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Si riprende la discussione.
PRESIDENTE. Passa alle dichiarazioni di voto finale, ricordando che è stata disposta la ripresa televisiva diretta delle dichiarazioni di voto dei rappresentanti dei gruppi e delle componenti politiche del gruppo Misto.
GIORGIO LA MALFA (Misto-RLR). Esprime forti perplessità sul contenuto del provvedimento d'urgenza in esame, che appare emblematico dell'irresponsabile politica economica attuata dall'Esecutivo.
CARMELO LO MONTE (Misto-MpA). Osservato che il decreto-legge in esame penalizza fortemente il Mezzogiorno ed accentua le differenze esistenti tra le diverse aree del Paese, riterrebbe necessario che parte del cosiddetto extragettito fosse destinato alla realizzazione di opere infrastrutturali nel Sud. Dichiara quindi il voto contrario dei deputati della sua componente politica sul disegno di legge di conversione.
GIACOMO BEZZI (Misto-Min.ling.). Nel dichiarare il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di conversione del provvedimento d'urgenza in esame, che denota l'intendimento del Governo di ripensare taluni meccanismi di politica fiscale, manifesta tuttavia forti perplessità sulle disposizioni relative agli studi di settore. Ritiene inoltre che il provvedimento non garantisca la dovuta attenzione alle esigenze delle piccole e medie imprese.
MASSIMO NARDI (DCA-NPSI). Manifestata preoccupazione ed irritazione per l'impianto del provvedimento d'urgenza in esame, che dimostra il carattere propagandistico della politica economica del Governo, ritiene che le misure da esso recate determineranno un peggioramento del debito pubblico. Nel rilevare, altresì, che il cosiddetto tesoretto è il frutto della correzione di conti precedentemente sbagliati, dichiara il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.
Pag. VIDANTE D'ELPIDIO (Pop-Udeur). Nel giudicare condivisibili le finalità del provvedimento d'urgenza in esame, volto a garantire una redistribuzione del reddito in favore delle fasce più deboli e dei settori produttivi più svantaggiati, nonché un ulteriore miglioramento dei conti pubblici, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.
LUANA ZANELLA (Verdi). Nel ritenere che il provvedimento d'urgenza in esame risponda alla necessità di coniugare sviluppo economico, risanamento dei conti pubblici ed equità sociale, in linea con gli indirizzi contenuti nel programma elettorale dell'Ulivo, manifesta particolare apprezzamento per l'aumento delle pensioni minime, per gli interventi a favore degli enti locali e per le misure di contrasto della precarietà. Nell'auspicare altresì che sin dalla prossima legge finanziaria il Governo attribuisca un ruolo centrale e strategico alle politiche ambientali, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.
FRANCESCO NAPOLETANO (Com.It). Dichiara il convinto voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione del decreto-legge in esame, che reca significative misure di redistribuzione del reddito a vantaggio dei ceti più deboli, nonché interventi in favore dei giovani; manifestato inoltre apprezzamento, in particolare, per l'incremento delle pensioni minime, sottolinea la necessità che il risanamento e la riqualificazione dei conti pubblici siano coniugati con l'equità sociale. Esprime infine un orientamento contrario all'intesa raggiunta tra Esecutivo ed organizzazioni sindacali in tema di riforma previdenziale, che ritiene disattenda completamente il programma di Governo.
ROBERTO VILLETTI (RosanelPugno). Nel ritenere che il provvedimento d'urgenza in esame rappresenti un passo in avanti nel risanamento dei conti pubblici, sottolinea la particolare rilevanza delle disposizioni concernenti l'aumento delle pensioni minime. Rilevato inoltre che lo scarso riformismo che connota l'azione di Governo deriva dalle contraddizioni interne alla maggioranza e dall'esigenza di ricercare continui ed estenuanti compromessi con le sue componenti della sinistra radicale, auspica l'adozione di scelte maggiormente innovative e coraggiose, al fine di riequilibrare la spesa sociale ed eliminare forme di penalizzazione per le giovani generazioni, coniugando flessibilità e sicurezza nel mondo del lavoro.
Dichiara infine il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.
SALVATORE RAITI (IdV). Manifesta apprezzamento per le condivisibili misure contenute nel provvedimento d'urgenza in esame e dichiara pertanto il convinto voto favorevole del suo gruppo sul relativo disegno di legge di conversione; osserva quindi che la lotta all'evasione ed all'elusione fiscale condotta dal Governo ed un maggiore rigore nel contenimento della spesa pubblica hanno consentito di avviare il processo di risanamento dei conti pubblici che consentirà di rispettare gli impegni assunti con l'Unione europea e, quindi, di procedere nell'auspicabile riduzione della pressione fiscale.
VALDO SPINI (SDpSE). Espressa soddisfazione per il previsto stanziamento di risorse finanziarie a favore del Fondo globale per la lotta contro la malaria e l'AIDS, sottolinea l'importanza del provvedimento d'urgenza in esame, volto a favorire lo sviluppo economico del Paese grazie alle risorse ottenute da una seria politica di contrasto all'evasione fiscale, manifestando particolare apprezzamento per l'incremento delle pensioni minime e per i previsti interventi a favore, tra l'altro, del settore della sicurezza, degli enti locali, delle giovani generazioni e della ricerca scientifica e tecnologica. Nel ritenere che ilPag. VIIGoverno debba riflettere sul deprecabile fenomeno relativo al distacco dei cittadini dalla politica, auspica una riduzione dei suoi componenti, nonché l'avvio della discussione sulla riforma elettorale nell'ambito delle competenti istituzioni parlamentari.
GIANPAOLO DOZZO (LNP). Dichiara il voto convintamente contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione del provvedimento d'urgenza in esame; nel sottolineare l'incapacità del Governo di perseguire un'efficace politica di risanamento della spesa pubblica a causa delle divisioni interne alla maggioranza, ritiene che l'extragettito sia la diretta conseguenza dell'incremento della pressione fiscale, che ha penalizzato, in particolare, i cittadini e le imprese del Nord del Paese.
GIAN LUCA GALLETTI (UDC). Lamentato il reiterato ricorso da parte del Governo alla questione di fiducia per superare le divergenze interne alla maggioranza, giudica totalmente sbagliata la politica economica dell'Esecutivo; ritiene, in particolare, che le misure recate dal provvedimento d'urgenza in esame, di stampo demagogico, determineranno un'inaccettabile espansione della spesa pubblica, mentre sarebbe stato opportuno destinare una più cospicua quota del cosiddetto extragettito alla riduzione del debito pubblico.
ANDREA RICCI (RC-SE). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione del provvedimento d'urgenza in esame, che reca condivisibili, sebbene parziali ed insufficienti, misure destinate alla destinate alla redistribuzione del reddito ed allo sviluppo; esprime tuttavia preoccupazione per la politica economica del Governo, il quale ha avanzato proposte che rappresentano un arretramento rispetto al programma elettorale dell'Unione, con particolare riferimento alle tematiche concernenti il mercato del lavoro e la prospettata riforma del sistema previdenziale.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Nel sottolineare come l'ennesimo ricorso da parte dell'Esecutivo alla questione di fiducia, dovuto alle gravi difficoltà interne alla maggioranza e alle forti pressioni provenienti dalla sinistra massimalista, sia lesivo delle prerogative parlamentari, manifesta un orientamento nettamente contrario alla conversione in legge di un provvedimento d'urgenza che non fornisce risposte adeguate alle esigenze delle fasce più deboli della popolazione e delle categorie produttive.
ANTONIO LEONE (FI). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione di un provvedimento d'urgenza che ritiene deleterio per la finanza pubblica e che prevede la distribuzione a pioggia di risorse - delle quali peraltro non si comprende neanche l'effettiva consistenza - che traggono origine dalla vessatoria politica fiscale attuata dal Governo. Nell'ascrivere inoltre alle difficoltà interne alla maggioranza l'ennesimo ricorso alla questione di fiducia, atteso che l'opposizione non ha assunto alcun atteggiamento ostruzionistico, ricorda le considerazioni svolte dal Governatore della Banca d'Italia circa l'opportunità di destinare il cosiddetto extragettito al risanamento del debito pubblico.
EMILIO DELBONO (Ulivo). Sottolineato il carattere assolutamente condivisibile del provvedimento d'urgenza in esame, che reca misure ispirate a rigore finanziario ed equità sociale e che rappresenta il risultato di una proficua attività di concertazione con le categorie produttive e le organizzazioni sindacali, manifesta particolare apprezzamento per le disposizioni concernenti l'aumento delle pensioni minime, gli studi di settore e il riscatto, ai fini previdenziali, degli anni impiegati per il conseguimento della laurea.
La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 2852-A.
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