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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Interventi per garantire la sicurezza sulle strade statali in Sicilia - n. 3-00864)
PRESIDENTE. L'onorevole Neri ha facoltà di illustrare l'interrogazione Oliva n. 3-00864 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 5), di cui è cofirmatario.
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SEBASTIANO NERI. Signor ministro, questo Governo, sin dal suo insediamento, ha deciso di decurtare gli investimenti per le infrastrutture nel Mezzogiorno e in Sicilia, annullando, ad esempio, la realizzazione del Ponte e dell'alta velocità ferroviaria. Il sistema siciliano dei trasporti su terra è caratterizzato da una grande arretratezza oggettiva, ancor più marcata se rapportata al resto del Paese.
Sulle nostre strade, in particolare sulla Catania-Gela, sulla Ragusa-Catania e sulla Agrigento-Palermo, ogni giorno, per carenze strutturali e di sicurezza, si verificano numerosissimi incidenti con un pesante bilancio di morti e feriti.
Non più tardi dell'ottobre scorso lei ha avviato una campagna di comunicazione il cui slogan principale era: la sicurezza è il primo dei nostri impegni.
Prendendo atto della vostra pervicacia nel volere negare gli investimenti infrastrutturali nel Mezzogiorno, quanto meno in relazione alla sicurezza tanto propagandata, vorremmo conoscere le iniziative che il Governo intende assumere.
PRESIDENTE. Il Ministro dei trasporti, Alessandro Bianchi, ha facoltà di rispondere.
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Onorevole Neri, le rispondo anzitutto per ribadire che il Governo e il Ministero dei trasporti, invece, stanno prestando la massima attenzione al sistema della mobilità della regione Sicilia.
Come ho anticipato qualche giorno fa a Catania, nel corso dell'inaugurazione della nuova aerostazione, a partire dalla prossima settimana verranno presentate le linee guida del piano generale della mobilità, sulla base delle quali si aprirà il confronto con le amministrazione regionali.
In questo senso, già da tempo, ho inviato al presidente della regione Sicilia la proposta di un confronto con il Ministero dei trasporti proprio in relazione al quadro del trasporti nella regione.
Scendendo nello specifico del tema della sicurezza stradale, a cui è stato fatto riferimento, come anche lei ha ricordato, questo costituisce uno degli impegni basilari del Ministero dei trasporti, teso a porre un freno al numero impressionante di vittime e a rispettare l'impegno, assunto dall'Unione europea, di una diminuzione - ormai, probabilmente, non più ottenibile - del 50 per cento dell'incidentalità.
In relazione a ciò, tuttavia, il Governo ha già avviato una serie di iniziative, di cui la più importante è la riforma del codice della strada attraverso la presentazione di un disegno di legge delega. Nella legge finanziaria, articolo 1, comma 1035, è previsto lo stanziamento di 159 milioni di euro per il triennio 2007- 2009 per le attività connesse con l'attuazione, valutazione ed efficacia del piano nazionale della sicurezza stradale, che è il principale strumento di governo di cui disponiamo. Nell'atto di indirizzo del Governo per la sicurezza stradale è altresì previsto l'impegno per la messa in sicurezza delle dodici strade più pericolose del Paese con lo svolgimento dell'analisi di sicurezza delle strade dove si concentra gran parte dell'incidentalità. Tale analisi consente di definire i possibili interventi di rimozione e contrasto di quei fattori che le rendono in questo momento così pericolose.
Venendo più in particolare a trattare delle strade citate nell'interrogazione - ovvero quelle che riguardano il territorio siciliano (Gela-Catania, Ragusa-Catania e altre), esse, pur non rientrando tra le dodici per le quali sono stati già previsti interventi nel disegno di legge presentato in Parlamento, rientrano in una graduatoria di 1091 strade censite secondo un ordine che va dalla quarantatreesima posizione detenuta dalla Ragusa-Catania alla centonovantacinquesima detenuta della Gela-Catania. Potrei, inoltre, fornire in dettaglio il numero dei morti e dei feriti avvenuti in queste tratte.
Tali strade sono quindi sotto osservazione al pari delle altre e per esse, dunque, il pacchetto di misure che ci riproponiamo di adottare in attuazione dell'atto di indirizzo conterrà, spero, interventi di carattere sia infrastrutturale sia trasportistico adeguati alle necessità.
PRESIDENTE. L'onorevole Neri ha facoltà di replicare.
SEBASTIANO NERI. Signor Ministro, pur facendo ogni sforzo per riconoscere la sua buona fede nel coniugare i verbi al futuro in relazione alle condizioni di sicurezza della rete viaria siciliana, ho però qualche difficoltà a potermi definire soddisfatto.
Certamente è sotto gli occhi di tutti la realizzazione dell'ennesima corsia autostradale tra due capoluoghi lombardi, Milano e Brescia; cito tale caso, ma si potrebbero portare ad esempio tante altre realtà dove si lavora alacremente al potenziamento doveroso e giusto della rete viaria per rispondere alle esigenze di trasporto di quei territori. Tuttavia, in Sicilia e nel Mezzogiorno, non solo in ordine agli interventi infrastrutturali ma anche con riferimento al ripristino delle condizioni di sicurezza, continuiamo a sentirci coniugare i verbi al futuro. Sarebbe sufficiente un semplice sopralluogo, anzitutto sulle citate strade Catania-Gela, Ragusa-Catania e Palermo-Agrigento, ma anche su tante altre, per renderci conto che il problema non riguarda il raddoppio delle corsie o la realizzazione degli spazi vitali per rendere sicura la circolazione. I problemi riguardano, invece, l'assenza di manutenzione del manto stradale, di segnaletica verticale e orizzontale, di tutte quelle condizioni minime che sono di ausilio ad una guida sicura.
Allora non è sorprendente contare quotidianamente i morti sulle strade, che sono reali e non coniugati al futuro. Quotidianamente incidenti mortali costringono famiglie siciliane a prendere atto dell'assenza delle pubbliche istituzioni ai livelli minimi essenziali. Quindi non posso reputarmi soddisfatto e le pongo una domanda che vuole essere retorica, sperando che i fatti la vanifichino: qual è il numero congruo di morti che il Governo ritiene possa giustificare un intervento immediato sulle strade in modo da non coniugare più i verbi al futuro (Applausi dei deputati dei gruppi Misto-Movimento per l'Autonomia e DCA-Democrazia Cristiana per le Autonomie-Partito Socialista-Nuovo PSI)?