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Discussione del disegno di legge S. 325, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 173 del 2006: Proroga di termini per l'emanazione di atti di natura regolamentare ed ulteriori proroghe per l'esercizio di deleghe legislative (approvato dal Senato) (A.C. 1222).
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
ANGELO PIAZZA (RosanelPugno), Relatore. Illustra il contenuto del decreto-legge in discussione, ricordando che, nel corso dell'iter al Senato, sono state introdotte nel testo ulteriori proroghe di termini, concernenti anche l'esercizio di deleghe legislative.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIULIO TREMONTI
ANGELO PIAZZA (RosanelPugno), Relatore. Auspica, quindi, la sollecita conversione in legge del provvedimento d'urgenza.
PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.
ITALO BOCCHINO (AN). Lamenta il fatto che nel provvedimento d'urgenza in discussione, che avrebbe dovuto recare mere disposizioni di proroga di termini per l'emanazione di atti di natura regolamentare, siano state inserite, nel corso dell'iter al Senato, proroghe di termini per l'esercizio di deleghe legislative, ledendo in tal modo le prerogative del Parlamento.
PIERANGELO FERRARI (Ulivo). Pur riconoscendo il carattere eterogeneo delle disposizioni recate dal provvedimento d'urgenza in discussione, peraltro necessario, giudica assolutamente legittime le disposizioni introdotte nel corso dell'iter al Senato; preannunzia pertanto il voto favorevole dei deputati del suo gruppo sul relativo disegno di legge di conversione.
ROBERTO COTA (LNP). Premesso che il Governo dimostra di volersi sottrarre al confronto parlamentare, manifesta un orientamento nettamente contrario al provvedimento d'urgenza in discussione, che reca disposizioni eterogenee e non condivisibili, segnatamente quelle relative alla proroga di termini in materia di sicurezza del lavoro, di appalti e di istruzione: preannunzia quindi un atteggiamento di ferma opposizione nel prosieguo dell'iter del disegno di legge di conversione.
FRANCESCO ADENTI (Pop-Udeur). Rilevato il carattere eterogeneo delle disposizioni recate dal provvedimento d'urgenza in discussione - sul cui disegno di legge di conversione preannunzia il voto favorevole dei deputati del suo gruppo - ne sottolinea l'assoluta necessità ed urgenza, auspicando si possa quanto prima avviare una riflessione sul merito dei provvedimenti sui quali intervengono le disposizioni di proroga, nonché sul ricorso, da parte del Governo, alla decretazione d'urgenza.
FRANCO RUSSO (RC-SE). Esprime un giudizio critico sull'introduzione di deleghe legislative attraverso lo strumento del decreto-legge, che si pone in contrasto con la legge n. 400 del 1988 e non consente un'adeguata discussione in Parlamento dei principi e criteri direttivi cui devono informarsi i decreti legislativi. Evidenzia, al riguardo, le diverse prassi applicative che si registrano nei due rami del Parlamento e prospetta l'opportunità della presentazione di un ordine del giorno per affrontare la questione.
VALENTINA APREA (FI). Osservato che il prospettato differimento di termini - che giudica eccessivamente ampio - rischia di vanificare gli sforzi compiuti dal precedente Esecutivo di centrodestra nel senso di un ammodernamento del sistema scolastico, esprime un giudizio fortemente negativo sulla politica perseguita dal Governo per la scuola.
JOLE SANTELLI (FI). Giudicato istituzionalmente scorretto il metodo seguito dal Governo e dalla maggioranza relativamente al provvedimento d'urgenza in discussione, ritiene che l'arroganza che connota l'atteggiamento dell'Esecutivo sia dovuta alla sua debolezza politica.
LUCIO BARANI (DC-PS). Rilevato che la mancanza di confronto tra maggioranza ed opposizione rende necessari differimenti di termini che ingenerano incertezza del diritto, ritiene improcrastinabile il ricorso allo strumento del testo unico al fine di razionalizzare la vigente legislazione.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Lamentato il carattere eterogeneo delle disposizioni recate dal provvedimento d'urgenza in esame, come modificato nel corso dell'iter al Senato, auspica in particolare che siano espunti dal testo i commi 3 e 12 dell'articolo unico del disegno di legge di conversione, con i quali, si conferiscono al Governo ulteriori deleghe legislative.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Avverte altresì che sono state presentate le questioni pregiudiziali Bocchino n. 1, Elio Vito n. 2 e Maroni nn. 3 e 4, che saranno discusse e votate in altra seduta, alla quale rinvia il seguito del dibattito.