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CONSIDERAZIONI INTEGRATIVE DELL'INTERVENTO DEL DEPUTATO PAOLA BALDUCCI IN SEDE DI DISCUSSIONE SULLE LINEE GENERALI DEL DISEGNO DI LEGGE DI CONVERSIONE N. 2567
PAOLA BALDUCCI. Illustre Presidente, onorevoli colleghi, il disegno di legge di conversione del decreto-legge 30 marzo 2007, n. 36, recante disposizioni urgenti in materia di consigli giudiziari, già approvato dal Senato, prevede la proroga delle funzioni dei componenti dei consigli giudiziari fino alla proclamazione dei nuovi eletti ed inoltre si stabilisce che le elezioni del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e quelle per il rinnovo dei consigli giudiziari presso le corti di appello si debbano svolgere la prima domenica ed il successivo lunedì di aprile dell'anno 2008.
Si tratta di un provvedimento reso necessario dall'assenza di una normativa di dettaglio riguardante le modalità di svolgimento delle operazioni elettorali, il che - com'è noto - ha impedito il rinnovo dei consigli giudiziari e del Consiglio direttivo presso la Corte di cassazione, organo di nuova istituzione, perché previsto nel decreto legislativo 27 gennaio 2006, n. 25.
Nessun dubbio, quindi, sull'assoluta urgenza di adottare un decreto-legge per prorogare la durata dei consigli giudiziari, considerato che la mancanza di disciplina attuativa ha finito per impedire il concreto svolgimento delle operazioni elettorali entro il 1o aprile.
La necessità di far proseguire l'attività dei consigli giudiziari già in carica si lega a motivazioni particolarmente rilevanti, dovendosi ricordare che tali organi sono chiamati a svolgere funzioni di carattere amministrativo ed organizzativo, assolutamente indispensabili per un regolare funzionamento dell'organizzazione giudiziaria. D'altro canto, il periodo di proroga di un anno deve considerarsi non solo ragionevole, ma altresì una scelta obbligata, perché bisogna tener conto dei tempi tecnici per una definitiva approvazione delle nuove norme che dovranno disciplinare il procedimento per la costituzione dell'ufficio elettorale, la procedura Pag. 107riguardante le eventuali contestazioni e i possibili reclami, nonché le caratteristiche delle schede elettorali e per quello che a noi preme la grande novità della partecipazione «effettiva» dell'avvocatura tra i componenti dei consigli giudiziari e della cultura con la presenza dei professori universitari.
Pertanto, attraverso le norme contenute nel decreto-legge, si è posto saggiamente rimedio a quello che si profilava come un pericolo vuoto (derivante dalla cessazione della carica dei Consigli in scadenza il 1o aprile), che avrebbe rischiato di pregiudicare gravemente o, peggio, di paralizzare l'attività giudiziaria.
Per queste ragioni, i Verdi esprimono la propria valutazione favorevole alla conversione del decreto-legge.