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Si riprende la discussione del disegno di legge A.C. 2272-bis-A.
(Esame dell'articolo 35 - A.C.2272-bis-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 35 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A - A.C. 2272-bis-A sezione 10).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
ANDREA LULLI, Relatore. Signor Presidente, la Commissione esprime parere contrario sull'emendamento Gianfranco Conte 35.201, mentre sull'emendamento Lazzari 35.203 il parere è favorevole a condizione che venga riformulato nel senso di sopprimere le parole: «o, in relazione ad attività economiche, tra i soci o tra i membri dell'azienda familiare o tra i professionisti.». Sull'emendamento Lazzari 35.202 il parere è contrario, mentre sull'emendamento Nannicini 35.204 vi è un invito al ritiro.
La Commissione formula un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, sugli articoli aggiuntivi Franzoso 35.0100, 35.0102, 35.0101, 35.0103, Sgobio 35.0201, 35.0202, 35.0203, Valducci 35.0204 e Urso 35.03. Formula un invito al ritiro perché si tratta di materie, in buona parte, già oggetto di discussione nell'altro ramo del Parlamento.
PRESIDENTE. Il Governo?
FILIPPO BUBBICO, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Gianfranco Conte 35.201, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 459
Votanti 457
Astenuti 2
Maggioranza 229
Hanno votato sì 220
Hanno votato no 237).
Prendo atto che i deputati D'Ippolito Vitale, Minardo, Affronti e Farinone non sono riusciti a votare.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Lazzari 35.203.
Chiedo ai presentatori se accolgano la riformulazione proposta dal relatore.
LUIGI LAZZARI. Sì, Presidente, accogliamo la riformulazione.
PRESIDENTE. Sta bene.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Lazzari 35.203, nel testo riformulato, accettato dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 473
Votanti 471
Astenuti 2
Maggioranza 236
Hanno votato sì 465
Hanno votato no 6).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Lazzari 35.202, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 480
Maggioranza 241
Hanno votato sì 224
Hanno votato no 256).
Prendo atto che il deputato Minardo avrebbe voluto esprimere voto contrario.
Passiamo all'emendamento Nannicini 35.204.
Chiedo al presentatore se acceda all'invito al ritiro formulato dal relatore.
ROLANDO NANNICINI. Signor Presidente, posso fare un «bel gesto», però credo che siamo molto in ritardo rispetto alla tariffa normalizzata nel settore idrico.
Con il mio emendamento si impegnava il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare a formulare, entro sei mesi, i nuovi metodi della tariffa normalizzata, perché molti investimenti sono incorporati nelle tariffe ma non vengono effettuati. Inoltre, è assurdo parlare di consumi penalizzati, per una famiglia di quattro o cinque persone, perché si sa che ogni persona consuma 48 metri cubi l'anno. Pertanto, prevedere la penalizzazione per cento metri cubi significa proporre tariffe alte. In questo caso, le famiglie numerose saranno sempre penalizzate in ordine alle tariffe.
Accedo all'invito al ritiro perché vi è molta incertezza nella discussione di queste materie; tuttavia, sollecito il Governo a prestare molta attenzione a tali tematiche perché esse riguardano tanti cittadini.
ANTONIO LEONE. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ANTONIO LEONE. Signor Presidente, faccio mio, a nome del gruppo di Forza Italia, l'emendamento Nannicini 35.204.
PRESIDENTE. Sta bene.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Fava. Ne ha facoltà.
GIOVANNI FAVA. Signor Presidente, intervengo per chiedere di apporre anche la mia firma sull'emendamento Nannicini 35.204.
PRESIDENTE. Sta bene.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Nannicini 35.204, ritirato dal presentatore e fatto proprio dal gruppo Forza Italia, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 478
Votanti 476
Astenuti 2
Maggioranza 239
Hanno votato sì 231
Hanno votato no 245).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 35, nel testo emendato.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 471
Votanti 455
Astenuti 16
Maggioranza 228
Hanno votato sì 286
Hanno votato no 169).
Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Franzoso 35.0100.
Chiedo al presentatore se acceda all'invito al ritiro formulato dal relatore.
Onorevole Franzoso, anche su altri articoli aggiuntivi da lei presentati vi è l'invito al ritiro; quindi se vuole può esprimersi anche su quelli.
PIETRO FRANZOSO. Signor Presidente, per quanto riguarda i miei articoli aggiuntivi 35.0100 e 35.0102, si tratta di costi di allaccio alle reti.
Sappiamo tutti che in questo Paese le reti principali sono state realizzate addossando i relativi costi sulla collettività e date in gestione agli enti erogatori di servizi, come le reti idriche, ad esempio, dove le condotte principali sono state tutte realizzate con costi che ricadono sugli enti locali di riferimento e poi date in gestione.
Ritengo che per realizzare una vera liberalizzazione e per contenere i costi che gravano sugli utenti vi sia la necessità di eliminare i costi di allaccio alle reti, altrimenti si rischia di pagare due volte: una volta per l'allaccio, un'altra volta sui consumi. Ciò costituisce per certi versi una situazione anacronistica. È come se un cittadino qualunque, andando in un supermercato per fare la spesa, si trovasse a dovere pagare il biglietto di ingresso.
Quelle di cui si discute sono società commerciali che vendono un prodotto e, come tali, devono realizzare il loro profitto sul prodotto. Mi sembra strano che in questo Paese si debba ancora pagare l'allaccio alla rete per un prodotto che poi si dovrà acquistare.
Per tali motivi, mi auguro che il relatore, la Commissione, il Governo rivedano la loro posizione, atteso che ciò potrà rappresentare, nel complesso del disegno di legge, un principio di liberalizzazione reale con un abbattimento dei costi. Mi auguro, quindi, che ci sia un ravvedimento, perché quello in esame è un provvedimento, sicuramente sentito da tutti gli italiani rispetto al quale si pone il problema di un eccessivo costo dei servizi.
PRESIDENTE. Prendo atto che l'onorevole Franzoso non accede all'invito al ritiro dei suoi articoli aggiuntivi 35.0100, 35.0102, 35.0101 e 35.0103.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Franzoso 35.0100, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 474
Votanti 473
Astenuti 1
Maggioranza 237
Hanno votato sì 222
Hanno votato no 251).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Franzoso 35.0102, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 471
Votanti 469
Astenuti 2
Maggioranza 235
Hanno votato sì 220
Hanno votato no 249).Pag. 21
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Franzoso 35.0101, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 471
Votanti 470
Astenuti 1
Maggioranza 236
Hanno votato sì 220
Hanno votato no 250).
Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Franzoso 35.0103.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Franzoso. Ne ha facoltà.
PIETRO FRANZOSO. Signor Presidente, qualche settimana fa la Camera ha licenziato la proposta di legge A.C. 1428 recante modifiche alla disciplina dello sportello unico; un provvedimento normativo bipartisan il cui primo firmatario era il collega Capezzone, presidente della X Commissione. Abbiamo approvato quel provvedimento che prevedeva - con velleità - che entro sette giorni si fosse in grado di approvare e dare la concessione per la realizzazione di un complesso industriale, una manifattura e quant'altro. Ora un conto è la costruzione, altro conto è l'attività che si intende svolgere in quella manifattura. Con quella proposta di legge abbiamo accelerato l'autorizzazione per la realizzazione degli stabilimenti, tuttavia non ci sono ancora i tempi adeguati per l'avvio dell'attività di quei complessi industriali. Ritengo, conseguentemente, che a ben poco serva quel provvedimento, perché spesso e volentieri, anzi quasi sempre, rileviamo che si realizza il complesso industriale ma poi le società erogatrici di servizi, le società idriche, le telematiche, le elettriche impiegano qualche anno per allacciare l'utente che ha fatto la richiesta. E allora che cosa si vuole fare con questo articolo aggiuntivo? Si vuole far sì che, a fronte della richiesta dell'interessato (laddove ci sono le condotte principali, per cui non stiamo parlando di zone che non sono urbanizzate, ma di zone che ricadono in piani di insediamenti produttivi in cui si presuppone che siano state realizzate tutte le reti necessarie), queste aziende eroghino il servizio quanto meno entro trenta giorni a seguito del pagamento dell'allaccio che - come detto prima - non sarebbe dovuto.
Poiché il Parlamento ha deciso diversamente, ritengo sia necessario, quantomeno, che, a seguito del pagamento dell'allaccio, sia fissato un termine preciso entro il quale queste aziende debbano fornire il servizio richiesto.
Credo che sia un atto di buonsenso, non fosse altro che per essere coerenti e conseguenziali alla proposta di legge che questa Camera ha approvato. Diversamente, offriremmo un luogo dove andare «a ricoverarsi e a coprirsi dalle piogge», ma non consentiremmo alle aziende l'avviamento nei propri insediamenti della produzione.
PRESIDENTE. Saluto la delegazione dell'Associazione FIDAPA di Padova, che sta assistendo ai nostri lavori dalle tribune (Applausi).
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Franzoso 35.0103, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 478
Votanti 477
Astenuti 1
Maggioranza 239
Hanno votato sì 223
Hanno votato no 254).Pag. 22
Passiamo all'articolo aggiuntivo Sgobio 35.0201.
Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro formulato dal relatore.
FERDINANDO BENITO PIGNATARO. Signor Presidente, avevamo ritenuto con gli articoli aggiuntivi Sgobio 35.0201, 35.0202 e 35.0203 di affrontare una questione importante nell'ambito del disegno di legge che riguarda misure a favore dei cittadini consumatori, considerato che questi ultimi sono fortemente penalizzati dal fatto che nel nostro Paese non sono state adottate adeguate misure - controlli e monitoraggio - relativi ai prezzi e alle tariffe; da ciò è derivata la perdita progressiva del potere d'acquisto di salari, stipendi e pensioni.
Intendevamo pertanto affrontare tale problema proponendo misure per contribuire a difendere il valore reale delle retribuzioni da lavoro dipendente dall'aumento dell'inflazione, almeno per quanto riguarda l'aumento dei prezzi delle tariffe essenziali.
Da un lato, pensavamo di limitare gli aumenti degli importi delle tariffe dell'energia elettrica, del gas, dell'acqua, delle telecomunicazioni e dell'assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante da circolazione dei veicoli a motore, legandoli al valore dell'inflazione programmata, impedendo quindi la possibilità di eccedere tale valore; dall'altro, proponevamo un'altra tutela, prevedendo, nell'eventualità di un aumento brusco e repentino delle tariffe essenziali, verificatesi più volte in particolari circostanze anche di carattere economico, di far confluire in un apposito fondo i maggiori ricavi dell'IVA gravante sulle tariffe medesime dovuti all'aumento della base imponibile.
Il valore delle nostre proposte rimane inalterato, quindi ritiriamo tutti e tre gli articoli aggiuntivi, rendendoci conto che nell'altro ramo del Parlamento sta iniziando nel merito una discussione; tuttavia, verificheremo il «prodotto» che uscirà dal Senato, in particolare se ci sarà la previsione delle misure da noi proposte, altrimenti saremo costretti a riproporre alla Camera le stesse misure, perché le riteniamo valide e perché devono prevedere una copertura finanziaria, considerato l'interesse dei cittadini consumatori, soprattutto quelli delle classi meno abbienti.
PRESIDENTE. Sta bene. Gli articoli aggiuntivi Sgobio 35.0201, 35.0202 e 35.0203 sono stati quindi ritirati.
Passiamo all'articolo aggiuntivo Valducci 35.0204.
Prendo atto che i presentatori non accedono all'invito al ritiro formulato dal relatore.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Valducci 35.0204, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 468
Votanti 467
Astenuti 1
Maggioranza 234
Hanno votato sì 218
Hanno votato no 249).
Passiamo all'articolo aggiuntivo Urso 35.03.
Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro formulato dal relatore.
ADOLFO URSO. Anche noi preferiamo che sia votato l'articolo aggiuntivo e vorremmo sottolinearne l'importanza per fare chiarezza sul dibattito che si sta svolgendo nel Paese, al Senato e qui alla Camera per quanto riguarda le liberalizzazioni e, in particolare, i servizi pubblici locali.
È vero che vi è un provvedimento Lanzillotta al Senato ma è altrettanto vero che questo provvedimento ha già fatto la «marcia del gambero», con tre diversi compromessi sempre al ribasso, riguardanti Pag. 23il recupero della gestione diretta in economia dei comuni, la moratoria per i servizi idrici e il ripristino dei servizi delle società speciali.
Devo aggiungere che proprio oggi Il Corriere della Sera denuncia quello che è avvenuto alla Camera l'altro giorno, un blitz per cui l'acqua viene nazionalizzata, facendo notare la distorsione provocata dal subemendamento approvato che non solo realizza una moratoria senza tempo, perché lega la sospensione all'approvazione di un provvedimento che verosimilmente non sarà mai approvato - parlo della gestione dei servizi idrici - ma provoca anche il ritorno delle concessioni ai comuni, alle province, alle regioni, provocando un meccanismo di cosiddetta nazionalizzazione delle gestioni delle risorse idriche.
Ovviamente anche sulla base di questo, invito la maggioranza, l'ala riformista, se ancora esiste, se riesce a battere un colpo, a cogliere questa occasione e a dare un segnale (visto che è possibile con questo articolo aggiuntivo) realizzando davvero una liberalizzazione dei servizi pubblici locali con la cancellazione delle concessioni NAOS e, appunto, la concessione in gara di tutti i servizi pubblici locali. Vi invito ad un atto di riflessione, comunque ad un altro atto di chiarezza (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Nazionale).
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Urso 35.03, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 468
Votanti 449
Astenuti 19
(Maggioranza 225
Hanno votato sì 202
Hanno votato no 247).
Chiedo al relatore come intenda procedere.
ANDREA LULLI, Relatore. Signor Presidente, possiamo passare all'esame dall'articolo 36.
PRESIDENTE. Sta bene.