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Si riprende la discussione.
LUCIO BARANI (DCA-NPSI). Richiamate le preoccupazioni per lo stato dei conti pubblici italiani espresse da autorità nazionali ed europee, manifesta l'orientamento nettamente contrario del suo gruppo al provvedimento d'urgenza in discussione, volto a recuperare consenso mediante l'aumento della spesa pubblica, paventando il rischio che la sua attuazione possa compromettere definitivamente la fiducia degli investitori stranieri e provocare ulteriori danni all'economica del Paese.
OSVALDO NAPOLI (FI). Nel ritenere che la scellerata politica economica del Governo penalizzi eccessivamente gli enti locali, lamenta in particolare il fatto che venga impedito l'utilizzo degli avanzi di bilancio delle amministrazioni locali, dePag. IXterminando pesanti ricadute sulla qualità e l'entità dei servizi erogati ai cittadini.
PIETRO ARMANI (AN). Ricordate le condivisibili considerazioni svolte dal Governatore della Banca d'Italia circa l'opportunità di destinare il cosiddetto extragettito al risanamento dei conti pubblici, sottolinea la necessità di attuare una rigorosa politica economica, anche alla luce delle indicazioni fornite al riguardo dall'Unione europea. Osservato, quindi, che il provvedimento d'urgenza in discussione non è coerente, in termini strutturali e strategici, con il contenuto nel documento di programmazione economico-finanziaria, lamenta che le misure da esso recate determineranno un aumento della spesa corrente e, presumibilmente, un ulteriore inasprimento della pressione fiscale.
BRUNO MELLANO (RosanelPugno). Giudicate generalmente condivisibili le misure recate dal provvedimento d'urgenza in discussione, preannunzia il convinto voto favorevole del suo gruppo qualora il Governo ponga la questione di fiducia, ritenendo peraltro un errore non aver subordinato ogni decisione in merito alla redistribuzione dell'extragettito, in particolare, all'esatta determinazione dei costi della preannunziata riforma pensionistica.
DANTE D'ELPIDIO (Pop-Udeur). Osservato preliminarmente che l'elevato numero ed il contenuto degli emendamenti presentati dai gruppi di opposizione contraddicono il rigore finanziario invocato dai deputati del centrodestra precedentemente intervenuti, manifesta la convinta adesione del suo gruppo alla manovra varata dal Governo, sottolineando l'opportunità di prestare particolare attenzione alle esigenze delle fasce sociali più deboli.
SIMONE BALDELLI (FI). Osservato che l'extragettito dovrebbe essere utilizzato per ridurre il debito pubblico e per avviare, mediante la conseguente riduzione della spesa per interessi, un circuito virtuoso di risanamento dei conti pubblici, giudica di stampo demagogico l'impianto del provvedimento d'urgenza in discussione.
ANTONIO PEPE (AN). Giudicate le misure promosse dal Governo assolutamente errate e penalizzanti per i cittadini, lamenta l'ulteriore crescita della spesa pubblica, a scapito dell'auspicabile sviluppo economico del Paese. Stigmatizzata, inoltre, la disattenzione mostrata alle esigenze del comparto sicurezza, ritiene che in materia fiscale l'Esecutivo avrebbe dovuto compiere scelte più coraggiose: in particolare, giudica scarsamente innovative le disposizioni relative agli studi di settore.
GIAN LUIGI PEGOLO (RC-SE). Chiede che la Presidenza autorizzi la pubblicazione del testo del suo intervento in calce al resoconto della seduta odierna.
PRESIDENTE. Lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
LANFRANCO TURCI (RosanelPugno). Pur giudicando condivisibili alcune misure recate dal provvedimento d'urgenza, come l'aumento delle pensioni minime e quelle relative al valore probatorio degli indici di normalità economica, manifesta perplessità sull'impianto del decreto-legge in esame, paventando il rischio di un aumento della spesa pubblica connesso all'allentamento dei relativi vincoli ed alla prossima conclusione della trattativa avente ad oggetto la materia pensionistica.
RAFFAELE AURISICCHIO (SDpSE). Esprime l'orientamento favorevole del suo gruppo alla conversione in legge del provvedimento d'urgenza in discussione, il cui contenuto è stato ampliato nel corso dell'iter in Commissione senza alterarne la condivisibile impostazione, volta a sostenere alcuni settori dell'economia nazionale ed a migliorare ulteriormente la situazione dei conti pubblici e le condizioni di vita delle categorie sociali più svantaggiate.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
RAFFAELE AURISICCHIO (SDpSE). Ritiene inoltre che l'integrale destinazionePag. Xdell'extragettito al solo risanamento dei conti pubblici avrebbe comportato il rischio di deprimere la ripresa in atto.
MAURIZIO LEO (AN). Manifesta un orientamento nettamente contrario al disegno di legge di conversione in discussione, del quale evidenzia alcuni profili di incostituzionalità, lamentando l'incongruità delle decisioni assunte nel corso dell'iter in sede referente in ordine all'ammissibilità delle proposte emendative. Sottolinea altresì l'inadeguatezza delle disposizioni in materia fiscale, lacunose, di difficile applicazione e generatrici di ulteriore contenzioso.
EMILIO DELBONO (Ulivo). Manifesta la convinta adesione del suo gruppo al provvedimento d'urgenza in discussione, che reca misure finalizzate al sostegno dello sviluppo ed al perseguimento di politiche di equità sociale, salvaguardando nel contempo l'equilibrio dei conti pubblici; esprime apprezzamento, tra l'altro, per le disposizioni concernenti il riscatto, ai fini previdenziali, degli anni impiegati per il conseguimento della laurea.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
LELLO DI GIOIA (RosanelPugno), Relatore. Ringrazia la V Commissione per il proficuo contributo fornito al miglioramento del testo del decreto-legge in esame.
MARIO LETTIERI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Nel ringraziare il relatore ed il presidente della V Commissione per il proficuo lavoro svolto, rileva che il testo originario del provvedimento d'urgenza in esame è stato opportunamente integrato con il contributo di tutti i gruppi parlamentari. Nel ritenere che l'azione di Governo sia connotata da un profondo senso di responsabilità, osserva che il decreto-legge in discussione persegue obiettivi di equità sociale nei confronti delle fasce più deboli della popolazione, segnatamente mediante l'aumento delle pensioni minime, prevedendo altresì misure di correzione degli studi di settore.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta, che sospende brevemente.
La seduta, sospesa alle 14,55, è ripresa alle 15.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI