essere d'accordo su questo modo di procedere, ma saremmo interessati a conoscere il parere dei relatori e del Governo sugli ordini del giorno che noi abbiamo presentato volti ad impegnare il Governo in tal senso. Cosa succede nella delega ambientale? È previsto per i piccoli comuni la facoltà di non aderire necessariamente, se la cosa non è conveniente, alla gestione unica? Il tema è abbastanza rilevante e prima di prendere una decisione in merito vorremmo avere qualche delucidazione al riguardo.
PRESIDENTE. Chiedo al Governo di pronunciarsi sugli ordini del giorno in questione, in modo tale da consentire all'onorevole Garavaglia ed ai suoi colleghi di accedere eventualmente all'invito al ritiro delle proprie proposte emendative.
PIETRO COLONNELLA, Sottosegretario di Stato per gli affari regionali e le autonomie locali. Accogliamo la sollecitazione proveniente dall'onorevole Garavaglia se ciò permetterà di proseguire in maniera celere i lavori e di giungere all'approvazione del provvedimento.
PRESIDENTE. Prendo atto che i presentatori degli emendamenti Caparini 12.3 e 12.2 e Delfino 12.4 accedono all'invito al ritiro.
Passiamo alla votazione dell'emendamento 12.100 delle Commissioni.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Zanetta. Ne ha facoltà.
VALTER ZANETTA. Signor Presidente, vorrei da parte del Governo una rassicurazione riferita, almeno, al richiamo contenuto nell'emendamento Caparini 12.3 all'articolo 148 del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152, cioè all'applicazione della cosiddetta delega ambientale. Chiediamo, perlomeno, che non siano messi in discussione i contenuti che si riferiscono alle agevolazioni per i comuni montani quanto al servizio idrico e, in particolare, la possibilità, per i comuni montani con popolazione inferiore ai mille abitanti, di non aderire al gestore unico. Ci giungono notizie secondo cui da parte del Governo ci sono perplessità anche riguardo a quella norma, tuttora vigente. Se già oggi ci sarà fornita una assicurazione su questo aspetto, anche riguardo alle argomentazioni svolte dall'onorevole Garavaglia, credo che questa discussione possa considerarsi positiva.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Romele.
Vorrei precisare che stiamo discutendo - per così dire - del niente, perché gli emendamenti riferiti all'articolo 12 sono stati ritirati, e che, in ogni caso, se sarà approvato l'emendamento 12.100 delle Commissioni, l'articolo 12 sarà soppresso. Quindi, stiamo discutendo di ciò che non esiste e la inviterei, onorevole Romele, ad economizzare il tempo.
GIUSEPPE ROMELE. Rinuncio ad intervenire, signor Presidente.
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Romele.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 12.100 delle Commissioni, interamente soppressivo dell'articolo 12, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 422
Votanti 278
Astenuti 144
Maggioranza 140
Hanno votato sì 275
Hanno votato no 3).