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Si riprende la discussione del disegno di legge A.C. 2272-bis-A.
(Esame dell'articolo 10 - A.C. 2272-bis-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 10 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A - A.C. 2272-bis sezione 8).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
ANDREA LULLI, Relatore. Signor Presidente, per un problema che deve essere affrontato in Commissione bilancio, chiedo che venga accantonato l'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 10 e che si passi all'esame degli articoli aggiuntivi.
Pag. 64PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, l'esame delle proposte emendative referite all'articolo 10 deve intendersi accantonato. Invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione sugli articoli aggiuntivi.
ANDREA LULLI, Relatore. La Commissione esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Franzoso 10.01 e Uggè 10.03. Formula un invito al ritiro, degli identici articoli aggiuntivi Zanetta 10.0200 e Adenti 10.0201. Il parere è, altresì, contrario sull'articolo aggiuntivo Uggè 10.202.
PRESIDENTE. Il Governo?
FILIPPO BUBBICO, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Franzoso 10.01.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Franzoso. Ne ha facoltà.
PIETRO FRANZOSO. Signor Presidente l'articolo aggiuntivo in esame si rivolge alla realtà economica di Taranto ed è coordinato con quanto previsto dalla legge finanziaria per il 2007 per i fondi di dotazione - scarsi per la verità - per le zone franche urbane. Stante quanto avviene nella regione Puglia, quella della zona di Taranto dovrebbe essere l'unica realtà di questo tipo.
Poiché il porto di Taranto è il secondo in ordine di importanza dopo quello di Genova, e atteso che ogni volta che i rappresentanti del Governo vengono in Puglia ne affermano la natura di «porta» per l'Oriente e del Mediterraneo, credo che sarebbe opportuno costituire tale zona franca tenuto anche conto delle infrastrutture, aventi dimensione regionale e nazionale, realizzate in quella zona dai Governi precedenti. Stiamo infatti parlando di una piattaforma logistica che è coerente con quanto realizzato a livello di sistema aeroportuale (allungamento della pista di Grottaglie).
Considerato, inoltre, che il CIPE a suo tempo ha finanziato la piastra logistica sull'area portuale e atteso che il porto di Taranto a livello di trasferimento delle merci industriali è il più grosso in Italia, avendo ormai superato i 2 milioni di TEU di movimentazione annue, credo che ci siano tutte le condizioni perché tale porto possa usufruire della cosiddetta zona franca. Tale zona si integrerebbe nella zona franca urbana prevista dalla legge finanziaria, che la regione, d'intesa con gli enti locali, si accinge a trasferire tramite l'indicazione al Governo centrale.
Pertanto, mi sembra assurdo che mentre ci si reca sul territorio a parlare di espansione e di utilizzo di questa grande infrastruttura portuale - con un grande vettore su quel territorio rappresentato da Evergreen, che è il terzo a livello mondiale - il Governo e la maggioranza non vogliano costituire la zona franca, che consentirebbe peraltro la trasformazione del porto a scalo nel quale le merci potrebbero essere fermate, assemblate e poi immesse sul mercato nazionale ed europeo.
Se non si creano gli incentivi necessari, relativi all'indicazione di porto franco, tutte queste iniziative che si predicano sul territorio finiscono poi per soccombere.
Allora mi appello al relatore e alla stessa maggioranza, che di tale questione fanno un cavallo di battaglia, affinché siano quantomeno coerenti rispetto a ciò che vengono ad affermare sul territorio, che è diverso da quanto poi sostanzialmente si accingono a realizzare in questa sede, in quanto bocciano ciò che loro stessi propongono sul territorio. Credo che da parte dell'opposizione vi debba essere un'attenzione maggiore ed eventualmente un voto favorevole.
Pertanto aspetto una diversità di opinioni da parte del relatore, una riconsiderazione del proprio parere perché finalmente si possa consentire a questa grande infrastruttura, rappresentata dal porto di Taranto un'occasione affinché lo stessoPag. 65possa svilupparsi dal punto di vista trasportistico ed anche dal punto di vista industriale e commerciale (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia).
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Franzoso 10.01, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 442
Votanti 439
Astenuti 3
Maggioranza 220
Hanno votato sì 188
Hanno votato no 251).
Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Uggè 10.03.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Uggè. Ne ha facoltà.
PAOLO UGGÈ. Signor Presidente, vorrei che su questo articolo aggiuntivo si concentrasse un po' l'attenzione dei colleghi che spesso e volentieri, quando si affrontano i temi del trasporto, della congestione, denunciano la presenza dei troppi mezzi pesanti sulle strade che assicurano il collegamento tra il mondo produttivo e il mondo del consumo. Ebbene, questa proposta emendativa si pone tre obiettivi.
Il primo obiettivo è quello di rilanciare concretamente la politica tendente ad incentivare con opportune risorse - non con risorse fantasma, o con i residui, come sembra essere l'intenzione di qualcuno del Governo -, a mettere cioè a disposizione attraverso un fondo rotativo risorse dirette a modificare concretamente le modalità di trasporto, incentinvando a tale cambiamento gli imprenditori che decidono di assumere impegni contrattuali seri, duraturi nel tempo, in modo tale da creare un passaggio effettivo dalla strada alla rotaia. Questo è un obiettivo che ritengo importante e che credo sia condiviso: tutti noi lo esaltiamo, tutti auspichiamo che ciò avvenga.
Il secondo obiettivo è quello di favorire ancora di più questo tipo di trasporto, dando attuazione al contenuto di una direttiva comunitaria, quella che esenta i trasporti combinati internazionali da qualsiasi tipo di contingentamento: dal contingentamento dei titoli autorizzativi, delle tariffe, quando esistevano le tariffe obbligatorie e dei divieti di circolazione. Ebbene, questo secondo elemento consente di agevolare il trasporto combinato, sia su ferro, sia verso il mare, sia esso verso l'aereo, in modo da far sì che le modalità possano ricevere in tempo utile le merci da trasportare affinché queste ultime possano essere caricate su altri mezzi.
Il terzo elemento consiste - attuando anche in questo caso un'indicazione precisa che l'Unione europea ha trasmesso agli Stati facenti parte della stessa - nel prevedere la soppressione della tassa automobilistica, dovuta per i trattori e per la loro parte rimorchiabile, per le imprese che destinano i loro mezzi al trasporto combinato. Anche questa è una norma di carattere europeo, è una norma, in sostanza, che concretamente si pone l'obiettivo di favorire ancor più lo sviluppo delle modalità alternative alla strada e che concretamente, al di là delle parole, cerca di dare una risposta alla grave situazione di congestione che esiste sulle nostre strade che, ahimè, devono sopportare ancora a lungo una situazione di difficoltà, dato che il Governo non sembra molto intenzionato a intervenire, a potenziare le infrastrutture e comunque, i tempi sono quelli necessari.
Con questi tre interventi noi andremmo avanti effettivamente riprendendo, soprattutto per la parte del finanziamento, il progetto introdotto dal Governo Berlusconi: non dimentichiamoci che, concretamente, il trasporto combinato ferroviario ePag. 66trasporto combinato delle autostrade del mare è stato introdotto nella scorsa legislatura.
Chiedo, pertanto, un momento di riflessione e concretezza nel voler interpretare le cose per ciò che sono, cioè di andare a favore della mobilità, dell'economia e della sicurezza!
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Campa. Ne ha facoltà.
CESARE CAMPA. Signor Presidente, intervengo per sottoscrivere l'articolo aggiuntivo 10.03, presentato dal collega Uggè, e mi rivolgo ai colleghi veneziani, che anche in questi giorni hanno ripetutamente dichiarato la disponibilità del Governo ad attuare quanto Uggè chiede con tale articolo aggiuntivo, anche a seguito di alcuni fatti delittuosi che si sono verificati, mi riferisco agli incidenti stradali in quel di Campalto.
Per coerenza, sarebbe opportuno che tutti noi votassimo questo articolo aggiuntivo. Pertanto, colleghi di Venezia, se vogliamo dare una risposta ed essere coerenti con quanto, in questi giorni, abbiamo garantito alla popolazione di Campalto, è opportuno, necessario e indispensabile votare a favore di questo articolo aggiuntivo, che offre una soluzione, così come avete dichiarato e come il Viceministro dei trasporti De Piccoli ha dichiarato nell'ultima riunione in quel di Campalto.
Sottoscrivo, pertanto, tale articolo aggiuntivo ed invito i colleghi Cacciari, Viola, Bindi e coloro che sono residenti almeno nella provincia di Venezia, quantomeno per essere coerenti, a votare a favore di questo articolo aggiuntivo.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Uggè 10.03, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 456
Votanti 454
Astenuti 2
Maggioranza 228
Hanno votato sì 207
Hanno votato no 247).
Passiamo agli identici articoli aggiuntivi Zanetta e Adenti 10.0201 e 10.0200. Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro formulato dal relatore.
VALTER ZANETTA. No, signor Presidente, e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
VALTER ZANETTA. Signor Presidente, a mio avviso si sta sottovalutando l'articolo 10 che, peraltro, sarà poi soppresso attraverso un emendamento, presentato dalla Commissione, che contiene tanti aspetti che, secondo il mio punto di vista, sono sottovalutati da questa Assemblea e, soprattutto, non sono stati esaminati dalla Commissione competente. Vorrei far presente ciò anche al presidente Meta, con il quale - durante l'esame di merito - avevamo riflettuto sull'allora articolo 6, esprimendo alcune considerazioni anche se, tuttavia, si trattava di un articolo veramente senza contenuto!
Ieri sera, in Assemblea abbiamo avuto una sorpresa, quando è comparso l'emendamento della Commissione: un emendamento fortemente corposo, con tanti aspetti al suo interno e con tempi di esame e la possibilità di essere subemendamento veramente contenuti. Abbiamo presentato alcuni subemendamenti, ne discuteremo più avanti - mi auguro - e, soprattutto, chiedo ai colleghi componenti della Commissione trasporti di prestarvi attenzione, perché vi sono questioni estremamente importanti.
Nel merito dell'articolo aggiuntivo in esame, credo che esso venga, poi, in partePag. 67ripreso - anche se con contenuti molto limitativi - dall'emendamento della Commissione. L'articolo aggiuntivo in esame tende ad assicurare un adeguato finanziamento per le finalità di cui all'articolo 38 della legge 1o agosto 2002, n. 166, che prevede contributi per sostenere la competitività del trasporto combinato strada-ferrovia. L'intervento è indispensabile per favorire un riequilibrio modale che valga a perseguire efficacemente gli obiettivi di mobilità sostenibile.
Ha già argomentato il collega Uggè: se non si stanziano risorse, tutti gli enunciati che facciamo su questi concetti sono vani! L'articolo aggiuntivo in esame tende a raggiungere tale obiettivo.
PRESIDENTE. Onorevole Adenti?
FRANCESCO ADENTI. Signor Presidente, ci riteniamo soddisfatti dell'emendamento 10.300 della Commissione che recepisce parte delle considerazioni espresse nel nostro articolo aggiuntivo, pertanto accogliamo l'invito al ritiro formulato dal relatore.
PRESIDENTE. Sta bene.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Zanetta 10.0200, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 448
Votanti 446
Astenuti 2
Maggioranza 224
Hanno votato sì 199
Hanno votato no 247).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Uggè 10.0202, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 446
Votanti 445
Astenuti 1
Maggioranza 223
Hanno votato sì 194
Hanno votato no 251).