Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative del Governo per garantire l'applicazione del principio europeo di continuità territoriale sul territorio nazionale - n. 3-01108)
PRESIDENTE. Il deputato Pedrini ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01108, concernente iniziative del Governo per garantire l'applicazione del principio europeo di continuità territoriale sul territorio nazionale (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 11).
EGIDIO ENRICO PEDRINI. Signor Ministro mi rivolgo a lei con l'interrogazione a mia firma per chiedere le sue indicazioni relative al principio della continuità territoriale che, secondo le nostre valutazioni, è un'applicazione distorta del principio di continuità territoriale così come l'ha voluto sancire l'Unione europea. Il principio di continuità territoriale si applica, secondo l'indicazione dell'Unione europea, laddove c'è carenza di mezzi di comunicazione o dove c'è necessità di stabilire che due poli sono strategici rispetto allo sviluppo degli interessi nazionali.
Ciò in molte zone dell'Italia non avviene perché va a consacrare situazioni di monopolio con danni enormi a quello che è lo sviluppo economico e politico di quelle zone.
PRESIDENTE. Il Ministro dei trasporti, Alessandro Bianchi, ha facoltà di rispondere.
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Signor Presidente, vorrei fare una considerazione preliminare nel rispondere all'onorevole Pedrini, per dire che nell'ambito del settore aereo i vettori low cost sicuramente costituiscono un fattore di considerevole risparmio per l'utenza. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che molto spesso l'offerta di tariffe a costi contenuti è dovuta a contributi da parte degli enti locali, il che probabilmente comporta un aggravio per i contribuenti. In ogni caso, i voli low cost non possono sostituire completamente i voli in oneri di servizio pubblico in quanto i primi sono caratterizzati da un forte andamento stagionale.
Per quanto riguarda il caso specifico dei voli per la Sardegna, sono stati imposti oneri di servizio pubblico in ottemperanza della legge n. 144 del 1999 anche sulla spinta forte della regione Sardegna, che intendeva garantire la mobilità dei propri cittadini.
Questo regime onorato della Sardegna dovrà ora essere modificato a seguito di una decisione recente della Commissione europea, che ha rivolto allo Stato italiano una serie di quesiti volti a verificare se ricorrano o meno le condizioni per imporre gli oneri di servizio pubblico sull'isola, richiesta alla quale il Ministero ha ottemperato in data 30 maggio 2006 presentando una memoria.
Successivamente, in data 9 agosto 2006, la Commissione europea ha notificato un nuovo provvedimento con un'altra nutrita serie di quesiti, alla quale è stato risposto con un documento del 6 ottobre e un incontro in data 17 ottobre 2006. In quell'occasione, la Commissione ha deciso di autorizzare l'introduzione da parte dell'Italia di oneri di servizio pubblico su sedici rotte che collegano i tre aeroporti della Sardegna (Cagliari, Olbia ed Alghero) ai principali aeroporti continentali italiani (Roma, Milano, Bologna, Torino, Firenze, Verona, Napoli e Palermo), inserendo, tuttavia, alcune condizioni tese ad evitare restrizioni all'avvio di nuovi collegamenti aerei.
Citerò le principali: la prima fase degli oneri di servizio pubblico deve rimanere aperta a qualsiasi operatore rispetti le condizioni previste; la durata fissata per assicurare la continuità deve essere ragionevole e non superiore a un anno; le autorità non possono subordinare il diritto dei vettori aerei di effettuare il servizio su una rotta all'obbligo di effettuare un'altraPag. 88rotta fra altre due città; l'imposizione non deve riguardare l'intero sistema aeroportuale di Roma e Milano ma solo un aeroporto di detti sistemi.
Tale decisione è stata formalizzata il 23 aprile scorso e fissa al 1o agosto prossimo la data entro la quale l'Italia deve notificare le modifiche che intende apportare. In tal senso, l'amministrazione dei trasporti sta predisponendo appositi decreti, il primo dei quali, datato 3 luglio 2007, ottempera ad alcune di queste richieste, eliminando l'imposizione degli oneri agli interi sistemi aeroportuali di Roma e Milano, mantenendola però sugli aeroporti di Roma-Fiumicino e di Milano-Linate.
PRESIDENTE. Il deputato Pedrini ha facoltà di replicare.
EGIDIO ENRICO PEDRINI. Signor Ministro, abbiamo valutazioni diverse sull'analisi dei costi delle low cost e sui contributi che ricevono. In realtà, è un fatto di marketing territoriale: si dà la possibilità a qualcuno di sviluppare un marketing territoriale affinché tutto il sistema ricettizio turistico possa beneficiare di quelli che sono i flussi di traffico che le low cost portano.
Nella seconda parte della sua risposta trovo degli elementi di soddisfazione per il fatto che anche la Comunità europea (ma da quel che ho capito anche il Governo italiano si sta adeguando) vuole eliminare le situazioni di monopolio e dare la possibilità di operare in aeroporti di sistema a compagnie, qualsiasi tipo di compagnia - non è detto debbano essere low cost -, che vogliano collegare questi aeroporti.
Sarebbe strano applicare il principio di continuità territoriale applicando un principio di monopolio, perché già sommando i due vettori - non voglio qui entrare nel merito della gara di Alitalia - si va a costituire una situazione di monopolio. Dobbiamo invece allargare il mercato! Allargando il mercato sulla base di quello che fanno anche altri Paesi, si arriverebbe a risparmiare per il singolo cittadino dal 40 al 60 per cento sul prezzo dei biglietti e questo comporterebbe un dato di mobilità maggiore, considerando che dobbiamo sempre tenere presente l'articolo 16 della Costituzione, che garantisce la mobilità dei cittadini.
Per la ristrettezza dei tempi non posso andare avanti. Avrei con me i dati di quello che è il decremento di traffico, comparato a quello che avviene sulle altre rotte, lì dove c'è la continuità territoriale. Al limite, non è detto che ci debba essere di mezzo il mare: è un dato di continuità territoriale strategica, e comunque non può andare a discapito della concorrenza.
PRESIDENTE. La invito a concludere.
EGIDIO ENRICO PEDRINI. Dove c'è servizio bisogna favorire la concorrenza a vantaggio dei cittadini - e chiudo, me lo permetta - andando semmai a mettere la continuità territoriale sul passeggero, non sulla rotta, perché bisognerebbe...
PRESIDENTE. Deve concludere, la prego.
EGIDIO ENRICO PEDRINI. ...far volare i sardi e non anche gli altri (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori e di deputati del gruppo della Lega Nord Padania).