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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative per contenere il fenomeno degli infortuni sul lavoro - n. 3-00886)
PRESIDENTE. L'onorevole Pisicchio ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00886 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 4).
PINO PISICCHIO. Signor Presidente, onorevole Ministro, l'insopportabile sequenza di morti bianche si sviluppa con una alacrità non accettabile. Inoltre, dalla relazione finale della Commissione di inchiesta del Senato nella scorsa legislatura risulta che il 6 per cento degli infortuni mortali si realizza nel primo giorno di lavoro, nella prima settimana sale al 10 per cento, e l'11,4 per cento riguarda l'edilizia.
Da questi dati si evince chiaramente che il fenomeno della regolarizzazione post mortem, per non incorrere nelle sanzioni previste nelle attività di lavoro clandestine, rappresenti una pratica diffusa.
Pertanto, vorrei chiedere all'onorevole Ministro quali urgenti provvedimenti intenda assumere per contenere questo fenomeno drammatico, in attesa dell'emanazione del testo unico.
PRESIDENTE. Il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, Cesare Damiano, ha facoltà di rispondere.
CESARE DAMIANO, Ministro del lavoro e della previdenza sociale. Signor Presidente, onorevole Pisicchio, ancora una volta, purtroppo, mi trovo a dover affrontare, in questa sede, la drammatica tematica degli infortuni sul lavoro.
Vorrei ricordare che il Governo, fin dal suo insediamento, in coerenza ed in attuazione del programma, ha posto al centro della propria azione strategica il tema della lotta al lavoro nero e irregolare e della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro. In tale ottica, con il decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, è stato predisposto un primo pacchetto di misure volte a contrastare il lavoro irregolare, al quale spesso si associa il mancato rispetto della normativa sulla sicurezza, in particolare nel settore edile, ove il tasso di infortuni, come noto, è tra i più alti.
Tale provvedimento legislativo, che ha prodotto effetti positivi in termini sia di riduzione degli infortuni sul lavoro, sia di regolarizzazione, ha previsto, tra l'altro, la sospensione dei lavori nei quali si riscontri l'impiego di personale non risultante dalle scritture o da altra documentazione obbligatoria, in misura pari o superiore al 20 per cento del totale dei lavoratori regolarmente occupati nel cantiere. A tale proposito, vorrei rendere noto che, nell'arco di sette mesi, i lavori di 999 aziende edili sono stati sospesi.
In secondo luogo, lo stesso provvedimento ha previsto l'obbligo a carico dei datori di lavoro di dare la comunicazione di legge il giorno antecedente a quello di instaurazione dei rapporti di lavoro nel settore edile mediante documentazione avente data certa. Ciò risponde a quanto lei chiede nella sua interrogazione circa il problema della regolarizzazione dell'assunzione post mortem. Le comunico che la circolare del Ministero è già vigente dal 1o gennaio di quest'anno e riguarda l'insieme delle attività produttive.
In terzo luogo, il provvedimento in questione ha prescritto l'introduzione del cartellino obbligatorio per l'immediata identificazione del lavoratore. Anche nella legge finanziaria per l'anno 2007 sono state introdotte norme tese ad incidere sulla sicurezza, legando il rilascio del documento unico di regolarità contributiva, necessario per fruire di tutte le agevolazioni previste dalla normativa in materia di lavoro e legislazione sociale, non solo a Pag. 46profili di natura contributiva, ma anche al rispetto delle norme in materia di tutela delle condizioni di lavoro, che comprende anche la normativa generale e speciale in materia di sicurezza e salute dei lavoratori.
È stata, inoltre, operata una revisione del quadro sanzionatorio in materia di lavoro, legislazione sociale, previdenza e salute sui luoghi di lavoro attraverso la quintuplicazione delle sanzioni previste in materia.
È stato altresì rafforzato il corpo degli ispettori del lavoro del nucleo dei Carabinieri operante presso questo Ministero.
Voglio, infine, ricordare il disegno di legge delega per l'emanazione di un testo unico per il riassetto normativo e la riforma della salute e della sicurezza sul lavoro (finalizzato al riordino e alla semplificazione del complesso impianto normativo in materia) all'esame del Senato.
PRESIDENTE. Grazie, signor Ministro...
CESARE DAMIANO, Ministro del lavoro e della previdenza sociale. Proprio in queste ore sono in via di definizione ulteriori misure, quali emendamenti al disegno di legge, destinate ad operare con immediatezza.
Colgo l'occasione, infine, per anticipare in questa sede che l'azione di vigilanza sarà ulteriormente intensificata nei mesi estivi nel settore dell'edilizia, così come saranno avviate campagne informative in materia di sicurezza sul lavoro.
PRESIDENTE. L'onorevole Pisicchio ha facoltà di replicare.
PINO PISICCHIO. Signor Presidente, vorrei ringraziare l'onorevole Ministro, che ha espresso parole convincenti sul percorso intrapreso dal Governo per far fronte a questa «guerra» veramente senza quartiere che, dall'inizio dell'anno alla metà di aprile, ha provocato addirittura 304 mila infortuni, 304 morti bianche e 17.600 nuovi invalidi. Non ci conforta l'essere consapevoli della circostanza che il nostro Paese, con 2,8 decessi ogni 100 mila morti, è sotto la media dell'eurozona.
Credo che il livello di civiltà debba essere misurato con la qualità del lavoro e soprattutto con le condizioni di sicurezza che vengono garantite nei luoghi di lavoro, in una dimensione di coerenza non solo con i principi generali della nostra Costituzione, ma anche con il diritto naturale, ossia con ciò che è iscritto nel codice genetico, nel cuore e nella sensibilità di ogni essere umano.