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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative per un costante monitoraggio del fenomeno del terrorismo di matrice islamica e per coniugare l'esigenza dell'integrazione con quella della sicurezza - n. 3-01128)
PRESIDENTE. Il deputato Benedetti Valentini ha facoltà di illustrare l'interrogazione La Russa n. 3-01128, concernente iniziative per un costante monitoraggio del fenomeno del terrorismo di matrice islamicaPag. 56e per coniugare l'esigenza dell'integrazione con quella della sicurezza (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 6), di cui è cofirmatario.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI. Onorevole Ministro, quanto è stato scoperto a Perugia - cioè una cellula islamica di addestramento terroristico - è di una gravità straordinaria e altrettanto gravi sono i commenti, italiani quanto islamiti, che tendono alla minimizzazione del gravissimo avvenimento.
In realtà, vi erano due clandestini che, sotto gli occhi di tutti, fungevano da guardiani della moschea, o presunta tale. Addestramento ad uccidere, piani di penetrazione nei servizi pubblici, preparazione, attraverso sostanze chimiche, di veleni o di bombe da far esplodere nei luoghi maggiormente frequentati, istigazione, anche di bambini della più tenera età, a delinquere e ad aggredire: nessuno può sottovalutare tutto ciò ed è triste che io debba dire che a Perugia e in Umbria anche il clima politico - l'ipocrita e insignificante buonismo della sinistra politica - sta creando un terreno di coltura molto grave.
PRESIDENTE. La invito a concludere.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI. Grazie, dunque, alle forze dell'ordine per quanto hanno efficacemente fatto. Spiegateci, però, per quale ragione non date ad esse le risorse adeguate perché possano intervenire come vorrebbero e dovrebbero.
PRESIDENTE. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, Vannino Chiti, ha facoltà di rispondere.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Signor Presidente, devo fare una precisazione rispetto ad un punto dell'interrogazione che non è stato illustrato, ossia quello relativo alla circolare del 4 giugno 2007 sull'entrata in vigore della legge 28 maggio 2007, n. 68, recante «Disciplina dei soggiorni di breve durata degli stranieri per visite, affari, turismo e studio».
Tale normativa, che semplifica gli adempimenti formali e procedurali a carico degli stranieri che entrano in Italia per rimanervi non più di tre mesi, era necessitata dall'avvio di una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia da parte della Commissione europea, ad avviso della quale il rilascio del permesso di soggiorno per permanenze brevi (previsto da un decreto legislativo del 1998, e successive modificazioni) configurava una violazione dell'applicazione dell'accordo di Schengen. Per allinearsi alla normativa europea, l'articolo 1 della legge n. 68 del 2007 ha sostituito l'obbligo di richiedere il permesso di soggiorno con quello di rendere la dichiarazione di presenza, secondo le modalità da fissare con decreto del Ministro dell'interno, che è stato adottato; rimangono inalterati i controlli di frontiera previsti dal codice di Schengen.
Quanto, invece, al quesito principale che è stato posto, faccio presente che proprio gli arresti effettuati in Umbria confermano l'efficacia del nostro sistema di prevenzione nei confronti del terrorismo di matrice islamista e delle norme introdotte nel 2005 con il cosiddetto decreto Pisanu.
Proprio sulla base di quelle misure, vengono svolte puntuali operazioni di controllo nei luoghi di maggiore presenza di attività connesse a fenomeni di integralismo islamico (call center, internet point, macellerie islamiche), che si aggiungono al monitoraggio della variegata realtà di associazioni islamiche attive nei nostri territori.
Solo nel 2006 sono stati controllati oltre 10 mila obiettivi e identificati circa 40 mila stranieri: fra di essi, 927 sono stati denunciati per inosservanza delle norme in materia di soggiorno e 386 arrestati per vari reati. Sono state avviate 1.088 procedure di allontanamento dal territorio nazionale ed eseguiti 20 provvedimenti di espulsione per motivi di ordine e sicurezza pubblica. Dal 1o gennaio ad oggi sono stati controllati 1.932 obiettivi e identificatiPag. 577.279 stranieri: di questi, 174 sono stati denunciati, 49 arrestati e 171 colpiti da provvedimenti di espulsione.
Negli ultimi quattro mesi, l'attività investigativa ha permesso di individuare ed espellere per motivi di ordine pubblico e di pericolo per la sicurezza nazionale alcuni imam noti per le loro posizioni radicali, com'è avvenuto con l'allontanamento dal territorio nazionale di guide spirituali islamiche dalle città di Roma, Reggio Emilia, Varese, Torino e Carmagnola.
PRESIDENTE. La invito a concludere.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Occorre quindi - ho concluso - proseguire su questa strada con determinazione, nella logica che gli stessi interroganti indicano e che noi condividiamo, cioè l'invito a saper coniugare la giusta esigenza dell'integrazione, che l'Italia deve saper attuare, con quella della sicurezza dello Stato e dei cittadini italiani o che vivono in Italia.
PRESIDENTE. Il deputato Benedetti Valentini ha facoltà di replicare.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI. Onorevole Ministro, la ringraziamo della risposta, ma a non esserne soddisfatto non sono io o il gruppo di Alleanza nazionale, quanto, credo, la maggioranza dei nostri concittadini ascoltatori. Sappiamo che la buona accoglienza è doverosa nei tempi di oggi, che l'integrazione è la migliore prevenzione rispetto al dilagare del terreno terroristico e che tanti islamici sono onesti e vengono per lavorare e convivere in pace. Lo sappiamo benissimo e ne conosciamo moltissimi.
Ma, se una sola moschea su cinquanta fosse il ricettacolo di terrorismo, predicazione e pratica del terrorismo, noi dovremmo controllare tutte le altre, altrimenti la prevenzione sarebbe superficiale e non efficace.
Il punto sul quale dissentiamo da voi sta nel fatto che l'immigrazione, per quanto necessaria e ben regolata, deve avere maglie strette, altrimenti la penetrazione - anche dei fenomeni non voluti o, addirittura, esecrabili - è inevitabile.
Invece, voi smantellate anche le norme, ad esempio, della cosiddetta legge Bossi-Fini, che dovevano servire per arginare gli abusi; con la circolare cui lei ha fatto riferimento, date istruzioni per liberalizzare e rendere privo di ogni controllo il rilascio del visto per esigenze temporanee; puntate, con la vostra maggioranza, a far chiudere i centri di identificazione; state per varare una legge sulla libertà religiosa che mette sullo stesso piano le nostre tradizioni religiose italiane con quelle di altre religioni, senza operare approfondimenti e verifiche sul piano del costume e della sicurezza; lasciate, infine, minacciare perfino gli imam onesti. Io ne conosco ed anche nel territorio umbro e perugino vivono persone radicate da trent'anni, dei galantuomini che lavorano e convivono in pace, ma che sono stati minacciati come traditori della loro religione, quasi fossero individui che tradiscono la loro fede in favore degli infedeli dell'Occidente.
PRESIDENTE. La invito a concludere.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI. In conclusione, voi dovete pretendere, come autorità di Governo preposta alla sicurezza, che le comunità islamiche accertino, isolino e denuncino i terroristi presenti tra le loro file, altrimenti ogni presa di distanza sarebbe ipocrita e inefficace.