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TESTO INTEGRALE DELLE DICHIARAZIONI DI VOTO FINALE DEI DEPUTATI GIACOMO MANCINI E ALESSANDRO FORLANI SUL DISEGNO DI LEGGE DI RATIFICA N. 2071-A
GIACOMO MANCINI. Signor Presidente, l'Accordo Italia-India, che stiamo per ratificare, concerne il settore della produzione audiovisiva e consente alle produzioni congiunte italo-indiane di accedere agli aiuti nazionali, permettendo a ciascun Paese di usufruire delle potenzialità finanziarie e tecnico-artistiche dell'altro.
Tramite questo Accordo viene, quindi, concretamente promossa la produzione in comune di film competitivi, in quanto realizzati tramite le capacità tecniche e creativo-artistiche di cui entrambi i Paesi sono portatori.
La promozione della cooperazione cinematografica con l'India consentirà all'Italia di approfondire e intensificare le nostre relazioni culturali e commerciali con quel Paese.
Occorre sottolineare le opportunità di sviluppo offerte al settore cinematografico italiano, al quale viene fornita la possibilità di cooperare con un Paese come l'India, che è uno dei maggiori produttori cinematografici mondiali.
La maggiore presenza, quindi, di località, interpreti e registi italiani sui grandi schermi del cinema di «Bolliwood» consentirà agli artisti e, più in generale, ai professionisti italiani del settore di raggiungerePag. 49un pubblico vasto, che imparerà a conoscere meglio e apprezzare le nostre produzioni e co-produzioni. A tale proposito è bene ricordare che, in base al presente Accordo, alla categoria «film in coproduzione» vengono riconosciuti gli stessi benefici accordati in Italia e in India ai rispettivi film nazionali.
L'Accordo che oggi ci accingiamo a ratificare mira alla creazione di un quadro di maggiore certezza giuridica nei rapporti economici tra i Paesi coinvolti; per questo motivo, costituiscono un elemento indispensabile per lo sviluppo di una sana cooperazione economica, culturale e commerciale tra i Paesi interessati; concludo, perciò, annunciando il voto favorevole della Rosa nel Pugno al provvedimento in esame.
ALESSANDRO FORLANI. L'Accordo tra il Governo italiano e il Governo indiano, che oggi ci viene sottoposto per la ratifica, è stato concluso il 13 maggio 2005 e ha come oggetto la coproduzione audiovisiva e quindi la produzione in comune di film che, per le loro particolari caratteristiche, possano contribuire ad una maggiore conoscenza e comprensione tra i due Paesi, ad una reciproca percezione delle rispettive peculiarità culturali, ad avvicinare civiltà e orizzonti consentendo maggiori potenzialità di dialogo e di confronto. In questa fase, in cui sembrano purtroppo affermarsi barriere, pregiudizi e diffidenze tra culture e civiltà promananti da tradizioni o religioni diverse, anche a causa dell'allarme suscitato dall'intensificazione dei flussi migratori, la realizzazione di opere cinematografiche ed audiovisive in collaborazione può rappresentare un veicolo di forte impatto sull'opinione pubblica per diffondere una reciproca attenzione, curiosità, simpatia e una disposizione solidale tra le due popolazioni.
Conferendo poi nelle lavorazioni e nelle produzioni comuni tradizioni, sensibilità, costumi e tecnologie dei rispettivi Paesi, forse il nostro cinema troverà ulteriori occasioni di rilancio, adeguamento, conquista di mercato e competitività dopo anni di difficoltà e di crisi, talvolta legata anche ad una sorta di provincialismo. In una parola, un'occasione di universalizzazione, di avvicinamento a parametri di gradimento più estesi in area globale, soprattutto in virtù di temi e suggestioni derivanti da una cultura ed una sensibilità (quella indiana) che sono espressione di uno dei Paesi più grandi del mondo e che già sono assai diffusi, in virtù della lunga dominazione coloniale e delle massicce migrazioni e delle apprezzate elaborazioni culturali e filosofiche, anche al di fuori dei Paesi tradizionalmente abitati dall'etnia indiana. L'India è uno dei maggiori produttori cinematografici al mondo e riveste un ruolo prioritario nella produzione cinematografica asiatica.
Ci auguriamo che questo Accordo costituisca la condizione per pervenire alla realizzazione di rilevanti e qualificati prodotti cinematografici e audiovisivi. Per questo votiamo a favore del provvedimento.