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Discussione del documento: Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario (doc. XXII, n. 8-A).
PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante la ripartizione dei tempi per la discussione sulle linee generali è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.
LEOPOLDO DI GIROLAMO (Ulivo), Relatore per la maggioranza. Richiamate le iniziative, anche di carattere legislativo, assunte per arginare il fenomeno degli errori in campo sanitario, che peraltro appaiono oggetto di una inopportuna spettacolarizzazione da parte dei mezzi di informazione, ricorda che è stata presentata una proposta di legge volta ad istituire una Commissione bicamerale di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del servizio sanitario nazionale e sulla sicurezza delle cure prestate, alla quale potrebbero opportunamente essere ricondotte le funzioni che si propone di attribuire alla Commissione monocamerale di cui al documento in discussione.
GIUSEPPE PALUMBO (FI), Relatore di minoranza. Richiamati i dati e gli studi di settore sugli errori in campo sanitario, peraltro enfatizzati in modo eccessivo dai mezzi di informazione, sottolinea l'opportunità di istituire una Commissione monocamerale di inchiesta, con il compito, tra l'altro, di verificare l'appropriatezza delle prestazioni ospedaliere, il reale funzionamento dei distretti socio-sanitari e le condizioni politiche, amministrative e gestionali sottese ai disavanzi sanitari regionali, ricordando altresì di aver presentato, in qualità di relatore di minoranza, un testo alternativo. Auspica infine un approfondimento della problematica in sede parlamentare e una proficua collaborazione in materia con l'altro ramo del Parlamento.
ANTONIO GAGLIONE, Sottosegretario di Stato per la salute. Nell'esprimere apprezzamento per l'attività svolta dal personale medico e paramedico, sottolinea il carattere eccezionale degli errori in campo sanitario; si rimette, quindi, all'Assemblea in ordine all'istituzione della Commissione oggetto del documento in discussione.
SALVATORE MAZZARACCHIO (FI). Espressa soddisfazione per la sensibilità dimostrata dalle forze politiche di maggioranza ed opposizione sul tema oggetto del documento in discussione, richiama le carenze strutturali e tecnologiche che connotano il Servizio sanitario nazionale; nel giudicare altresì inconcepibile che la Camera non si occupi di una problematica così delicataPag. VIe complessa, ritiene che l'istituzione della prospettata Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario favorirebbe auspicabili intese in materia con l'altro ramo del Parlamento.
KATIA ZANOTTI (SDpSE). Nel sottolineare che gli errori in campo sanitario costituiscono una realtà assai preoccupante, preannunzia, a nome del suo gruppo, un orientamento contrario all'istituzione di una Commissione monocamerale di inchiesta, ritenendo più opportuno procedere all'istituzione di una Commissione bicamerale competente nella verifica dell'efficacia e dell'efficienza del sistema sanitario nazionale o sulla sicurezza delle cure prestate; auspica, quindi, che nel prosieguo del dibattito si riesca a pervenire ad un'utile compromesso tra maggioranza ed opposizione.
ROBERTO ULIVI (AN). Nell'esprimere un orientamento favorevole alla prospettata istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario, finalizzata, tra l'altro, a quantificare e localizzare tale fenomeno, ritiene che l'istituzione di una Commissione di inchiesta di natura bicamerale richiederebbe tempi eccessivamente lunghi e rischierebbe di interferire peraltro con l'indagine già avviata dal Senato sull'efficacia e sull'efficienza del Servizio sanitario nazionale.
PAOLO AFFRONTI (Pop-Udeur). Nel sottolineare l'esigenza di approfondire le cause che hanno determinato il decadimento della qualità delle prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale, esprime un orientamento favorevole all'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta. Imputati quindi gli errori verificatisi in campo sanitario anche all'inadeguatezza delle attività di verifica e controllo da parte delle ASL, esprime apprezzamento per le iniziative assunte dal Ministro Turco in tema di formazione del personale e di prevenzione del rischio clinico, paventando i pericoli per la salute dei cittadini che potrebbero derivare dal crescente ricorso all'esternalizzazione dei servizi sanitari.
ENRICO MONTANI (LNP). Preannunzia l'orientamento favorevole del suo gruppo ad un approfondimento delle cause del fenomeno della malasanità attraverso l'istituzione di una Commissione di inchiesta parlamentare mono o bicamerale. Stigmatizzata quindi la differente efficienza dei servizi sanitari erogati da alcune regioni del Nord rispetto al resto del Paese, ritiene opportuno inserire tra i compiti dell'istituenda Commissione il controllo sull'utilizzo delle risorse destinate dallo Stato al ripiano dei disavanzi sanitari di talune regioni, ricordando i sacrifici che saranno chiamati a sostenere i cittadini del Nord.
DOMENICO DI VIRGILIO (FI). Osservato preliminarmente che la sanità italiana continua ad essere connotata da organici inadeguati, da insufficienza delle strutture e da scarse risorse economiche, sottolinea la necessità di attuare, in attesa dell'auspicabile approvazione di un provvedimento legislativo in materia di rischio professionale medico, le norme contrattuali in tema di assicurazione della responsabilità civile dei medici.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
DOMENICO DI VIRGILIO (FI). Nel ritenere quindi che i gravi episodi di «mala sanità» verificatisi anche di recente nel nostro Paese impongano al Parlamento di accertarne le cause, giudica dilatoria la proposta di istituzione di una Commissione d'inchiesta bicamerale e, confidando nel senso di responsabilità dei deputati della maggioranza, auspica l'approvazione del documento in discussione.
LIONELLO COSENTINO (Ulivo). Ritiene che il prospettato ampliamento dei compiti della Commissione determini un cambiamento del quadro in cui si colloca il dibattito, rilevando l'opportunità di dar vita ad un organismo che non appaia punitivo nei confronti del personale sanitario. Ritiene, inoltre, che un organismoPag. VIIpolitico non possa entrare nel merito di valutazioni di tipo tecnico, come quelle compiute dai medici, rilevando, invece, la mancanza di un organismo centrale di valutazione ex post della reale incidenza statistica del fenomeno del rischio clinico, in ordine al quale invita il Governo ad assumere le necessarie iniziative.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
GIUSEPPE PALUMBO (FI), Relatore di minoranza. Condivide l'opportunità di un organismo centrale che fornisca una valutazione più precisa degli errori in campo sanitario, pur precisando di ritenere elevata la capacità professionale della classe medica italiana. Rilevata quindi la sostanziale concordanza sull'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta, ribadisce l'opportunità, per esigenze di celerità, di prevedere l'istituzione di un organo monocamerale.
LEOPOLDO DI GIROLAMO (Ulivo), Relatore per la maggioranza. Nel ringraziare gli intervenuti, rileva che la complessità dell'agire del medico e degli strumenti diagnostici è all'origine del fenomeno oggetto dell'istituenda Commissione, sottolineando peraltro che il Servizio sanitario nazionale presenta caratteristiche di elevata qualità.
ANTONIO GAGLIONE, Sottosegretario di Stato per la salute. Ribadisce che il Governo si rimette all'Assemblea sul documento in esame.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.