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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Misure per il miglioramento delle condizioni di vita dei nomadi con particolare riferimento alla situazione dei minori - n. 3-00940)
PRESIDENTE. L'onorevole Del Mese ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00940 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 5).
PAOLO DEL MESE. Signor Presidente, onorevole Ministro, credo che siano ormai note a tutti le condizioni in cui versa da diversi anni la popolazione nomade nel nostro Paese. Le stime ufficiali parlano di circa centosessantamila persone, di cui novantamila provenienti dalla ex Iugoslavia e dalla Romania, che vivono in condizioni abitative da Terzo Mondo, disastrose, e che determinano un allarme sociale abbastanza diffuso per ciò che concerne la stretta connessione tra le gravi condizioni di povertà e la microcriminalità. Se a tutto ciò si aggiunge anche lo stato di salute di questi cittadini, e naturalmente anche la mancanza assoluta di scolarizzazione, è necessario ed urgente, credo, intervenire per procedere sia ad una vaccinazione di massa - forse quello che usato è un termine piuttosto ampio - sia ad interventi tesi alla effettiva scolarizzazione.
PRESIDENTE. La invito a concludere.
PAOLO DEL MESE. Per tutti questi motivi, chiedo al Governo di conoscere quali interventi intenda adottare per porre rimedio a tale questione.
PRESIDENTE. Il Ministro della solidarietà sociale, Paolo Ferrero, ha facoltà di rispondere.
PAOLO FERRERO, Ministro della solidarietà sociale. Signor Presidente, condivido con l'interrogante la situazione di assoluto degrado in cui versano i campi nomadi e ritengo che tale situazione non sia più tollerabile, soprattutto in virtù della semplice constatazione che larga parte di coloro che sono chiamati nomadi, in Italia nomadi non sono, ma sono, in realtà, stanziali. È necessario, quindi, lavorare per il superamento dei campi, al fine dell'inserimento in un tessuto abitativo «normale» dentro il territorio. Segnalo che le politiche sociali rientranti nella mia responsabilità diretta sono delegate ai comuni, alle province ed alle regioni, per cui non c'è possibilità, da parte del Ministero, di intervenire direttamente su queste situazioni, poiché sono comuni, province e regioni che debbono agire.
Ciò premesso, per quanto riguarda le nostre realizzazioni, in primo luogo abbiamo aumentato la dotazione del Fondo per le politiche sociali, cui sono destinati quest'anno 945 milioni di euro, mentre il Governo precedente ne aveva stanziati solo 500. I comuni devono intervenire su questa situazione anche attraverso il Fondo suddetto. In alcune zone ciò accade, ad esempio a Napoli, dove si sta svolgendo un ottimo lavoro, in altre zone, invece, i comuni non fanno pressoché nulla. Purtroppo, il Ministero non ha la possibilità di obbligarli ad agire.
In secondo luogo, abbiamo dato vita ad un Fondo di inclusione sociale dei migranti. Stiamo predisponendo il decreto per la definizione della spesa relativa a tale Fondo (50 milioni di euro), e con il medesimo Fondo prevediamo di realizzare un intervento sui campi nomadi. Inizieremo con un intervento sperimentale, che punta al superamento dei campi e, anche attraverso l'autocostruzione, all'inserimento dei nomadi in un tessuto abitativo «normale», politica attuata in altre parti d'Europa e che ha dato buoni frutti dal punto di vista dell'integrazione. In relazione, ancora, al Fondo di inclusione sociale, stiamo predisponendo le misure per la lotta alla dispersione scolastica - uno Pag. 49dei fenomeni peggiori che interessano i bambini e i ragazzi dei campi nomadi -, per costruire, sempre assieme ai comuni, percorsi per portare a scuola i ragazzi e le ragazze.
In terzo luogo, sul piano europeo, l'Italia si è battuta ed ha ottenuto che si definisse la costituzione di un Fondo per l'integrazione.
PRESIDENTE. La invito a concludere.
PAOLO FERRERO, Ministro della solidarietà sociale. Tale Fondo entrerà in vigore dal prossimo animo, ed anche attraverso di esso sarà possibile realizzare progetti. Per quanto mi riguarda, inoltre, farò presente al Ministero della sanità, competente in materia di salute pubblica, il problema da lei posto, onorevole Del Mese, e da me condiviso, così come con il Ministero della pubblica istruzione stiamo lavorando per intervenire sul versante della scuola.
Concludo semplicemente segnalando ...
PRESIDENTE. Più velocemente che semplicemente, se possibile...
PAOLO FERRERO, Ministro della solidarietà sociale. Finisco molto velocemente senza annoiare il Presidente e l'Assemblea, segnalando che fenomeni di aggressione e di conflitto tra nomadi e popolazione residente sono avvenuti non solo in situazioni di campi illegali, ma anche, purtroppo, di campi legali, e non sempre - devo dire - la popolazione italiana ha fatto una splendida figura (Commenti dei deputati dei gruppi Alleanza Nazionale e Lega Nord Padania).
PRESIDENTE. L'onorevole Del Mese ha facoltà di replicare.
PAOLO DEL MESE. Quanto alla risposta del Ministro, de iure condendo è naturalmente pensabile ed auspicabile che la serie di buone intenzioni espressa dal Governo sia poi seguita da atti maggiormente concreti, perché ci troviamo in una situazione veramente difficile e drammatica. Basti pensare che dei campi esistenti nel nostro Paese solo circa cento sono autorizzati, mentre circa cinquecento non sono a norma di legge, né lo sono quelli autorizzati quanto alle condizioni igieniche in cui versano e ai vasti fenomeni che si avvertono quotidianamente, relativi, soprattutto, alle offese arrecate ai bambini, indifesi rispetto alle difficoltà che si trovano ad affrontare.
Che ci sia bisogno di un intervento europeo è fuori discussione, così come è altrettanto vera la necessità di una politica coordinata al raggiungimento dello scopo. Però, ciò che mi meraviglia è l'atteggiamento assunto, ad esempio, dalla Romania, che ci rimprovera una scarsa attenzione rispetto a questi fenomeni. Ciò non deve avvenire e mi auguro che nel prosieguo del tempo vi sia tutta la disponibilità del Governo rispetto a questo problema, attenzione che già esiste, ma che ritengo sia ancora insufficiente.
Pertanto, ringrazio il Ministro, mi ritengo soddisfatto e mi auguro che il futuro possa dar luogo a questa concretizzazione.