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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Applicazione delle norme contenute nella legge finanziaria 2007 riguardanti il libero e gratuito accesso alla battigia - n. 3-00849)
PRESIDENTE. Il deputato Bonelli ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00849 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 9).
ANGELO BONELLI. Come è evidente, la stagione balneare sta per aprirsi e le spiagge italiane dovrebbero essere utilizzate dalle famiglie italiane.
Signor ministro, il problema è che le spiagge italiane sono per la maggior parte privatizzate, e le famiglie italiane, per poter andare al mare ed esercitare un diritto del tutto normale e pacifico, devono pagare a volte anche 20 o 30 euro per entrare nei vari stabilimenti. Ebbene, la finanziaria ha introdotto una norma molto importante che garantisce il libero e gratuito accesso e transito per il raggiungimento della battigia anche ai fini della balneazione.
Questo è un principio importante, che ci consente di uniformarci a quanto avviene in molti paesi d'Europa e del mondo, in cui per andare al mare non si deve pagare. Sembrerà una sciocchezza, ma è qualcosa che pesa molto alle famiglie italiane.
Chiedo quindi, signor ministro, cosa stiano facendo le capitanerie di porto, anche in relazione all'ordinanza che i comuni dovranno emettere per garantire il ricordato diritto ai cittadini e alle famiglie italiane.
PRESIDENTE. Il ministro dei trasporti, Alessandro Bianchi, ha facoltà di replicare.
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Onorevole Bonelli, per rispondere al quesito da lei posto, il Ministero, in ottemperanza al disposto della finanziaria, articolo 1, comma 251, ha emanato in data 27 marzo 2007 una circolare con la quale ha definito gli obblighi dei titolari delle concessioni balneari al fine di consentire il libero e gratuito accesso per il raggiungimento della battigia. Ripeto, libero e gratuito accesso. Con tale circolare si è inteso evidenziare l'esigenza di dare seguito all'indirizzo normativo, prevedendo opportuni meccanismi di raccordo tra l'ente investito del compito di gestione, ovvero le amministrazioni regionali e comunali, e i concessionari degli stabilimenti.
Si è precisata la portata da attribuire alla disposizione di legge in sede applicativa al fine di evitare che l'utente del litorale possa rivendicare il diritto a stabile occupazione dell'area di battigia e si è promossa una attività di raccordo tra autorità marittime ed enti locali, evidenziando la necessità di inserire, nelle ordinanze balneari degli enti di gestione, le prescrizioni mirate ad assicurare il libero accesso alla battigia, la previsione di idonei varchi tra i siti in concessione, la disciplina delle modalità di fruizione nell'ambito demaniale prossimo alla battigia, prevedendone il libero attraversamento. Contemporaneamente, le autorità marittime periferiche sono state invitate dal Ministero ad inserire, nelle proprie ordinanze di sicurezza balneare, disposizioni per garantire in via continuativa la destinazione della fascia di battigia per attività correlate alla gestione delle emergenze.
Infine, le stesse autorità marittime sono state invitate a porre in essere una mirata attività di vigilanza, tenendo costantemente informato il Ministero dei trasporti sulla fruizione dei litorali, anche al fine di fungere preliminarmente da sperimentazione dell'impatto della norma per eventuali misure correttive che dovessero essere introdotte in vista della stagione estiva.
PRESIDENTE. Il deputato Bonelli ha facoltà di replicare.
ANGELO BONELLI. Signor ministro, la ringrazio della risposta e la invito ad esercitare una funzione di controllo, attraverso le capitanerie di porto, circa l'effettiva adozione, da parte dei vari comuni Pag. 53o delle regioni che hanno competenze in materia, nell'emissione delle ordinanze balneari. Risulta che alcuni comuni, ad esempio, non stiano recependo il dispositivo della norma contenuta in finanziaria, oggetto della mia interrogazione a risposta immediata.
Come lei ben sa, la misura relativa alla possibilità di accedere alla battigia si è resa necessaria per il fatto che buona parte delle realtà urbanizzate sono ormai occupate da stabilimenti che hanno di fatto privatizzato e creato un uso privatistico di un bene - che è un bene comune - come quello di poter andare al mare e consentire tale diritto alle famiglie, come ho avuto modo di esporre nella relazione introduttiva.
Mi permetto di fare una considerazione, e concludo il mio intervento, riguardo all'uso della battigia con riferimento alle emergenze. Ciò avviene, però non si può impedire ai cittadini di raggiungere il mare, perché altrimenti sarebbe impedito a tutti di raggiungere il mare e potersi fare il bagno. Il punto è che l'Italia deve fare un grande sforzo, signor ministro, per diventare europea e stare anche in un mondo - non voglio citare Rio de Janeiro, non voglio citare Nizza, non voglio citare molte altre città - dove il mare può esser utilizzato dai cittadini.
Non è possibile che una famiglia debba pagare 20 o 30 euro solo per consentire ai propri figli di fare il bagno al mare. Penso, e concludo ringraziandola signor ministro, che non dobbiamo far vedere il mare in cartolina ai figli di ceti sociali deboli, e vedere alcuni che magari si fanno il bagno, mentre altri stanno fuori dai recinti. Si tratta di una situazione che un Paese democratico, attento ai diritti, non può assolutamente permettere. Signor ministro, confido sicuramente nella sua sensibilità e nella sua attenzione.