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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative per garantire eque opportunità di accesso ai concorsi per le scuole di specializzazione mediche - n. 3-01030)
PRESIDENTE. Il deputato Barani ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01030 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 10).
LUCIO BARANI. Signor Presidente, signor Ministro, a nome del Nuovo PSI le chiedo perché i neolaureati in medicina non possano essere ammessi al primo anno della scuola di specializzazione se non sono in possesso dell'abilitazione professionale, requisito ritenuto indispensabile al momento della presentazione della domanda a partecipare al concorso, mentre, negli anni precedenti, era previsto l'inserimento nel bando della clausola di salvaguardia del conseguimento del titoloPag. 34abilitante entro la data di inizio delle attività nelle varie università e per le diverse tipologie di specializzazione nella facoltà di medicina e chirurgia.
Signor Ministro, la data di scadenza di presentazione della domanda per accedere alle scuole di specializzazione era il 4 giugno 2007 e con la sessione degli esami di Stato è stata fissata al 18 luglio.
Senza la clausola di salvaguardia si fa perdere un anno, per legge, a studenti che, insieme alle loro famiglie, hanno fatto enormi sacrifici. Lei, signor Ministro, deve rimediare a tale ingiustizia!
PRESIDENTE. Il Ministro dell'università e della ricerca, Fabio Mussi, ha facoltà di rispondere.
FABIO MUSSI, Ministro dell'università e della ricerca. Signor Presidente, onorevole Barani, la normativa che ha regolato le scuole di specializzazione medica, prima del vigente decreto legislativo n. 368 del 1999, già prevedeva che la formazione specialistica non interessasse soltanto i laureati in medicina e chirurgia, bensì i medici abilitati. Ciò perché lo specializzando, con il suo percorso formativo, interviene direttamente sui pazienti e non esercita unicamente attività dipendenti dal docente.
Nel caso delle scuole di specializzazione medica, il decreto ministeriale n. 172 del 2006, adottato dal Ministro Moratti e dal Governo Berlusconi, prevede che coloro che partecipano agli esami di ammissione, oltre al possesso della laurea in medicina e chirurgia, devono anche superare l'esame di Stato prima della scadenza del termine per la presentazione delle domande.
Tale regola ammetteva una deroga per il solo anno accademico 2005-2006, non riproponibile perché richiede (si tratta di una scelta fatta a suo tempo dal Ministro Moratti) un nuovo regolamento. Come vede, onorevole Barani, l'attuale situazione è figlia legittima del Ministro Moratti e del precedente Governo.
A fronte di ciò, è vero che gli esami di ammissione si svolgono, anche quest'anno, con notevole ritardo. Ricordo che essi si svolgeranno a luglio per l'anno accademico 2006-2007. In altre parole, le università stanno compiendo un'attività che avrebbe dovuto essere svolta l'anno scorso.
Ciò è dovuto alla farraginosità della procedura che prevede, perché possa essere emanato il bando, che venga preliminarmente definito con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta anche del Ministro della salute, previo parere della Conferenza unificata Stato-regioni, il numero complessivo dei medici specializzandi da ripartire tra le università.
Quest'anno il parere è stato reso solo nella seduta del 18 aprile 2007. Ecco perché i bandi delle università sono stati emanati a maggio e gli esami si svolgeranno a luglio.
Il problema, dunque, non è rappresentato dal rendere contestuali gli esami di abilitazione e gli esami di ammissione alle scuole di specializzazione. Ciò non sarà mai possibile, perché ogni anno le sessioni di laurea sono tre, gli esami di abilitazione due e l'esame di ammissione uno solo. Ci sarà sempre chi, laureandosi o abilitandosi in una certa data, non troverà subito dopo un esame di abilitazione disponibile. Occorre ristabilire il corretto funzionamento della macchina eliminando drasticamente i ritardi.
Da ultimo, informo che il 6 giugno scorso ho invitato le colleghe Ministro della salute e Ministro per gli affari regionali e il presidente del coordinamento delle regioni, Vasco Errani, a fornire rapidamente il numero globale degli specializzandi affinché le università possano emanare a settembre i bandi per l'anno accademico 2007-2008.
Intendo, pertanto, ripristinare il corretto funzionamento delle scuole di specializzazione e fare in modo che gli esami, per il prossimo anno accademico 2007-2008, si svolgano nel prossimo mese di novembre.
Mi risulta che il Ministero della salute ha già determinato il numero degli specializzandiPag. 35e, quindi, la Conferenza unificata potrà esprimere il proprio parere entro il prossimo mese di luglio.
PRESIDENTE. La invito a concludere.
FABIO MUSSI, Ministro dell'università e della ricerca. È questa la risposta che possiamo fornire ai giovani medici che aspirano alle scuole di specializzazione: riportare gli esami alla normalità.
PRESIDENTE. Il deputato Barani ha facoltà di replicare per due minuti.
LUCIO BARANI. Signor Presidente, signor Ministro, i socialisti riformisti, i neolaureati in medicina e chirurgia e le famiglie che hanno sostenuto in questi anni enormi sacrifici economici non condividono la sua risposta.
Non le fa onore tirare in ballo l'ex Ministro Moratti, la quale non ha alcuna responsabilità. Lei ha fissato le date: lei, il suo Ministero e il Ministero della salute non avete capito che stavate facendo perdere un anno a centinaia di studenti e alle loro famiglie, con sacrifici incredibili.
Non sono dei lavativi: si sono laureati! Hanno chiesto solamente di entrare in una scuola di specializzazione! Non hanno tessere di partito, quindi devono fare carriera con sacrifici e non attraverso la tessera dei DS o di altre formazioni che gli consentono di accedere a carriere anche senza il titolo di studio.
È questo il mio invito! Gli studenti hanno lavorato per sei anni, si sono sacrificati e adesso perdono un anno. Per un anno devono stare in stand-by. Le loro famiglie devono continuare a fare sacrifici e a mantenerli. Nella facoltà di medicina e chirurgia i sacrifici sono enormi, incredibili.
Signor Ministro, con altri Governi ciò non accadeva. Quando al Governo c'erano i riformisti, quelli che hanno questo fiore (Il deputato Barani mostra un garofano rosso), il garofano rosso, ciò non succedeva! I giovani potevano frequentare le università e sapevano che vi erano date certe in cui potevano entrare nelle scuole di specializzazione, cosa che adesso non sta accadendo, signor Ministro!
Eppure anche lei ha fatto l'università, la ricordo a Pisa con me! Come si fa a spostare la data in itinere? Le domande scadono il 4 giugno e l'esame di Stato viene fissato il 18 luglio, quando le scuole di specializzazione iniziano il 30 luglio.
PRESIDENTE. Deputato Barani, la invito a concludere.
LUCIO BARANI. È come se in una gara di sci si spostasse l'arrivo in corso d'opera. Lei, signor Ministro, ha fatto male, deve rimediare e spero che lo faccia.