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Si riprende la discussione.
GAETANO PECORELLA (FI). Evidenzia le ragioni per le quali manifesta un orientamento contrario all'articolo 1.
MANLIO CONTENTO (AN). Nel dichiarare il voto contrario del suo gruppo sull'articolo in esame, stigmatizza, in particolare, la soppressione dell'accertamento psico-attitudinale per l'accesso in magistratura.
MARIO PEPE (FI). Dichiara voto contrario sull'articolo 1, ispirato alla convinzione che la magistratura sia esente da responsabilità in ordine alla crisi della giustizia.
Pag. VILa Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 1.
PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo 2 e degli emendamenti ad esso riferiti.
MARILENA SAMPERI (Ulivo), Relatore per la maggioranza. Invita al ritiro di tutti gli emendamenti presentati, esprimendo altrimenti parere contrario.
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Concorda.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Sottolineata la natura non ostruzionistica delle proposte emendative presentate dall'opposizione, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sugli identici emendamenti in esame.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Paventate le deleterie conseguenze derivanti dalle reiterate modifiche della disciplina dell'ordinamento giudiziario, invita il relatore per la maggioranza a valutare con più attenzione le proposte emendative presentate dall'opposizione.
NINO MORMINO (FI). Richiama la ratio sottesa agli identici emendamenti in esame, interamente soppressivi dell'articolo 2, sottolineando, in particolare, che la disciplina approvata nella scorsa legislatura garantiva una più efficace valutazione della professionalità dei magistrati.
ENRICO COSTA (FI). Condivide l'opportunità di sopprimere l'articolo 2 del provvedimento, come proposto con gli identici emendamenti in esame.
MARIASTELLA GELMINI (FI). Ritiene che l'articolo 2, del quale si propone la soppressione, introduca un sistema di valutazione della professionalità dei magistrati sganciato da ogni criterio monocratico.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Dichiara di condividere la soppressione dell'articolo 2 del disegno di legge in esame, che scardina uno dei punti più innovativi della riforma Castelli, svincolando la valutazione professionale dei magistrati da criteri oggettivi e meritocratici.
PAOLA FRASSINETTI (AN). Manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo agli identici emendamenti in esame, volti a salvaguardare il criterio meritocratico nella valutazione della professionalità dei magistrati.
MARIO PEPE (FI). Esprime la sua assoluta contrarietà alle modalità di valutazione e di avanzamento nella carriera dei magistrati indicate nel provvedimento in esame.
LUIGI VITALI (FI). Manifesta disagio per la sostanziale impossibilità, per i deputati, di modificare un testo che non garantisce la qualità del sistema giudiziario.
PAOLA GOISIS (LNP). Rileva che l'impianto del provvedimento in esame accentua l'autoreferenzialità della magistratura.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Consolo 2.1 e Mazzoni 2.302, nonché l'emendamento Vitali 2.115.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Richiama le finalità dell'emendamento Vitali 2.116, sul quale dichiara il voto favorevole del suo gruppo.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Vitali 2.116 e Pecorella 2.5.
GAETANO PECORELLA (FI). Sottolinea che le norme recate dal comma 2 dell'articolo 2 del provvedimento in esame, in tema di valutazione della professionalità dei magistrati, si basano su criteri discrezionali e non meritocratici, che rischiano di subordinarne la progressione in carriera all'appartenenza alle correnti maggioritarie in seno alla magistratura.
Pag. VIIENRICO COSTA (FI). Lamenta il carattere non oggettivo dei criteri dettati dall'articolo 2 in materia di valutazione della professionalità dei magistrati.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Pecorella 2.7, lamentando la discrezionalità e la genericità dei criteri previsti nel disegno di legge in esame per la valutazione della professionalità dei magistrati.
MARIASTELLA GELMINI (FI). Evidenzia le ragioni sottese alla proposta di soppressione del comma 2 dell'articolo 2.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Pecorella 2.7, soppressivo del comma 2 dell'articolo 2, manifestando assoluta contrarietà a modalità di valutazione della professionalità dei magistrati che prescindono da criteri meritocratici.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 2.7.
LUIGI VITALI (FI). Richiama il contenuto dell'emendamento Pecorella 2.8, sul quale dichiara il convinto voto favorevole del suo gruppo.
MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UDC). Dichiara di condividere le finalità dell'emendamento Pecorella 2.8.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
ENRICO COSTA (FI). Stigmatizza l'indisponibilità della maggioranza a svolgere un confronto costruttivo sul disegno di legge in esame.
GERARDO BIANCO (Ulivo). Pur dichiarando che, per ragioni di disciplina, assumerà un atteggiamento in linea con quello del suo gruppo, lamenta il fatto che la necessità di approvare il disegno di legge in esame in tempi brevi imponga al Parlamento l'obbligo di approvare un testo che dovrebbe essere migliorato.
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Precisa che il Consiglio superiore della magistratura non può entrare nella sfera di autonoma decisione dei magistrati in relazione a singoli procedimenti.
MANLIO CONTENTO (AN). Giudica non convincenti le dichiarazioni rese dal rappresentante del Governo.
JOLE SANTELLI (FI). Dichiara di condividere le considerazioni svolte dal deputato Bianco, sulle quali invita l'Assemblea ad un'attenta riflessione.
MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UDC). Evidenzia palesi elementi di criticità sulla formulazione del comma 2 dell'articolo 2.
ENRICO BUEMI (RosanelPugno). Nel condividere le considerazioni svolte dal deputato Bianco, invita l'opposizione a fare autocritica sul proprio atteggiamento.
BENEDETTO DELLA VEDOVA (FI). Invita i deputati della maggioranza ad intervenire nel merito del provvedimento in esame.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Ricorda di aver presentato una proposta di legge costituzionale in materia di separazione delle carriere dei magistrati.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Pecorella 2.8.
ELISABETTA GARDINI (FI). Si associa alle considerazioni svolte dal deputato Bianco, invitando la maggioranza ad un sussulto di dignità.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 2.8.
Pag. VIIICAROLINA LUSSANA (LNP). Illustra le finalità del suo emendamento 2.9, paventando i rischi connessi all'introduzione di un sistema di valutazione della professionalità dei magistrati fondato su criteri non oggettivi.
NINO MORMINO (FI). Giudica inadeguati i criteri per la valutazione della professionalità dei magistrati previsti al comma 2 dell'articolo 2.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
GABRIELE BOSCETTO (FI). Auspica il rinvio in Commissione del disegno di legge in esame e la contestuale proroga, mediante un provvedimento d'urgenza, dell'entrata in vigore della cosiddetta riforma Castelli.
ENRICO COSTA (FI). Condivide il contenuto dell'emendamento Lussana 2.9.
PAOLA GOISIS (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta che il deputato Fiano ha tenuto un comportamento irriguardoso nei confronti della deputata Lussana.
PRESIDENTE. Invita tutti i deputati ad attenersi a comportamenti che non alimentino tensioni.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lussana 2.9.
GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 2.10, sottolineando la necessità che errori particolarmente gravi eventualmente commessi incidano sulla valutazione di professionalità dei magistrati.
ENRICO COSTA (FI). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Pecorella, manifesta un orientamento favorevole all'emendamento in esame.
JOLE SANTELLI (FI). Condivide le finalità dell'emendamento Pecorella 2.10.
PIERLUIGI MANTINI (Ulivo). Evidenzia che la legge vigente in tema di responsabilità dei magistrati, pur perfettibile, prevede già sanzioni a carico dei magistrati che nell'esercizio delle proprie funzioni incorrano in colpa grave.
NINO MORMINO (FI). Giudica contraddittorio il sistema di valutazione della professionalità dei magistrati previsto nel provvedimento in esame.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Pecorella 2.10 e Vitali 2.117.
GAETANO PECORELLA (FI). Sottolinea l'inopportunità della previsione di standard di rendimento, in ragione della non omogenea distribuzione di mezzi e strutture negli uffici giudiziari dislocati sul territorio.
PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza consentirà ai deputati appartenenti ai gruppi che hanno esaurito i tempi loro assegnati lo svolgimento di brevi dichiarazioni di voto, i cui tempi saranno computati nell'ambito di quelli previsti per gli interventi a titolo personale.
ANTONIO LEONE (FI). Chiede alla Presidenza di concedere tempi aggiuntivi ai gruppi che hanno esaurito quelli assegnati loro nell'ambito del contingentamento.
PRESIDENTE. Ritiene di poter concedere un ampliamento dei tempi assegnati ai gruppi pari ad un terzo di quelli originariamente previsti.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Illustra le finalità degli identici emendamenti in esame, dei quali auspica l'approvazione, giudicando incongrua la fissazione di standard di rendimento uniformi su tutto il territorio nazionale.
Pag. IXERMINIA MAZZONI (UDC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sugli identici emendamenti in esame, giudicando alquanto fumosi i criteri in base ai quali si effettuano le valutazioni di professionalità dei magistrati.
PAOLA FRASSINETTI (AN). Sottolinea la necessità di ancorare la valutazione della professionalità dei magistrati a criteri oggettivi.
JOLE SANTELLI (FI). Manifesta assoluta contrarietà alla possibilità che sia il Consiglio superiore della magistratura a determinare gli standard di rendimento dei magistrati.
PAOLA GOISIS (LNP). Manifestato un orientamento favorevole agli identici emendamenti in esame, invita l'Assemblea ad approvarli.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Pecorella 2.12 e Consolo 2.13.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE
PIERLUIGI CASTAGNETTI
CAROLINA LUSSANA (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, giudica improvvide e lesive delle prerogative parlamentari le dichiarazioni rese dal Ministro Chiti relativamente all'iter del disegno di legge in esame.
CLEMENTE MASTELLA, Ministro della giustizia. Esprime solidarietà al Ministro Chiti.
ENRICO COSTA (FI). Illustra le finalità dell'emendamento Pecorella 2.14.
MARIASTELLA GELMINI (FI). Giudica equilibrato e ispirato a buon senso l'emendamento Pecorella 2.14.
GAETANO PECORELLA (FI). Ritiene indispensabile approvare l'emendamento in esame, se il Parlamento non intende abdicare al proprio ruolo di garante della legalità.
LUIGI VITALI (FI). Ritiene che la disciplina degli elementi in base ai quali devono essere espresse le valutazioni dei consigli giudiziari debba essere dettata da provvedimenti legislativi.
JOLE SANTELLI (FI). Condivide le finalità dell'emendamento in esame.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Rileva che l'emendamento in esame è volto ad evitare un'ulteriore lesione delle prerogative del Parlamento.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Manifesta assoluta contrarietà al ruolo attribuito al CSM dal comma 3 dell'articolo 2 del provvedimento in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 2.14.
LUIGI VITALI (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 2.118.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Vitali 2.118 e Pecorella 2.18.
GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 2.20.
ENRICO COSTA (FI). Manifesta un orientamento favorevole agli identici emendamenti in esame.
LUIGI VITALI (FI). Giudica di assoluto buonsenso il contenuto degli identici emendamenti in esame.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Illustra le finalità del suo emendamento 2.303.
MARIASTELLA GELMINI (FI). Rileva che la corretta gestione delle risorse finanziarie a disposizione rientra nei doveri del magistrato.
Pag. XJOLE SANTELLI (FI). Riterrebbe opportuno verificare l'effettiva necessità del ricorso alle intercettazioni.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Dichiara di condividere le finalità degli identici emendamenti in esame.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Condivide le finalità degli identici emendamenti in esame, che ritiene ispirati ad un principio di trasparenza.
LUCIANO D'ULIZIA (IdV). Evidenzia il carattere strumentale degli identici emendamenti in esame.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Lamenta l'abuso del ricorso allo strumento delle intercettazioni da parte della magistratura.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Pecorella 2.20 e Mazzoni 2.303, nonché l'emendamento Consolo 2.22.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Raccomanda l'approvazione del suo emendamento 2.23, identico all'emendamento Mazzoni 2.304.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Consolo 2.23 e Mazzoni 2.304, nonché l'emendamento Pecorella 2.26.
GAETANO PECORELLA (FI). Richiama le finalità dell'emendamento Consolo 2.27.
JOLE SANTELLI (FI). Dichiara di condividere le finalità dell'emendamento Consolo 2.27.
MARIASTELLA GELMINI (FI). Giudica inadeguata la formulazione del comma 2, capoverso, comma 9, del provvedimento in esame.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 2.27.
MARIO PEPE (FI). Invita a riflettere sull'effettivo potere sanzionatorio del Consiglio superiore della magistratura.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Consolo 2.27.
NINO MORMINO (FI). Dichiara di condividere le finalità dell'emendamento Consolo 2.319.
ENRICO COSTA (FI). Giudica farraginoso il sistema di valutazione della professionalità dei magistrati definito nel testo in esame.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 2.319.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
PINO PISICCHIO (IdV), Presidente della II Commissione. Parlando sull'ordine dei lavori, invita la Presidenza a garantire le condizioni per un ordinato svolgimento del dibattito.
ANDREA GIBELLI (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, manifesta sconcerto per le dichiarazioni rese dal Ministro Chiti alle agenzie di stampa, invitando la Presidenza a concedere ulteriori tempi aggiuntivi per consentire un approfondito dibattito.
JOLE SANTELLI (FI). Nell'associarsi alla richiesta formulata dal deputato Gibelli, stigmatizza le dichiarazioni rese dal deputato Chiti.
PRESIDENTE. Ricorda di aver concesso tempi aggiuntivi ai gruppi che hanno esaurito quelli assegnati loro nell'ambito del contingentamento.
PAOLA FRASSINETTI (AN). Si associa alle considerazioni svolte dal deputato Consolo.
Pag. XILa Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Consolo 2.319.
GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 2.28.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Pecorella 2.28 e 2.31.
GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 2.34.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 2.34.
GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 2.35.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Giudicate inconfutabili le argomentazioni svolte dal deputato Pecorella, invita l'Assemblea ad approvare l'emendamento in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 2.35.
LUIGI VITALI (FI). Ritiene che l'emendamento Pecorella 2.36 renda più puntuale la disciplina relativa alla dispensa dal servizio dei magistrati.
NINO MORMINO (FI). Rilevato che la fattispecie della dispensa dal servizio è riconducibile ad ipotesi di mancanza di colpa, manifesta un orientamento favorevole all'emendamento in esame.
GAETANO PECORELLA (FI). Ritiene necessaria la puntualizzazione contenuta nel suo emendamento 2.36.
SIMONE BALDELLI (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede il controllo delle tessere di votazione.
PRESIDENTE. Dà disposizioni in tal senso (I deputati Segretari ottemperano all'invito del Presidente).
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Giudica non univoca la locuzione «dispensato dal servizio» contenuta sul comma 2, capoverso comma 13, dell'articolo 2.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 2.36.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 2.38.
ENRICO COSTA (FI). Manifesta un orientamento favorevole all'emendamento in esame, del quale condivide le finalità.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Consolo 2.38.
GAETANO PECORELLA (FI). Sottolinea che il suo emendamento 2.313 recepisce un'istanza prospettata dal relatore per la maggioranza.
MARIASTELLA GELMINI (FI). Richiama le finalità dell'emendamento in esame.
PAOLA FRASSINETTI (AN). Manifesta un orientamento favorevole all'emendamento Pecorella 2.313 ed invita l'Assemblea ad approvarlo.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Sottolineato che l'articolo 2 del disegno di legge esalta l'autoreferenzialità della magistratura, manifesta un orientamento favorevole all'emendamento in esame.
JOLE SANTELLI (FI). Condivide le finalità dell'emendamento Pecorella 2.313, che giudica di stampo garantista.
LUIGI VITALI (FI). Rilevato che il provvedimento in esame attribuisce di fatto una delega in bianco al Consiglio superiore della magistratura in tema di valutazione della professionalità dei magistrati, invita l'Assemblea ad approvare l'emendamento in esame.
Pag. XIIMARILENA SAMPERI (Ulivo), Relatore per la maggioranza. Ritiene che con un apposito ordine del giorno si possa impegnare il Ministro della giustizia a riferire periodicamente alle Camere sull'efficacia del metodo di valutazione dei magistrati.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 2.313.
MANLIO CONTENTO (AN). Lamenta la scarsa chiarezza circa gli oneri che deriveranno dall'attuazione del provvedimento in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Contento 2.315.
GAETANO PECORELLA (FI). Giudica opportuna la soppressione del comma 3 dell'articolo 2 del provvedimento in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Pecorella 2.41 e Mazzoni 2.305.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.