Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Si riprende la discussione.
PRESIDENTE. Anche per consentire il decorso del termine fissato per la presentazione di eventuali subemendamenti all'articolo aggiuntivo 20.0306 del Governo (Ulteriore nuova formulazione), sospendo la seduta fino alle ore 10,20.
La seduta, sospesa alle 9,40, è ripresa alle 10,55.
PRESIDENTE. Mi scuso con l'Assemblea per il ritardo con cui riprendiamo i nostri lavori.
Desidero precisare che l'interruzione si è protratta oltre il termine originariamente stabilito a seguito di varie riformulazioni, anche di carattere tecnico, che è stato necessario adottare con riferimento al testo della proposta emendativa presentata dal Governo, con la conseguente necessità di richiedere il parere della Commissione bilancio.
Comunico che sono stati ritirati gli articoli aggiuntivi Pedrini 20.031, 20.032 e 20.033, nonché l'articolo aggiuntivo Beltrandi 20.06.
Avverto che il Governo ha presentato una riformulazione che ricomprende il testo delle sue due proposte emendative già presentate 20.0305 e 20.0306 (Ulteriore nuova formulazione).
Avverto che le Commissioni I (Affari costituzionali) e V (Bilancio) hanno espresso l'ulteriore prescritto parere, che è distribuito in fotocopia (Vedi l'allegato A - A.C. 2480-A/R sezioni 1 e 2).
(Ripresa esame degli articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 20 - A.C. 2480-A/R)
PRESIDENTE. Riprendiamo l'esame degli articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 20 precedentemente accantonati (Vedi l'allegato A - A.C. 2480-A/R sezione 3).
Chiedo, dunque, al relatore il parere sull'articolo aggiuntivo 20.0305 (Nuova formulazione) del Governo.
MICHELE POMPEO META, Relatore. La Commissione accetta l'articolo aggiuntivo 20.0305 (Nuova formulazione) del Governo.
MARIO TASSONE. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MARIO TASSONE. Signor Presidente, faccio miei, a nome del gruppo dell'UDC, gli articoli aggiuntivi Pedrini 20.031 e 20.032, che sono stati ritirati dai presentatori.
PRESIDENTE. Onorevole Volontè, ovviamente li fa propri il gruppo?
LUCA VOLONTÈ. Sì, signor Presidente.
PRESIDENTE. Sta bene.
Avverto che, qualora fosse approvato l'articolo aggiuntivo 20.0305 (Nuova formulazione) del Governo, tali articoli aggiuntivi sarebbero comunque preclusi.
Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo 20.0305 (Nuova formulazione) del Governo.
BRUNO MELLANO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
BRUNO MELLANO. Signor Presidente, intervengo perché, durante la sospensione, anche io avevo «contrattato» con il Ministro Bianchi un'ulteriore piccola modifica in sede di riformulazione e il Ministro aveva dato il suo assenso.
Al termine del primo paragrafo dell'articolo aggiuntivo 20.0305 (Nuova formulazione) del Governo, si sarebbe potuto recuperare il senso dell'articolo aggiuntivo Beltrandi 20.06, e cioè il richiamo all'apposizione di apposite sagome. Il Ministro era d'accordo, come anche il relatore. Non cambia nulla, anche nella riformulazione così presentata, che è divisa per capoversi.Pag. 3Al termine del primo capoverso, si dovrebbero aggiungere le parole: «attraverso l'apposizione di apposite sagome».
PRESIDENTE. Il Governo?
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Signor Presidente, convengo con quanto è stato testé detto. Accedendo dunque alla richiesta avanzata, riformulo l'articolo aggiuntivo 20.0305 (Nuova formulazione) con questa aggiunta.
PRESIDENTE. Ministro, dovrebbe specificare la riformulazione esatta del testo.
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Alla fine del primo capoverso, dopo le parole: «collocati lungo le strade e autostrade», è aggiunta la frase «tramite apposizione di apposite sagome».
PRESIDENTE. Qual è il parere del relatore al riguardo?
MICHELE POMPEO META, Relatore. Il parere rimane favorevole, Presidente.
PRESIDENTE. Sta bene.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Moffa. Ne ha facoltà.
SILVANO MOFFA. Signor Presidente, non vorrei che all'Assemblea sfuggisse quanto è contenuto nella riformulazione del Governo e quanto, invece, era contenuto negli articoli aggiuntivi Pedrini 20.031 e 20.032, che - io credo - correttamente e utilmente l'onorevole Tassone ha fatto propri e a cui aggiungo la mia firma.
È stato svolto un lavoro abbastanza intenso in Commissione. La questione fondamentale, sulla quale la riformulazione del Governo non chiarisce esattamente le posizioni che pure erano emerse e che mi sembrava fossero sufficientemente condivise, consiste nel fatto che abbiamo edulcorato la sostanza dell'articolo aggiuntivo Pedrini 20.031. Tale articolo aggiuntivo, in effetti, poneva all'attenzione del Parlamento una questione fondamentale. Esiste già, infatti, un articolo del codice che obbliga gli enti proprietari e concessionari di strade ad adottare misure che garantiscano la sicurezza stradale, attraverso interventi che sono definiti dal codice stesso. Il problema è che, in molti casi, gli enti concessionari non hanno adempiuto a tale obbligo e quindi, ancora oggi, in molti tratti di autostrade vi sono guard rail non a norma. Il problema consisteva nell'intervenire con una misura sanzionatoria, mentre nella riformulazione dell'articolo aggiuntivo del Governo 20.0305 tale elemento sanzionatorio non è previsto, è molto edulcorato, viene rinviato, sostanzialmente non viene definito. Il Parlamento si sta assumendo una grossa responsabilità...
PRESIDENTE. La prego di concludere.
SILVANO MOFFA. Concludo, Presidente. O si ha il coraggio di dire, anche agli enti concessionari che chiedono il pagamento di un pedaggio, che hanno l'obbligo di garantire la sicurezza attraverso i guard rail, o si fa soltanto un'azione del tutto inutile!
PRESIDENTE. Onorevole Moffa, dovrebbe concludere.
SILVANO MOFFA. Pertanto insisto perché l'articolo aggiuntivo 20.0305 (Ulteriore nuova formulazione) del Governo venga corretto nel senso indicato.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Tassone. Ne ha facoltà.
MARIO TASSONE. Signor Presidente, il mio gruppo ha fatto propri gli articoli aggiuntivi Pedrini 20.031 e 20.032 e credo che, per questo, il relatore non me ne debba volere. Si è discusso moltissimo su un parere della Commissione Bilancio. Provvedere o non provvedere: certamente, ci troviamo di fronte ad una problematica che, nel tempo, si è riproposta anche in questa Assemblea.Pag. 4
L'interesse importante e fondamentale, che dobbiamo tenere presente, è quello dell'ammodernamento delle nostre strade. Vi è, quindi, una responsabilità degli enti proprietari e concessionari. Se vogliamo tutelare gli interessi di tali soggetti a discapito della sicurezza, certamente ne siamo padroni! Ho voluto riproporre gli articoli aggiuntivi Pedrini 20.031 e 20.032 poiché essi contengono una previsione sanzionatoria, in mancanza della quale abbiamo semplicemente annunci ed auspici, abbiamo soltanto la parolina d'ordine «adottano iniziative», mentre invece vi è l'esigenza di intervenire in termini cogenti e impositivi, per avere una garanzia di sicurezza sulle nostre strade!
PRESIDENTE. La prego di concludere.
MARIO TASSONE. Concludo, Presidente. Si è discusso moltissimo e forse, fuori da questa Assemblea, vi sono interessi contrastanti, enormi e di grande forza, mentre noi abbiamo soltanto l'interesse ad approntare misure sulla sicurezza stradale e in difesa della vita! Per tale motivo, abbiamo voluto fare nostri tali articoli aggiuntivi e, certamente, per questi stessi motivi, non potrò votare a favore dell'articolo aggiuntivo 20.0305 (Ulteriore nuova formulazione) del Governo.
LUCA VOLONTÈ. Bravo!
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Uggè. Ne ha facoltà.
PAOLO UGGÈ. Signor Presidente, anch'io intendo aggiungere la mia firma agli articoli aggiuntivi Pedrini 20.031 e 20.032, fatti propri dal gruppo dell'UDC, e vorrei evidenziare come, effettivamente, abbiamo trasformato, o stiamo tentando di trasformare, una norma volta a introdurre miglioramenti sulle condizioni di sicurezza stradale in una «norma-annuncio», che ha sicuramente l'effetto di comunicare all'opinione pubblica che si sta operando, che si sta facendo qualcosa per dare una risposta in termini di sicurezza stradale, senza però approntare, in realtà, misure attraverso cui realizzare tali interventi e, soprattutto, senza considerare cosa potrebbe accadere se tali interventi non fossero, poi, realizzati! Rischiamo di dare attuazione a una grida manzoniana che non produce il risultato voluto.
PRESIDENTE. La prego di concludere.
PAOLO UGGÈ. Concludo, Presidente.
Ritengo che il collega Tassone, così come l'onorevole Moffa, abbiano dimostrato chiaramente come, invece, tutti noi ci stiamo impegnando al fine di creare condizioni perché effettivamente si realizzino condizioni di maggior sicurezza.
Pertanto, chiedo che, da parte di ogni singolo parlamentare, vi sia una riflessione attenta ed il voto favorevole sugli articoli aggiuntivi che, fatti proprii dal gruppo dell'UDC, sono da noi condivisi.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Pedrini. Ne ha facoltà.
EGIDIO ENRICO PEDRINI. Signor Presidente, siamo arrivati alla riformulazione degli articoli aggiuntivi in quanto, come mi è stato riferito, la Commissione bilancio aveva espresso parere contrario. Sinceramente, a tutt'oggi, non ho compreso il motivo di tale parere, anche perché accade che si esprima parere contrario senza motivazione. Pertanto, mi rimangono dei dubbi. Infatti, con gli articoli aggiuntivi a mia firma si proponeva sostanzialmente di imporre agli enti locali il rispetto delle norme di legge e agli enti concessionari il rispetto del contenuto del provvedimento concessorio e della relativa convenzione e di provvedere, conseguentemente, a mettere a norma tutte le prescrizioni relative alle barriere di sicurezza stradale e alla segnaletica.
Le principali cause di morte delle vittime della strada sono dovute al fondo stradale e alla segnaletica. Pertanto, mediante gli articoli aggiuntivi in questione, si proponeva che venissero ridotte la spesa sanitaria a causa degli incidenti stradali -Pag. 5che ogni anno incide per 35 miliardi di euro (pari a circa 70 mila miliardi di vecchie lire) - e le spese generali. Pertanto, si intendeva portare una voce di spesa del bilancio degli enti locali tra gli investimenti anziché tra le spese generali. Per di più, con riferimento ai concessionari, si intendeva introdurre l'obbligo di rispettare la legge, il contenuto del provvedimento concessorio e della relativa convenzione o contratto. Pertanto, l'obiettivo era quello di effettuare investimenti, in uno Stato che è sempre molto povero per quanto riguarda le risorse finanziarie destinabili agli investimenti, e, mi si passi l'espressione, di accrescere il valore patrimoniale dello Stato.
Oltretutto, avremmo potuto iniziare a metterci in regola con l'Unione europea, la quale richiede la riduzione del numero di vittime della strada, in quanto rappresentiamo il fanalino di coda dell'Europa. È di questa mattina la notizia che l'Inghilterra è riuscita a ridurre le vittime della strada, in pochissimo tempo, del 30 per cento. Pertanto, anche noi avremmo potuto fare quanto avviene in altri Paesi. Devo confessare di aver visto troppa timidezza nei confronti dei concessionari.
Tuttavia, poiché mi è stato detto che in presenza del parere contrario della Commissione bilancio - che, anche in mancanza di motivazioni, impedisce ad un componente di altra Commissione di espletare il proprio lavoro fino in fondo - il provvedimento in discussione avrebbe potuto essere rinviato alle Camere o impugnato, non abbiamo ritenuto di assumerci la responsabilità, nel momento in cui si interviene per ridurre le vittime della strada, di ritardare l'entrata in vigore del provvedimento stesso così impedendo, di fatto, il raggiungimento dell'obiettivo che ci si prefigge.
Nei due articoli aggiuntivi - che, a mio avviso, sono condivisibili nel testo presentato, e che, lo comprendo, sono frutto di una mediazione - si fa riferimento, nel primo, alle sanzioni amministrative, nell'altro, al fatto che qualora il 50 per cento dei proventi delle sanzioni non venissero devoluti, come prescritto, verrebbero applicate misure sanzionatorie amministrative.
Pertanto, si trattava di un espediente per trovare una soluzione e un accordo. I componenti del Comitato dei nove mi daranno atto che, in Commissione, questa mattina, al momento della riformulazione, ho cercato anche il loro consenso, che inizialmente sembrava esserci, in modo che, come giustamente detto dagli onorevoli Tassone, Uggè e Moffa, il testo non si limitasse ad esprimere solo sentimenti o norme non cogenti ma mettesse il Governo, con apposita delega, nelle condizioni di rendere davvero cogenti tali norme.
Concludo dicendo che sono sconfortato, da un certo punto di vista, perché si è restii a punire con sanzioni amministrative, aziende che hanno altri proventi oltre quelli previsti dagli atti concessori, allorquando non rispettino ciò che sono tenute a fare per legge, per atto concessorio, per convenzione e per contratto.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Armani. Ne ha facoltà.
PIETRO ARMANI. Signor Presidente nella precedente legislatura ho fatto parte della Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici e vorrei ricordare che se il Governo ha dovuto trovare una soluzione più «edulcorata» rispetto a quanto proposto dagli articoli aggiuntivi fatti giustamente propri dai colleghi Tassone, Uggè e Moffa, è dovuto alla norma contenuta nell'articolo 12 del decreto fiscale collegato alla legge finanziaria per il 2007. In tale norma il Ministro dei lavori pubblici e delle infrastrutture ha voluto rimettere in discussione tutte le concessioni di punto in bianco, a partire da quelle già esistenti invece di affrontare singolarmente aspetti delle concessioni vigenti per i problemi della realizzazione dei guard rail.
PRESIDENTE. Onorevole Armani, concluda.
Pag. 6PIETRO ARMANI. Concludo Presidente. Quindi, il Governo si trova oggi a dover concedere ciò che avrebbe potuto deliberare se non fosse esistita la norma, assolutamente demagogica, contenuta nell'articolo 12 che, com'è noto, ha provocato un gigantesco contenzioso.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Barani. Ne ha facoltà.
LUCIO BARANI. Signor Presidente, signor Ministro, non riusciamo a capire perché questo Governo è così debole con i forti, con le grandi società concessionarie. Qual è il cordone ombelicale che vi lega e vi impedisce di fare gli interessi dei cittadini, degli automobilisti e della sicurezza, a favore delle società concessionarie? Perché non si vuole obbligare le società concessionarie di autostrade o di strade extraurbane a larga percorrenza a mettersi in regola, ad usare asfalto e segnaletica orizzontale e verticale adeguati, ad illuminare le strade ed a munirle di protezioni, di barriere e di guard rail a norma di legge? Perché non le si vuole costringere a far ciò? Andate a vedere ciò che accade in altre Nazioni che hanno già superato tale «timidezza» nei confronti delle concessionarie, delle grandi multinazionali concessionarie. Andate in Olanda e in Belgio e troverete autostrade sempre illuminate in ogni punto, andate anche in Francia, in Svizzera, in Germania. Solo in Italia, dove si vogliono favorire i forti interessi dei grandi gruppi che gestiscono le autostrade, non si impone un adeguamento.
Signor Ministro, le porto l'esempio di una mia esperienza personale quando, rivolgendomi alla magistratura, ho costretto la società concessionaria dell'autostrada della Cisa, la A15, a cambiare tutti i guard rail ed a metterli a norma, facendolo imporre dalla magistratura...
PRESIDENTE. Onorevole Barani, concluda.
LUCIO BARANI. Concludo, Presidente. Non ci sono più stati incidenti mortali a causa della mancanza di barriere; ci sono stati incidenti, ma le barriere hanno impedito che diventassero mortali. Quindi, essere deboli con i forti non vi fa sicuramente onore.
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Signor Presidente volevo chiarire che il lungo lavoro, svolto tra ieri sera e stamattina sia in modo informale sia nell'ambito del Comitato dei nove, sui due articoli aggiuntivi dell'onorevole Pedrini e sull'articolo aggiuntivo dell'onorevole Beltrandi ed altri, aveva tre obiettivi.
Il primo era fare in modo che si potessero effettuare gli interventi richiesti, in particolare l'adeguamento delle barriere autostradali e stradali in genere e le misure atte ad evitare l'impatto di volatili contro le barriere lungo le strade.
Il secondo obiettivo era fare in modo che ci fosse il consenso della V Commissione, che in precedenza non era stato dato su alcuno dei tre articoli aggiuntivi ricordati. Il terzo obiettivo era fare in modo che ci fosse la possibilità di avere più efficaci strumenti di intervento nei confronti sia dei concessionari, sia degli enti proprietari, sia ancora degli enti locali in genere sulle strade per far sì che venisse rispettata la devoluzione di almeno il 50 per cento delle quote per interventi di sicurezza stradale.
La riformulazione dell'articolo, per come è stata presentata dal Governo, ha avuto l'approvazione della V Commissione. Si chiede che vengano fatti tali interventi sulle due opere a cui si è fatto cenno, e si dà mandato al Governo di riformulare il regolamento, prevedendo anche misure sanzionatorie (è scritto esplicitamente nell'articolo aggiuntivo in questione) nei confronti di chi non rispetta la devoluzione della quota per tali interventi. Mi sembra, quindi, che questa formulazione sia un ragionevole punto di equilibrio fra le varie istanze che erano state evidenziate.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Rotondo. Ne ha facoltà.
ANTONIO ROTONDO. Signor Presidente, a me sembra strano che si stia sviluppando una discussione di questo tipo, anche perché con l'articolo aggiuntivo in esame, riformulato dal Governo, si cerca di dare soluzione a una questione annosa che si trascina veramente da molto tempo, cari colleghi, presente anche nella scorsa legislatura ed a cui non era mai stata data una risposta. Non si era mai tentato di darvi risposta. Ora cerchiamo di intervenire su questo problema. Rilevo, fra l'altro, un dato significativo: i due articoli aggiuntivi ricordati sono stati fatti propri da alcuni rappresentanti molto autorevoli della precedente maggioranza, che fra l'altro nella scorsa legislatura avevano anche responsabilità importanti.
Fra l'altro, i due articoli aggiuntivi citati, cari colleghi, non sono legittimi, perché non è possibile sanzionare con un decreto ministeriale enti pubblici, enti locali. Ciò è inammissibile. Non capisco come si possa incorrere in un errore di tal genere, e fra l'altro non capisco come sia possibile fare una polemica su azioni nei confronti dei concessionari che per la prima volta - ripeto, per la prima volta - sono state fatte in questa legislatura e non sono state fatte precedentemente.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Lovelli. Ne ha facoltà.
MARIO LOVELLI. Signor Presidente, invito veramente i colleghi a leggere con attenzione l'articolo aggiuntivo riformulato dal Governo, che dà tutte le risposte ai problemi e agli interrogativi posti alla nostra attenzione. Ho avvertito molta enfasi in interventi di colleghi che mi hanno preceduto sulla necessità di privilegiare gli interessi dei cittadini utenti e non quelli dei costruttori. Aggiungerei: né quelli dei costruttori, né dei concessionari, né quelli dei costruttori di barriera o di segnaletica stradale. Dobbiamo legiferare affinché si intervenga in materia di sicurezza sulle nostre strade in modo adeguato.
La formulazione che viene proposta - e ringrazio anche il Ministro per l'impegno profuso insieme alla Commissione per arrivare a questo risultato - parte proprio da questo presupposto e dà un indirizzo che, direi, è abbastanza puntuale e preciso. Anche perché, in termini giuridici l'impostazione iniziale degli articoli aggiuntivi aveva il difetto che è stato ricordato dal collega Rotondo, ossia non era possibile demandare a un decreto del Ministero dei trasporti la determinazione di un impianto sanzionatorio.
Con questa impostazione il problema viene affrontato seriamente, sia per quanto riguarda la destinazione del 50 per cento (il noto articolo 208 del codice della strada) dei proventi dalle sanzioni, sia per quanto riguarda la finalizzazione, e cioè le barriere di sicurezza e l'impatto degli uccelli sulla circolazione stradale, problema quest'ultimo sollevato da una proposta emendativa presentata da colleghi del gruppo La Rosa nel Pugno.
Mi pare, quindi, che quella al nostro esame sia una riformulazione valida, che risolve talune incertezze contenute nei testi precedenti: invito pertanto l'Assemblea ad approvare questa proposta emendativa.
Invito inoltre i colleghi che hanno fatto propri i successivi articoli aggiuntivi - dopo che l'onorevole Pedrini li ha ritirati - a svolgere con noi questa riflessione, per arrivare ad una conclusione univoca. Dico ciò anche perché, dopo che ieri i lavori dell'Assemblea sono stati sospesi proprio su questo punto, è stato svolto un buon lavoro nel corso della serata e della mattinata odierna: sarebbe dunque auspicabile che concludessimo insieme tale lavoro, in maniera costruttiva.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Giudice. Ne ha facoltà.
GASPARE GIUDICE. Signor Presidente, in merito alla nuova riformulazione dell'articoloPag. 8aggiuntivo da parte del Governo, che ha causato il ritiro di una serie di altre proposte, vorrei comprendere un aspetto: la Commissione bilancio ha espresso su di esso il proprio parere favorevole, nonostante ciò comporti il trasferimento di parte dei proventi delle sanzioni amministrative per talune finalità. Quel che non riesco a comprendere è la ragione per cui analoghe proposte emendative (ad esempio quella presentato dal collega Baldelli, e quelle di molti altri colleghi), che pure destinavano parte di tali risorse a fondi speciali, ad esempio, a quello per le vittime della strada, non hanno trovato d'accordo il Governo, in quanto quest'ultimo ha sostenuto che stornare parte di tali proventi significava intervenire sulle finanze degli enti locali.
PRESIDENTE. La invito a concludere.
GASPARE GIUDICE. Vorrei dunque comprendere quale sia la logica per cui, in quel caso, il Governo ha ritenuto di non esprimere parere favorevole - nonostante le legittime destinazioni previste da tali proposte emendative, firmate da taluni colleghi (fra gli altri, l'onorevole Baldelli) - mentre questa volta esso non interviene: eppure, anche in questo caso mi pare si stia intervenendo sulla finanza degli enti locali.
PRESIDENTE. Deve concludere.
GASPARE GIUDICE. Vorrei dunque sapere se il parametro sia uguale per tutti o se sia differenziato: capisco che la vicenda degli uccelli...
PRESIDENTE. La invito a concludere, onorevole Giudice.
GASPARE GIUDICE. ...ha assorbito maggiore attenzione da parte del Governo, ma credo che su questo aspetto vada assolutamente svolta una riflessione,poiché non si può parlare di presenza o assenza di copertura, a piacimento.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Baldelli. Ne ha facoltà.
SIMONE BALDELLI. Signor Presidente, desidero associarmi alle considerazioni svolte dall'onorevole Giudice - con grande chiarezza, linearità e competenza - in merito alla proposta del Governo al nostro esame. È curioso che si abbia - è questa una considerazione che rivolgo all'Assemblea, alla Presidenza ed al Governo - un «doppiopesismo» così evidente su proposte emendative che presentano sostanzialmente il medesimo impatto finanziario (alcune già presentate da noi ed altre presentate dal collega Pedrini).
In altri termini, è curioso che, da un lato si aggiri il problema dell'impatto finanziario degli emendamenti - che pure è discutibile, poiché si tratta sempre di sanzioni eventuali - attraverso la formula «senza oneri per lo Stato e con le disponibilità finanziarie presenti», e dall'altro lato, la Commissione bilancio contesti la possibilità di introdurre determinati incentivi o normative perché comportano eventuali aggravi. Vi è, poi, un altro elemento curioso, costituito dalle sanzioni eventuali iscritte al bilancio; così come è stato curioso il «siparietto» sull'impatto degli uccelli e sulla consultazione dei membri della Commissione.
PRESIDENTE. Avverto che è stata chiesta la votazione nominale mediante procedimento elettronico.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 20.0305 (Ulteriore nuova formulazione) del Governo, accettato dalla Commissione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 9
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 415
Votanti 414
Astenuti 1
Maggioranza 208
Hanno votato sì 242
Hanno votato no 172).
Prendo atto che i deputati Dato, Sanna e Bellillo hanno segnalato di non essere riusciti a votare.
MARIO TASSONE. Scampato pericolo!
PRESIDENTE. Risultano pertanto preclusi i successivi articoli aggiuntivi Pedrini 20.031 e 20.032.
(Esame dell'articolo 30 - A.C. 2480-A/R)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 30
(Vedi l'allegato A - A.C. 2480-A/R sezione 4), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 30.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 424
Votanti 420
Astenuti 4
Maggioranza 211
Hanno votato sì 248
Hanno votato no 172).
(Esame degli ordini del giorno - A.C. 2480-A/R)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli ordini del giorno presentati (Vedi l'allegato A - A.C. 2480-A/R sezione 5).
Avverto che l'ordine del giorno Beltrandi n. 9/2480-A-R/1 è stato ritirato e che l'ordine del giorno n. 9/2480-A-R/36 si intende a prima firma Volontè.
Qual è il parere del Governo?
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Signor Presidente, vorrei dire preliminarmente che, dopo aver esaminato tutti gli ordini del giorno presentati, a me sembra che essi siano tutti meritevoli di attenzione da parte del Governo e meritevoli, pertanto, di accoglimento. Se la Presidenza lo ritiene, vorrei, però, per ciascuno di essi precisare brevemente le motivazioni, oppure dare complessivamente un giudizio di accoglimento.
L'ordine del giorno Beltrandi n. 9/2480-A-R/1, come detto, è stato ritirato.
L'ordine del giorno Contento n. 9/2480-A-R/2 deve essere senz'altro accettato, poiché pone un problema importante di adeguamento della segnaletica orizzontale nelle strade in cui si può incorrere in errore nell'imboccare un tipo di corsia o l'altro. Esso rientra, infatti, in un quadro di interventi - e ve ne sono molti altri, in questo senso, negli ordini del giorno presentati - di adeguamento della segnaletica stradale.
L'ordine del giorno Gianfranco Conte n. 9/2480-A-R/3, come altri successivi e simili ordini del giorno, chiede un intervento nei confronti delle compagnie assicurative. Si tratta di una iniziativa che il Ministero dei trasporti può sollecitare e che richiede l'intervento del Ministero delle attività produttive e che, quindi, ci impegniamo, per quanto di nostra competenza, a condividere.
Il Governo accetta l'ordine del giorno Tassone n. 9/2480-A-R/4 - se ne era anche discusso -, anche se bisognerà capire quale sia la formulazione esatta da dare all'uso di questi dispositivi.
Per ognuno degli ordini del giorno che richiedono una copertura finanziaria è chiaro che bisognerà provvedere preliminarmente. Il Governo accetta l'ordine del giorno Palomba n. 9/2480-A-R/5 nella parte che prevede la disponibilità dell'etilometro, sebbene vi siano, anche a talePag. 10riguardo, problemi finanziari da affrontare.
Quanto all'ordine del giorno Pizzolante n. 9/2480-A-R/6, il Governo ritiene opportuna l'emanazione, da parte del Ministero, della circolare in oggetto, precisando la durata delle pause di guida, soprattutto per l'autotrasporto professionale.
In relazione all'ordine del giorno Uggè n. 9/2480-A-R/7 va fatta una riflessione sulle implicazioni dell'allargamento ad un maggior numero di autoveicoli commerciali delle disposizioni sui limiti, ma il Governo si impegna ad esaminarlo.
Quanto all'ordine del giorno Zeller n. 9/2480-A-R/8, il Governo dà assicurazione che il tavolo tecnico di cui si parla verrà convocato in tempi brevi.
In merito all'ordine del giorno Attili n. 9/2480-A-R/9, che fa riferimento, anch'esso, ad un discorso di riduzione delle tariffe assicurative, il Ministero provvederà, per la parte di sua competenza, all'iniziativa.
L'ordine del giorno Zacchera n. 9/2480-A-R/10 contiene uno dei primi impegni assunti dal Ministero in termini di campagne preventive.
L'ordine del giorno Mellano n. 9/2480-A-R/11 è condivisibile. Tuttavia, è necessario verificare, con la direzione generale, le implicazioni, dal punto di vista tecnico, dell'uso di un altro tipo di asfalto.
Relativamente all'ordine del giorno Zanetta n. 9/2480-A-R/12, occorre superare un'ambiguità nella formulazione del testo, o comunque esplicitare diversamente il testo stesso, per consentire anche a chi non abbia conseguito la patente A di accedere ai corsi di preparazione. Non sono del tutto convinto che vi sia una forte differenza fra conducenti di sesso maschile e femminile; in ogni caso, si tratta di un'indicazione su cui si può riflettere.
In merito all'ordine del giorno Poretti n. 9/2480-A-R/13, condividiamo senz'altro la necessità di uniformare i test per l'accertamento del consumo di stupefacenti.
Per quanto concerne l'ordine del giorno Brugger n. 9/2408-A-R/14, riteniamo di dover accogliere il suggerimento in esso contenuto; tuttavia, la questione va studiata sul piano tecnico, e riguarda l'intervallo di tempo con cui effettuare le prove con etilometro.
Il Governo accetta senz'altro l'ordine del giorno Cancrini n. 9/2480-A-R/15. Si prevede l'obbligo di indicare criteri precisi per quanto riguarda il sistema degli accertamenti in merito all'assunzione di sostanze stupefacenti e psicotrope.
Per quanto riguarda l'ordine del giorno Gioacchino Alfano n. 9/2480-A-R/16, dobbiamo verificare le competenze del Ministero, ed eventualmente coinvolgerne altre, su una diversa impostazione del bilancio delle amministrazioni comunali, riguardo alle somme introitate con autovelox.
Il Governo accetta l'ordine del giorno Aracu n. 9/2480-A-R/17. Il contenuto di tale atto di indirizzo rientra nella medesima logica, di fare in modo che tali apparecchiature non vengano usate in modo improprio.
Il Governo accetta l'ordine del giorno Floresta n. 9/2480-A-R/18, riguardante la devoluzione degli incassi dovuti a infrazioni al codice della strada alla manutenzione delle strade.
In merito all'ordine del giorno Aprea n. 9/2480-A-R/19, riguardante le campagne informative, si tratta di un'indicazione che il Ministero sta già percorrendo.
Per quanto riguarda l'ordine del giorno Fratta Pasini n. 9/2480-A-R/20, è necessario effettuare una verifica tecnica da parte del Ministero in merito alla taratura metrica degli apparecchi. Qualora si riscontri effettivamente la presenza di una tolleranza che induce in errore, andrebbe sicuramente introdotto un sistema di controllo della taratura più incisivo.
Relativamente all'ordine del giorno Zorzato n. 9/2480-A-R/21, concernente la soglia di applicazione delle «ganasce fiscali», ritengo si tratti di materia estranea alle competenze del Ministero dei trasporti; tuttavia, faremo presente tale questione al Ministero dell'economia e delle finanze.
Sull'ordine del giorno Giovanardi n. 9/2480-A-R/22, ho già accennato ieri che il Ministero condivide tale impostazione, relativa all'inibizione della vendita di superalcoliciPag. 11in certe fasce temporali. L'orario proposto, dalle 2 alle 6, sembra congruo rispetto alle finalità che ci proponiamo. Il Governo pertanto si intende impegnato ad adottare le più opportune iniziative.
L'ordine del giorno Santelli n. 9/2480-A-R/23 riguarda restrizioni derivanti dai lavori sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria. È stato presentato nei giorni scorsi dalla Società autostrade un programma straordinario relativo alla circolazione nel periodo estivo. Faremo presente questa ulteriore indicazione che ci è stata fornita.
Il Governo accetta l'ordine del giorno Velo n. 9/2480-A-R/24, concernente le modalità con cui consentire, all'interno delle autovetture, l'uso di apparecchiature che possono comportare distrazione del guidatore (DVD, apparecchi con display ed altro).
L'ordine del giorno Lovelli n. 9/2480-A-R/25 riguarda il caso particolare degli incidenti che si verificano a causa della sonnolenza. Si tratta di un complesso di questioni che vengono poste in evidenza, di cui il Ministero si farà carico all'interno delle modifiche al codice della strada.
L'ordine del giorno Colucci n. 9/2480-A-R/26 riguarda la promozione di strumenti di protezione innovativa per conducenti di ciclomotore. In questo caso, è necessario precisare esattamente di cosa parliamo. Se strumenti omologati di questo genere sono già esistenti, il Ministero ne farà comunque oggetto delle sue campagne di prevenzione.
L'ordine del giorno Campa n. 9/2480-A-R/27 concerne, come altri in precedenza, l'azione a favore dell'aumento dei controlli sulla strada. Si tratta di specificare controlli particolari dedicati ai mezzi pesanti: è un'indicazione che questo Ministero condivide.
L'ordine del giorno Misuraca n. 9/2480-A-R/28 riguarda un problema particolare, ovvero l'attuazione di un accordo già intervenuto per l'apertura di un casello autostradale sulla A22. La competenza è del Ministero delle infrastrutture, quindi ci faremo carico di segnalare tale problematica al Ministro Di Pietro.
L'ordine del giorno Baldelli n. 9/2480-A-R/29 verte su iniziative volte a rendere possibile la vendita di strumenti per la misurazione del tasso alcolico nei pubblici esercizi; anche in questo caso, ne faremo oggetto di indicazione nelle campagne promozionali e persuasive.
L'ordine del giorno Fabris n. 9/2480-A-R/30 concerne la tracciatura di frecce direzionali lungo le rampe d'accesso, e viene senz'altro accolto dal Governo.
L'ordine del giorno Garagnani n. 9/2480-A-R/31 riguarda un problema già affrontato in altri ordini del giorno; ne condividiamo l'impostazione, ed è relativo a misure atte ad evitare un utilizzo distorto delle apparecchiature di rilevamento dei limiti di velocità.
L'ordine del giorno Meta n. 9/2480-A-R/32 viene accettato dal Governo, a condizione che sia riformulato, nel senso di sostituire le parole: «31 luglio» con le parole: «31 agosto», poiché, vista la complessità del provvedimento, è possibile che sia necessario un termine maggiore.
L'ordine del giorno Barbi n. 9/2480-A-R/33 viene senz'altro accettato, ma credo che il suo contenuto sia ricompreso nella proposta emendativa da ultimo votata.
L'ordine del giorno Merloni n. 9/2480-A-R/34 concerne una materia di competenza del Ministero della salute, cui faremo presente l'opportunità di evidenziare il più possibile appositi simboli sulle confezioni dei medicinali che possono produrre sonnolenza.
L'ordine del giorno Beltrandi n. 9/2480-A-R/35 impegna il Governo a procedere ad una modifica che il Governo stesso condivide, concernente una tabella in cui si riportano gli elementi sui quali debbono essere effettuati controlli periodici, ivi compresi i dischi frenanti.
L'ordine del giorno Vannucci n. 9/2480-A-R/38 riguarda una sollecitazione ai concessionari di strade e autostrade, affinché provvedano a segnalare siti di specifico interesse architettonico e ambientale, ed è. sicuramente condiviso.
L'ordine del giorno Rossi Gasparrini n. 9/2480-A-R/37 concerne l'incentivazione dell'uso di apparecchiature che, attraversoPag. 12sistemi satellitari, inviino all'interno dell'automobile l'indicazione della velocità consentita su quella strada e dell'eventuale situazione di superamento della velocità. Anche in questo caso, si tratta di valutare l'intervento sia sul piano tecnico sia su quello dei possibili costi.
Infine, l'ordine del giorno Tassone n. 9/2480-A-R/36...
PRESIDENTE. L'ordine del giorno n. 9/2480-A-R/36 è a firma Volontè, Ministro Bianchi.
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. L'ordine del giorno sollecita iniziative, da parte dei concessionari e degli enti locali, per interventi volti ad intensificare i controlli e a migliorare la segnaletica stradale. Si tratta di argomenti sui quali abbiamo discusso, ed è del tutto evidente che il Governo è d'accordo.
PRESIDENTE. Prendo atto, dunque, che il Governo accetta tutti gli ordini del giorno, fatto salvo l'ordine del giorno Meta n. 9/2480-A-R/32, sul quale vi è una proposta di riformulazione.
Onorevole Meta, accetta la riformulazione proposta dal Governo del suo ordine del giorno n. 9/2480-A-R/32?
MICHELE POMPEO META. Sì, signor Presidente. Si tratta della posticipazione di un termine, dal 31 luglio al 31 agosto.
PRESIDENTE. Ricordo che il Governo ha accettato tutti gli ordini del giorno.
Pertanto devo intendere le richieste di intervento, pervenute alla Presidenza, volte ad insistere per la votazione dell'ordine del giorno di cui è primo firmatario colui che chiede la parola.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Tassone. Ne ha facoltà.
MARIO TASSONE. Signor Presidente, mi consenta preliminarmente di dare atto al Ministro dello sforzo che ha fatto, anche per contemperare varie esigenze, perché alcune nostre proposte emendative, che non sono state accolte, hanno trovato accoglimento in ordini del giorno di analogo contenuto. Ritengo che sia stato uno sforzo non indifferente, e se ci fosse stata una maggiore capacità di ricezione nella fase di produzione emendativa sarebbe stato molto utile anche per l'economia dei nostri lavori. Tuttavia, il Ministro ha seguito i lavori e ha letto tutti gli ordini del giorno, e gliene diamo atto.
Insisto per la votazione del mio ordine del giorno n. 9/2480-A-R/4, perché si tratta di un impegno assunto anche da parte dell'Assemblea, su proposta del relatore, con l'accordo anche del Ministro dei trasporti.
Chiedo inoltre di aggiungere la mia firma all'ordine del giorno Volontè n. 9/2480-A-R/36, perché, anche in questo caso, si tratta di un impegno assunto coralmente, con l'invito a ritirare un emendamento, come accaduto per l'ordine del giorno precedente. Anche per tale ulteriore ordine del giorno chiedo un accoglimento formale da parte dell'Assemblea, che mi auguro possa essere convergente rispetto agli impegni assunti.
PRESIDENTE. Sta bene. Pertanto, lei chiede che vengano posti in votazione il suo ordine del giorno n. 9/2480-A-R/4 e l'ordine del giorno Volontè n. 9/2480-A-R/36, di cui è cofirmatario.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Tassone n. 9/2480-A-R/4, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 421
Votanti 419
Astenuti 2
Maggioranza 210
Hanno votato sì 414
Hanno votato no 5).
Prendo atto che il deputato Viola ha segnalato di non essere riuscito a votare.Pag. 13
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Volontè n. 9/2480-A-R/36, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 426
Votanti 424
Astenuti 2
Maggioranza 213
Hanno votato sì 417
Hanno votato no 7).
Prendo atto che la deputata Cioffi ha segnalato di non essere riuscita a votare.
EGIDIO ENRICO PEDRINI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
EGIDIO ENRICO PEDRINI. Signor Presidente, vorrei aggiungere la mia firma ai seguenti ordini del giorno: Contento n. 9/2480-A-R/2, Zeller n. 9/2480-A-R/8, Attili n. 9/2480-A-R/9, Mellano n. 9/2480-A-R/11, Gioacchino Alfano n. 9/2480-A-R/16, Aracu n. 9/2480-A-R/17, Floresta n. 9/2480-A-R/18, Aprea n. 9/2480-A-R/19, Fratta Pasini n. 9/2480-A-R/20, Zorzato n. 9/2480-A-R/21, Colucci n. 9/2480-A-R/26, Campa n. 9/2480-A-R/27, Garagnani n. 9/2480-A-R/31 e Barbi n. 9/2480-A-R/33.
PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Pedrini. Tuttavia, l'aggiunta della firma ha un valore puramente simbolico, poiché, come lei sa, ciascun deputato può presentare un solo ordine del giorno.
CESARE CAMPA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CESARE CAMPA. Signor Presidente, chiedo di aggiungere la mia firma all'ordine del giorno Zanetta n. 9/2480-A-R/12.
PRESIDENTE. Sta bene.
MICHAELA BIANCOFIORE. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MICHAELA BIANCOFIORE. Signor Presidente, ringrazio il Ministro e il Governo per l'accoglimento dell'ordine del giorno Misuraca 9/2480-A-R/28, di cui sono cofirmataria.
Sono consapevole, signor Ministro, che la competenza per la costruzione del casello di Laives è del Ministero delle infrastrutture; tuttavia, il precedente Governo ha già finanziato il casello perché richiesto da tutta la popolazione della Bassa Atesina, zona in cui incide la strada statale n. 12. Tale strada taglia in due proprio la città di Laives, situata alle porte di Bolzano, una «città dormitorio» che, essendo tagliata in due da questa strada, ha avuto molti problemi in ordine alla tutela della sicurezza e della salute.
Insisto, quindi, per la votazione l'ordine del giorno Misuraca n. 9/ 2480-A-R/28, dal momento che anche i sindaci della Bassa Atesina, che non sono sindaci di centrodestra, bensì di centrosinistra, sono tutti concordi sulla costruzione di tale casello (si tratta di una questione che, in Alto Adige, si trascina da molto tempo, per l'ostracismo di alcune parti).
PRESIDENTE. Sta bene. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Misuraca n. 9/2480-A-R/28, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 423
Votanti 418
Astenuti 5
Maggioranza 210
Hanno votato sì 410
Hanno votato no 8).
PAOLO UGGÈ. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PAOLO UGGÈ. Signor Presidente, intervengo solo per aggiungere la mia firma all'ordine del giorno Campa n. 9/2480-A-R/27.
FABIO GARAGNANI. Chiedo di parlare per un chiarimento.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FABIO GARAGNANI. Signor Presidente, dall'intervento del Ministro non ho capito se il mio ordine del giorno n. 9/2480-A-R/31 è stato accolto o ci sono state altre considerazioni, perché il Ministro non si è espresso chiaramente. Chiedo, dunque, al Ministro di ribadire l'accoglimento o meno di tale ordine del giorno.
PRESIDENTE. Il Governo?
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Signor Presidente, onorevole Garagnani, confermo di accettare l'ordine del giorno n. 9/2480-A-R/31.
ANTONIO BORGHESI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ANTONIO BORGHESI. Signor Presidente, intervengo sull'ordine del giorno Misuraca n. 9/ 2480-A-R/28, relativo alla A22, per invitare il Governo a non recedere di fronte ad atteggiamenti corporativi da parte delle associazioni....
PRESIDENTE. Onorevole Borghesi, sono costretta ad interromperla, in quanto lei non è firmatario di alcun ordine del giorno, e quindi non capisco su cosa stia intervenendo. Ricordo che il Governo ha accettato tutti gli ordini del giorno.
ANTONIO BORGHESI. Intervengo a titolo personale sull'ordine del giorno.
PRESIDENTE. Le chiedo scusa, onorevole Borghesi, ma non può intervenire a titolo personale. I colleghi firmatari degli ordini del giorno possono intervenire per chiedere di porli in votazione. Ricordo nuovamente che il Governo ha accettato tutti gli ordini del giorno e che non siamo in fase di discussione.
SIMONE BALDELLI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SIMONE BALDELLI. Signor Presidente, intervengo per ringraziare il Ministro, che, a differenza di altri suoi colleghi, nel corso di tutta la discussione è stato presente in aula ed ha risposto puntualmente alle obiezioni e alle proposte emendative dei colleghi (Applausi). Di ciò diamo atto al Ministro, e ringrazio anche il relatore Meta, che, con competenza, ha seguito l'iter del provvedimento.
Tuttavia, devo esprimere un rammarico, signor Ministro, presidente Meta, in quanto alcune proposte contenute negli ordini del giorno, su cui c'è stata un'ampia disponibilità del Governo, avrebbero potuto essere accolte nel testo.
PRESIDENTE. Onorevole Baldelli, le chiedo scusa, ma non siamo in fase di discussione. Quindi, le posso dare la parola solo se intende insistere per la votazione del suo ordine del giorno.
SIMONE BALDELLI. Sì, signor Presidente, sto infatti motivando la ragione per cui, anziché attenermi all'accoglimento del Governo, insisto per la votazione. Ritengo, infatti, che sia un vero peccato che, di fronte alla possibilità di migliorare il testoPag. 15del provvedimento in esame, il Governo abbia scelto la strada di un generico ordine del giorno per recepire numerose proposte emendative, anche motivate e intelligenti, sottoposte all'Assemblea con convinzione e con motivazioni espresse in modo puntuale da diversi colleghi. Credo che una maggiore apertura, tenuto conto della disponibilità e della presenza del Ministro, di cui abbiamo dato atto, sarebbe stata certamente gradita.
Il mio ordine del giorno riprende una discussione - che abbiamo sviluppato in questa sede e sulla quale vi era un sostanziale accordo del Governo e della Commissione - concernente la possibilità di rendere disponibili in commercio, a prezzo di mercato, i dispositivi di misurazione del tasso alcolico e del tasso di sostanze psicotrope. Avremmo potuto arricchire il testo, sapendo bene che l'ordine del giorno non è, di per sé, affatto vincolante per il Governo. Vi è, quindi, una generica disponibilità, ma avremmo di gran lunga preferito una maggiore apertura.
Credo, perciò, che il voto dell'Assemblea sancisca, più che un generico accoglimento, l'impegno politico che il Governo si assume.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Borghesi. Ne ha facoltà.
ANTONIO BORGHESI. Signor Presidente, chiedo in primo luogo di sottoscrivere l'ordine del giorno Campa n. 9/2480-A-R/27 concernente l'incremento dei controlli nei confronti, in particolare, dei mezzi pesanti.
Secondo uno studio della società Autostrada del Brennero, nel tratto Brennero-Ala (al chilometro 137), dove è già vigente un divieto di sorpasso tra autotreni, esiste un tasso di incidentalità di 21,37, contro un tasso di incidentalità quasi doppio (pari a 37) riscontrabile nel tratto Ala-Modena, rispetto ad una media nazionale di 42.
In particolare, il tasso di incidentalità grave, ossia con feriti o morti, è pari a cinque nel tratto in cui vige il divieto, mentre, nel tratto in cui esso non vige, è pari a undici, contro una media nazionale di dodici.
PAOLO UGGÈ. Ma questo non c'entra niente!
ANTONIO BORGHESI. Credo, pertanto, che non si debba recedere rispetto a tentativi corporativi che mirano ad impedire l'estensione di tale divieto anche nel tratto successivo.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Baldelli n. 9/2480-A-R/29, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 424
Votanti 415
Astenuti 9
Maggioranza 208
Hanno votato sì 397
Hanno votato no 18).
È così esaurito l'esame degli ordini del giorno presentati.
Sospendiamo ora l'esame del provvedimento, per consentire l'allestimento dell'aula per lo svolgimento della seduta comune.
Il seguito del dibattito, con le dichiarazioni di voto finale, avrà luogo dopo lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.