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Si riprende la discussione del disegno di legge di conversione n. 2534-A.
(Esame degli ordini del giorno - A.C. 2534-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli ordini del giorno presentati (Vedi l'allegato A - A.C. 2534 sezione 1).
Avverto che è in distribuzione la nuova formulazione dell'ordine del giorno Leone n. 9/2534/55 e la versione corretta dell'ordine del giorno Romele n. 9/2534/43.
Invito il rappresentante del Governo ad esprimere il parere sugli ordini del giorno presentati.
SERAFINO ZUCCHELLI, Sottosegretario di Stato per la salute. Il Governo accetta l'ordine del giorno n. 1 (Commenti - Una voce: Nomi! Nomi!)... Calma, calma! Il Governo accetta l'ordine del giorno Cancrini n. 9/2534/1, accoglie (Commenti - Una voce: Nomi! Nomi!)...
PRESIDENTE. Calma, colleghi. È chiaro che si riferisce all'ordine del giorno.
SERAFINO ZUCCHELLI, Sottosegretario di Stato per la salute. Accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Filippi n. 9/2534/2, non accetta l'ordine del giorno Fava n. 9/2534/3, accetta l'ordine del giorno Fugatti n. 9/2534/4, non accetta gli ordini del giorno Garavaglia n. 9/2534/5, Alessandri n. 9/2534/6, Bricolo n. 9/2534/7, e Brigandì n. 9/2534/8.
Il Governo accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Caparini n. 9/2534/9; non accetta l'ordine del giorno Cota n. 9/2534/10. Il Governo accetta l'ordine del giorno Gibelli n. 9/2534/11, non accetta gli ordini del giorno Stucchi n. 9/2534/12, Giancarlo Giorgetti n. 9/2534/13 e Grimoldi n. 9/2534/14, mentre accetta l'ordine del giorno Baldelli n. 9/2534/15, a condizione che venga riformulato sostituendo le parole «ad adottare» con le seguenti: «a valutare l'opportunità di adottare».Pag. 39
Il Governo accetta l'ordine del giorno Nannicini n. 9/2534/16 ed accetta, altresì, l'ordine del giorno Baiamonte n. 9/2534/17, a condizione che venga riformulato sostituendo le parole «ad istituire» con le parole «a migliorare». Il Governo accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Ulivi n. 9/2534/18 ed accetta l'ordine del giorno Allasia n. 9/2534/19. Il Governo non accetta gli ordini del giorno Bodega n. 9/2534/20, Pini n. 9/2534/21 e Lussana n. 9/2534/22...
PRESIDENTE. Colleghi, per cortesia! Onorevole Barbieri, si può evitare di urlare? Non vedo ragioni per urlare. Se ha delle cose da dire, poi potrà intervenire.
SERAFINO ZUCCHELLI, Sottosegretario di Stato per la salute. Il Governo non accetta l'ordine del giorno Montani n. 9/2534/23 ed accetta l'ordine del giorno Goisis n. 9/2534/24 limitatamente al dispositivo. Il Governo accetta l'ordine del giorno Dozzo n. 9/2534/25, a condizione che nel dispositivo le parole «con cadenza mensile» vengano sostituite con le seguenti: «con cadenza trimestrale». Il Governo non accetta l'ordine del giorno Gardini n. 9/2534/26 ed accetta l'ordine del giorno Maroni n. 9/2534/27, per quanto riguarda le iniziative di sua competenza.
Il Governo non accetta gli ordini del giorno Floresta n. 9/2534/28, Campa n. 9/2534/29, Bocciardo n. 9/2534/30, Tortoli n. 9/2534/31 e Ceccacci Rubino n.9/2534/32. Il Governo accetta, limitatamente al dispositivo, gli ordini del giorno Fratta Pasini n. 9/2534/33, Bertolini n. 9/2534/34 e Gregorio Fontana n. 9/2534/35.
Il Governo non accetta gli ordini del giorno Azzolini n. 9/2534/36 e Mistrello Destro 9/2534/37.
Il Governo accetta, limitatamente al dispositivo, gli ordini del giorno Mario Pepe n. 9/2534/38 e Jannone n. 9/2534/39, mentre non accetta l'ordine del giorno Di Cagno Abbrescia n. 9/2534/40. Il Governo accetta l'ordine del giorno Galli n. 9/2534/41, limitatamente al dispositivo, ed accetta l'ordine del giorno Casero n. 9/2534/42, a condizione che venga riformulato sostituendo le parole «attraverso strumenti più equi» con le seguenti: «attraverso strumenti più efficaci».
Il Governo accetta l'ordine del giorno Romele n. 9/2534/43, sebbene lo ritenga superfluo; non accetta l'ordine del giorno Licastro Scardino n. 9/2534/44, mentre accetta l'ordine del giorno Grimaldi n. 9/2534/45, limitatamente al dispositivo. Il Governo non accetta gli ordini del giorno Giuseppe Fini n. 9/2534/46 ed Elio Vito n. 9/2534/47. Accetta l'ordine del giorno Paroli n. 9/2534/48, mentre accetta gli ordini del giorno Della Vedova n. 9/2534/49, Lazzari n. 9/2534/50 ed Armosino n. 9/2534/51, limitatamente al dispositivo. Il Governo accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Di Centa n. 9/2534/52, mentre non accetta l'ordine del giorno Fedele n. 9/2534/53. Accetta gli ordini del giorno Milanato n. 9/2534/54 e Leone n. 9/2534/55
(Nuova formulazione), limitatamente al dispositivo. Il Governo non accetta gli ordini del giorno La Loggia n. 9/2534/56 e Giro n. 9/2534/57. Il Governo accetta, altresì, l'ordine del giorno Stradella n. 9/2534/58, limitatamente al dispositivo, a condizione che venga riformulato nel senso di eliminare infine le parole da «eventualmente» a «immigrati». Il Governo non accetta l'ordine del giorno Nan n. 9/2534/59, mentre invita i presentatori a ritirare l'ordine del giorno Lenna n. 9/2534/60, perché superato.
Per quanto riguarda l'ordine del giorno Mazzaracchio n. 9/2534/61, si tratta di una materia già disciplinata dalla legge n. 311 del 2004.
Il Governo, infine, accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Fasolino n. 9/2534/62, mentre invita i presentatori a ritirare l'ordine del giorno Di Virgilio n. 9/2534/63.
PRESIDENTE. Mi scusi sottosegretario Zucchelli, ho capito la valutazione del Governo sull'ordine del giorno Mazzaracchio 9/2534/61, ma non il suo orientamento sul medesimo. Lo accetta?
SERAFINO ZUCCHELLI, Sottosegretario di Stato per la salute. Signor Presidente, Pag. 40il Governo non accetta l'ordine del giorno Mazzaracchio n. 9/2534/61, perché riguarda una materia superata.
PRESIDENTE. Secondo la prassi, e ove i presentatori non insistano, gli ordini del giorno accettati dal Governo non saranno posti in votazione.
Prendo atto che l'onorevole Filippi non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/2534/2, accolto come raccomandazione.
Chiedo all'onorevole Fava se insista per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/2534/3, non accettato dal Governo.
GIOVANNI FAVA. Sì, Signor Presidente, insisto per la votazione e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIOVANNI FAVA. Credo che in questo momento sia intollerabile l'atteggiamento dell'Assemblea perché è il sottoscritto che dovrebbe lamentarsi, oppure qualcun altro, per aver lavorato in questi giorni per discutere del provvedimento e non ha avuto l'occasione di farlo, a causa della scelta delirante del Governo di porre la questione di fiducia nella tarda serata di ieri. Se qualcuno è arrabbiato non se la prenda con il sottoscritto ma con chi ha operato scelte assolutamente al limite del comprensibile e del condivisibile (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).
Non si capisce per quale motivo non è stato accettato l'ordine del giorno con il quale semplicemente si chiede che venga estesa al provvedimento in discussione una norma prevista dalla legge finanziaria che questo Governo ci ha appena fatto «sciroppare».
Chiediamo in altre parole che vengano estesi i meccanismi di beneficio, di cui al comma 665 dell'articolo 1 (il vostro famosissimo maxiemendamento) della legge finanziaria per il 2007, anche alle attività che si svolgono in materia sanitaria.
Il nostro dissenso è dovuto al giudizio di assoluta incapacità di incidere, in questo momento, e riguarda quei soggetti che non applicano le politiche che, da più parti in questa sede, vengono definite virtuose.
Quindi chiediamo che vi sia anche un meccanismo sanzionatorio; se può esistere un meccanismo applicato alla violazione dei patti di stabilità delle amministrazioni comunali, non si capisce per quale motivo ciò non possa avvenire nei confronti di quelle regioni che si dimostrano sistematicamente incapaci di gestire la spesa sanitaria. Oltretutto, l'ordine del giorno stabilisce un meccanismo per il quale questo sistema viene applicato solo a quella regione che ha dimostrato i risultati peggiori. Quindi, non stiamo estendendo il concetto a quanto c'è stato ricordato oggi da qualche illustre esponente della maggioranza; non stiamo estendendo il concetto a tutte quelle regioni che si trovano a dover fronteggiare un disavanzo. Con il mio ordine del giorno sto solo dicendo che la peggiore delle regioni nel meccanismo di gestione delle risorse sanitarie sia assoggettata ad un sistema di sanzione uguale a quello previsto per gli enti locali che «sforano» rispetto al tetto del patto di stabilità, così come voi con un vostro provvedimento avevate ipotizzato si potesse fare nei confronti dei comuni non più tardi di qualche mese fa.
Quindi, mi auguro che l'Assemblea voglia ripensare seriamente a questo sistema, anche perché un ordine del giorno è chiaro che non è «legge», è chiaro che è un impegno molto limitato nei confronti del Governo; ma se dessimo un segnale di questo tipo, nel senso che nemmeno un impegno limitato può essere preso in considerazione come deterrente nei confronti di chi sistematicamente se ne infischia del buon funzionamento degli enti, allora credo che daremmo un esempio sbagliato, e creeremmo un precedente assolutamente negativo.
Quindi, mi auguro che alcuni esponenti della maggioranza, quelli più illuminati, quelli che molto spesso ci richiamano ai nostri doveri istituzionali di opposizione, facciano un esame di coscienza e, venendo meno alle indicazioni del Governo, prendano Pag. 41semplicemente atto che si tratta di una norma di buon senso (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).
PRESIDENTE. Preciso che l'ordine del giorno Fava n. 9/2534/3 è identico all'ordine del giorno Licastro Scardino n. 9/2534/44 e che, quindi, saranno posti in votazione congiuntamente.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici ordini del giorno Fava n. 9/2534/3 e Licastro Scardino n. 9/2534/44, non accettati dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 438
Maggioranza 220
Hanno votato sì 173
Hanno votato no 265).
Ricordo che l'ordine del giorno Fugatti n. 9/2534/4 è accettato dal Governo.
Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dei successivi ordini del giorno, non accettati dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Garavaglia n. 9/2534/5, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 436
Maggioranza 219
Hanno votato sì 169
Hanno votato no 267).
Prendo atto che la deputata Dato non è riuscita ad esprimere il voto.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Alessandri n. 9/2534/6, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 432
Maggioranza 217
Hanno votato sì 165
Hanno votato no 267).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici ordini del giorno Bricolo n. 9/2534/7 e Giuseppe Fini n. 9/2534/46, non accettati dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 406
Votanti 405
Astenuti 1
Maggioranza 203
Hanno votato sì 157
Hanno votato no 248).
Prendo atto che i deputati Viola e Ceccacci Rubino non sono riusciti ad esprimere il voto.
Chiedo all'onorevole Brigandì se insista per la votazione del suo ordine del giorno n. 9 /2534/8, non accettato dal Governo.
MATTEO BRIGANDÌ. Sì, signor Presidente, e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MATTEO BRIGANDÌ. Signor Presidente, veramente, mi aspettavo, nell'ipotesi di una mancata accettazione di questo ordine del giorno, almeno un briciolo di motivazione. Quello che ci accingiamo ad Pag. 42approvare addirittura con il voto di fiducia è un provvedimento rispetto al quale la maggioranza ha affermato di essere in una situazione disastrosa, di volersi accordare tutti insieme e di voler mettere un punto fermo. Cosa significa «punto fermo»? Significa che si paga e si chiude! Questo è esattamente il contenuto del mio ordine del giorno: si paga e si chiude, ma non si affrontano ulteriori questioni.
La maggioranza ha sempre detto ciò. Adesso, invece, siamo di fronte ad una valutazione negativa di questo ordine del giorno in esame, una «dislessia» che non riesco a capire. Pregherei tutti di prendere in considerazione il mio ordine del giorno, perché mi sembra la cosa più logica del mondo che le regioni paghino esattamente per ciò che consumano e ripianino per ciò che hanno consumato.
Credo che non si debba più intervenire al riguardo, altrimenti dobbiamo fare una riforma di carattere costituzionale: stabiliamo per Costituzione che vi sono regioni sfruttate e regioni sfruttatrici, che la Padania è tra quelle sfruttate e che le altre sono sfruttatrici! Modifichiamo l'ordine del giorno, così non facciamo più nessuna legge e risolviamo il problema! Oppure, dobbiamo dire che esiste un meccanismo per cui chi consuma deve pagare, perché non possiamo pensare che chi è da una parte, paga, e chi è dall'altra, prende! Anche perché, signor Presidente, onorevoli colleghi, per un amministratore è facile pagare con i soldi degli altri! Fare economia, infatti, significa scontrarsi con una parte del proprio elettorato! Trovo ciò veramente ingiusto (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania)!
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Brigandì n. 9/2534/8, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 437
Votanti 432
Astenuti 5
Maggioranza 217
Hanno votato sì 170
Hanno votato no 262).
Prendo atto che l'onorevole Caparini non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/2534/9, accolto dal Governo come raccomandazione.
Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dei successivi ordini del giorno, non accettati dal Governo.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Fava. Ne ha facoltà.
GIOVANNI FAVA. Signor Presidente, molto brevemente vorrei dire che l'ordine del giorno Cota n. 9/2534/10 riguarda espressamente la regione Lazio. Capisco che quest'Assemblea abbia difficoltà a comprendere o, meglio, a riconoscere (perché a comprendere, secondo me, sono capaci tutti!), la validità delle nostre obiezioni. Tuttavia, i numeri sono chiari ed eloquenti: stiamo parlando di una regione che - a prescindere dal colore politico delle maggioranze che l'hanno governata in questi anni - ha dimostrato, e continua a dimostrare, di essere assolutamente al di fuori di qualsiasi tipo di meccanismo di controllo e di miglior utilizzo della risorsa pubblica.
Con questo ordine del giorno il collega Cota ha voluto sollecitare il Governo affinché si possa arrivare, in tempi rapidi, anche a provvedimenti di carattere sostitutivo. Quando infatti, come in questo caso, è ormai conclamata l'incapacità e l'impossibilità da parte dell'amministrazione pubblica di gestire la cosa pubblica a questi livelli, (parliamo di una regione che da sola è già arrivata a coprire quasi il 19 per cento della spesa sanitaria nazionale in materia di farmaci), allora credo che, analizzando questi numeri, ci troviamo di fronte ad una emergenza che, in altre circostanze, purtroppo, è stata risolta in altri modi...
PRESIDENTE. Onorevole...
GIOVANNI FAVA. Concludo, signor Presidente. Per i rifiuti a Napoli avete fatto ricorso a quel meccanismo demenziale che si chiama commissariamento ad acta e che va avanti da quasi 15 anni. Non si capisce, allora, per quale motivo non si possano intraprendere azioni politiche forti da parte di questo Governo nei confronti di un soggetto - la regione Lazio - che, a prescindere da colorazioni politiche, in questi anni...
PRESIDENTE. Deve concludere onorevole...
GIOVANNI FAVA. In questi anni la regione Lazio ha continuato a perpetrare sperperi e politiche di tipo sanitario e farmacologico - in modo particolare di spesa farmaceutica - assolutamente non condivisibili ed inique rispetto al resto del Paese (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania)!
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Cota n. 9/2534/10, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 442
Votanti 440
Astenuti 2
Maggioranza 221
Hanno votato sì 170
Hanno votato no 270).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Stucchi n. 9/2534/12, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 434
Votanti 431
Astenuti 3
Maggioranza 216
Hanno votato sì 167
Hanno votato no 264).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Giancarlo Giorgetti n. 9/2534/13, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 433
Votanti 432
Astenuti 1
Maggioranza 217
Hanno votato sì 165
Hanno votato no 267).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Grimoldi n. 9/2534/14, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 436
Votanti 435
Astenuti 1
Maggioranza 218
Hanno votato sì 168
Hanno votato no 267).
Onorevole Baldelli, accetta la riformulazione proposta dal Governo del suo ordine del giorno n. 9/2534/15?
SIMONE BALDELLI. Signor Presidente, ho valutato l'opportunità della riformulazione e la accolgo. Tuttavia, vorrei svolgere Pag. 44una considerazione a margine e, cioè, che il Governo in questo modo si disimpegna in merito a quanto si chiede con l'ordine del giorno. Infatti, l'espressione: «valutare l'opportunità di adottare» significa che non vi è alcuna possibilità di verificare come il Governo valuti questa opportunità. Chiaramente il Governo si «defila» da un impegno che è quello di mantenere l'abolizione del ticket anche nella legge finanziaria per l'anno 2008 (così come più esplicitamente fa, non accogliendo l'ordine del giorno dell'onorevole Bocciardo n. 9/2534/30).
Pertanto, si tratta di un provvedimento che ha la copertura fino al 31 dicembre 2007. Il Governo non garantisce che tale copertura continui nella prossima legge finanziaria. Sarebbe sano e saggio (mi riferisco al Ministro Chiti, che forse sta chiamando il ministro Padoa Schioppa proprio per questo motivo) che si garantisse una copertura per l'abolizione dei ticket, se si vuole compiere un'operazione che in questo momento non sia solo elettorale o finalizzata unicamente ad un intervento per l'anno in corso.
PRESIDENTE. Prendo pertanto atto che l'onorevole Baldelli accetta la riformulazione proposta dal Governo e non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/2534/15.
Onorevole Baiamonte accetta la riformulazione proposta dal Governo del suo ordine del giorno n. 9/2534/17?
GIACOMO BAIAMONTE. Sì, signor Presidente.
PRESIDENTE Prendo atto che l'onorevole Baiamonte accetta la riformulazione proposta dal Governo e non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/2534/17.
Chiedo ai presentatori se insistano per la votazione dell'ordine del giorno Ulivi n. 9/2534/18, accolto dal Governo come raccomandazione.
ROBERTO ULIVI. Signor Presidente, potrei anche accettare il parere espresso dal Governo sul mio ordine del giorno. Tuttavia, esso esprime quanto sostenuto dai componenti le Commissioni riunite V e XII. Pertanto, poiché vorrei verificare se quanto si sostiene nelle suddette Commissioni viene mantenuto anche in Assemblea, insisto per la votazione dell'ordine del giorno così come formulato.
PRESIDENTE. Sta bene.
Passiamo ai voti.
Indico la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Ulivi n. 9/2534/18.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni - Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia, Alleanza Nazionale e Lega Nord Padania)
(Presenti 435
Votanti 420
Astenuti 15
Maggioranza 211
Hanno votato sì 224
Hanno votato no 196).
Prendo atto che il deputato Mellano ha espresso il voto in modo erroneo.
Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dei successivi ordini del giorno, non accettati dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indico la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Bodega n. 9/2534/20, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 425
Votanti 424
Astenuti 1
Maggioranza 213
Hanno votato sì 166
Hanno votato no 258).
Prendo atto che il deputato Forlani non è riuscito a votare.
Indico la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici ordini del giorno Pini n. 9/2534/21 e Lussana n. 9/2534/22, non accettati dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 434
Votanti 433
Astenuti 1
Maggioranza 217
Hanno votato sì 172
Hanno votato no 261).
Indico la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Montani n. 9/2534/23, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 436
Votanti 434
Astenuti 2
Maggioranza 218
Hanno votato sì 169
Hanno votato no 265).
Prendo atto che l'onorevole Goisis non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/2534/24, accettato dal Governo, limitatamente al dispositivo.
Onorevole Dozzo, accetta la riformulazione del suo ordine del giorno n. 9/2534/25 proposta dal Governo?
GIANPAOLO DOZZO. Sì, signor Presidente.
PRESIDENTE. Prendo pertanto atto che l'onorevole Dozzo accetta la riformulazione proposta dal Governo e non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/2534/25.
Onorevole Gardini, insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/2534/26, non accettato dal Governo?
ELISABETTA GARDINI. Sì, signor Presidente, e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ELISABETTA GARDINI. Signor Presidente ed onorevoli colleghi, ribadisco quanto già detto in questi giorni sia in Assemblea che nel corso dei lavori nelle Commissioni. Ci troviamo in presenza di un decreto-legge che stanzia ingenti somme e risorse statali per ripianare i debiti delle regioni non virtuose. Abbiamo ribadito e continuiamo a ribadire ancora oggi che si tratta di una palese ingiustizia nei confronti dei cittadini delle regioni virtuose, i quali si trovano così a pagare non soltanto la propria sanità, ma anche quella dei cittadini delle regioni non virtuose.
Ci aspettavamo un'apertura in questo senso, anche perché, nella Conferenza Stato-regioni, lo Stato aveva affermato di avere a disposizione soltanto 97 milioni di euro per la spesa sanitaria; poi dalle pieghe della legge finanziaria sono saltati fuori questi tre miliardi di euro che sono destinati alle regioni che non sono state in grado di correggere la loro politica in materia sanitaria e nelle quali, purtroppo, spesso tali buchi finanziari si accompagnano anche ai peggiori servizi. Quindi, siamo anche convinti che non fate un buon servizio ai cittadini di queste regioni, le quali continueranno ad essere gestite da amministratori incapaci, sia sul piano economico sia sul piano, ancora più grave, dell'inefficienza dei servizi in materia sanitaria.
Per tale motivo, vi invitiamo ancora una volta a valutare l'opportunità di correggere tale impostazione lassista verso le Pag. 46regioni in questione, proprio sotto il profilo finanziario; vi invitiamo, inoltre, a fare qualcosa di molto semplice, ossia trattare allo stesso modo tutte le regioni e, di conseguenza, anche tutti i cittadini italiani (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia e Lega Nord Padania).
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indico la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Gardini n. 9/2534/26, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 432
Votanti 429
Astenuti 3
Maggioranza 215
Hanno votato sì 167
Hanno votato no 262).
Prendo atto che il presentatore dell'ordine del giorno Maroni n. 9/2534/27 accetta la riformulazione proposta e non insiste per la votazione.
Prendo atto, altresì, che i presentatori degli ordini del giorno Floresta n. 9/2534/28 e Tortoli n. 9/2534/31, non accettati dal Governo, insistono per la votazione.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici dispositivi degli ordini del giorno Floresta n. 9/2534/28 e Tortoli n. 9/2534/31, non accettati dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 429
Maggioranza 215
Hanno votato sì 151
Hanno votato no 278).
A seguito del risultato di tale votazione non si porranno in votazione le parti motive degli ordini del giorno Floresta n. 9/2534/28 e Tortoli n. 9/2534/31.
Chiedo all'onorevole Campa se insista per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/2534/29, non accettato dal Governo.
CESARE CAMPA. Si, signor Presidente, insisto per la votazione e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CESARE CAMPA. Signor Presidente, onorevoli colleghi, nella fase delle dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia ho apprezzato molto l'intervento dell'onorevole Michele Ventura, di cui condivido il pensiero, anche se non appartiene al mio gruppo. Mi riferisco alla parte in cui menziona la responsabilità degli amministratori. In proposito, l'onorevole Ventura ricordava come nel maxiemendamento del Governo non si potesse non tener conto delle richieste giustamente avanzate dall'opposizione. Tra queste, una riguarda la soppressione di quella parte dell'articolo 1, introdotta al Senato, che non consentiva a coloro che vantavano giusti crediti nei confronti delle ASL di riscuoterli. Possiamo quindi affermare che la nostra opposizione è servita a salvare centinaia di piccole aziende dal mancato rispetto del patto con loro stipulato.
Con il nostro intervento, torniamo su un patto che il Governo aveva stipulato a settembre dell'anno scorso con le regioni, stanziando a loro favore ulteriori risorse complessivamente per 4 miliardi e mezzo di euro. Risorse che, in quel caso (vi era un patto sottoscritto) dovevano servire per ripianare e mettere in moto meccanismi virtuosi.
Oggi, a distanza di mesi, quell'accordo liberamente sottoscritto tra il Governo e tutte le regioni viene disatteso, soprattutto per volontà del primo contraente: il Governo. Quest'ultimo sembra dire alle regioni: «Abbiamo scherzato. Vi abbiamo detto che dovete essere virtuose, però, a distanza di cinque o sei mesi, se non siete Pag. 47politicamente vicine a noi, dovete essere bastonate». È come se si dicesse, inoltre, che per tali regioni non vale nessun altro provvedimento, a differenza delle regioni che sono politicamente vicine al Governo, indirizzando in questo modo l'elettore, il cittadino, molto chiaramente, anche in vista delle prossime elezioni.
Ma l'elettore è serio e non si farà fagocitare da questi vostri stupidi mezzucci (forse stupidi no ma certo inconcludenti)! L'amico D'Agrò ha ragione e mi richiama: non sono stupidi ma non è comunque agreeable tale comportamento da parte di un Governo che voglia essere in qualche modo il Governo di tutti.
Ma ciò che è più grave, signor sottosegretario, signor ministro, è che non siamo soltanto in una situazione di non «agreabilità». Vi sono piuttosto delle precise indicazioni di comportamento. Voi state suggerendo, a quei governatori che non hanno rispettato quel patto, che hanno fatto bene a non rispettarlo! Piuttosto, hanno fatto malissimo il governatore del Veneto e il governatore della Lombardia a rispettarlo! Ha ragione chi dice che noi veneti siamo... e ieri sono stati ricordati la frase e l'aggettivo. Non è possibile continuare a privilegiare coloro che non fanno la loro parte! Ecco, amico Michele Ventura, su questa parte non concordo con il tuo intervento, perché la tua maggioranza sta inducendo, sta spingendo gli amministratori a non essere seri, a non rispettare i patti; sta spingendo - come fa tutta la sinistra sempre - a non rispettare gli impegni assunti, l'ordine, la disciplina. Stiamo dando dei segnali molto negativi.
Guardate che, alla fine, quanto volete che siano, con gli sperperi di questa sinistra e di questo Padoa Schioppa, 3 miliardi di euro in più o in meno? Approverà una «leggina», introdurrà una nuova tassazione e li recupererà, perché questo è il Governo delle tasse, e ciò non vi preoccupa! Preoccupa invece il messaggio che voi state lanciando. Allora, con questo ordine del giorno chiediamo (e non capisco perché la maggioranza non si ribelli all'input del Governo, che è contrario) di considerare l'opportunità di adottare ulteriori iniziative normative volte a sanzionare in termini economici le regioni che violano i patti (Commenti dei deputati del gruppo L'Ulivo), che sono inadempienti. Almeno questo (Commenti dei deputati del gruppo L'Ulivo!), almeno questo, ma voi non volete ...
PRESIDENTE. Deve concludere, onorevole...
CESARE CAMPA. Ma voi non volete, allora capisco (Commenti dei deputati del gruppo L'Ulivo!)... capisco ...
PRESIDENTE. Deve concludere, onorevole Campa, il tempo a sua disposizione è esaurito.
CESARE CAMPA. Concludo, signor Presidente. Capisco il comportamento di altri deputati, non comprendo il comportamento dei miei colleghi del Veneto che stanno penalizzando la loro regione, la nostra regione.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Campa n. 9/2534/29, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 424
Votanti 421
Astenuti 3
Maggioranza 211
Hanno votato sì 162
Hanno votato no 259).
Prendo atto che il deputato Forlani non è riuscito a votare e avrebbe voluto esprimere un voto favorevole.
Chiedo all'onorevole Bocciardo se insista per la votazione del suo ordine del giorno n. 9 /2534/30, non accettato dal Governo.
MARIELLA BOCCIARDO. Sì, signor Presidente, e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MARIELLA BOCCIARDO. Signor Presidente vorrei ribadire che con questo ordine del giorno noi chiedevamo di valutare l'opportunità di disapplicare il ticket sul pronto soccorso e di estendere anche agli esercizi finanziari futuri la disapplicazione definitiva del ticket sulle prestazioni diagnostiche. Sarebbe stato un atto di coerenza. In effetti sembra assai contraddittorio l'atteggiamento del Governo nei confronti del citato ticket, che dapprima è stato introdotto dalla legge finanziaria e poi invece è stato ridotto da 10 euro a 3,5 euro. Vorrei ricordare che, nel corso del dibattito sul disegno di legge finanziaria, i colleghi delle Commissioni alzarono un muro nei nostri confronti quando chiedevamo di non introdurre questo ticket iniquo. Poi invece, durante l'esame del presente decreto-legge nelle Commissioni riunite bilancio e affari sociali, abbiamo trovato non solo una disponibilità a ridurre detto ticket, ma anche un attacco unanime alle modalità di copertura finanziaria. Quindi io chiederei un minimo di coerenza sia ai nostri colleghi sia al Governo (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia).
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Bocciardo n. 9/2534/30, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 430
Votanti 429
Astenuti 1
Maggioranza 215
Hanno votato sì 164
Hanno votato no 265).
Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dell'ordine del giorno Ceccacci Rubino n. 9/2534/32, non accettato dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Ceccacci Rubino n. 9/2534/32, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 422
Votanti 420
Astenuti 2
Maggioranza 211
Hanno votato sì 168
Hanno votato no 252).
Prendo atto che la deputata Leddi Maiola non è riuscita ad esprimere il voto.
Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione dei rispettivi ordini del giorno Fratta Pasini n. 9/2534/33, Bertolini n. 9/2534/34, Gregorio Fontana n. 9/2534/35, accettati dal Governo, limitatamente alla parte dispositiva.
Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dell'ordine del giorno Azzolini n. 9/2534/36, non accettato dal Governo.
Passiamo ai voti,
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Azzolini n. 9/2534/36, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 432
Votanti 430
Astenuti 2
Maggioranza 216
Hanno votato sì 166
Hanno votato no 264).
Prendo atto che il deputato D'Agrò non è riuscito ad esprimere il voto.
Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dell'ordine del giorno Mistrello Destro n. 9/2534/37, non accettato dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Mistrello Destro n. 9/2534/37, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 427
Votanti 426
Astenuti 1
Maggioranza 214
Hanno votato sì 163
Hanno votato no 263).
Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione dei rispettivi ordini del giorno Mario Pepe n. 9/2534/38 e Jannone n. 9/2534/39, accettati dal Governo, limitatamente alla parte dispositiva.
Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dell'ordine del giorno Di Cagno Abbrescia n. 9/2534/40, non accettato dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Di Cagno Abbrescia n. 9/2534/40, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 430
Votanti 429
Astenuti 1
Maggioranza 215
Hanno votato sì 164
Hanno votato no 265).
Onorevole Galli, insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/2534/41, accettato dal Governo, limitatamente alla parte dispositiva?
DANIELE GALLI. Signor Presidente, accetto quanto è stato detto dal Governo. Chiedo comunque che il mio ordine del giorno venga votato: è importante che il Governo venga investito della funzione di controllo. Tale funzione servirà infatti ad affermare d'ora in poi che tutte le regioni debbono attenersi a determinate regole. Ciò è importante per evitare una sensazione di sperequazione che in questo momento è in realtà quella che viene trasmessa all'intero Paese.
PRESIDENTE. Se ben capisco, onorevole Galli, lei insiste per la votazione dell'intero ordine del giorno e non solo della parte dispositiva. È così?
DANIELE GALLI. No, signor Presidente. Apprezzo il fatto che il Governo accetti la parte dispositiva. Chiedo però che, per le motivazioni dette, il mandato da parte del Parlamento al Governo venga rafforzato...
PRESIDENTE. ... con il voto...
DANIELE GALLI. ... così che venga effettivamente svolta la funzione, onde evitare il senso di sperequazione che viene trasmesso al Paese da questo provvedimento. Insisto pertanto per la votazione anche della parte motiva.
PRESIDENTE. Sta bene. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Galli n. 9/2534/41, limitatamente alla parte dispositiva, accettata dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 430
Votanti 419
Astenuti 11
Maggioranza 210
Hanno votato sì 388
Hanno votato no 31).
Passiamo pertanto alla votazione della parte motiva dell'ordine del giorno Galli n. 9/2534/41, sulla quale immagino - lo chiedo al rappresentante del Governo - che il parere sia contrario (Commenti). Sottosegretario Zucchelli, è così?
Una voce: Vergogna!
SERAFINO ZUCCHELLI, Sottosegretario di Stato per la salute. È così, signor Presidente.
PRESIDENTE. Sta bene. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Galli n. 9/2534/41, limitatamente alla parte motiva, non accettata dal Governo.
Una voce: Né dal Presidente della Camera!
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 431
Votanti 429
Astenuti 2
Maggioranza 215
Hanno votato sì 162
Hanno votato no 267).
Prendo atto che l'onorevole Casero accetta la riformulazione proposta dal Governo e non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/2534/42.
Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione dell'ordine del giorno Romele n. 9/253443, nella versione corretta, che è in distribuzione.
Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione dell'ordine del giorno Grimaldi n. 9/2534/45, accettato dal Governo, limitatamente alla parte dispositiva.
Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dell'ordine del giorno Elio Vito n. 9/2534/47, non accettato dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Elio Vito n. 9/2534/47, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 427
Votanti 426
Astenuti 1
Maggioranza 214
Hanno votato sì 163
Hanno votato no 263).
Prendo atto che i presentatori accettano la riformulazione proposta dal Governo e non insistono per la votazione dell'ordine del giorno Paroli n. 9/2534/48.
Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione dei rispettivi ordini del giorno Della Vedova n. 9/2534/49, Lazzari n. 9/2534/50 e Armosino n. 9/2534/51, accettati dal Governo, limitatamente alla parte dispositiva.
Prendo atto, altresì, che i presentatori non insistono per la votazione dell'ordine del giorno Di Centa n. 9/2534/52, accolto dal Governo come raccomandazione.
Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dell'ordine del giorno Fedele n. 9/2534/53, non accettato dal Governo.
Passiamo ai voti.Pag. 51
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Fedele n. 9/2534/53, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 426
Votanti 425
Astenuti 1
Maggioranza 213
Hanno votato sì 158
Hanno votato no 267).
Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione dei rispettivi ordini del giorno Milanato n. 9/2534/54 e Leone n. 9/2534/55
(Nuova formulazione), accettati dal Governo, limitatamente alla parte dispositiva.
Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dei successivi ordini del giorno, non accettati dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno La Loggia n. 9/2534/56, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 425
Votanti 421
Astenuti 4
Maggioranza 211
Hanno votato sì 158
Hanno votato no 263).
Prendo atto che il deputato Strizzolo avrebbe voluto esprimere voto contrario.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Giro n. 9/2534/57, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 425
Votanti 424
Astenuti 1
Maggioranza 213
Hanno votato sì 159
Hanno votato no 265).
Prendo atto che l'onorevole Stradella accetta la riformulazione proposta dal Governo e non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/2534/58.
Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dei successivi ordini del giorno, non accettati dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Nan n. 9/2534/59, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 428
Votanti 427
Astenuti 1
Maggioranza 214
Hanno votato sì 159
Hanno votato no 268).
Prendo atto che i presentatori non accedono all'invito al ritiro dell'ordine del giorno Lenna n. 9/2534/60.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Lenna n. 9/2534/60, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).Pag. 52
(Presenti 427
Votanti 424
Astenuti 3
Maggioranza 213
Hanno votato sì 158
Hanno votato no 266).
Chiedo ai presentatori se insistano per la votazione dell'ordine del giorno Mazzaracchio n. 9/2534/61, non accettato dal Governo.
SALVATORE MAZZARACCHIO. Sì, signor Presidente, insisto per la votazione e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SALVATORE MAZZARACCHIO. A me non pare, anzitutto, che vi sia un parere contrario. Il Governo sostiene che si tratta di una materia già disciplinata. So bene che la materia è disciplinata per effetto di un mio ordine del giorno presentato in sede di disegno di legge finanziaria e, quindi, conosco assai bene la situazione.
Il mio ordine del giorno mirava ad evitare che il comitato tecnico, anziché riunirsi a fine anno, quando i buoi erano già scappati, si riunisse ogni tre mesi per il monitoraggio. Qual è il motivo per cui ripresento allora questo mio ordine del giorno, signor sottosegretario? La materia è disciplinata - questo lo riconosco -, ma non è applicata! Non è applicata, altrimenti non ci troveremmo a parlare dello stanziamento di 3 mila milioni. Solo se il monitoraggio è effettuato prima, solo se la stalla viene chiusa prima che i buoi siano scappati, si evita lo spreco di denaro pubblico.
PRESIDENTE. Per cortesia, lasciate intervenire tranquillamente il collega.
SALVATORE MAZZARACCHIO. L'ordine del giorno, allora, mira ad inviare i commissari prima, quando si avverte che in una determinata regione vi è un certo splafonamento delle risorse finanziarie della sanità, oppure quando viene mandata una documentazione non persuasiva.
I commissari devono essere inviati prima, se si vuole bloccare lo splafonamento! Questo è lo scopo del mio ordine del giorno. Quindi, chiedo al Governo di applicare quanto è già disciplinato, nient'altro. Diversamente, l'operazione è riuscita, ma l'ammalato è morto, e ciò non può far piacere a nessuno. Non è un problema di votare o meno. Il Governo - questa è la questione - è invitato ad applicare la disciplina vigente, cosa che fino ad oggi non ha fatto, dal momento che non ha mandato i commissari da nessuna parte, nemmeno nelle quattro regioni che non hanno sottoscritto e rispettato il patto di stabilità. Questa è la finalità del mio ordine del giorno (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia)!
PRESIDENTE. Onorevole, lei è stato chiaro, ma altrettanto chiaramente a me era sembrato che il Governo avesse espresso parere contrario. Sottosegretario Zucchelli, il parere del Governo è contrario, vero?
SERAFINO ZUCCHELLI, Sottosegretario di Stato per la salute. Signor Presidente, propongo la seguente riformulazione dell'ordine del giorno Mazzaracchio n. 9/2534/61: «impegna il Governo a valutare l'opportunità di nomina di commissari ad acta per gli accertamenti al fine di porre in atto i conseguenti».
PRESIDENTE. Chiedo ai presentatori se accettino la riformulazione proposta dal Governo.
SALVATORE MAZZARACCHIO. Sì, Presidente, e non insisto per la votazione.
PRESIDENTE. Sta bene.
Chiedo al presentatore se insista per la votazione dell'ordine del giorno Fasolino n. 9 /2534/62, accolto come raccomandazione dal Governo.
GAETANO FASOLINO. No, signor Presidente, non insisto.
Pag. 53
PRESIDENTE. Sta bene.
Chiedo ai presentatori dell'ordine del giorno Di Virgilio n. 9 /2534/63 se accedano all'invito al ritiro formulato dal Governo.
DOMENICO DI VIRGILIO. Signor Presidente, sono sconvolto e veramente sorpreso che il sottosegretario Zucchelli, che conosce bene questa materia, mi inviti a ritirare il mio ordine del giorno. Cosa chiediamo con questo ordine del giorno? Questo decreto-legge mira a realizzare condizioni di maggiore efficienza ed efficacia nel servizio sanitario regionale. Tale obiettivo non si può raggiungere se al personale non si attribuiscono i giusti diritti che esso reclama. I medici, in particolare, sono senza contratto da diciassette mesi e di ciò il sottosegretario Zucchelli è perfettamente a conoscenza.
Con il provvedimento in esame, si trovano le risorse finanziarie per ripianare i debiti delle regioni; mi chiedo, pertanto, se non sia il caso che il Governo si attivi al fine di reperire risorse per il contratto dei medici. Ricordo che i medici ospedalieri sono i meno pagati rispetto al resto d' Europa e di ciò il sottosegretario Zucchelli è a conoscenza. Ancora peggiore è la situazione dei medici specializzandi: 25 mila giovani medici che studiano e lavorano, spesso dovendo supplire alle carenze di tante strutture sanitarie. Noi, con il precedente Governo, avevamo trovato la copertura finanziaria ed applicato la normativa. Ora, voi non siete in grado di attuare un contratto per gli specializzandi, che hanno una misera borsa di studio, senza coperture previdenziali ed assistenziali. In conclusione, non solo non ritiro l'ordine del giorno, ma faccio appello a tutti voi affinché votiate a favore di esso (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia).
PRESIDENTE. Mi sembra di capire che i presentatori dell'ordine del giorno Di Virgilio n. 9/2534/63 non accolgano l'invito al ritiro del Governo e insistano per la votazione.
Chiedo, quindi, al sottosegretario Zucchelli se intenda o meno modificare il parere precedentemente espresso su tale ordine del giorno.
SERAFINO ZUCCHELLI, Sottosegretario di Stato per la salute. Signor Presidente, per quanto riguarda il contratto degli specializzandi, l'onorevole Di Virgilio sa bene che i fondi sono già stati sbloccati. Si tratta solo di un iter burocratico in corso, ma i fondi sono disponibili. Devo, inoltre, riconoscere che essi sono stati stanziati nella precedente legislatura.
Per quanto riguarda il rinnovo del contratto dei medici, l'onorevole Di Virgilio ha perfettamente ragione nel dire che, come tutti i pubblici impiegati, aspettano da diciassette mesi.
ANTONIO MEREU. Sono dei dirigenti!
SERAFINO ZUCCHELLI, Sottosegretario di Stato per la salute. Sì, sono dei dirigenti il cui contratto è rinnovato insieme a quello del pubblico impiego, ed attualmente sono in corso le trattative per il rinnovo. Questo è il problema.
PRESIDENTE. Quindi, qual è il parere del Governo sull'ordine del giorno in esame?
SERAFINO ZUCCHELLI, Sottosegretario di Stato per la salute. Signor Presidente, il Governo accetta l'ordine del giorno Di Virgilio n. 9/2534/63.
PRESIDENTE. Chiedo ai presentatori se insistano per la votazione dell'ordine del giorno Di Virgilio n. 9/2534/63 accettato dal Governo.
DOMENICO DI VIRGILIO. Sì, signor Presidente, insisto in quanto ritengo debba essere un impegno significativo di tutta la Camera a favore dei lavoratori.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Di Virgilio n. 9/2534/63, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni - Applausi).
(Presenti 420
Votanti 400
Astenuti 20
Maggioranza 201
Hanno votato sì 247
Hanno votato no 153).
PRESIDENTE. È così esaurito l'esame degli ordini del giorno presentati.
(Dichiarazioni di voto finale - A.C. 2534-A)
PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Astore. Ne ha facoltà.
GIUSEPPE ASTORE. Signor Presidente, dichiaro il voto favorevole dei deputati del gruppo dell'Italia dei Valori e mi riservo eventualmente di consegnare la mia dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Onorevole Astore, la Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Poretti. Ne ha facoltà.
DONATELLA PORETTI. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Onorevole Poretti, la Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Ulivi. Ne ha facoltà.
ROBERTO ULIVI. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sarò brevissimo - non vi preoccupate!- e consegnerò anch'io il testo della mia dichiarazione di voto. Volevo dire soltanto che ho sentito, in questi giorni, negli interventi svolti da molti colleghi della maggioranza l'accusa, all'opposizione, di voler fare ostruzionismo. Credo, invece, che l'ostruzionismo lo abbiano fatto il Governo e la maggioranza perché sarebbe stato sufficiente - e ciò l'ho già detto anche in Commissione - che il Governo, come affermato al termine della discussione sulle linee generali dal sottosegretario Zucchelli, si fosse rimesso all'aula sul terzo, quarto e quinto comma dell'articolo 1. Se ciò fosse avvenuto, il provvedimento in esame sarebbe stato votato già martedì sera.
Per dimostrare che il gruppo di Alleanza Nazionale non ha voluto fare ostruzionismo, ma ha cercato solo - ed in parte vi è riuscito - di migliorare il provvedimento, dichiaro il voto contrario del gruppo di Alleanza Nazionale e chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Nazionale).
PRESIDENTE. Onorevole Ulivi, la Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Capitanio Santolini. Ne ha facoltà.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI. Signor Presidente, dichiaro il voto contrario del gruppo UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro) e chiedo, inoltre, che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Onorevole Capitanio Santolini, la Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Barani. Ne ha facoltà.
LUCIO BARANI. Signor Presidente, sarò sintetico (Commenti). Colleghi, per cortesia, vorrei parlare.
Pag. 55PRESIDENTE. Colleghi, lasciate parlare l'onorevole Barani.
LUCIO BARANI. Credo che il provvedimento in esame meriti qualche considerazione. La considerazione che volevo fare (Commenti). Presidente, mi deve però consentire di recuperare il tempo perso.
Come dicevo, il provvedimento in esame comporta disuguaglianze in tutta Italia. Le regioni che non sono state «virtuose» che hanno prodotto questo danno hanno messo a rischio la salute di molti cittadini e forse sono state causa anche di disgrazie e di morti, quindi di lutti, e credo che di fronte a dei lutti non ci possa essere che il silenzio, ed io voglio adoperare tutto il tempo a mia disposizione esprimendomi con il silenzio: quando sarà decorso, signor Presidente, suoni il campanello.
PRESIDENTE. Questo non si può fare.
LUCIO BARANI. Perché non lo posso fare?
PRESIDENTE. Prendo atto che non ha altro da aggiungere e quindi la ringrazio.
LUCIO BARANI. Ma come, non mi fa parlare con il dovuto silenzio!
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Napoletano. Ne ha facoltà.
FRANCESCO NAPOLETANO. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Onorevole Napoletano, la Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Rocco Pignataro. Ne ha facoltà.
ROCCO PIGNATARO. Signor Presidente, rinuncio anch'io ai cinque minuti di celebrità e chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Onorevole Pignataro, la Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Fava. Ne ha facoltà.
GIOVANNI FAVA. Annuncio che non consegnerò nulla e mi prenderò tutto il tempo che serve perché credo che, così come ho anticipato in sede di esame degli ordini del giorno, non credo di avere, né personalmente, né tantomeno in qualità di rappresentante del mio gruppo, in questo momento, alcuna responsabilità del fatto che ci si trovi alle undici di sera di giovedì a discutere di un argomento così importante.
La responsabilità, crediamo, sia da attribuire solo ed esclusivamente al Governo, il quale non può accusare nessuno in quest'aula di ostruzionismo; semmai deve fare autocritica perché ieri pomeriggio i «tre gatti» che erano qui a farmi compagnia mi sono buoni testimoni del fatto che l'ostruzionismo lo abbiamo visto fare alla maggioranza: abbiamo assistito al panegirico della collega Zanotti e a quello dell'altro relatore.
Abbiamo visto la maggioranza brancolare nel vuoto, cercando di temporeggiare. Vi abbiamo lasciato tutto il tempo necessario per poter discutere un provvedimento che non condividevamo nel merito e non condividiamo nella sostanza. Abbiamo scelto fin dall'inizio la via aspra e dura del contrasto ad un provvedimento che consideriamo assolutamente iniquo, attraverso gli strumenti democratici della discussione parlamentare.
Ci siamo visti trattare con sufficienza da questo Governo che, anche in questa occasione, non perde l'ennesima possibilità di dimostrare quale sia l'interesse che ripone nei confronti di un aspetto che invece noi consideriamo fondamentale. Mi rivolgo, quindi, all'onorevole Ventura, che ha svolto un intervento accorato, cercando di «colpire» i temi a noi più cari, riferendosi Pag. 56al federalismo fiscale e alla responsabilità. Onorevole Ventura, noi non possiamo credere né a lei, né a quei signori che in questo momento si stanno facendo i fatti loro sul banco del Governo...
MAURIZIO FUGATTI. Presidente, richiami il Governo!
GIOVANNI FAVA. ... perché qui stiamo parlando dei soldi dei cittadini del nord e non abbiamo nemmeno la decenza di ottenere l'attenzione di questi signori! Abbiamo ascoltato l'esposizione imbarazzante di un sottosegretario che non distingue bene nemmeno i deputati presentatori degli ordini del giorno e che fa repentine marce indietro, rispetto a posizioni espresse in modo compiuto da colleghi dell'opposizione. Si tratta dell'improvvisazione eletta a potere! Non tolleriamo che si possa improvvisare coi soldi nostri e degli amici contribuenti che rappresentiamo (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania)!
Caro Governo, mi auguro che abbiate la compiacenza di smettere di deridermi, perché state prendendo in giro tutta una parte di popolazione che nel bene e nel male rappresento. Non so quanto la rappresentiate voi, ricordatevelo (Vivi commenti dei deputati del gruppo L'Ulivo)!
PRESIDENTE. Vada avanti, Onorevole Fava...
GIOVANNI FAVA. Andate avanti, così rimaniamo ancora un po', non preoccupatevi! Io non sento, lo ripeto, la responsabilità dell'orario di questa seduta. La responsabilità è vostra e di quei signori che mi stanno deridendo, ricordatelo! Pretendiamo di essere rispettati! Siamo una forza rappresentata da uno sparuto gruppo di persone, ci eravamo impegnati - il mio capogruppo ed altri - a mantenere un atteggiamento sobrio, però rispetteremmo questo impegno se ci fosse una reciprocità che attualmente non riscontriamo.
Veniamo al tema in discussione. Lo abbiamo ripetuto in tutte le salse e abbiamo cercato in tutti i modi di portare l'attenzione su un fatto che giudichiamo assolutamente inaccettabile. Oggi ci siamo sentiti dire che le responsabilità sono da dividere in modo equo. L'onorevole Ventura ci ha ricordato come quattro su cinque - o tre su quattro, non si è ben capito quali siano - amministrazioni regionali, tra quelle interessate dal provvedimento in esame, siano state governate da un centrodestra che non ci appartiene. Non erano, ricordatevelo, amministrazioni governate da un centrodestra del quale la Lega Nord Padania facesse parte - che sia chiaro! - e quindi noi rivendichiamo tutto il diritto di parlare di questo argomento (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).
Ne abbiamo parlato con forza in questi giorni, all'interno di quest'aula, e continueremo a farlo nei prossimi giorni. Vi annuncio, infatti, che organizzeremo iniziative importanti in tal senso. Andremo sul nostro territorio a dimostrare ai cittadini del nord e della Padania - che hanno ingenuamente scelto di votare per questo centrosinistra - che tale coalizione ha scelto di «passare» per chi ha tradito il proprio elettorato! Non credo che esista un elettore settentrionale del centrosinistra sano di mente che possa tollerare il vostro atteggiamento in quest'aula e che si continui ad abusare della buona fede di chi, esprimendo semplicemente un voto, è convinto di esprimere un'idea (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).
Le idee oggi probabilmente non fanno più parte di quest'Assemblea, per lo meno per quella parte di emiciclo che in questa confusione totale ha scelto di superare gli schemi ideologici del passato, facendo qualcosa di diverso ed entrando in un'ottica che non ci riguarda e non ci appartiene, non essendo noi interessati a schemi di partiti unici né a destra né a sinistra. Noi siamo e intendiamo continuare ad essere espressione di quella parte del nostro territorio che chiede con forza equità Pag. 57in un Paese dove equità non c'è, non c'è stata e, ahimè, se si continua in questo modo, non ci sarà.
Mi avvio a concludere - contrariamente a quanto vi avevo promesso e quindi non utilizzando tutto il mio tempo - ricordando semplicemente che la battaglia non è finita stasera. Non pensiate di averla sfangata: la battaglia inizia ora, perché sul nostro territorio continueremo a dire, nei prossimi mesi, cosa è successo in questa sede.
Vi ricordo che provengo da una provincia dove si sta mettendo in discussione la sopravvivenza di un'istituzione, la Casa del sole, che cura autistici e soggetti con gravi problemi di salute fisica e mentale; e ciò perché, ci viene detto, non ci sono le risorse. Noi continueremo a dire a quelle famiglie che le risorse non ci sono perché qualcuno, politicamente, ha scelto di darle a chi non meritava di averle. Continueremo a ripeterlo con forza.
Annuncio, quindi, il voto contrario del gruppo della Lega Nord (Applausi dei deputati dei gruppi Lega Nord Padania, Forza Italia, UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro)).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Di Virgilio. Ne ha facoltà.
DOMENICO DI VIRGILIO. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale del mio intervento.
Espongo, in aggiunta, alcune considerazioni. Siamo in campo di sanità e allora, anche da medico, mi permetto una diagnosi su questo Governo. Esso è in stato confusionale e chiarisco anche il perché. Avete presentato originariamente un decreto che il Senato ha completamente modificato, peggiorandolo. Nel momento in cui arriva in questa sede esso viene stravolto: in parte è ripristinato il testo del Senato, in parte viene ulteriormente modificato. Infine, non vi basta neanche questo: dato che non vi fidate neanche di voi stessi, mettete la fiducia.
Da questo stato confusionale discende una diagnosi: siete incapaci di governare perché non siete in grado di adottare provvedimenti che guardino al bene del Paese ed ai cittadini, i quali vogliono una sanità eccellente, con amministratori capaci, leali e onesti.
Pertanto, come terapia vi diamo un solo consiglio: prendete un lungo periodo di quarantena, vi farà bene (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia - Commenti dei deputati del gruppo L'Ulivo )!
PRESIDENTE. Deputato Di Virgilio, la Presidenza autorizza la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale del suo intervento, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Caruso. Ne ha facoltà.
FRANCESCO SAVERIO CARUSO. Signor Presidente, vorrei rispondere alle parole dell'esponente della Lega Nord e affrontare la questione dell'abolizione del ticket, un atto di risarcimento sociale.
Tuttavia, vista l'ora tarda, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale del mio intervento.
PRESIDENTE. La Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Burtone. Ne ha facoltà.
GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE. Signor Presidente, annuncio il voto favorevole del gruppo L'Ulivo e chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale del mio intervento (Applausi dei deputati del gruppo L'Ulivo).
PRESIDENTE. La Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Sono così esaurite le dichiarazioni di voto finale.Pag. 58
Prima di passare al coordinamento formale e alla votazione finale, ricordo che, dopo tale voto, sono previste due ulteriori votazioni di carattere procedurale.
(Coordinamento formale - A.C. 2534-A)
PRESIDENTE. Prima di passare alla votazione finale, chiedo che la Presidenza sia autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.
Se non vi sono obiezioni, rimane così stabilito.
(Così rimane stabilito).
(Votazione finale ed approvazione - A.C. 2534-A)
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.
Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno di legge n. 2534-A, di cui si è testé concluso l'esame.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(S. 1411 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 20 marzo 2007, n. 23, recante disposizioni urgenti per il ripiano selettivo dei disavanzi pregressi nel settore sanitario) (Approvato dal Senato) (2534-A):
(Presenti e votanti 408
Maggioranza 205
Hanno votato sì 268
Hanno votato no 140).