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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative per un incremento delle risorse destinate al servizio civile nazionale - n. 3-01134)
PRESIDENTE. Il deputato D'Ulizia ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01134, concernente iniziative per un incremento delle risorse destinate al servizio civile nazionale (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 12), per un minuto.
LUCIANO D'ULIZIA. Signor Presidente, signor Ministro, con l'applicazione del decreto legislativo n. 77 del 2002, in pratica abbiamo in qualche modo inficiato la filosofia della legge nazionale sul servizio civile, cioè la legge n. 64 del 2001.
Rispetto a 3.451 progetti approvati, ne sono stati finanziati 1.520; quindi, di 47.500 volontari «approvati»- uso questo termine improprio, ma lei mi capisce - ne sono stati «concessi» 25.429. Il cambio di filosofia ci preoccupa, perché si passa da un progetto di tipo sociale a un progetto di riempimento dei vuoti e dei servizi.
Pertanto, le chiediamo come il Governo intenda rimediare e quali provvedimenti intenda adottare.
PRESIDENTE. Il Ministro della solidarietà sociale, Paolo Ferrero, ha facoltà di rispondere.
PAOLO FERRERO, Ministro della solidarietà sociale. Signor Presidente, ringrazio l'onorevole D'Ulizia per l'interrogazione presentata; però, devo dire che non concordo sulla valutazione che viene espressa, in quanto il servizio civile ha confermato, negli anni, un andamento crescente di giovani - ragazzi e ragazze - avviati al servizio stesso.
Nell'anno 2004 i volontari sono stati 32.211, 45.175 nel 2005, 45.153 nel 2006. Per quanto riguarda il 2007, è stata registrata un'ulteriore crescita: infatti, è stata prevista, nel Documento di programmazione economico-finanziaria, una cifra complessiva di 47.000 volontari in Italia e 500 all'estero e, con l'ulteriore incremento di 40 milioni che abbiamo ottenuto con il decreto-legge 2 luglio 2007, n. 81 - che è stato approvato oggi stesso da questa Assemblea -, arriveremo concretamente a 58.100 unità, di cui 500 all'estero, che è di gran lunga la cifra più alta raggiunta nel corso della breve storia del servizio civile.
Tale cifra, ovviamente, è ripartita, così come prevede il decreto legislativo n. 77 del 2002: una parte a livello nazionale (il 65 per cento) e una parte a livello regionale (il 35 per cento). Tradotto in cifre - poi lascerò la documentazione cartacea - significa che nella legge finanziaria del 2006 avevamo 207 milioni e 760 mila euro.Pag. 68Ho ottenuto un aumento di 30 milioni di euro nel giugno 2006, nella legge finanziaria per il 2007 siamo passati a 256 milioni di euro e, con un ulteriore incremento, siamo complessivamente arrivati ad uno stanziamento di 296 milioni e 158 mila euro (quasi 100 milioni di euro in più rispetto all'ultima legge finanziaria realizzata dal Governo Berlusconi). L'incremento è costante e noi intendiamo assolutamente proseguire su questa strada.
Concordo con lei che è necessario fare attenzione affinché l'utilizzo di questi volontari non vada in larga parte impiegato presso amministrazioni pubbliche (per quanto le amministrazioni pubbliche potevano già utilizzare gli obiettori di coscienza grazie alla legge precedente sul servizio civile). Anche a tal fine da settimane ho avviato un tavolo di discussione presso l'Ufficio nazionale per il servizio civile in cui sono presenti regioni, province e gli enti accreditati nella Consulta nazionale per il volontariato. In quella sede si vedrà come venire incontro a preoccupazioni quali quelle da lei espresse.
PRESIDENTE. Il deputato D'Ulizia ha facoltà di replicare.
LUCIANO D'ULIZIA. Signor Presidente, posso dichiararmi parzialmente soddisfatto nel senso che i dati del Ministro Ferrero coincidono con i miei. Tuttavia, ne facevo una questione di qualità del progetto. Attuando il decreto legislativo n. 77 del 2002 abbiamo cambiato in qualche modo la filosofia del servizio civile. Le amministrazioni pubbliche - parliamoci chiaro, signor Ministro - utilizzano i volontari per riempire (lo definisco un riempimento) i servizi che non riescono a remunerare in via ordinaria. Le organizzazioni del volontariato, al contrario, elaborano e realizzano progetti, tant'è vero che lo stesso Ministero della solidarietà sociale, ovvero l'Ufficio nazionale per il servizio civile, ha riconosciuto come validi 3.451 progetti, che non sono stato finanziati per mancanza di disponibilità finanziarie.
Quello che ci preoccupa è il cambiamento che concerne i volontari finanziati dagli enti di promozione sociale di volontariato - i dati da lei citati sono esatti - che sono chiamati nelle amministrazioni pubbliche per svolgere una funzione di riempimento, per colmare servizi che l'amministrazione pubblica non riesce a fornire con il personale ordinario.
In tale modo, cambiamo la filosofia della legge sul volontariato ovvero sopperiamo a una carenza pubblica, ma non forniamo ai giovani la prospettiva dell'impegno civile e progettuale. Inoltre, anche le organizzazioni che avviavano i giovani in qualche modo al mondo del lavoro vedono menomata la loro funzione.
Alla luce di tutto ciò la ringrazio per la sua risposta; tuttavia, i miei interrogativi rimangono inevasi.