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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Risorse assegnate alla regione Sicilia per il programma di opere strategiche - n. 3-00936)
PRESIDENTE. L'onorevole Drago ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00936 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 1).
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GIUSEPPE DRAGO. Signor Presidente, onorevole Ministro, l'interrogazione in esame verte sui piani ordinari ANAS e Ferrovie dello Stato. Lei sa benissimo che, sulla base del comma 1018 dell'articolo 1 della legge finanziaria per il 2007, il suo Ministero ha sottoposto alla valutazione della regione Sicilia i piani predisposti dall'ANAS; quello delle Ferrovie è ancora in fase di attuazione e quindi aspettiamo la valutazione.
Per quanto riguarda il piano che ci è stato sottoposto, non solo il Governo regionale, ma tutti noi abbiamo notato che, rispetto alla previsione...
PRESIDENTE. La prego di concludere.
GIUSEPPE DRAGO. ...di realizzare opere stradali pari a circa 2,6 miliardi di euro, sono state, invece, finanziate opere per 342 milioni, pari a circa l'8,5 per cento rispetto ad una percentuale che, nell'ultimo decennio, era del 12,5 per cento e che, addirittura, nel 2005 si attestava al 14 per cento.
Onorevole Ministro, vorrei sottoporre anche alla sua attenzione il fatto che, in tale piano, non si prevede il criterio della addizionalità. Infatti, normalmente, per quanto riguarda le opere strategiche, che, tra l'altro, prevedono l'utilizzo delle risorse comunitarie, deve essere riconosciuta la cosiddetta addizionalità che consiste nel concorso di risorse della regione, della comunità e dello Stato.
PRESIDENTE. La prego di concludere.
GIUSEPPE DRAGO. Da questo punto di vista, concludo, abbiamo notato che è come se le risorse comunitarie servissero per coprire buchi di bilancio. Ora vogliamo sapere se è proprio così!
PRESIDENTE. Il Ministro delle infrastrutture, Antonio Di Pietro, ha facoltà di rispondere.
ANTONIO DI PIETRO, Ministro delle infrastrutture. Signor Presidente, da meridionale a meridionale mi permetta di dirle che non condivido l'idea che, per le regioni sottoposte anche alla legislazione comunitaria (quindi, tra queste la Sicilia e, se permette, il mio Molise, anche se sono ormai un ex), non sia rispettato il principio dell'addizionalità. So bene che tale principio deve essere rispettato; intendiamo con il principio dell'addizionalità la somma dei fondi straordinari previsti a livello europeo o anche da leggi speciali con quelli che vengono stanziati attraverso la previsione ordinaria.
Le posso assicurare che si tratta di un principio a cui intendo attenermi.
Le posso anche dire che, in realtà, il piano della viabilità di competenza dell'ANAS non è stato approvato perché, prima di approvarlo, lo abbiamo inviato alle regioni competenti affinché esprimessero il loro parere. Viceversa, quello delle Ferrovie è già stato attivato ed è stato anch'esso inviato agli organi competenti (è stato esaminato anche in questo caso dai soggetti interessati).
Per quanto riguarda la dotazione finanziaria del 2007, il metodo adottato non è stato quello della ripartizione, bensì quello dello stato di avanzamento progettuale, a fronte della necessità di completamento degli interventi già avviati, della rispondenza alle esigenze di messa in sicurezza, nonché dell'appaltabilità dell'opera nel quinquennio di riferimento del piano.
Cosa intendo dire? Intendo dire che il principio di addizionalità non lo si trova scritto nel piano, risultando da un esame complessivo delle varie fonti di finanziamento.
Con riferimento alle opere da finanziare in via ordinaria, ci siamo attenuti a questo principio: prima si considerano le opere da mettere in sicurezza, poi le opere di completamento di quelle già esistenti, infine le opere che sono in uno stato progettuale avanzato. Questo per evitare di finanziare sulla carta qualcosa che poi non è possibile realizzare in alcun modo.
Concludo, precisando che - anche per dare un valore percentuale - per la regione siciliana, nel triennio 2002-2004, la quota assegnata fu dell'8,8 per cento e nel Pag. 43triennio 2003-2005 dell'8,4 per cento. Tali percentuali sono in linea con quello che intendiamo prevedere e che prevediamo anche nel piano attuale con riferimento alle risorse ordinarie al netto, ovviamente, dei finanziamenti della cosiddetta legge obiettivo.
PRESIDENTE. L'onorevole Drago ha facoltà di replicare.
GIUSEPPE DRAGO. Signor Presidente, signor Ministro, vorrei ritenermi soddisfatto della sua risposta, valutando gli interventi programmati e quelli ultimati. La speranza è che, alla fine del quinquennio, sarà possibile realizzare quelle opere e ottenere quelle risorse che lei intende garantire non solo alla regione Sicilia, ma a tutto il centro-sud.
Devo dire, tuttavia, che, rispetto al Documento di programmazione economico-finanziaria (che prevedeva una particolare destinazione di risorse, proprio per superare il gap infrastrutturale del Mezzogiorno), dai dati oggi a disposizione emerge che il 66 per cento delle risorse è stato destinato al centro-nord, mentre il 34 per cento è stato destinato al centro-sud. Capisco che la programmazione è in itinere, anche rispetto alla realizzazione delle opere e può essere modificata, ma oggi il dato è questo.
Allo stesso modo, ritengo di dover sottolineare a lei, signor Ministro, che proprio la mancanza del principio di addizionalità è stata una delle cause che ha portato la Commissione europea a ritenere non ricevibile il quadro strategico nazionale/programma operativo nazionale «reti e mobilità» nel febbraio 2007 e, addirittura, a censurarlo fortemente nel mese di maggio.
Capisco il ragionamento che lei sostiene, cioè di andare a vedere come si realizzeranno le singole opere, quali saranno appaltate nel tempo, al di là del fatto di andare a guardare le singole voci, o il totale delle risorse destinate.
PRESIDENTE. Onorevole, concluda.
GIUSEPPE DRAGO. Ciò, però, richiede una grande attenzione da parte del Governo, un grande controllo da parte nostra, perché ritengo che le opere infrastrutturali siano di un'importanza fondamentale per il rilancio del Sud e della Sicilia in particolare.