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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative volte al mantenimento dei livelli occupazionali della Getronics - n. 3-00067)
PRESIDENTE. L'onorevole Zipponi ha facoltà di illustrare l'interrogazione Migliore n. 3-00067 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 11), di cui è cofirmatario.
MAURIZIO ZIPPONI. Signor ministro, nei giorni scorsi, 1800 lavoratori della Getronics hanno manifestato per difendere il posto di lavoro e il patrimonio nazionale industriale informatico. Sono venuti da Napoli, Ivrea, Bari, Milano, Roma. La multinazionale olandese ha venduto le attività ad un'altra proprietà senza garanzie, con procedure poco serie, senza accordo sindacale. L'invito del Governo a sospendere le procedure di cessione per favorire un accordo sindacale è stato ignorato dalla multinazionale e dall'acquirente. È inaccettabile. Chiediamo se ilPag. 62Governo intenda reagire a tale arroganza, convocando la trattativa con l'obiettivo di difendere un patrimonio nazionale come quello dell'informatica, l'occupazione e i siti industriali, e se intenda coinvolgere nuovi imprenditori e nuovi soggetti istituzionali per un assetto proprietario diverso, con un piano industriale serio, e garanzie occupazionali per i lavoratori che hanno manifestato a Roma.
PRESIDENTE. Il ministro dello sviluppo economico, Pier Luigi Bersani, ha facoltà di rispondere.
PIER LUIGI BERSANI, Ministro dello sviluppo economico. Signor Presidente, la vicenda Getronics sta più o meno nei termini che venivano sottolineati dal collega Zipponi.
Essa è stata seguita dal Ministero ormai da molto tempo: voglio ricordare, per non andare troppo indietro nel tempo, che ancora nel novembre 2005, in una riunione al Ministero delle attività produttive, l'allora presidente e amministratore delegato di Getronics assicurò la piena corrispondenza dei risultati della gestione agli obiettivi programmati. Dopo, improvvisamente, nel gennaio di quest'anno, la capogruppo olandese della Getronics comunicò al mercato la determinazione di cedere la filiale italiana.
Abbiamo convocato la società e i rappresentanti della holding olandese, che ha affermato l'irrevocabilità di quella scelta, e la volontà di cedere il ramo d'azienda con tutte le attività italiane al gruppo Eutelia. Questo senza preventiva informativa, con insensibilità rispetto ad una corretta interpretazione delle relazioni istituzionali, anche con gli organi di questo paese. Il Governo si è adoperato per sospendere i tempi e le procedure (quindi anche gli atti di acquisizione), per permettere un negoziato fra le parti su piano industriale, livelli occupazionali, assetto societario.
Questa richiesta è stata prima accettata dalle aziende e poi inopinatamente contraddetta dalle stesse. Infatti, nelle ore successive, è stato firmato l'atto di vendita e di acquisto.
La società Eutelia ha comunque dichiarato l'impegno a mantenere immutati tutti gli assetti occupazionali, anche per le aziende esternalizzate.
Tuttavia, intendo rispondere positivamente al quesito dell'interrogante. Vista la rilevanza della questione, il Governo è immediatamente disponibile a ricevere le organizzazioni sindacali presso il ministero e ad avviare, in quell'occasione, la ripresa del negoziato tra le parti - anche con la presenza di Getronics -, finalizzato al rilancio delle attività produttive e industriali nonché alla verifica dell'architettura societaria e finanziaria di questa compagine.
PRESIDENTE. L'onorevole Zipponi ha facoltà di replicare.
MAURIZIO ZIPPONI. Signor ministro, apprezzo il fatto che con urgenza vengano convocate le parti. Le ricordo che era stata coinvolta anche la Presidenza del Consiglio, quindi la sede naturale per discutere di prospettive è il suo ministero.
Tale vicenda ha un valore emblematico anche per eventuali successive ristrutturazioni degli altri siti. Il Governo, non riuscendo a bloccare le procedure di cessione di ramo di azienda ed essendo ignorato dalla multinazionale, dimostra che in questo paese, da almeno cinque anni, gli attivisti nel campo dell'economia ignorano le responsabilità che derivano loro dalle proprie scelte.
In Francia, in Germania e in Spagna, non può essere ignorata l'opinione di un Governo in ordine alla ristrutturazione di una multinazionale. L'esecutivo, pertanto, deve ricostruire nei confronti del sistema delle imprese una autorevolezza, che si conquista sul piano della qualità della politica industriale, rispondendo alle esigenze dei lavoratori.
Occorre rivedere la legislazione relativa alla cessione di ramo di azienda, in quanto non prevede alcuna salvaguardia e protezione dei livelli occupazionali. In buona sostanza, la legge italiana deve prevedere la responsabilità sociale delle imprese e, in particolare, delle multinazionali che, avendo nel nostro paese un buon mercatoPag. 63dal quale traggono profitto, procedono a ristrutturazioni.
Per i lavoratori della Getronics si deve favorire una soluzione condivisa, quindi un nuovo assetto proprietario - come lei diceva, signor ministro, una nuova architettura -, un serio piano industriale, garanzie occupazionali e diritti.
Occorre ricordare che si tratta di un'azienda che regola il settore informatico di tutte le più grandi istituzioni italiane; quindi, le licenze, il fatturato, gli ordini, provengono dal pubblico. Dunque, è necessario che tale azienda consideri il rapporto con il Governo, con le organizzazioni sindacali e con i lavoratori non un di più, ma un valore per assicurare a questi lavoratori un futuro, trattandosi di una risorsa sulla quale puntare per la rinascita del settore informatico.
PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.
Sospendo la seduta, che riprenderà tra dieci minuti.
La seduta, sospesa alle 16,15 è ripresa alle 16,25.