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Seguito della discussione del disegno di legge: Misure per il cittadino consumatore e per agevolare le attività produttive e commerciali, nonché interventi in settori di rilevanza nazionale (Testo risultante dallo stralcio degli articoli 28, 29, 30 e 31 del disegno di legge n. 2272, deliberato dall'Assemblea il 17 aprile 2007) (A.C. 2272-bis-A) (ore 11,27).
(Esame dell'articolo 47 - A.C. 2272-bis-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 47 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A - A.C. 2272-bis sezione 11).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
ANDREA LULLI, Relatore. Signor Presidente, la Commissione raccomanda l'approvazione del suo emendamento 47.300 e formula un invito al ritiro degli identici emendamenti D'Agrò 47.200, Saglia 47.201 e Lazzari 47.202, nonché dell'articolo aggiuntivo Fava 47.011. La Commissione, infine, esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Zanetta 47.0200.
PRESIDENTE. Il Governo?
MARCO STRADIOTTO, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.
Pag. 36
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 47.300 della Commissione, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 466
Votanti 284
Astenuti 182
Maggioranza 143
Hanno votato sì 267
Hanno votato no 17).
Passiamo alla votazione degli identici emendamenti D'Agrò 47.200, Saglia 47.201 e Lazzari 47.202.
Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro formulato dal relatore.
STEFANO SAGLIA. No, signor Presidente, insisto per la votazione e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
STEFANO SAGLIA. Signor Presidente, si tratta dell'annosa questione relativa alle potenze nominali degli apparecchi di riscaldamento: è un problema che non si riesce mai a risolvere. Perché non possiamo approvare una norma che offra chiarezza definitiva a tale settore? Si tratta di un argomento che riguarda migliaia di aziende, migliaia di lavoratori: è una questione rilevante.
La Commissione aveva espresso all'unanimità un parere favorevole al decreto legislativo n. 192 del 2005, formulando una serie di osservazioni che il Ministero non ha poi tenuto minimamente in conto. Mi sembra una questione di dettaglio che però ha una sua rilevanza.
Se rimane l'invito al ritiro o il parere contrario, desideriamo che si voti il nostro emendamento.
PRESIDENTE. Chiedo all'onorevole D'Agrò se accede all'invito al ritiro formulato dal relatore del suo emendamento 47.200.
LUIGI D'AGRÒ. Signor Presidente, non accedo all'invito al ritiro dell'emendamento e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LUIGI D'AGRÒ. Signor Presidente, l'emendamento in esame tende a rendere giustizia del mancato recepimento da parte del Governo di alcune osservazioni che erano state fatte dalla Commissione sul decreto legislativo n. 192 del 2005 in tema di risparmio energetico.
Pareva che allora il Governo avesse scelto la strada del recepimento di molte delle osservazioni che la Commissione aveva formulato che mi sembravano di buonsenso, tra cui questa. Il Governo poi ha provveduto, mantenendo inalterato il quadro di riferimento normativo del decreto legislativo, creando malumore tra gli operatori economici ed anche tra gli utenti. Riteniamo di dover mantenere questo emendamento per vedere se in questo caso il Governo si ravvederà.
PRESIDENTE. Chiedo all'onorevole Lazzari se accede all'invito al ritiro formulato dal relatore del suo emendamento 47.202.
LUIGI LAZZARI. No, Presidente, non accedo all'invito al ritiro.
PRESIDENTE. Sta bene.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti D'Agrò 47.200, Saglia 47.201 e Lazzari 47.202, non accettati dalla Commissione né dal Governo e sui quali la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 465
Votanti 463
Astenuti 2
Maggioranza 232
Hanno votato sì 208
Hanno votato no 255).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 47, nel testo emendato.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 464
Votanti 462
Astenuti 2
Maggioranza 232
Hanno votato sì 252
Hanno votato no 210).
Prendo atto che il deputato Belisario non è riuscito ad esprimere il proprio voto.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Zanetta 47.0200, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 471
Maggioranza 236
Hanno votato sì 218
Hanno votato no 253).
Passiamo all'articolo aggiuntivo Fava 47.011.
Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro formulato dal relatore.
GIOVANNI FAVA. Signor Presidente, non solo non accedo all'invito al ritiro, ma vorrei un attimo di attenzione sulla questione alla base della presentazione del mio articolo aggiuntivo.
È cosa nota che molti comuni che abbiano tentato in questi anni di liberarsi dalla gestione del rapporto con l'ENEL, con l'ENEL Sole nel caso specifico, non siano mai riusciti a portare a casa nessun risultato concreto. Troppo spesso la società in questione, di fatto monopolistica - visto che stiamo discutendo di un provvedimento di liberalizzazioni - ha dettato le proprie regole, imponendo soprattutto meccanismi di riscatto tali che diventa impossibile all'ente pubblico operare in modo diverso.
Dal primo luglio di quest'anno, ovvero tra qualche settimana, andiamo verso una logica di liberalizzazione del mercato dell'energia - o almeno questo ci è stato raccontato -, contestualmente però continuiamo a vedere i nostri enti locali schiavi del sistema delle reti che fanno capo a un soggetto che non accetta nessun tipo di rescissione dei contratti o quando lo fa, impone condizioni inaccettabili per la finanza pubblica.
Avevamo già tentato di promuovere il dibattito su questa vicenda in sede di legge finanziaria, presentando senza successo un emendamento e un ordine del giorno. Noi ci chiediamo dove sta la coerenza di un Governo che in questo momento sta proponendo all'Assemblea il testo di un disegno di legge che dovrebbe liberalizzare tutti i mercati se continua ad usare una logica protezionista per il mercato delle reti, in particolare nel caso delle reti dell'ENEL o meglio di ENEL Sole.
Spero in un ripensamento e, soprattutto, che molti dei parlamentari presenti in Assemblea che hanno fatto gli amministratori locali si rendano conto della portata e della gravità del problema.
Credo che sia difficile stamattina - visto «l'andazzo» - ottenere dalla maggioranza della Camera un voto favorevole all'articolo aggiuntivo in esame, perché ho capito che ormai ci stiamo lentamente portando verso la conclusione dei lavori e l'interesse è calato in modo significativo.Pag. 38Mi auguro però che la nostra proposta possa servire quanto meno per sollevare un tema di grande attualità.
PRESIDENTE. La prego di concludere.
GIOVANNI FAVA. I comuni devono trovare il modo di poter gestire autonomamente le proprie reti, o di poterle gestire anche parzialmente, affinché si risolva questo dramma della promiscuità, che di fatto non esiste, e che esiste solo a favore di un unico soggetto. Quindi, se l'articolo aggiuntivo in esame venisse bocciato continueremmo ad insistere in una logica assolutamente non liberalizzatrice.
PRESIDENTE. Onorevole Fava, ho scampanellato dopo un minuto e mezzo perché anche il gruppo della Lega Nord Padania ha esaurito i tempi.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Brigandì. Ne ha facoltà.
MATTEO BRIGANDÌ. Signor Presidente, l'onorevole Fava - della cui amicizia mi onoro - mi ha perfettamente convinto. Pertanto, chiedo di apporre anche la mia firma all'articolo aggiuntivo in esame.
PRESIDENTE. Sta bene.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Fava 47.011, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 455
Votanti 454
Astenuti 1
Maggioranza 228
Hanno votato sì 204
Hanno votato no 250).