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Discussione della relazione della Giunta delle elezioni sulla elezione contestata del deputato Sebastiano Neri per la XXV circoscrizione Sicilia 2 (Doc. III, n. 1).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della relazione della Giunta delle elezioni sulla elezione contestata dell'onorevole Sebastiano Neri per la XXV circoscrizione Sicilia 2 (Doc. III, n. 1).
ANTONIO LEONE. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ANTONIO LEONE. Signor Presidente, intervengo brevemente per fare una richiesta riguardo ai punti dell'ordine del giorno concernenti le elezioni contestate dei colleghi Neri e Bodega.
Mi riferisco all'articolo 49 del Regolamento, che prevede che una serie di votazioni sia effettuata a scrutinio palese ed un'altra serie di votazioni a scrutinio segreto. L'articolo 49 del Regolamento si richiama, ovviamente, anche a norme che discendono dalla Costituzione, con determinate caratteristiche e con determinati paletti.
La votazione a scrutinio segreto è tipicamente prevista quando riguarda le persone. Da ciò dovrebbe quindi derivare, palesemente e in maniera molto logica, che anche una votazione che riguardi l'elezione contestata di un nostro collega debba essere effettuata a scrutinio segreto tout court, automaticamente.
Vi è, però, ad inficiare questa logica deduzione un articolo del regolamento della Giunta delle elezioni che individua, come votazioni non riguardanti le persone, quelle in ordine alla decadenza, ossia allo status di un parlamentare, che può conseguire dalla ineleggibilità o dalla incompatibilità. Ci si dimentica che quella norma è così formulata perché lo stesso articolo 49, comma 1-ter, del Regolamento prevede espressamente che nelle Commissioni le votazioni che riguardano una persona devono essere effettuate a scrutinio segreto.
Perché, allora, il comma 1-ter dell'articolo 49 dovrebbe subire una deroga per la Giunta delle elezioni, rispetto al resto dei lavori e delle votazioni delle Commissioni? Ciò avverrebbe perché non si tratta di una Commissione, ma di una Giunta che ha poco di politico, ma molto di tecnico, e, inoltre, perché riguarda l'istruttoria, ma essa non può trascinare anche l'Assemblea, vincolandola a quel tipo di votazione.
È per questo motivo che chiedo una riflessione al fine di poter procedere, in questi casi, mediante votazione a scrutinio segreto, superando anche l'interpretazione adottata in un primo momento e dell'allora Presidente Violante, in maniera quasi superficiale - non lo dico per fare polemica - quasi senza riflessione, e che venne sottoposta all'attenzione dell'Assemblea in occasione della votazione riguardante i colleghi Poli Bortone e Nardone, senza considerare la possibilità di effettuare la votazione a scrutinio segreto, anziché a scrutinio palese.
Del resto, anche le delibere del Presidente Casini, attraverso la Giunta per il Regolamento, che individuano una serie di ipotesi di voto a scrutinio segreto, lasciano un dubbio e uno spiraglio proprio nel momento in cui stabiliscono che le dimissioni di un parlamentare debbano essere votate a scrutinio segreto. Chiedo al Presidente e ai colleghi il motivo di questa differenza. Perché la votazione riguarderebbe la persona nel caso di dimissioni di un parlamentare e non riguarderebbe la persona, invece, nel momento in cui verte su una relazione della Giunta relativa alla decadenza di un parlamentare, perché incompatibile o ineleggibile?Pag. 8
Questo è il problema che intendo sottoporre alla Presidenza. Comprendo anche che la Presidenza non sia in grado di fornire nell'immediato una risposta, positiva o negativa, alla mia richiesta di procedere alla votazione a scrutinio segreto, ma chiedo che in questo caso, come si è fatto in casi analoghi, non solo nelle precedenti legislature, ma anche in quella attuale - il Presidente Bertinotti si è sempre mostrato in linea con quello che sto chiedendo - la questione sia portata all'attenzione della Giunta per il Regolamento, per ipotizzare, una volta per tutte, la possibilità che votazioni come quelle che oggi vengono sottoposte all'Assemblea possano essere effettuate anziché a scrutinio palese, anche a scrutinio segreto.
PRESIDENTE. La Presidenza prende atto della sua richiesta di sottoporre alla Giunta per il Regolamento l'esame della questione relativa alle modalità del voto. So che il Presidente è orientato in senso favorevole all'accoglimento e, tuttavia, non sono attualmente in grado di fornire indicazioni in ordine ai tempi di convocazione della Giunta.
Se non vi sono obiezioni da parte dell'Assemblea, propongo di rinviare il seguito dell'esame dei documenti della Giunta ad un'altra seduta, che avrà luogo dopo la riunione della Giunta per il Regolamento.
(Così rimane stabilito)
Prima di proseguire nei nostri lavori, saluto gli studenti della scuola media Martiri de Mattia di Vallo della Lucania (Salerno) e della scuola media Donegani di Montecatini Val di Cecina (Pisa), che stanno assistendo ai nostri lavori dalle tribune (Applausi).