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Seguito della discussione del disegno di legge: Disposizioni in materia di circolazione e di sicurezza stradale (A.C. 2480-A/R) (ore 15,15).
(Esame dell'articolo 7 - A.C. 2480 - A/R)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 7 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A - A.C. 2480-A/R sezione 9).
Nessun chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
MICHELE POMPEO META, Relatore. Signor Presidente, la Commissione esprime parere contrario sull'emendamento Uggè 7.1, nonché sull'emendamento Buontempo 7.102.
Il parere è, altresì, contrario sugli emendamenti Gibelli 7.5 e Giancarlo Giorgetti 7.7, mentre è favorevole sull'emendamento Zeller 7.103.
La Commissione esprime, inoltre, parere contrario sugli emendamenti Zeller 7.8 e 7.11, nonché sugli emendamenti Gibelli 7.12 e 7.15. Il parere è, altresì, contrario, sugli emendamenti Zeller 7.17, Gianfranco Conte 7.104 e Gibelli 7.100.
La Commissione, infine, esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Fabris 7.01, Stradella 7.030 e Baldelli 7.031.
PRESIDENTE. Il Governo?
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Uggè 7.1.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Uggè. Ne ha facoltà.
PAOLO UGGÈ. Con il mio emendamento, intendo segnalare un aspetto che diventa sempre più evidente, cioè la possibilità che a livello territoriale si introducano divieti e disposizioni che vanno a creare condizioni di insicurezza.Pag. 59
La norma attualmente in vigore dispone, per esempio, che, quando siano venute meno le condizioni per le quali è stato introdotto un limite di velocità, cioè quando siano stati ridotti i limiti di velocità, è fatto obbligo agli enti proprietari della strada di rimuovere i limiti imposti.
In merito, vi è anche un'interrogazione parlamentare presentata dall'onorevole Rivolta, come primo firmatario, che, proprio evidenziando tale aspetto, chiede al Governo di pronunciarsi significativamente su una questione di grande rilevanza, che rischia di introdurre evidenti elementi di insicurezza.
Allo stesso modo, a livello territoriale, vi sono sempre più interventi da parte di amministratori locali che, stimolati da interventi di comitati di zona, di via e di quartiere, introducono divieti talvolta senza senso, che scaricano flussi di traffico su altre strade, altri rioni, quartieri e paesi, provocando sicuramente condizioni di maggior congestione del traffico, con tutte le conseguenze possibili ed immaginabili.
Questo emendamento intende - riprendendo quanto già prevede oggi il codice della strada - dare la possibilità al Governo di intervenire, attraverso un provvedimento del Ministro dei trasporti, che dia delle indicazioni affinché si eviti, a livello territoriale, di introdurre limiti diversi (e cito l'articolo 342 del codice della strada vigente) rispetto a quelli che sono considerati i limiti per rispettare le normative sulla sicurezza. Quindi non si tratta certo di un emendamento che introduce innovazioni particolari. Non capisco neppure in base a quale motivo la Commissione bilancio abbia espresso parere negativo, però questo è lo scopo dell'emendamento e quindi chiedo di prenderlo in considerazione.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Campa. Ne ha facoltà.
CESARE CAMPA. Signor Presidente, intervengo per apporre la mia firma al presente emendamento dell'onorevole Uggè e perchè non sembri singolare che, noi che siamo oggi minoranza - anzi, siamo opposizione, non minoranza - in Parlamento e nel Paese, ci appelliamo e diamo la facoltà al Ministro, e quindi all'attuale Governo, che non è della nostra parte politica, di disporre con proprie direttive i criteri per i limiti diversi e particolari per adeguare gli stessi alle esigenze di sicurezza, magari modificando questioni di carattere locale.
Non sembri che noi, che siamo per il federalismo e per la sussidiarietà, cadiamo in contraddizione. Ha ragione Uggè quando afferma che molto spesso, a livello locale, vi è l'impossibilità di essere...
PRESIDENTE. La invito a concludere.
CESARE CAMPA. ...alle volte, buoni amministratori su singole, piccole questioni, perché magari il comitato di strada...
PRESIDENTE. La prego di concludere.
CESARE CAMPA. ...o, altre volte, l'approfittare di una situazione che è cambiata, che è modificata, che non consentirebbe più quei limiti, ma magari ...
PRESIDENTE. Onorevole Campa, non so come fermarla, non trovo il modo per fermarla!
CESARE CAMPA. Concludo, affermando che è opportuno che si ripensi e che si esprima un voto favorevole sul presente emendamento, che concede comunque la facoltà al Governo, all'attuale Governo, di modificare alcune situazioni.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Uggè 7.1, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 441
Votanti 438
Astenuti 3
Maggioranza 220
Hanno votato sì 193
Hanno votato no 245).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Buontempo 7.102, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 404
Votanti 400
Astenuti 4
Maggioranza 201
Hanno votato sì 170
Hanno votato no 230).
Prendo atto che la deputata Pelino ha segnalato di non essere riuscita a votare.
Prendo altresì atto che è stato segnalato che il deputato Giacomoni non è riuscito a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Gibelli 7.5, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 436
Votanti 431
Astenuti 5
Maggioranza 216
Hanno votato sì 191
Hanno votato no 240).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Giancarlo Giorgetti 7.7, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 439
Votanti 425
Astenuti 14
Maggioranza 213
Hanno votato sì 180
Hanno votato no 245).
Passiamo alla votazione dell'emendamento Zeller 7.103.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Zeller. Ne ha facoltà.
KARL ZELLER. Signor Presidente, prima di tutto vorrei spiegare la finalità del presente emendamento, perché a noi sembrava molto strano fissare tali importi non arrotondati. Questa era la finalità del presente emendamento, cioè di prevedere, con l'occasione, cifre arrotondate a 50 o a 100, perché non è spiegabile per quale motivo dobbiamo parlare di 1.458 euro e così via.
Gli altri emendamenti da noi proposti mirano invece ad attenuare l'inasprimento delle sanzioni, perché crediamo che le sanzioni previste oggi siano già sufficienti a fungere da deterrente contro gli eccessi di velocità.
Basti pensare che in caso di superamento del limite di velocità di oltre 40 chilometri orari e fino a 60 è già prevista una sanzione amministrativa pecuniaria salatissima, che va da circa 400 euro fino a 1.500 euro, cui si aggiunge una decurtazione del punteggio di 10 punti e la sospensione della patente da un mese a tre mesi, o, in caso di recidiva entro due anni, da due mesi a sei mesi. Ci domandiamo: perché dobbiamo inasprire in tal modo lePag. 61sanzioni? Il sistema vigente ha dato buoni frutti, il tasso di mortalità e gli incidenti sono calati notevolmente, e questo sistema è stato accettato anche dalla popolazione.
Non riusciamo a comprendere per quale motivo si voglia aumentare o raddoppiare addirittura la sanzione. Sarebbe troppo penalizzante: basti pensare a quanto potrebbe costare a un padre di famiglia essere privato della sua automobile per un periodo che potrebbe andare da otto a diciotto mesi; si tratterebbe di una sanzione assolutamente sproporzionata per tali infrazioni. Siamo convinti che, purtroppo, andando avanti per una simile strada crescerà ulteriormente il tasso di impopolarità del Governo. Ritengo che la popolazione non capirà e non accetterà un tale eccesso sanzionatorio, e per tale motivo abbiamo presentato una serie di proposte emendative di cui raccomandiamo l'approvazione.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Barani. Ne ha facoltà.
LUCIO BARANI. Signor Presidente, ho chiesto di parlare per sottoscrivere le tre proposte emendative illustrate dal collega Zeller, che riteniamo di grande buon senso e delle quali condividiamo le motivazioni. Quanto alla riduzione dell'inasprimento delle pene, i risultati sono già stati raggiunti e non c'è bisogno di un ulteriore accanimento contro chi commette tali reati. Infine, l'unico aspetto sul quale non concordo con il collega Zeller è quello relativo all'impopolarità del Governo, che, a mio avviso, è tale che non sarebbe sicuramente mitigata dall'approvazione dell'emendamento in esame.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Zeller 7.103, accettato dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 436
Votanti 429
Astenuti 7
Maggioranza 215
Hanno votato sì 292
Hanno votato no 137).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Zeller 7.8, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 426
Votanti 417
Astenuti 9
Maggioranza 209
Hanno votato sì 51
Hanno votato no 366).
Prendo atto che la deputata Mariani ha segnalato che non è riuscita a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Zeller 7.11, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 434
Votanti 425
Astenuti 9
Maggioranza 213
Hanno votato sì 18
Hanno votato no 407).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamentoPag. 62Gibelli 7.12, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 442
Votanti 438
Astenuti 4
Maggioranza 220
Hanno votato sì 185
Hanno votato no 253).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Gibelli 7.15, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 435
Votanti 426
Astenuti 9
Maggioranza 214
Hanno votato sì 180
Hanno votato no 246).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Zeller 7.17, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 440
Votanti 434
Astenuti 6
Maggioranza 218
Hanno votato sì 151
Hanno votato no 283).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Gianfranco Conte 7.104, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 442
Votanti 440
Astenuti 2
Maggioranza 221
Hanno votato sì 189
Hanno votato no 251).
Prendo atto che il deputato Piro ha segnalato che non è riuscito a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Gibelli 7.100, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 436
Votanti 433
Astenuti 3
(Maggioranza 217
Hanno votato sì 196
Hanno votato no 237).
Prendo atto che i deputati Belisario e Formisano hanno segnalato di non essere riusciti a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 7, nel testo emendato.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 63
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 445
Votanti 427
Astenuti 18
(Maggioranza 214
Hanno votato sì 412
Hanno votato no 15).
Prendo atto che il deputato Volontè ha segnalato di non essere riuscito a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Fabris 7.01, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 454
Votanti 448
Astenuti 6
(Maggioranza 225
Hanno votato sì 210
Hanno votato no 238).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Stradella 7.030, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 455
Votanti 453
Astenuti 2
Maggioranza 227
Hanno votato sì 201
Hanno votato no 252).
Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Baldelli 7.031. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Baldelli. Ne ha facoltà.
SIMONE BALDELLI. Signor Presidente, il testo dell' articolo aggiuntivo in esame è molto chiaro. Esso parte da un presupposto, vale a dire che non necessariamente un limite di velocità identico e uniforme per tutti i tratti stradali è garanzia di sicurezza stradale. Il testo è molto chiaro: «Il Ministro dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'interno e sentito il parere degli enti proprietari e concessionari delle strade, può individuare - sottolineo "può individuare" - con proprio decreto, dei tratti della rete stradale nazionale dove, in deroga ai vigenti limiti, stabilire una velocità superiore o minore in rapporto allo stato e alla conformazione del tratto stradale. La deroga ai limiti di velocità deve essere opportunamente segnalata, in particolare nel punto iniziale e finale, lungo tutto il tratto stradale interessato, secondo modalità individuate con successivo decreto del Ministro dei trasporti».
Tutti voi percorrete le strade e le autostrade e sapete che ci sono tipologie di strade diverse, in relazione alle situazioni geografiche e geologiche. Sappiamo benissimo che non possiamo - ed è assolutamente senza senso - attribuire un limite di velocità per tipologia di strada, perché un tratto con i tornanti è un tratto diverso da uno in piano, da un tratto in salita o in discesa, da uno longilineo, da una strada a più corsie. È emersa, anche nel dibattito sulla sicurezza stradale e sulle stragi del sabato sera, l'ipotesi di attribuire agli enti locali, ad esempio alle province per le strade provinciali, la facoltà di diminuire i limiti di velocità per alcuni tratti particolarmente pericolosi o sensibili. Alla stessa stregua crediamo che ci siano autostrade a tre corsie con tratti rettilinei dove il mantenimento del limite di 130 chilometri orari è assolutamente incredibile. Dunque, basterebbe poco per ragionare sul limite di velocità commisurato alla pericolosità o meno di un determinato tratto, e quindi per superare anche l'ipocrisia di automobili che possono raggiungere 200, 220 e anche 240 chilometri orari in presenza di limiti di velocità di 130 chilometri orari.Pag. 64
Siamo consapevoli che non vi sono verità rivelate da questo punto di vista, ma siamo convinti che si debba differenziare il limite di velocità, perché ciascuna strada in un certo tratto ha bisogno di un limite diverso da un'altra strada o da un altro tratto. Quindi, al di là della facoltà delle singole autovetture di raggiungere determinate velocità, crediamo che la differenziazione possa essere opportuna. Con l'articolo aggiuntivo in esame attribuiamo questa possibilità al Ministero dei trasporti, sentiti i gestori delle autostrade e gli enti competenti, dunque in un'ottica concertativa, con il concorso di tutti i soggetti interessati. Crediamo che si tratti di una norma di buon senso, e su di essa vorremmo confrontarci.
Troppo spesso i cittadini si trovano a scontrarsi con problemi che non toccano la gran parte dei membri del Governo, perché hanno l'autista e la vettura di servizio; tali problemi non toccano nemmeno i presidenti di provincia o i presidenti di regione, ma il cittadino sa che il limite di velocità può essere un rischio.
In occasione della discussione di precedenti proposte emendative abbiamo visto che esiste una comune convergenza sulla necessità di impedire, ad esempio, che i limiti di velocità e gli apparecchi di rilevazione della velocità vengano utilizzati da parte delle amministrazioni per far cassa. In questo senso, mi permetto di citare anche l'amministrazione capitolina, che sta ormai blindando i cittadini romani con telecamere e autovelox, impedendo ogni spazio di libertà, di privacy e di circolazione.
Credo dunque che l'articolo aggiuntivo in esame sia di buon senso. Esso non omogeneizza, non standardizza, non centralizza i limiti di velocità per tutti. Al riguardo, chiedo al Governo di conoscere le ragioni del parere contrario.
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Signor Presidente, intervengo, innanzitutto, per affermare che condivido pienamente l'impostazione del collega nel presentare e nello spiegare la proposta emendativa in esame. Da tempo siamo convinti che, se vogliamo intervenire sui limiti di velocità, non lo possiamo fare in maniera indifferenziata. È necessario farlo in modo puntuale, secondo lo stato della conformazione della strada - come previsto dalla proposta - ma anche tenendo conto di molti altri fattori: le condizioni di esercizio, le condizioni dei lavori lungo la strada, le condizioni di congestione in particolari periodi dell'anno, le condizioni di pericolosità oggettiva. Disponiamo ormai di un censimento piuttosto chiaro, compiuto su un migliaio di strade d'Italia, che riporta quali siano le più pericolose, perché registrano il maggior numero di morti per chilometro per anno.
Per consentirci di formulare la norma in maniera più ampia, comprensiva di tutti questi fattori, suggerisco la presentazione di un ordine del giorno, che recepisca il principio che qui viene affermato, e lo estenda a tutte le diverse condizioni alle quali ho fatto cenno. Su questo il Governo, e il Ministro personalmente, sono pronti ad impegnarsi.
SIMONE BALDELLI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SIMONE BALDELLI. Signor Presidente, a questo punto, però, mi domando come mai il parere fosse contrario e perché non sia stato formulato un invito al ritiro. Chiedo visto che c'è una condivisione sostanziale da parte del Governo del testo e dell'ispirazione dell'articolo aggiuntivo, se non sia il caso di accoglierlo, e se il Governo non voglia riflettere, insieme al relatore, sull'ipotesi di rivedere il parere.
In tal caso, l'esame dell'articolo aggiuntivo potrebbe essere accantonato, in modo da consentire al Governo di valutare una posizione diversa; ove il Governo, invece, insieme al relatore e al Comitato dei nove, non riuscisse a trovare una soluzione che possa andar bene per tutti, potrebbe essere presentato eventualmente un ordine del giorno di analogo contenuto.
MICHELE POMPEO META, Relatore. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MICHELE POMPEO META, Relatore. Onorevole Baldelli, ritengo che la proposta del Ministro sia nobile ed esaustiva delle questioni che lei pone in questa sede. Esse sono state raccolte dal Ministro, che le propone lo strumento di un ordine del giorno, non perché non si nega a nessuno, ma perché lo vincola agli atti successivi che il Governo - d'intesa con il Parlamento - dovrà compiere.
Aggiungo solo che il contenuto dell'articolo aggiuntivo in esame già vive in qualche norma del codice; potremmo benissimo, per le questioni che lei solleva, utilizzando l'ordine del giorno, affrontare e dare evidenza a tale questione. Pertanto propongo che si proceda alla votazione.
PRESIDENTE. Prendo quindi atto che il relatore è contrario all'accantonamento. Onorevole Baldelli, intende ritirare il suo articolo aggiuntivo 7.031?
SIMONE BALDELLI. Signor Presidente, condivido relativamente la posizione del relatore, ma non è compito mio condividerla! Valutando la genericità dell'articolo aggiuntivo, ritenevo che fosse opportuno accoglierlo o accantonarlo.
Stando così le cose - e, francamente, mi sembra un eccesso di rigidità da parte del relatore - ritiro l'articolo aggiuntivo a mia firma 7.031, per non precludere la possibilità di presentare un ordine del giorno di analogo contenuto.
MAURO FABRIS. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MAURO FABRIS. Signor Presidente - mi rivolgo anche all'onorevole Baldelli, nonché al Ministro e al relatore - abbiamo assistito a una discussione, francamente, un po' assurda, rispetto a ciò che si è verificato nella precedente legislatura.
Vorrei ricordare all'onorevole Baldelli, al Ministro e al relatore, che il Ministro Lunardi fece approvare dal Parlamento una norma per aumentare i limiti di velocità in alcuni tratti (potrei anche citarli, erano cinque in tutta Italia), esattamente con le condizioni prima ricordate. Nessun gestore delle strade - come ricordavano l'onorevole Tassone e l'onorevole Uggè - ha aumentato i limiti di velocità, nonostante...
PRESIDENTE. Onorevole Fabris, le chiedo scusa...
MAURO FABRIS. Signor Presidente, volevo solo chiarire questo aspetto: l'articolo aggiuntivo in esame è stato ritirato, ma cerchiamo anche di ricordarci cosa è capitato...
PRESIDENTE. Le chiedo scusa...
MAURO FABRIS. Mi ha dato la parola...
PRESIDENTE. Onorevole Fabris, d'accordo... credo che lo stesso regime vada assicurato agli onorevoli Campa, Zacchera e Rosso...
Prendo, quindi, atto che l'articolo aggiuntivo Baldelli 7.031 è stato ritirato.