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Discussione della mozione Leoni ed altri n. 1-00159 sulle iniziative in favore del popolo saharawi (ore 12,10).
(Intervento del Governo)
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il sottosegretario di Stato per gli affari esteri, Vittorio Craxi.
VITTORIO CRAXI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Signor Presidente, onorevoli deputati, vorrei ringraziare per la sensibilità con cui il Parlamento della Repubblica ha avviato la discussione su un tema e su una questione delicata, ma che al tempo stesso ci tocca da vicino - come avete ricordato anche voi - e non solo per i nostri interessi, ma anche perché abbiamo fatto riferimento a loro come nostri amici del deserto, come popoli ai quali l'Italia guarda con particolare amicizia e al tempo stesso con particolare preoccupazione.
Tuttavia, ritengo utile intervenire a nome del Governo della Repubblica nella discussione sulle linee generali della mozione cercando di fornire alcuni aggiornamenti utili sugli ultimi sviluppi della situazione nel Sahara occidentale.
È noto che lo scorso 30 aprile il Consiglio di sicurezza ha adottato la risoluzione sul rinnovo del mandato della missione Minurso. Tale risoluzione riprende quanto affermato dal Segretario generale nel suo rapporto semestrale sulla necessità di avviare il negoziato senza precondizioni tra il Marocco e il Fronte polisario al fine di superare la situazione di stallo e giungere quindi ad una soluzione equa e definitiva.
La risoluzione inoltre, sotto gli auspici di tali negoziati, invitava il Segretario generale a riferire in Consiglio, entro il 30 giugno prossimo, sui progressi ottenuti. In seguito a tale risoluzione, come ricordato poco fa dall'onorevole Gambescia, sono stati avviati in questi giorni, esattamente il 18 e 19 giugno a New York, i negoziati diretti tra Marocco e Fronte polisario, sotto gli auspici delle Nazioni Unite. Il dato positivo è che si è raggiunto l'accordo per una nuova tornata negoziale da tenersi entro la seconda settimana di agosto, sempre a New York. I colloqui sono avvenuti in una atmosfera generalmente definita buona sul piano dei rapporti e, già in questa prima fase, si è parlato di temi di fondo relativi ai territori, evitando procedure o schermaglie procedurali che avrebbero ritardato o impedito l'avviamento del dialogo e dei negoziati.Pag. 21
Riteniamo che si tratti di un processo che possa avere sviluppi positivi e per questo abbiamo lavorato nei mesi scorsi: il Ministro D'Alema in prima persona, il Viceministro Intini ed io stesso ci siamo fortemente impegnati e attivati per facilitare la ripresa dei negoziati diretti fra Marocco e Fronte polisario senza precondizioni nel rispetto del principio dell'autodeterminazione.
Di questo impegno ci è stato dato ampiamente atto da parte delle autorità marocchine e algerine e dei rappresentanti del Fronte polisario. La risoluzione votata in aprile è anche frutto dell'azione condotta dal Governo italiano, e per tale ragione non riteniamo opportuno, valutando le considerazioni espresse nella mozione, in questa fase negoziale che si sta aprendo sotto gli auspici e con il concorso delle Nazioni Unite, assumere delle iniziative unilaterali.
Nel nostro caso, non possiamo che confermare che manterremo la nostra posizione, facendo valere anche il nostro ruolo, in particolare nel Consiglio di sicurezza. Nel corso del dibattito avete fatto riferimento, giustamente, innanzitutto e soprattutto, al dramma umanitario che il popolo saharawi vive. Naturalmente, questo dramma non potrà che avere, attraverso la soluzione negoziale, una risoluzione definitiva (è questo il nostro auspicio). Sottolineo che abbiamo sempre manifestato attenzione e solidarietà ai saharawi, come ci è largamente riconosciuto dagli stessi rappresentanti del Fronte polisario.
La cooperazione italiana, la protezione civile e altri enti di carattere umanitario contribuiscono da anni ad alleviare, con interventi mirati e diretti, per quanto possibile, i forti disagi di quella popolazione. Se ciò sta in cima alle nostre preoccupazioni - come è giusto e come deve essere - ribadiamo che questo impegno non verrà meno, anche di fronte a un eventuale stallo negoziale, mantenendo saldo il principio, per così dire, di amicizia nei confronti delle parti in causa, non soltanto per ragioni di interesse generale, siano esse di carattere economico o collegate alla sicurezza, stabilità e pace dell'area, ma anche perché, nel corso della nostra storia, abbiamo sempre mantenuto nei confronti del popolo saharawi e dei governi algerino e marocchino un rapporto di franca, salda e solida amicizia. In virtù di questo, ci è riconosciuto un ruolo di terzietà, che può essere di grande aiuto, soprattutto ora che si avvia una seconda fase di carattere negoziale.
Per quanto concerne la mozione, ci riserviamo di esprimere il parere del Governo nel prosieguo del dibattito. L'impegno del Governo è comunque quello di venire incontro, nel modo più coerente e concreto possibile, agli orientamenti, ai principi e agli auspici espressi nella mozione stessa.
PRESIDENTE. Il seguito del dibattito è rinviato ad altra seduta.
Sospendo brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 12,50, è ripresa alle 13.