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Si riprende la discussione del disegno di legge A.C. 2272-bis-A.
(Esame dell'articolo 20 - A.C. 2272-bis-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 20 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A - A.C. 2272-bis sezione 4).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
ANDREA LULLI, Relatore. Signor Presidente, la Commissione esprime parere contrario sull'emendamento Germontani 20.201, mentre esprime parere favorevolePag. 12sull'emendamento 20.400 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento).
La Commissione esprime parere contrario sugli emendamenti Lazzari 20.52, Germontani 20.200 e Lazzari 20.53, mentre esprime parere favorevole sugli emendamenti 20.401 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento) e 20.402 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento).
PRESIDENTE. Il Governo?
FILIPPO BUBBICO, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione anche relativamente agli articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 20 e ai relativi subemendamenti.
ANDREA LULLI, Relatore. Signor Presidente, la Commissione formula un invito al ritiro del subemendamento Saglia 0.20.0300.1, mentre esprime parere favorevole sui subemendamenti Bernardo 0.20.0300.5 e Saglia 0.20.0300.2. La Commissione esprime parere contrario sul subemendamento Lazzari 0.20.0300.4, nonché sul subemendamento Saglia 0.20.0300.3.
Sull'articolo aggiuntivo 20.0300 della Commissione è necessaria una ulteriore valutazione del Comitato dei nove e, quindi, anticipo una richiesta di sospensione.
La Commissione formula un invito al ritiro degli articoli aggiuntivi Urso 20.02 e 20.03 e Zanetta 20.0202 e 20.06. La Commissione, altresì, formula un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, degli identici articoli aggiuntivi Fava 20.07, Milanato 20.0200 e Affronti 20.0201, nonché dell'articolo aggiuntivo Tomaselli 20.051.
PRESIDENTE. Il Governo?
FILIPPO BUBBICO, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Germontani 20.201.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Germontani. Ne ha facoltà.
MARIA IDA GERMONTANI. Signor Presidente, intervengo per illustrare il mio emendamento 20.201. L'articolo 20 delega il Governo ad adottare, entro un anno dalla data di entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi che rechino norme dirette a favorire l'intervento da parte di organismi di investimento collettivo in valori mobiliari nel capitale di rischio delle società e a favorire l'ammissione dei titoli di partecipazione alla quotazione nei mercati regolamentati dell'Unione europea e o dei Paesi che aderiscono allo Spazio economico europeo.
I principi della delega tracciano, a questo fine, un sistema di agevolazioni fiscali che consiste in una riduzione dell'aliquota IRES qualora la società provveda ad un aumento di capitale o alla quotazione in mercati regolamentati, sempre a condizione che tale aumento di capitale sia finanziato da organismi di investimento collettivo in valori mobiliari.
Con l'emendamento in esame, propongo di sostituire la definizione «organismi di investimento collettivo in valori mobiliari» con le parole «organismi di investimento collettivo del risparmio italiani o esteri», di cui all'articolo 1, comma 1, del testo unico in materia di intermediazione finanziaria. Ciò in quanto si tratta di una terminologia che nell'ordinamento italiano include tutti i fondi comuni di investimento e, in particolare, i fondi mobiliari chiusi, che sono i veicoli principali attraverso i quali vengono effettuati investimenti nel capitale di rischio.
Questa definizione presuppone che nel decreto attuativo della delega siano ricompresi nella stessa categoria anche i veicoli di investimento societario, attraverso iPag. 13quali pure si effettuano investimenti nel capitale di rischio.
Ritengo, quindi, che con l'approvazione di questo emendamento, la dizione prevista all'articolo 20, comma 1, lettera a), sia più completa e comprensiva di tutti gli organismi di investimento collettivo.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Germontani 20.201, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 404
Votanti 401
Astenuti 3
Maggioranza 201
Hanno votato sì 191
Hanno votato no 210).
Prendo atto che i deputati Dato, Giacomoni e Balducci non sono riusciti a votare e che il deputato Burgio avrebbe voluto esprimere voto contrario.
Per quanto concerne lo svolgimento dei nostri lavori, avverto che sospenderemo la seduta al termine della votazione sull'articolo 20.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 20.400 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento) accettato dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 424
Votanti 404
Astenuti 20
Maggioranza 203
Hanno votato sì 402
Hanno votato no 2).
Prendo atto che la deputata Balducci non è riuscita ad esprimere il proprio voto.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Lazzari 20.52.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Lazzari. Ne ha facoltà.
LUIGI LAZZARI. Signor Presidente, intervengo sul mio emendamento 20.52 in maniera telegrafica per dire che il nostro sforzo di migliorare il testo in esame - sforzo che abbiamo cercato e che cercheremo di compiere durante tutto il percorso del disegno di legge in Assemblea - spesso trova disattenti sia il Governo, sia la maggioranza, sia il relatore.
L'emendamento in esame si propone di introdurre un principio anche nell'ambito della delega al Governo, attraverso una formulazione piuttosto ampia, al fine di segnalare un problema: quello di conferire agli azionisti una tutela maggiore per le minoranze all'interno dei consigli di amministrazione. Credo sia un tema particolarmente sensibile che avrebbe richiesto un'attenzione maggiore.
Mi trovo, invece, dinanzi ad un parere contrario del relatore e del Governo, di cui non so spiegarmi il motivo, dato che la formulazione del testo include un po' di tutto.
Credo che l'argomento che abbiamo segnalato - che il Paese potrebbe salutare con soddisfazione - non trovi, viceversa, ascolto in chi dovrebbe avere sensibilità verso questo tema.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Lazzari 20.52, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Pag. 14
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 430
Votanti 429
Astenuti 1
Maggioranza 215
Hanno votato sì 198
Hanno votato no 231).
Prendo atto che la deputata Dato non è riuscita ad esprimere il proprio voto.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Germontani 20.200.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Germontani. Ne ha facoltà.
MARIA IDA GERMONTANI. Signor Presidente, intervengo per illustrare brevemente questo ulteriore mio emendamento 20.200.
Il principio di delega contenuto nell'articolo 20, comma 1, lettera b), prevede un sostegno alle imprese che provvedono a quotarsi sui mercati regolamentati, consentendo la deduzione, che si aggiunge a quella che già spetta in base alle ordinarie regole dell'imposizione sul reddito di impresa, delle spese sostenute per l'ammissione alla quotazione in mercati regolamentati ovvero in sistemi di scambio organizzati dell'Unione europea e dei Paesi aderenti allo spazio economico europeo.
Questa deducibilità dovrà, peraltro, essere limitata ai soli effetti dell'imposta sul reddito delle società, prevedendo, tra l'altro, che venga fissato un limite massimo, in valore assoluto, dell'ammontare deducibile, e la possibilità di ripartirne l'imputazione, a prescindere dai criteri valevoli per la deduzione ordinaria, nell'arco massimo di tre periodi di imposta.
Con la proposta emendativa in esame si richiede la deducibilità delle spese connesse all'operazione di investimento del capitale di rischio - come le spese sostenute per gli adeguamenti della struttura organizzativa e informativa, richiesti dalla controparte finanziaria e collegati alla crescita di valore dell'azienda - anche per le imprese destinatarie degli investimenti da parte di organismi di investimento collettivo del risparmio, italiani o esteri, ovvero per tutti quei fondi comuni di investimento e per le società di investimento a capitale variabile, che si occupano della gestione collettiva dei patrimoni.
Ritengo che il parere contrario espresso anche sulla proposta emendativa in esame comporti una mancanza di attenzione, da parte della Commissione e del Governo, per un settore finanziario importante, per il quale richiedo maggiore attenzione.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Germontani 20.200, non accettato dalla Commissione né dal Governo, e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 431
Maggioranza 216
Hanno votato sì 195
Hanno votato no 236).
Prendo atto che la deputata Dato non è riuscita ad esprimere il proprio voto.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Lazzari 20.53.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Gianfranco Conte. Ne ha facoltà.
GIANFRANCO CONTE. Signor Presidente, con la proposta emendativa in esame affrontiamo il tema del venture capital e della sottocapitalizzazione delle imprese nel nostro Paese. Appare chiaro che l'intervento proposto dal Governo va incontro a tale problema, ma esso riguarda solo le società quotate in borsa.
È noto a tutti che la gran parte del tessuto imprenditoriale del Paese è fuori dalla borsa, che molte imprese sono sottocapitalizzate e che hanno bisogno, invece,Pag. 15di crescere sotto questo profilo per incrementare gli standard e i target della propria produzione.
La presente proposta emendativa ci pare accettabile, perché conferisce una delega al Governo per intervenire ed eventualmente estendere anche alle società non quotate e alle piccole e medie imprese l'istituto del venture capital e, naturalmente, tutte le previsioni già inserite nel testo.
Non capiamo le ragioni per cui il relatore e il Governo non siano favorevoli alla proposta emendativa in esame. Speriamo in un ripensamento, ma mi sembra un peccato mortale non prevedere l'estensione di tali previsioni normative anche alle società non quotate in borsa (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia).
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Lazzari 20.53, non accettato dalla Commissione né dal Governo, e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 432
Maggioranza 217
Hanno votato sì 200
Hanno votato no 232).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 20.401 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis del Regolamento), accettato dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 428
Votanti 426
Astenuti 2
Maggioranza 214
Hanno votato sì 387
Hanno votato no 39).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 20.402 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis del Regolamento), accettato dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 433
Votanti 432
Astenuti 1
Maggioranza 217
Hanno votato sì 432).
Prendo atto che la deputata Dioguardi non è riuscita a votare e avrebbe voluto esprimere voto favorevole.
Passiamo alla votazione dell'articolo 20.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Saglia. Ne ha facoltà.
STEFANO SAGLIA. Signor Presidente, svolgerò brevemente la mia dichiarazione di voto.
Il gruppo di Alleanza Nazionale, naturalmente, non è contrario ad un provvedimento che favorisca la capitalizzazione delle imprese.
Però, a causa della bocciatura della proposta emendativa illustrata precedentemente dal collega Gianfranco Conte, ma soprattutto a causa dell'ennesima delega (vorrei denunciare, Presidente, che il provvedimento in esame contiene una miriade di deleghe al Governo, che lo porteranno a legiferare, senza più passare al vaglio del Parlamento, su materie molto delicate) non possiamo continuare a condividere un percorso di questo tipo, anche se il fine è condivisibile.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 20, nel testo emendato.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 442
Votanti 435
Astenuti 7
Maggioranza 218
Hanno votato sì 287
Hanno votato no 148).
Come preannunciato dal relatore, il Comitato dei nove ha necessità di riunirsi con riferimento all'articolo aggiuntivo 20.0300 della Commissione.
Sospendo, dunque, la seduta, che riprenderà alle ore 15,30.
La seduta, sospesa alle 13,10, è ripresa alle 15,35.