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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Opere prioritarie da realizzare in Sicilia e presunta transazione tra la società Stretto di Messina ed Impregilo in relazione alla mancata realizzazione del ponte sullo Stretto - n. 3-00894)
PRESIDENTE. L'onorevole D'Alia ha facoltà di illustrare l'interrogazione Romano n. 3-00894 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 12), di cui è cofirmatario.
GIANPIERO D'ALIA. Signor Ministro, come è noto il decreto fiscale collegato alla legge finanziaria per l'anno 2007 ha formalizzato la decisione del Governo di non realizzare il ponte sullo Stretto di Messina. In particolare, i commi 92 e 93 dell'articolo 2 della legge di conversione hanno destinato il 70 per cento delle risorse già nella disponibilità di Fintecna Spa, ex azionista della società Stretto di Messina, ad opere infrastrutturali e ad interventi di tutela ambientale e difesa del suolo.
La legge prevede che il Ministro delle infrastrutture, di concerto con il Ministro dell'economia e finanze, stabilisce con proprio decreto le modalità di utilizzo delle predette risorse. A tale scopo, deve acquisire l'intesa preventiva con le regione siciliana, ovviamente per la parte di risorse destinate alla Sicilia.
La Camera dei deputati, con un ordine del giorno a prima firma dell'onorevole Luciano Violante, sostenuto da tutti i gruppi parlamentari di maggioranza e di opposizione, ha impegnato il Governo a rispettare tre priorità per la città di Messina, particolarmente interessata dai lavori del ponte e, comunque, dall'attraversamento con i mezzi pesanti, alla quale destinare congrue risorse. Tale ordine del giorno è stato anche riproposto al Senato e accolto.
PRESIDENTE. Onorevole D'Alia, la prego di concludere.
GIANPIERO D'ALIA. Vorremmo sapere dal Governo se, nell'intesa con la regione siciliana, intenda far rispettare le priorità indicate dal Parlamento, se risponda al vero che esiste la transazione a cui si fa riferimento nell'interrogazione e qual è la valutazione del Governo.
PRESIDENTE. Il Ministro delle infrastrutture, Antonio Di Pietro, ha facoltà di rispondere.
ANTONIO DI PIETRO, Ministro delle infrastrutture. Signor Presidente, come è noto la legge finanziaria ha destinato alla Sicilia il 70 per cento delle risorse, già nella disponibilità della Fintecna Spa, per opere infrastrutturali e interventi di tutela ambientale e di difesa del suolo in Sicilia.
È vero che in quell'occasione è stato approvato un ordine del giorno che impegnava il Governo a definire alcuni interventi Pag. 58da concertare con l'amministrazione comunale di Messina. Però, l'ordine del giorno a cui si fa riferimento nell'interrogazione, con il quale il Governo si era impegnato a destinare tali risorse, è stato presentato e accolto in data successiva all'emanazione del decreto-legge n. 262 del 2006 ed è precedente alla sua conversione in legge, avvenuta il 24 novembre 2006.
Il Governo, quindi, non potrà che attenersi al dettato legislativo, il quale prevede che all'individuazione degli interventi, cui dovranno essere destinate le risorse in questione, si proceda previa intesa con le regioni interessate. Ciò non vuol dire che non si debba dare ascolto all'ordine del giorno, seppure votato dal Parlamento in precedenza, ma vuol dire, semplicemente, che quando si andrà a discutere con l'amministrazione comunale di Messina, bisognerà tenere conto che su quel tavolo non ci dovranno essere solo il Governo e l'amministrazione comunale di Messina, ma ci dovrà essere anche la regione Sicilia, perché così prevede la legge.
Ciò premesso, per quanto riguarda la segnalazione dell'opera infrastrutturale in questione, cioè il collegamento autostradale Annunziata collettore nord-Granatari, l'intesa è stata ipotizzata, ma non è mai stata oggetto di accordo o di definizione tra le parti. Per correttezza, aggiungo che la realizzazione del collegamento in questione e di ogni altra opera eseguibile secondo la procedura di gara, non sarebbe comunque affidata senza gara, giacché, a suo tempo, questa fu effettuata con riferimento a tutte le opere previste, da realizzare insieme al ponte sullo Stretto.
Il collegamento Annunziata-Granatari risulta ricompreso nel progetto preliminare del ponte e delle opere connesse, a suo tempo approvate dal CIPE: è un'opera compresa tra quelle per le quali è prevista la gara pubblica; ribadisco, però, che questo tema non è mai stato oggetto né di discussione, né di definizione tra le parti e che sarà oggetto, invece, di discussione e di definizione insieme alla regione, di concerto con l'amministrazione comunale, con cui essa si dovrà raccordare, quando le risorse saranno distribuite e riallocate. Ciò avverrà - e concludo - solo dopo che l'iter sarà completato, cioè dopo che le risorse saranno passate da Fintecna Spa alla Stretto di Messina Spa e dopo l'iscrizione delle risorse nel relativo capitolo di spesa. Ciò non avviene ancora da parte del Ministero, in quanto, appunto, Fintecna Spa non ha provveduto alla riassegnazione delle risorse al Ministero per la successiva assegnazione alla società Stretto di Messina.
PRESIDENTE. L'onorevole D'Alia ha facoltà di replicare.
GIANPIERO D'ALIA. Signor Presidente, signor Ministro, svolgo due considerazioni, la prima delle quali, secondo noi, è molto grave. Per quanto riguarda l'opera per la quale lei faceva riferimento alla transazione, la pregherei di guardare con attenzione le carte, perché l'opera è solo prevista nel progetto preliminare e non è cantierabile: non esiste alcun atto tecnico. Si tratta solo di un espediente tecnico per giustificare una transazione da 480 milioni di euro, che è allucinante!
Ciò detto, sulla questione delle priorità il Parlamento ha indicato alcune opere, concordate con l'amministrazione comunale di Messina, che sono completamenti di opere necessarie per la città: l'approdo di Tremestieri e il completamento degli svincoli autostradali. Credo che lei, quando si incontrerà nei prossimi giorni con il governatore Cuffaro, dovrà tener conto delle indicazioni del Parlamento e proporre alla regione tali completamenti, ai fini dell'acquisizione dell'intesa: credo che questa sia la procedura più corretta che rispetta il Parlamento, il decreto fiscale - così come convertito - e l'ordine del giorno votato all'unanimità dalle forze di maggioranza e di opposizione.
Facciamo attenzione, perché far passare il principio in forza del quale si legittima una transazione su un'opera che, peraltro, non era finanziata nel progetto preliminare del ponte, ma la cui progettazione ed il cui finanziamento erano a Pag. 59carico del comune di Messina, significa legittimare procedure poco trasparenti, che certamente non fanno onore al dicastero da lei presieduto e neanche al nostro Parlamento.
PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.
Sospendo la seduta, che riprenderà alle 17.
La seduta, sospesa alle 16,20, è ripresa alle 17,05.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI