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Si riprende la discussione.
(Esame - Doc. IV-quater, n. 14)
PRESIDENTE. Passiamo alla discussione del seguente documento:
Relazione della Giunta per le autorizzazioni sull'applicabilità dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione, nell'ambito di un procedimento civile nei confronti del deputato Cicchitto (Doc. IV-quater n. 14).
La Giunta propone di dichiarare che i fatti per i quali è in corso il procedimento concernono opinioni espresse dal deputato Cicchitto nell'esercizio delle sue funzioni, ai sensi del primo comma dell'articolo 68 della Costituzione.
Dichiaro aperta la discussione.
Ha facoltà di parlare il relatore, onorevole Vacca.
ELIAS VACCA, Relatore. Signor Presidente, sarò particolarmente breve perché a mio giudizio il caso è di assoluta semplicità. La Giunta lo ha deliberato con una votazione all'unanimità nel senso dell'insindacabilità.
Ricordo la vicenda dalla quale scaturisce l'espressione proferita dal collega Cicchitto sul quotidiano Il Roma del 22 novembre 2002, dove parla di sistema giudiziario letteralmente impazzito, asserendo che alcuni magistrati utilizzerebbero le norme sui delitti di opinione per intimidire i critici e gli oppositori.Pag. 14
Premesso che non è nostro compito esaminare se nel caso specifico quanto espresso sia vero o non vero, in questa circostanza discutiamo della vicenda che ha riguardato il senatore Iannuzzi che, come tutti ben sanno, è vicenda straordinariamente singolare rispetto a quanto normalmente accade per i delitti di diffamazione a mezzo stampa; infatti, egli non aveva ottenuto i benefici che normalmente vengono concessi non in relazione alla pena quanto in relazione al titolo di reato, anche per reati molto più gravi di quelli di opinione.
Riportando la valutazione che in Giunta è stata espressa, al di là della copertura attraverso il nesso con atti di sindacato ispettivo, vorrei spendere qualche parola sul contenuto del reato. Infatti, credo che qualunque soggetto, parte politica o singolo parlamentare siano coinvolti, è evidente che la reclusione di una persona per delitti che concernono l'opinione, poiché è nota anche la posizione del partito dei Comunisti Italiani su tale categoria di reati, è circostanza di per sé sufficientemente preoccupante.
È quindi assolutamente normale, e rientra nelle prerogative e nell'ambito dell'esercizio dell'attività parlamentare, esprimere giudizi quali quello formulato dal collega Cicchitto.
Propongo pertanto all'Assemblea di deliberare a favore della insindacabilità.
PRESIDENTE. Non vi sono iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Mantini. Ne ha facoltà.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIULIO TREMONTI (ore 11,30)
PIERLUIGI MANTINI. Signor Presidente, il mio intervento sarà conciso perché condividiamo le conclusioni del relatore e quindi siamo orientati per l'insindacabilità.
Tuttavia, vi è l'obbligo di precisare che esprimiamo la nostra intenzione con una motivazione un po' diversa da quella del relatore; non riteniamo che l'atto del gruppo parlamentare abbia rilievo al fine della giustificazione dell'attività parlamentare. Infatti, questa deve essere individuale, perché la garanzia prevista dall'articolo 68 della Costituzione riguarda l'attività del singolo parlamentare, mentre in questa circostanza si può rinvenire la assoluta genericità della critica, di tipo politico più che di attribuzione di fatti determinati, e riteniamo questo argomento sufficiente per pervenire alle stesse conclusioni di insindacabilità.