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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Misure di contrasto agli atti di violenza e di vandalismo nelle scuole, con particolare riferimento alla reintroduzione del giudizio sul comportamento come parametro vincolante ai fini dell'accesso alle classi superiori e alle sessioni d'esame - n. 3-01083)
PRESIDENTE. Il deputato Ciocchetti ha facoltà di illustrare l'interrogazione Volontè n. 3-01083, concernente misure di contrasto agli atti di violenza e di vandalismo nelle scuole, con particolare riferimento alla reintroduzione del giudizio sul comportamento come parametro vincolante ai fini dell'accesso alle classi superiori e alle sessioni d'esame (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 13), di cui è cofirmatario.
LUCIANO CIOCCHETTI. Signor Presidente, avremmo voluto la presenza del Ministro Fioroni in aula, come era stato annunciato, e ci dispiace non poter interloquire con lui, anche perché nel corso di questi giorni ha avuto modo di dichiarare più volte, su questo tema, che era pronto ed impegnato ad assumere decisioni importanti e significative che ancora non conosciamo, non avendo contezza di decisioni assunte dal Governo.
Nonostante la fine dell'anno scolastico, continuano gli episodi di bullismo, di teppismo, di atti vandalici e blasfemi nelle scuole italiane. Si tratta di un fenomeno sempre più evidente e preoccupante. Gli ultimi si sono svolti a Rovigo, ad Enna e a Pescara: atti di violenza nei confronti di identità religiose, come il danneggiamento di crocifissi, molestie nei confronti di compagni, danneggiamento degli arredi scolastici e di un'automobile parcheggiata nei pressi della scuola, tentati stupri, minacce, insulti, atti violenti.
Chiediamo un immediato intervento del Governo, prima dell'inizio del nuovo anno scolastico ed il ripristino del voto di condotta vincolante ai fini della promozione e dell'ammissione agli esami.
PRESIDENTE. Il Ministro per l'attuazione del programma di Governo, Giulio Santagata, ha facoltà di rispondere.
GIULIO SANTAGATA, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Signor Presidente, la necessità di ripristinare nella scuola il concetto di regola, rispetto delle norme e legalità, ha motivato il Ministero, in accordo con i Forum nazionali delle associazioni studentesche e delle associazioni dei genitori, ad effettuare alcune modifiche in senso restrittivo delle sanzioni disciplinari previste dallo statuto delle studentesse e degli studenti, secondo un principio di progressività e di proporzionalità, fino a prevedere nei casi più gravi, tassativamente individuati dal regolamento di istituto, l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studio.
Nei casi meno gravi sono anche previsti, in coordinamento con la famiglia, percorsi di recupero educativo mirati all'inclusione, alla responsabilizzazione ed al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica.
La modifica regolamentare è già stata trasmessa al Consiglio nazionale della pubblica istruzione ed entrerà in vigore dai primi mesi del prossimo anno scolastico.
Tale ultimo provvedimento e le azioni già avviate per prevenire e contrastarePag. 68ogni forma di illegalità sono strettamente connessi alle azioni di sistema che si stanno già realizzando per prevenire il disagio giovanile, fra le quali: le scuole aperte, più sport a scuola, percorsi di studio della Costituzione, potenziamento delle occasioni di cittadinanza attiva e di partecipazione degli studenti e dei genitori alla vita della scuola. Si conferma la volontà di procedere nel senso sopra indicato.
Con riguardo al personale scolastico, premetto che in questa sede è ovviamente preclusa la divulgazione di informazioni relative a procedimenti in corso. Sulla complessa materia dei procedimenti e delle sanzioni disciplinari del comparto scuola, in data 19 dicembre 2006 è stata emanata la circolare n. 72. In tale documento si forniscono chiarimenti decisivi sulle competenze dei direttori degli uffici scolastici regionali e si compie un'esaustiva ricognizione delle fattispecie interessate, con particolare riferimento ai rapporti tra procedimenti penali ed esercizio dell'azione disciplinare.
Con circolare del 22 marzo 2007 sono state diramate indicazioni puntuali sulle procedure per la costituzione in giudizio in qualità di parte civile del Ministero, con particolare riguardo ai fenomeni di violenza all'interno delle scuole. Per rimuovere gli ostacoli di natura legislativa e contrattuale, che ancora oggi impediscono l'efficacia e la tempestività delle sanzioni disciplinari, è in corso un approfondimento finalizzato ad introdurre norme che rendano il procedimento disciplinare più celere ed efficiente e ad avviare una revisione del contratto collettivo di lavoro insieme alle parti sociali. È stato recentemente inviato all'ARAN un atto di indirizzo che prevede, tra l'altro, la proposta di revisione e semplificazione delle attuali norme sui procedimenti disciplinari.
PRESIDENTE. Il deputato Ciocchetti ha facoltà di replicare.
LUCIANO CIOCCHETTI. Signor Ministro, noi vigileremo affinché gli impegni assunti in questa sede dal Governo non restino parole, come quelle espresse già in molte occasioni dal Ministro della pubblica istruzione in merito a questa vicenda.
Crediamo che il fenomeno del vandalismo nelle scuole necessiti di interventi concreti, certi e chiari, che ripristinino la fermezza che serve a combattere il problema e a dare segnali di una nuova cultura che deve tornare ad esistere all'interno delle scuole italiane. Dobbiamo dare garanzie ai genitori e ai ragazzi che si comportano bene all'interno delle scuole, affinché possano stare nelle scuole pubbliche con la certezza di poter frequentare per imparare e studiare ed avere così la possibilità di diventare la nuova classe dirigente del Paese.
Riteniamo, inoltre, necessario che le sanzioni irrogate nei confronti di insegnanti che si sono macchiati di atti molto gravi e di comportamenti assolutamente inaccettabili all'interno della scuole - che lei, signor Ministro, ha cercato di descrivere in qualche modo, poiché certamente non poteva, in questa sede, fare riferimento a vicende personali - possano diventare fatti a loro volta esemplari.
Pur vigilando sull'adozione delle azioni regolamentari, crediamo che serva un atto di grande visibilità, e riteniamo che il ripristino del voto di condotta, da valutare anche in relazione all'ammissione alle sessioni di esame ed alla promozione all'anno successivo, sia un atto assolutamente necessario e doveroso e che gli interventi regolamentari non siano sufficienti, da soli, a rispondere all'esigenza di fermezza e a fornire le necessarie garanzie alle famiglie e ai ragazzi che si comportano in modo corretto all'interno delle scuole italiane [Applausi dei deputati del gruppo UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro)].