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Svolgimento di interpellanze urgenti.
(Criteri di selezione del personale presso le ex Officine meccaniche calabresi di Reggio Calabria - n. 2-00573)
PRESIDENTE. Il deputato Galati ha facoltà di illustrare la sua interpellanza n. 2-00573 (Vedi l'allegato A - Interpellanze urgenti sezione 8).
GIUSEPPE GALATI. Signor Presidente, questa interpellanza è rivolta ai Ministeri dello sviluppo economico, dell'economia e delle finanze e dell'interno, perché riguarda tre questioni tra loro connesse.
Le ex Officine meccaniche calabresi, che da tempo sono diventate unità del gruppo Ansaldo Breda, all'interno di Finmeccanica, stanno subendo una riduzione sia dell'attività, sia degli addetti. Tutto ciò, però, non avviene in un mercato che si contrae, perché ci sono state recenti acquisizioni di nuove commesse ferroviarie da parte proprio dell'Ansaldo Breda, come si è potuto leggere anche sulla stampa. Questa situazione sta portando ad una ormai decennale e progressiva dismissione attuata dall'azionista.
D'altra parte, bisognerebbe anche richiamare errori di politica commerciale commessi dal management, rispetto ad alcuni accordi con «clausole capestro» con alcuni clienti, soprattutto norvegesi e danesi. Tutto ciò - è inutile ricordarlo - avviene in un territorio, che ha già di per sé problemi di disoccupazione, ma anche questioni legate a possibili infiltrazioni della criminalità organizzata ed è in una situazione anomala, in cui ci sono anche fenomeni di ricorso crescente alla terziarizzazione dell'attività produttiva. In questi ultimi tempi, si innesta un altro processo: contemporaneamente alla riduzione ed alla messa in cassa integrazione ordinaria e straordinaria di personale, ci sono alcune assunzioni ingiustificate di nuovo personale. Al riguardo, chiedo un chiarimento al Governo rispetto alle qualifiche professionali dei dipendenti licenziati e dei nuovi assunti.
La questione di fondo che chiedo al Governo di chiarire, quindi, riguarda innanzitutto il tipo di controllo e di monitoraggio che pone in essere rispetto alla situazione della Ansaldo Breda, che appartiene al gruppo Finmeccanica, con riferimento alla sua presenza nel Mezzogiorno, ma soprattutto rispetto alla situazione di gruppi, già presenti, che vedono ridurre la propria attività pure in presenza della crescita delle commesse.
Chiedo, inoltre, al Governo il motivo delle nuove assunzioni, a fronte della riduzione di personale, e se tutto ciò ovviamente risponda a criteri determinati. Soprattutto, però, vorrei comprendere quale sia la vigilanza esercitata per evitare che l'esternalizzazione dei processi di lavorazione di alcune attività non vada ad incidere sul problema del rapporto con lo sfasamento, perché le lavorazioni vengono affidate ad imprese che possono avere rapporti con la criminalità organizzata. Si verificherebbe, in tal caso, di fatto una condizione che non porterebbe a sviluppare la capacità imprenditoriale autonoma del territorio, ma a situazioni che, evidentemente, seguono un'altra logica. Questa è la condizione di una regione che mantiene il più alto tasso di disoccupazione.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Marco Stradiotto, ha facoltà di rispondere.
MARCO STRADIOTTO, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Signor Presidente, lo stabilimento Ansaldo Breda di Reggio Calabria produce motrici e carrozze rimorchiate, attività che negli ultimi anni è stata oggetto di rivisitazione ed ampliamento. Ciò ha consentito allo stabilimento reggino di passare dalla produzione di motrici e carrozze, che venivano completate dallo stabilimento di Pistoia, alla produzione di treni completi, provatiPag. 71e collaudati nello stabilimento di Reggio Calabria.
Tale scelta, oltre a rafforzare l'attività, ha determinato la creazione di una nuova struttura organizzativa, che ha consentito il mantenimento e l'ampliamento dei livelli occupazionali, nonché di fronteggiare le principali lacune tecnico-qualitative delle varie fasi di produzione, permettendo al predetto stabilimento di svolgere un ruolo proprio ed autonomo all'interno del perimetro di Ansaldo Breda.
Secondo notizie pervenute dal Ministero del lavoro e della previdenza sociale, presso lo stabilimento di Reggio Calabria (OMECA) del gruppo AnsaldoBreda Spa, prestano complessivamente servizio, alla data odierna, 446 dipendenti.
Nel corso dell'ultimo triennio si sono registrati i seguenti movimenti di personale. Uscite: n. 13 impiegati e n. 58 operai, per un totale di 71 unità; entrate: n. 9 impiegati e n. 81 operai, per un totale di 90 unità.
Negli ultimi tre anni, l'azienda non ha fatto ricorso al trattamento di cassa integrazione guadagni o cassa integrazione guadagni straordinaria. Infatti, l'ultimo periodo di integrazione salariale risale alla data del 24 maggio 2001 e ha riguardato 20 unità.
Si aggiunge, al riguardo, che, in base ad un accordo stipulato tra le organizzazioni sindacali e la direzione dello stabilimento OMECA (ai sensi dell'articolo 4, commi 6 e 7 della legge n. 223 del 1991 e dell'articolo 3, comma 2, del decreto legislativo n. 469 del 1997) entro il 30 novembre 2007 si potrà fare ricorso alla risoluzione del rapporto di lavoro di 65 dipendenti dei 446 costituenti l'organico aziendale.
In base al suddetto accordo, i lavoratori cui potrà essere comunicato il licenziamento saranno individuati esclusivamente fra quelli che manifesteranno la loro volontà di non opposizione al recesso, con priorità per coloro che matureranno i requisiti per l'accesso ai trattamenti pensionistici.
Secondo quanto comunicato dal Ministero del lavoro e della previdenza sociale, detti licenziamenti, tuttavia, non dovrebbero determinare contrazioni di organico, in quanto rientrerebbero in un processo di riorganizzazione aziendale volto a sostituire unità di personale con altre, in possesso di più elevato livello culturale e professionale.
In base al suddetto accordo, comunque, alla data odierna è stato risolto il rapporto di lavoro di 4 impiegati ed 11 operai; quindi, sono stati già interessati al processo di mobilità, su base volontaria, un totale di 15 dipendenti.
Secondo quando comunicato dal Ministero dell'interno, gli intendimenti, più volte manifestati dai dirigenti di AnsaldoBreda nel corso degli incontri svolti nella prefettura di Reggio Calabria, lasciano favorevolmente ipotizzare prospettive di crescita dello stabilimento, con un incremento della capacità competitiva del complessivo sistema produttivo ferrotramviario.
In tale ottica, il ricorso agli ammortizzatori sociali (mobilità lunga e mobilità ordinaria) è dettato dall'esigenza di garantire, anche in considerazione della rinnovata produzione, il turn over e il rafforzamento delle competenze professionali.
Difatti, a fronte di personale interessato da processi di mobilità, sono state registrate nuove assunzioni, calibrate secondo le esigenze produttive.
Le prospettive di crescita dello stabilimento e le ricadute positive sull'indotto sono costantemente all'attenzione della prefettura stessa, che le sostiene presso le varie sedi istituzionali, nell'intento di scongiurare un ulteriore depauperamento delle attività produttive sul territorio, con ricadute negative sui livelli occupazionali.
Quanto al valore delle lavorazioni esterne sul valore totale della produzione - secondo le informazioni acquisite dal Ministero dello sviluppo economico - attualmente lo stesso si attesta intorno al 20-25 per cento. Si evidenzia, inoltre, che, nel corso degli ultimi anni, in relazione all'evoluzione dell'attività dello stabilimento reggino, si è proceduto ad una rivisitazione della politica di decentramento produttivo, che ha determinato il rientro, nello stabilimento reggino, di alcunePag. 72attività precedentemente esternalizzate (agli inizi del 2005 il valore del decentrato esterno era di circa il 35-40 per cento del valore della produzione).
In proposito, risulta che AnsaldoBreda considera lo stabilimento di Reggio Calabria parte integrante del perimetro industriale della società e intende continuare ad investire su tale stabilimento, per consentire all'azienda nel suo complesso un ulteriore sviluppo, anche in relazione alle nuove opportunità determinate dal mercato del trasporto ferroviario.
Si evidenzia che la politica di selezione del personale impostata per lo stabilimento reggino sin dal 2001 è stata quella di affidare ad una società del nord Italia, specializzata nel settore, il processo di selezione ed assunzione del personale; ciò al fine di garantire il rispetto dei criteri di oggettività, trasparenza e professionalità dei dipendenti da assumere in azienda.
Al riguardo, si fa presente che, per garantire l'estraneità a qualsiasi tipo di reato, condizione essenziale per l'assunzione è la consegna da parte dei dipendenti del certificato del casellario giudiziario e dei carichi pendenti.
Inoltre, la politica industriale di AnsaldoBreda prevede che tutte le attività oggetto di decentramento vengano acquisite attraverso la definizione di gare di appalto e che le società fornitrici possano partecipare solo se in regola con quanto previsto dai contratti collettivi nazionali di lavoro e dalla normativa vigente.
In relazione, infine, al possibile fenomeno di infiltrazione della malavita organizzata in parallelo al crescente ricorso alle lavorazioni esterne - secondo quanto comunicato dal Ministero dell'interno - allo stato non risultano elementi certi di tal genere, pur non potendosi escludere che l'azienda, ubicata in un'area particolarmente critica, possa sollecitare gli interessi delle organizzazioni mafiose, soprattutto in considerazione delle dimensioni dell'impresa e del suo indotto. In tale ottica, costante è l'attività di prevenzione e di controllo delle istituzioni.
PRESIDENTE. Il deputato Galati ha facoltà di replicare.
GIUSEPPE GALATI. Signor Presidente, apprezzo il sottosegretario per le notizie che ci ha fornito, ma non ci possiamo dichiarare soddisfatti, perché stiamo parlando di un'area critica. Come lei stesso ha sentito e come il sottosegretario ci ricorda, la maggior parte di queste riunioni avvengono proprio nella prefettura ed è in questa sede che il prefetto De Sena, con eccellente lavoro, cerca di arginare l'infiltrazione mafiosa, attivando contemporaneamente con intelligenza quei processi di crescita dei sistemi produttivi.
Ci rendiamo conto che gli andamenti dei mercati portano a rivedere le tipologie dei servizi professionali che servono all'azienda, ma vorrei ricordare anche che parliamo di una regione che dispone di ottime università, anche dal punto di vista scientifico e di ricerca. Un grande gruppo come Finmeccanica, con l'impegno e le indicazioni del Governo, dovrebbe accentuare maggiormente la presenza proprio perché, come è stato ricordato, vi sono anche acquisizioni di commesse ferroviarie in un settore modificato come quello del sistema ferroviario, che possono indurre maggiormente ad un certo tipo di sviluppo importante e di crescita per un'azienda che deve operare in un sistema in competitività. Allo stesso tempo, si afferma che vi è una certa riduzione per quanto riguarda le lavorazioni esterne. Questa indicazione, tuttavia, non basta; bisogna evitare l'infiltrazione mafiosa che, a volte, mi rendo conto, si può verificare senza una piena conoscenza da parte dell'azienda. L'attenzione quindi deve essere duplice e deve essere esercitata una certa forma di controllo per permettere a chi svolge un'attività sana di impresa di immaginare un rapporto sano con il gruppo AnsaldoBreda, permettendone la crescita.
Chiediamo al Governo che questo sistema incrociato, pure svolto all'interno della prefettura, vada al di là del mero controllo, al di là del sistema di selezione del personale, considerato che moltoPag. 73spesso anche le società di selezione non possano darci la certezza di sani criteri di selezione.
L'obiettivo di fondo è un altro: occorre imprimere un certo impulso, affinché questa nuova stagione positiva del gruppo Finmeccanica contribuisca allo sviluppo di un'area produttiva già in ripresa, con una concentrazione maggiore di effetti benefici per tutti. Anche la presenza delle università può comportare una capacità di selezione in loco di figure professionali che sono necessarie in un gruppo tecnologicamente avanzato.
Da questo punto di vista, ritengo che un forte indirizzo del Governo serva ad un gruppo come Finmeccanica che cresce e che non vorremmo crescesse solo in alcune aree del Paese.