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Seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge: Di Virgilio ed altri; Castellani ed altri: Nuove norme in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici in ambiente extraospedaliero (A.C. 780-1891-A) (ore 9,17).
(Dichiarazioni di voto finale - A.C. 780-1891-A)
PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
Costato l'assenza del deputato Rocco Pignataro, che aveva chiesto di parlare per dichiarazione di voto; si intende che vi abbia rinunziato.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Baiamonte. Ne ha facoltà.
GIACOMO BAIAMONTE. Signor Presidente, il gruppo di Forza Italia voterà a favore di questo provvedimento.
Si tratta, infatti, di un intervento legislativo fondamentale per salvare la vita di tante persone; è, altresì, misura legislativa atta a coprire un vuoto normativo per quanto riguarda l'assistenza ai cittadini italiani. Come ha già precisato il relatore, infatti, ogni anno si registrano, nel nostro paese, circa 60 mila morti - quindi, circa un abitante su mille - proprio per decessi improvvisi e per la mancanza di tempestivo soccorso. Quest'ultima notazione si basa sulla circostanza che, per evitare danni cerebrali o per scongiurare addirittura il rischio di morte è necessario intervenire entro cinque o sei minuti dall'evento ovvero dal coma sopraggiunto.
Proprio questi apparecchi, come precisava anche il relatore, oggi hanno raggiunto una perfezione tale da dare una certa notevole tranquillità; infatti, dati clinici hanno dimostrato un'alta specificità di questi apparecchi nel 93 per cento dei casi ed un'alta sensibilità diagnostica nel 98 per cento dei casi.
Qual'è la peculiare caratteristica dei defibrillatori? Ebbene, il defibrillatore automatico esterno si adopera collegando gli elettrodi al paziente e accendendo l'apparecchio; dopo pochi secondi, addirittura l'apparecchio automaticamente tracciaPag. 9l'analisi del ritmo cardiaco ed eroga in automatico lo shock elettrico ovvero la stimolazione.
Questi defibrillatori, infatti, bloccano la fibrillazione ventricolare e il cuore praticamente non funziona e non manda in circolo il sangue. La conseguenza è il coma. Con i defibrillatori semiautomatici, invece, l'erogazione dello shock elettrico avviene dopo la conferma dell'operatore, informato dalla macchina della presenza di un'aritmia defibrillabile.
Praticamente, non è necessario eseguire un elettrocardiogramma, perché decide tutto la macchina con la sua organizzazione, ossia con il cervello elettronico e, quindi, l'operatore, guidato proprio dell'apparecchio, non deve fare altro che toccare i pulsanti per azionarlo.
Nella legge prevediamo anche lo svolgimento di corsi di addestramento da parte di strutture sociosanitarie e che le università, senz'altro senza fini di lucro, devono addestrare questo personale, che oltretutto viene inserito in un elenco per ottenere la certificazione - c'è un articolo proprio predisposto per questo - che autorizza gli operatori, che seguono un breve corso di poche lezioni, ad utilizzare questi apparecchi.
Quali sono i dati fondamentali? Questi mezzi, come diceva anche il relatore, devono essere collocati in tutte quelle strutture, pubbliche e private, che, ovviamente in momenti particolarmente affollati o particolarmente gravi, necessitano del ricorso a tali macchinari per soccorrere chi, purtroppo, entra in coma.
Tale aspetto è fondamentale, Presidente, ed il motivo per cui ho presentato l'ordine del giorno Baiamonte n. 9/780/1, accettato dal Governo, sta nel fatto che nel disegno di legge mancava una precisazione. Infatti, nelle dotazioni di questi macchinari erano incluse le ambulanze del 118, ma - era una piccola pecca, se così possiamo definirla - escluse le ambulanze private. Addirittura, il testo unificato della proposta di legge prevede che sia in dotazione di tutti gli studi medici, sia del Servizio sanitario nazionale sia di quelli privati, in maniera da soccorrere gli ammalati che, in determinate circostanze, ovviamente, potrebbero subire delle conseguenze gravi, come abbiamo precedentemente detto.
Ribadisco, quindi, il voto favorevole del gruppo di Forza Italia su questo provvedimento (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Poretti. Ne ha facoltà.
DONATELLA PORETTI. Signor Presidente, ci tengo a dire che se questa legge ci fa compiere un passo in avanti dal punto di vista della cultura del pronto soccorso in situazioni di emergenza, questa può essere una delle motivazioni per votare a favore.
Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Deputata Poretti, la Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Astore. Ne ha facoltà.
GIUSEPPE ASTORE. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Deputato Astore, la Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Lucchese. Ne ha facoltà.
FRANCESCO PAOLO LUCCHESE. Signor Presidente, nell'annunciare il voto favorevole dell'UDC, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto.
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PRESIDENTE. Deputato Lucchese, la Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Campa. Ne ha facoltà.
CESARE CAMPA. Signor Presidente, intervengo a titolo personale per esprimere soddisfazione per questa legge, ma soprattutto per sottolineare che in Assemblea stamattina il numero legale è stato garantito solo grazie alla presenza delle opposizioni, attese le assenze nei banchi della maggioranza. E non solo: si è anche proceduto con il voto per alzata di mano. Vorrei che tali osservazioni restassero agli atti, per ricordare a coloro che ci accusano sempre di ostruzionismo che siamo presenti quando le leggi sono positive, per dare sempre il nostro contributo.
PRESIDENTE. Lei sa che, poiché le votazioni si sono svolte per alzata di mano, non si è potuta constatare la sussistenza del numero legale.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Ulivi. Ne ha facoltà.
ROBERTO ULIVI. Signor Presidente, onorevoli colleghi, non intendo ripetere quanto già detto in sede di discussione sulle linee generali. Intervengo però molto volentieri per la dichiarazione di voto finale sul testo unificato in esame in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici, trattandosi di una problematica, vale a dire quella delle morti per arresto cardiaco e della rianimazione cardiopolmonare, da sempre all'attenzione del mio partito.
Ricordo che la prima proposta di legge in materia, divenuta poi la legge n. 120 del 2001, fu presentata dall'allora senatore Antonino Monteleone, che effettuò vari studi sulla possibilità di delegificare in tema di defibrillazione, essendo all'epoca un terreno del tutto vergine, benché da anni gli addetti ai lavori chiedessero una regolamentazione che permettesse l'uso di questi dispositivi medici anche da parte di personale non medico. Tali richieste si basavano su osservazioni e studi, già ampiamente documentati alla fine degli anni Novanta, sulla semplicità di intervento tramite defibrillatore semiautomatico.
Ricordo inoltre che l'Italia, grazie a quella legge, è stata la prima nazione europea ad avere una normativa in merito, cosa non facile perché, come è noto, il cosiddetto atto medico - in cui rientra ovviamente anche la rianimazione cardiopolmonare e la defibrillazione - è sempre stato considerato un muro oltre il quale chi non aveva una laurea in medicina non poteva avventurarsi. L'Italia invece, da questo punto di vista, è sempre stata all'avanguardia. Infatti, le ricerche e le sperimentazioni di maggior interesse sull'utilizzazione ed il posizionamento dei defibrillatori, dopo le esperienze ormai decennali di Rochester negli Stati Uniti, sono state quelle poste in atto a Piacenza, città nella quale la cardiologia locale si è unita alle forze dell'ordine e ad altre organizzazioni che operavano sul territorio per realizzare una rete volta a salvare vite umane.
La sperimentazione ebbe grande successo, nel senso che si potevano salvare numerose vite umane con il solo intervento di personale non medico adeguatamente addestrato. A questo proposito vorrei ribadire il concetto della frequenza del cosiddetto refreshing, vale a dire della frequenza dei corsi di aggiornamento sull'utilizzo delle tecniche di rianimazione cardiopolmonare e di defibrillazione.
La mia insistenza nel presentare emendamenti volti a portare a dodici mesi l'intervallo di tempo tra un corso e l'altro nasceva unicamente dalle discussioni con gli addetti ai lavori, i quali, grazie ad una ormai notevole esperienza, sono in grado di affermare che, soprattutto per personale per così dire profano - carabinieri, poliziotti, vigili urbani e quant'altro -, è necessario che non passi più di un anno tra un corso all'altro, soprattutto considerando che tali attrezzature non si usano tutti i giorni e che la frequenza degli interventi veri e propri non è assolutamente prevedibile, nel senso che può anche passare un anno senza che la persona in oggetto utilizzi il defibrillatore.Pag. 11
Ringrazio infine l'onorevole Carla Castellani, che con la sua proposta di legge integrativa di quella presentata dall'onorevole Di Virgilio ha permesso una regolamentazione più puntuale, grazie anche alla sua esperienza di anestesista rianimatore. Ovviamente, il mio ringraziamento va anche all'onorevole Di Virgilio, che è stato promotore della prima proposta di legge in materia.
Preannuncio quindi il voto favorevole di Alleanza Nazionale sul provvedimento in esame, che integra la disciplina contenuta nella preesistente legge n. 120 del 2001.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Barani. Ne ha facoltà.
LUCIO BARANI. Signor Presidente, il nostro gruppo è convintamente favorevole al testo unificato in esame. I colleghi che mi hanno preceduto hanno parlato di 60 mila morti l'anno per arresto cardiaco. Con questo provvedimento riusciremo a salvare qualche centinaio di vite umane, distribuendo queste apparecchiature in luoghi e strutture come scuole, campi sportivi, farmacie, mezzi pubblici, laddove più frequentemente avvengono casi di arresti cardiaci.
È chiaro che è necessario che il personale sia addestrato e costantemente aggiornato perché - non voglio essere il corvo o il falso profeta - dal cattivo utilizzo di tali strumentazioni possono derivare incidenti, anche mortali, pertanto bisogna stare molto attenti. Ecco perché la certificazione e l'aggiornamento, ancorché di dodici o diciotto mesi - come noi abbiamo proposto -, appaiono indispensabili.
Si tratta di una legge necessaria, anche se, a nostro avviso, tardivamente adottata. Infatti, il solo sapere che qualche centinaio di persone possono continuare a vivere grazie a questa legge ci fa capire che stiamo svolgendo il nostro dovere.
Permettetemi soltanto una battuta finale: questo provvedimento non rianimerà i congressi che si apriranno oggi e domani. Il defibrillatore non farà proprio nulla per i congressi dei DS e della Margherita: è proprio un presidio sanitario inutilizzabile (Commenti del gruppo L'Ulivo)!
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Di Girolamo. Ne ha facoltà.
LEOPOLDO DI GIROLAMO. Signor Presidente, vorrei solo annunciare il voto favorevole del gruppo L'Ulivo sul testo in esame.
Chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale della mia dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Deputato Di Girolamo, la Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Pellegrino. Ne ha facoltà.
TOMMASO PELLEGRINO. Signor Presidente, intervengo soltanto per esprimere il voto favorevole del gruppo dei Verdi.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Fava. Ne ha facoltà.
GIOVANNI FAVA. Signor presidente, intervengo solo per preannunciare che il gruppo Lega Nord esprimerà un voto favorevole sul provvedimento in esame, pur mantenendo le riserve che abbiamo esplicitato nelle nostre proposte emendative.
Per venire incontro alle esigenze congressuali che interessano buona parte dell'Assemblea, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale della mia dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Onorevole Fava, la Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
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