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Seguito della discussione del disegno di legge: Disposizioni in materia di circolazione e di sicurezza stradale (A.C. 2480-A/R) (ore 15,15).
(Esame dell'articolo 2 - A.C. 2480-A/R)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 2 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A - A.C. 2480-A/R sezione 4).
Ha chiesto di parlare l'onorevole Uggè. Ne ha facoltà.
PAOLO UGGÈ. Signor Presidente, questo articolo è estremamente importante e mi sia consentito fare una breve cronistoria sulla nascita di l'esigenza cui esso risponde. Tale esigenza deriva da esperienze realizzate in Paesi vicini all'Italia, facenti parte dell'Unione europea. La Francia, con una tradizione consolidata, ha introdotto - addirittura dal 1990 - sotto il nome di apprentissage anticipé de la conduite, la possibilità per i giovani sedicenni di avviare un percorso di formazione che li aiuti a fronteggiare il momento in cui dovranno affrontare da soli le difficoltà della circolazione sulle strade, forti di un'esperienza maturata accanto ad un guidatore esperto e dopo aver seguito un corso di apprendimento presso le autoscuole. Tale percorso prevede: un esame-colloquio preliminare di valutazione con il candidato, un numero minimo di ore di guida da svolgere con un istruttore di autoscuola, corsi teorici, la possibilità di guidare in particolari condizioni.
Ritengo che questo articolo rappresenti effettivamente la dimostrazione di come, all'interno della Commissione, sia stata avvertita l'esigenza di dare una risposta all'aspetto menzionato. Questo suggerimento è stato rappresentato anche in Assemblea, quando abbiamo dibattuto le questioni legate alla mozione sulla sicurezza stradale, presentata dal presidente del gruppo Forza Italia in Commissione trasporti, Angelo Sanza, ribadite dal collega Tassone ed anche in interventi di rappresentanti di altri gruppi, come il collega Moffa. Si tratta di un aspetto significativo perché riguarda particolarmente la formazione. Quante volte abbiamo detto che uno degli elementi fondamentali per la sicurezza, oltre alle infrastrutture, ai controlli e ai mezzi tecnologicamente avanzati, è costituito dalla cultura della vita, dalla formazione dei conducenti? Ebbene, ritengo che questo articolo si inquadri in tale logica e, quindi, debba essere considerato come una risposta del Parlamento ad un'esigenza primaria di tutti i cittadini.
Intervengo sul complesso degli emendamenti presentati, poiché ritengo che essi cerchino proprio di rafforzare l'aspetto ricordato. Mi riferisco all'emendamento 2.101, presentato dal collega Tassone, che propone di elevare il tempo dedicato al corso teorico e al corso pratico a venti ore, dalle attuali dieci: non sono certo ore spese male quelle che disporremmo per la formazione dei nostri giovani, si tratta di incrementare la capacità di affrontare le difficoltà. Quando si prevede la necessità di lezioni di guida su particolari strade, extraurbane o autostradali, si intende sopperire alle difficoltà con le quali il giovane che per la prima volta si mette da solo al volante si trova a confrontarsi.
Pertanto credo che questi emendamenti, che cercano di introdurre più formazione, debbano essere tenuti nella dovuta considerazione e prima di decidere per la loro reiezione ognuno di noi dovrebbe domandarsi se ciò sia rispondentePag. 37ad una maggiore sicurezza sulle strade e ad una logica della domanda di vita che proviene dai cittadini italiani.
Se la risposta è affermativa, allora credo che si debba riflettere profondamente prima di votare contro emendamenti che, invece, vanno in quella direzione, dando una risposta positiva.
PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
MICHELE POMPEO META, Relatore. La Commissione formula un invito al ritiro degli emendamenti Foti 2.100 e Tassone 2.101.
La Commissione, inoltre, raccomanda l'approvazione del suo emendamento 2.200, che prevede di aggiungere, al comma 1, capoverso comma 1-ter, dopo le parole: «in autostrada», le seguenti: «o su strade extraurbane». Questo perché, in alcune regioni italiane, in modo particolare in Sardegna, non esistono autostrade.
PRESIDENTE. Il Governo?
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento Foti 2.100.
Prendo atto che il presentatore non accede all'invito al ritiro formulato dal relatore.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Foti 2.100, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 400
Votanti 364
Astenuti 36
Maggioranza 183
Hanno votato sì 133
Hanno votato no 231).
Passiamo all'emendamento Tassone 2.101.
Chiedo al presentatore se acceda all'invito al ritiro formulato dal relatore.
MARIO TASSONE. Signor Presidente, avevamo discusso della guida accompagnata anche in Commissione, tant'è vero che vi era stata una riformulazione, mantenuta anche nel testo in esame: il principio era stato accolto da parte del relatore e della Commissione.
Come diceva l'onorevole Uggè, stiamo cercando di fare un passo in avanti. Non c'è dubbio che la logica sia stringente e semplice: non si può mettere sulla strada il neopatentato a diciotto anni, ma occorre un arco di tempo di preparazione e di formazione attraverso un tutor ed una struttura che formi i giovani.
È questa la logica sottesa al testo presentato dalla Commissione ed al mio emendamento, con il quale chiedo di innalzare le ore di formazione e di istruzione tecnico-pratica, che ritengo importanti. Le dieci ore previste dal testo licenziato dalla Commissione sono insufficienti. Considerato che abbiamo accolto il principio e che vogliamo completare il percorso, non vi è dubbio che dieci ore siano insufficienti, mentre venti danno una dimensione più articolata e più completa di ciò che vogliamo perseguire.
Per tale motivo non posso accogliere l'invito del relatore, e ne sono dolente: inviterei il relatore, pertanto, a rivedere il parere espresso e l'Assemblea a valutare attentamente e positivamente il mio emendamento.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Velo. Ne ha facoltà.
SILVIA VELO. Signor Presidente, la formulazione predisposta dalla Commissione è già fortemente volta ad aumentarePag. 38la sicurezza. Il fatto stesso che si decida di anticipare il percorso formativo di due anni - perché l'inizio delle pratiche di guida anticipato a sedici anni rappresenta, appunto, un'anticipazione del percorso formativo di due anni - è la vera novità.
Si tratta di una norma innovativa in termini di aumento della garanzia e della sicurezza nei confronti dei neopatentati, che prende spunto da Paesi europei a noi vicini, come la Francia. La norma approvata in Commissione prevede, oltre alla predetta anticipazione, che il sedicenne debba avere comunque superato l'esame di guida teorica ed abbia effettuato dieci ore di guida pratica. Mi pare che ciò sia adeguato agli obiettivi che il testo si propone.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Moffa. Ne ha facoltà.
SILVANO MOFFA. Vorrei sottolineare anch'io il lavoro che la Commissione ha svolto per introdurre una novità sostanziale che riguarda un tema che, per la verità, nel disegno di legge in esame è piuttosto marginale: quello della prevenzione. È evidente, infatti, che con l'articolo 2 si affronta in maniera molto seria il tema della qualità della guida e, quindi, di come fare in modo che dal semplice conseguimento di una patente di guida si possa passare ad un maggior controllo del veicolo.
Voglio ricordare all'Assemblea ed alla Commissione che alcuni dati molto importanti, che sono stati al centro anche di recenti studi in materia, hanno evidenziato come un utente di un veicolo per conseguire un sufficiente grado di controllo dello stesso dovrebbe avere percorso almeno 100 mila chilometri circa.
Ritengo, quindi, che la Commissione abbia fatto bene ad introdurre tale principio, adeguandosi anche ad iniziative europee che stanno producendo frutti positivi, ma, nel contempo, credo che elevare la durata della formazione ad una soglia di almeno venti ore sia davvero il minimo che si possa prevedere per affrontare in maniera più concreta il problema della prevenzione e della qualità.
Non è sufficiente, infatti, essere in possesso di una patente per avere un grado di controllo del veicolo sufficiente ai fini della prevenzione di possibili incidenti.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Tassone 2.101, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 417
Votanti 412
Astenuti 5
Maggioranza 207
Hanno votato sì 175
Hanno votato no 237).
Prendo atto che il deputato Wladimiro Guadagno detto Vladimir Luxuria ha segnalato che non è riuscito a votare e che avrebbe voluto esprimere voto contrario.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 2.200 della Commissione, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 423
Votanti 417
Astenuti 6
Maggioranza 209
Hanno votato sì 410
Hanno votato no 7).
Passiamo alla votazione dell'articolo 2.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Gianfranco Conte. Ne ha facoltà.
GIANFRANCO CONTE. Signor Presidente, mi sembra che la Commissione complessivamente si sia espressa a favore della riscrittura dell'articolo in esame. Per non dare l'impressione che ci si muova su piani paralleli ma non convergenti, credo però che, poiché abbiamo licenziato da pochi giorni il provvedimento sulle liberalizzazioni, un'anticipazione della scuola guida a sedici anni, e quindi un prolungamento della formazione che dovrebbe effettuare chiunque voglia acquisire la patente di guida, dovrebbe comportare l'introduzione da parte delle compagnie di assicurazione di premi di ingresso a condizioni più favorevoli.
Se infatti migliora la capacità di guida, i costi dei premi assicurativi dovrebbero parallelamente ridursi. Peraltro, poiché non vi è un emendamento che vada in questa direzione, noi proporremo al Governo un ordine del giorno che in qualche modo lo impegni, anche in sede di esame del testo sulle liberalizzazioni al Senato, a prevedere una «normina» che in qualche modo si colleghi al provvedimento in esame, che salutiamo comunque con favore.
PRESIDENTE. Il Governo intende intervenire in risposta all'intervento dell'onorevole Gianfranco Conte?
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. No, grazie.
PRESIDENTE. Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 2 nel testo emendato.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 412
Votanti 402
Astenuti 10
Maggioranza 202
Hanno votato sì 231
Hanno votato no 171).
Prendo atto che la deputata Gardini ha segnalato di aver erroneamente espresso voto favorevole mentre avrebbe voluto esprimerne uno contrario.
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Non vorrei aver peccato di scortesia non replicando all'intervento dell'onorevole Gianfranco Conte, ma davo per assunto che l'ordine del giorno relativo all'argomento in esame e la cui presentazione è stata testé preannunciata sarebbe stato accettato dal Governo. Il Governo manifesta al riguardo un orientamento favorevole.