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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Misure per garantire la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro con particolare riferimento alle aree portuali - n. 3-00847)
PRESIDENTE. Il deputato Benvenuto ha facoltà di illustrare l'interrogazione Pinotti n. 3-00847 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 7), di cui è cofirmatario.
ROMOLO BENVENUTO. Signor Presidente, vorrei cominciare citando il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il quale, testualmente, ha affermato che abbiamo il dovere istituzionale di impegnarci nel sollecitare risposte al problema delle morti sul lavoro. Quello del nostro Paese è davvero un tragico bilancio: nel 2006 vi sono stati 1256 incidenti mortali sul lavoro, quindi quasi quattro morti al giorno, ed un milione di infortuni sul lavoro in un solo anno. Inoltre, a tal proposito, vorrei sottolineare che la manifestazione dei sindacati dei lavoratori del 1o maggio si è incentrata proprio sull'argomento delle morti bianche. Vorremmo sapere, dunque, quali sono le misure che il Governo intende mettere in atto ed ha già messo in atto per risolvere il problema, con particolare riferimento alle condizioni di lavoro nei porti, che sono del tutto peculiari e che, pertanto, meritano un'attenzione adeguata.
PRESIDENTE. La invito a concludere.
ROMOLO BENVENUTO. Anche sul tema dei porti abbiamo interesse a sapere quali sono le azioni che il Governo intende intraprendere.
PRESIDENTE. Il ministro del lavoro e della previdenza sociale, Cesare Damiano, ha facoltà di rispondere.
CESARE DAMIANO, Ministro del lavoro e della previdenza sociale. Signor Presidente, l'interrogazione urgente alla quale mi accingo a rispondere prende spunto, purtroppo, ancora una volta, da incidenti avvenuti durante lo svolgimento di un'attività lavorativa in ambito portuale. In occasione della festa del lavoro del 1o maggio lo stesso Presidente della Repubblica, come lei ha ricordato, ha voluto richiamare l'attenzione di tutte le istituzioni sulla piaga degli infortuni sul lavoro sollecitando ad un impegno pronto ed immediato nella linea di continuità dell'azione incisiva che il Governo e la maggioranza hanno fin da subito tracciato. In proposito voglio ricordare il pacchetto sicurezza varato la scorsa estate, le misure previste nella legge finanziaria, il forte incremento dell'attività ispettiva realizzato anche attraverso l'aumento del personale, che dal prossimo 1o luglio registrerà l'immissione in servizio di ulteriori 241 nuove unità. È indubbio, peraltro, che la tematica della sicurezza investa la competenza primaria del Ministero da me rappresentato Pag. 49ma anche quella di un cospicuo numero di amministrazioni: come noto, infatti, la legge n. 833 del 1978 ha affidato numerosi compiti alle ASL in materia di prevenzione, igiene e controllo sullo stato di salute dei lavoratori e a tali competenze devono aggiungersi specifici compiti di altre amministrazioni per settori particolari.
La specifica materia della vigilanza nelle aree portuali, caratterizzata da una specifica disciplina normativa relativa sia all'attività nel porto che a quella del personale imbarcato, è rimessa, dall'articolo 30 del decreto legislativo n. 271 del 1999 e dall'articolo 3 del decreto legislativo n. 272 del 1999, all'autorità marittima, alle aziende unità sanitarie locali ed agli uffici di sanità marittima. A tal proposito, vorrei evidenziare che nel disegno di legge delega in materia di sicurezza, approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 13 aprile ed attualmente all'esame del Senato, tra i principi di delega è prevista anche la realizzazione di un coordinamento delle attività in materia di salute e sicurezza sul lavoro su tutto il territorio nazionale, finalizzato all'emanazione di indirizzi generali uniformi ed alla promozione dello scambio di informazioni.
È prevista, inoltre, la razionalizzazione ed il coordinamento delle strutture centrali e territoriali di vigilanza, al fine di rendere più efficaci gli interventi di pianificazione, programmazione e promozione della salute, attraverso l'eliminazione di dispendiose duplicazioni di adempimenti. Si tratta di una misura rivolta non solo a razionalizzare l'attività delle varie amministrazioni interessate, ma anche a «travasare» le esperienze finora maturate nei diversi comparti interessati. Una particolare attenzione è riconosciuta alla cultura della formazione in materia di sicurezza nel settore scolastico ed a quella della prevenzione aziendale. È evidente, in proposito, che è stata e sarà fondamentale, nel prosieguo, la collaborazione e l'interscambio tra le diverse parti coinvolte, al fine di rendere comuni le esperienze di ogni singolo comparto.
PRESIDENTE. La deputata Pinotti ha facoltà di replicare.
ROBERTA PINOTTI. Signor ministro, la ringrazio per quanto ha illustrato. Ovviamente, considerata la drammaticità dei dati che ha ricordato il mio collega, è difficile dichiararsi soddisfatti, ma sono favorevolmente colpita dall'impegno da lei descritto e dalle proposte formulate. Mi sembra che l'impegno del Governo si stia traducendo in misure legislative ed amministrative: speriamo di vederne presto gli effetti. Un incidente sul lavoro non è mai frutto di una fatalità: costituisce sempre una sconfitta. La nostra azione di contrasto deve avere i caratteri della continuità, della prevenzione, della formazione e della vigilanza: signor ministro, lei ha descritto un programma che tiene conto di tutti questi elementi. È importante, sicuramente, migliorare anche la legislazione. È da sottolineare, inoltre, il fatto che ultimamente il problema degli incidenti sul lavoro sia seguito con particolare attenzione dai mezzi di comunicazione, come abbiamo avuto modo di osservare anche in occasione della festa del 1o maggio. Spero, tuttavia, che non si debba più porre l'attenzione su tali vicende, perché la speranza è che non ne accadano più; dobbiamo guardare con favore, comunque, all'attenzione dell'opinione pubblica sul fenomeno, rispondendo in modo adeguato a questo inaccettabile dramma. Ce lo hanno ricordato, del resto, anche il Presidente Napolitano ed altri importanti esponenti politici qui presenti, come il ministro Damiano ed il Presidente della Camera.
Mi permetto, tuttavia, di ricordare che, purtroppo, fra il primo Governo di centrosinistra e questo c'è stata una battuta d'arresto: le ipotizzate assunzioni e le iniziative che erano state messe in campo in termini di analisi e di lavoro congiunto fra ispettori e magistrati non hanno avuto seguito.
PRESIDENTE. Onorevole Pinotti, la prego di concludere.
Pag. 50ROBERTA PINOTTI. Sono contenta di ritrovare, però, nelle parole del ministro, la ripresa di quei profili di intensificazione. Non possiamo ricordarci della sicurezza sul lavoro e delle garanzie per i lavoratori soltanto il 1o maggio e quando dobbiamo, purtroppo, piangere i nostri morti.