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Informativa urgente del Governo sulla recente aggressione subita da Mario Segni durante la raccolta di firme per il referendum elettorale.
PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione del dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 1).
MARCO MINNITI, Viceministro dell'interno. Manifestata una condanna senza riserve per l'aggressione subita da Mario Segni e da taluni promotori del referendum in materia elettorale, ai quali esprime sentimenti di piena solidarietà, assicura che il Governo continuerà a profondere il massimo impegno affinché l'attività di raccolta delle firme possa svolgersi nella massima libertà, serenità e sicurezza, monitorando la situazione al fine di prevenire ed eventualmente reprimere ogni possibile turbativa.
ORIANO GIOVANELLI (Ulivo). Nel ringraziare, anche a nome del suo gruppo, il Viceministro per l'informativa resa, si associa alla condanna senza riserve per quanto accaduto il 1o maggio; manifesta altresì apprezzamento per l'impegno assunto dal Governo di voler garantire il libero esercizio di un'iniziativa che rappresenta una delle forme più alte di espressione della democrazia, auspicando un sereno confronto politico che scongiuri il rischio di ingiustificate e condannabili forme di violenza.
BENEDETTO DELLA VEDOVA (FI). Sottolineata la particolare gravità, anche politica, dell'aggressione subita da Mario Segni e da componenti del comitato promotore del referendum elettorale, invita il Governo ad assumere iniziative più efficaci affinché sia garantita la libera raccolta delle firme; lamenta inoltre, più in generale, che sulle questioni politiche di maggiore rilevanza si continuino a registrare atti di violenza ed intimidazione compiuti da gruppi riconducibili alla sinistra antagonista.
GENNARO MIGLIORE (RC-SE). Giudica non esaustiva e reticente l'informativa resa dal Viceministro Minniti, al quale imputa la responsabilità di essersi limitato a riferire sull'aggressione subita da taluni esponenti del comitato promotore del referendum senza stigmatizzare la campagna di stampa che ne è seguita, tesa a ricondurre tale isolato atto di violenza a forze politiche presenti in Parlamento che non ne sono state in alcun modo coinvolte e che non offrono alcuna sponda politica a qualsiasi forma di violenza.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Espressa preliminarmente la ferma condanna di ogni forma di violenza politica, sottolinea le ragioni per le quali giudica necessaria l'individuazione di una soluzione parlamentare al fine di disciplinare la materia elettorale, che consenta di evitare la forzatura del referendum.
Pag. VIAURELIO SALVATORE MISITI (IdV). Ringrazia il Viceministro Minniti per la sollecitudine con cui ha informato la Camera sull'aggressione subita da Mario Segni - al quale esprime la solidarietà del suo gruppo - e si unisce a lui nella ferma condanna dell'accaduto, condividendo la scelta del Governo di non entrare nella polemica politica che ne è seguita.
MAURIZIO TURCO (RosanelPugno). Giudicata adeguata l'informativa resa dal Viceministro Minniti, sottolinea tuttavia che un episodio isolato ancorché gravemente censurabile è stato oggetto di una fuorviante campagna di stampa, auspicando una maggiore attenzione verso episodi di analoga gravità.
NICOLA TRANFAGLIA (Com.It). Espressa ferma condanna per l'aggressione subita da Mario Segni, riterrebbe allo stesso modo opportuno condannare la campagna mediatica che ne è seguita, tesa a fornire una visione distorta della legittima battaglia politica condotta da forze rappresentate in Parlamento.
ANTONIO SATTA (Pop-Udeur). Nell'esprimere, a nome del suo gruppo, vivo apprezzamento e condivisione per l'informativa resa dal rappresentante del Governo, manifesta piena solidarietà a Mario Segni, auspicando il ristabilimento di un clima di maggiore serenità nel dibattito politico.
GIORGIO LA MALFA (Misto-RLR). Nel dare atto al Governo della ferma condanna espressa, manifesta solidarietà a Mario Segni ed ai promotori dell'iniziativa referendaria - giudicata peraltro non condivisibile - per gli atti di violenza ed intimidazione subiti; ritiene quindi paradossale che taluni gruppi della maggioranza abbiano espresso insoddisfazione per l'informativa resa dal Viceministro Minniti.
PRESIDENTE. Sospende la seduta fino alle 12.
La seduta, sospesa alle 10,25, è ripresa alle 12,10.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI