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Si riprende la discussione.
Intervengono ulteriormente sul complesso degli emendamenti presentati i deputati GABRIELLA CARLUCCI (FI), che lamenta il depotenziamento della figura del Tutor, e ANTONIO PALMIERI (FI), che ricorda le misure per la valorizzazione della figura degli insegnanti adottate nella passata legislatura.
GUGLIELMO ROSITANI (AN). Rilevata la fondatezza delle perplessità espresse dall'opposizione relativamente al provvedimento d'urgenza in esame, dichiara di condividere le finalità dell'emendamento Garagnani 1.1, che auspica sia approvato; lamenta inoltre l'atteggiamento della maggioranza pregiudizialmente contrario al complesso della riforma della scuola varata nella scorsa legislatura.
PIETRO MARCAZZAN (UDC). Manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo al provvedimento d'urgenza in esame, del quale evidenzia il carattere tecnico, pur lamentando l'intendimento della maggioranza di sopprimere la figura del tutor e di modificare la composizione delle commissioni degli esami di Stato.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Nel manifestare perplessità sulla sussistenza dei requisiti di cui all'articolo 77 della Costituzione per l'emanazione del decreto-legge in esame, lamenta l'eterogeneità delle disposizioni da esso recate e preannunzia voto favorevole sull'emendamento Garagnani 1.1.
MAURO DEL BUE (DC-PS). Preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione del provvedimento d'urgenza in esame, invitando il Governo a chiarire le linee di politica scolastica che intende perseguire.
ANTONIO RUSCONI (Ulivo). Richiama le ragioni per le quali giudica necessario provvedere con urgenza all'integrazione della dotazione di bilancio finalizzata alla corresponsione dei compensi ai componenti delle commissioni di esame, secondo i criteri definiti nel decreto-legge in esame; preannunzia inoltre voto contrario sull'emendamento Garagnani 1.1.
ALBA SASSO (Ulivo), Relatore. Esprime parere favorevole sull'emendamento 1.50 (ex articolo 86, comma 4-bis, del regolamento) ed invita al ritiro dell'emendamento Garagnani 1.1, esprimendo altrimenti parere contrario.
MARIA LETIZIA DE TORRE, Sottosegretario di Stato per l'istruzione. Concorda.
FABIO GARAGNANI (FI). Insiste per la votazione del suo emendamento 1.1.
VALENTINA APREA (FI). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Garagnani 1.1 e preannunzia analogo orientamento sull'emendamento 1.50 (ex articolo 86, comma 4-bis, del regolamento).
PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
Pag. VLa Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Garagnani 1.1.
FABIO GARAGNANI (FI). Paventa il rischio che le differenze intervenute nella distribuzione di competenze tra Ministeri diversi possano determinare problemi di copertura finanziaria.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 1.50 (ex articolo 86, comma 4-bis, del regolamento).
PRESIDENTE. Passa alla trattazione degli ordini del giorno presentati.
MARIA LETIZIA DE TORRE, Sottosegretario di Stato per l'istruzione. Accetta l'ordine del giorno De Simone n. 4 ed accoglie inoltre come raccomandazione l'ordine del giorno Garagnani n. 3, pur esprimendo perplessità sull'ultimo inciso del dispositivo, nonché l'ultimo capoverso del dispositivo dell'ordine del giorno Aprea n. 2; non accetta infine l'ordine del giorno Baldelli n. 1.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Baldelli n. 1.
VALENTINA APREA (FI). Chiede la votazione per parti separate del suo ordine del giorno n. 2.
MARIA LETIZIA DE TORRE, Sottosegretario di Stato per l'istruzione. Modificando il precedente avviso, accoglie come raccomandazione il primo capoverso del dispositivo dell'ordine del giorno Aprea n. 2 e non ne accetta il secondo capoverso.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge il secondo capoverso del dispositivo dell'ordine del giorno Aprea n. 2.
FABIO GARAGNANI (FI). Manifesta disponibilità ad espungere dal testo del suo ordine del giorno n. 3 l'ultimo inciso del dispositivo.
MARIA LETIZIA DE TORRE, Sottosegretario di Stato per l'istruzione. Accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Garagnani n. 3, nel testo riformulato.
PRESIDENTE. Passa alle dichiarazioni di voto finale.
PAOLO AFFRONTI (Pop-Udeur). Dichiara il voto favorevole dei deputati del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, sottolineando la necessità di garantire il buon funzionamento della pubblica istruzione.
MAURO DEL BUE (DC-PS). Rinvia alle considerazioni svolte nel corso dell'esame degli emendamenti.
NICOLA TRANFAGLIA (Com.It). Sottolineate le profonde divergenze che connotano le posizioni di maggioranza ed opposizione circa la politica scolastica, dichiara voto favorevole sul disegno di legge di conversione in esame.
VALENTINA APREA (FI). Dichiara il voto favorevole dei deputati del suo gruppo sul disegno di legge di conversione di un provvedimento d'urgenza che giudica opportuno; sottolinea, tuttavia, che il modello di istruzione al quale si è ispirato il precedente Governo era improntato a criteri di modernità e risultava più coerente con le esperienze di altri paesi europei, segnatamente per quanto riguarda il sistema di valutazione.
GIAN FRANCO SCHIETROMA (RosanelPugno). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, sottolineando la necessità di destinare risorse adeguate alla scuola pubblica, al fine di garantire elevati livelli di qualità.
EMERENZIO BARBIERI (UDC). Dichiara il voto favorevole dei deputati del suo gruppo sul disegno di legge di conversione di un provvedimento d'urgenza condivisibile dal punto di vista meramente tecnico; lamenta tuttavia l'assenza di unaPag. VIchiara politica scolastica del Governo, il cui intendimento appare unicamente quello di smantellare la riforma del sistema dell'istruzione varata nella scorsa legislatura.
FABIO GARAGNANI (FI). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo, invita il Governo ad operare un'approfondita riflessione sulla configurazione degli esami di Stato e sulle modalità di valutazione degli studenti. Lamenta inoltre che il monopolio pubblico nel sistema dell'istruzione determina l'assenza della competitività necessaria per elevare il livello degli studi.
PAOLA FRASSINETTI (AN). Dichiara il voto favorevole dei deputati del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, esprimendo preoccupazione per il malcelato intendimento del Governo di smantellare la riforma della scuola varata nella scorsa legislatura.
PAOLA GOISIS (LNP). Prospettata l'opportunità di incrementare le risorse finanziarie stanziate a favore dell'istruzione, dichiara il voto favorevole dei deputati del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.
TITTI DE SIMONE (RC-SE). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, che giudica un atto dovuto per restituire serenità al mondo della scuola. Sottolinea inoltre la necessità di intervenire sulla riforma degli esami di Stato introdotta dal precedente Governo, esprimendo, in particolare, un giudizio negativo sul sistema delle commissioni interne. Manifesta infine apprezzamento per l'accettazione da parte del Governo del suo ordine del giorno n. 4.
ANTONIO RUSCONI (Ulivo). Dichiara il voto favorevole dei deputati del suo gruppo sul disegno di legge di conversione di un provvedimento d'urgenza che integra la dotazione di bilancio destinata alla corresponsione dei compensi delle commissioni per gli esami di Stato, rilevando peraltro che di tale adeguamento avrebbe già dovuto farsi carico il precedente Governo.
MARCO BOATO (Verdi). Dichiara il voto favorevole dei deputati del suo gruppo sul disegno di legge di conversione.
ALBA SASSO (Ulivo), Relatore. Ringrazia i componenti la VII Commissione per il proficuo lavoro svolto.
La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.
La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 1092.
PRESIDENTE. Avverte che si procederà ora alla discussione sulle linee generali del disegno di legge di conversione n. 1222: la trattazione dei restanti punti iscritti all'ordine del giorno è rinviata ad altra seduta.