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Si riprende la discussione.
ALESSANDRO MARAN (Ulivo). Nel condividere gli obiettivi del provvedimento in esame, auspica la piena collaborazione tra maggioranza ed opposizione nell'approvazione delle riforme necessarie a garantire l'efficienza del sistema giudiziario.
Pag. XIIIMARILENA SAMPERI (Ulivo), Relatore per la maggioranza. Richiama le ragioni per le quali giudica positivamente la nuova disciplina relativa alla valutazione della professionalità dei magistrati.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Pecorella 2.43, gli identici Pecorella 2.44, Consolo 2.45 e Mazzoni 2.101, nonchè l'emendamento Pecorella 2.46.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Condivide le finalità degli identici emendamenti Pecorella 2.48 e Consolo 2.49, non comprendendo le ragioni per cui una quota di magistrati, anche in assenza di una valutazione, possa accedere ai ruoli apicali.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 2.49, ritenendo vergognosa la riforma in esame.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Pecorella 2.48 e Consolo 2.49, nonché gli emendamenti Consolo 2.51 e 2.53.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Illustra le finalità del suo emendamento 2.54, volto a ripristinare, per le funzioni di legittimità, l'accesso attraverso l'espletamento di un concorso per titoli ed esami.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Lussana, sottolinea la necessità di rendere il concorso per l'accesso alla magistratura più rigoroso.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Lussana 2.54 e Pecorella 2.55, l'emendamento Pecorella 2.64, gli identici Pecorella 2.65 e Consolo 2.66 e l'emendamento Pecorella 2.56.
GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità degli identici emendamenti in esame.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Dichiara il voto favorevole sugli identici emendamenti Pecorella 2.57 e Mazzoni 2.100.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Pecorella 2.57, Mazzoni 2.100 e Pecorella 2.58.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Richiama le finalità dell'emendamento Pecorella 2.60.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Pecorella 2.60 e 2.63 e Contento 2.316.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Illustra le finalità del suo emendamento 2.308.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lussana 2.308.
LUIGI VITALI (FI). Sottolinea la ragionevolezza del suo emendamento 2.112, del quale illustra le finalità.
NINO MORMINO (FI). Sottolinea la necessità di prevedere una netta separazione tra le carriere requirenti e giudicanti.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Vitali 2.112.
LUIGI VITALI (FI). Richiama le finalità del suo emendamento 2.221.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli emendamenti Vitali 2.221 e 2.114 e Consolo 2.70.
NINO MORMINO (FI). Lamenta le deleterie conseguenze di una eccessiva rotazione nelle funzioni da parte dei magistrati.
LUIGI VITALI (FI). Sottolinea che gli identici emendamenti in esame sono ispirati alla logica della riduzione del danno.
Pag. XIVGIUSEPPE CONSOLO (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 2.68.
JOLE SANTELLI (FI). Condivide le finalità degli identici emendamenti in esame.
LUCIO BARANI (DCA-NPSI). Ritiene essenziale che i magistrati acquisiscano la necessaria specializzazione.
ENRICO COSTA (FI). Sottolinea che la promiscuità delle funzioni giudicante e requirente si pone in contrasto con il principio costituzionale del giusto processo.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Consolo 2.68 e Pecorella 2.69, nonché l'emendamento Gelmini 2.318.
NINO MORMINO (FI). Giudica del tutto ragionevole l'emendamento Mazzoni 2.102.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Sottolinea che il suo emendamento 2.102 è volto a rendere realmente più rigido il passaggio tra funzione giudicante e requirente.
GIANCARLO LAURINI (FI). Giudica condivisibile l'emendamento Mazzoni 2.102.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Condivide pienamente le finalità dell'emendamento Mazzoni 2.102.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mazzoni 2.102.
GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 2.73, ritenendo che la separazione delle funzioni sia un problema culturale e di specializzazione.
ENRICO BUEMI (RosanelPugno). Richiama le finalità degli identici emendamenti in esame, volti a garantire l'efficienza nella separazione delle funzioni.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Illustra le finalità del suo emendamento 2.74, volto a porre rimedio alla decisione del Governo di snaturare il principio della separazione delle funzioni.
MANLIO CONTENTO (AN). Manifesta un orientamento favorevole agli emendamenti in esame, ritenendo che la disciplina recata dal provvedimento sia lesiva dell'autonomia del Parlamento.
GIANCARLO LAURINI (FI). Dichiara di condividere le finalità degli identici emendamenti in esame, che ritiene ispirati ad un principio di ragionevolezza.
MARCO BELTRANDI (RosanelPugno). Ritiene che la disciplina recata dall'articolo in esame, nel consentire il passaggio della funzione requirente a quella giudicante, e viceversa, leda il principio di terzietà del giudice.
MARIASTELLA GELMINI (FI). Invita il Governo a riflettere sull'opportunità di varare una riforma che non appare rispondente ai reali bisogni dei cittadini.
LUCIO BARANI (DCA-NPSI). Invita i deputati del gruppo La Rosa nel Pugno ad un atteggiamento coerente.
PAOLA FRASSINETTI (AN). Giudica condivisibile il contenuto degli identici emendamenti in esame, dei quali auspica l'approvazione.
JOLE SANTELLI (FI). Ritiene che l'articolo 2 del disegno di legge in esame non consenta una reale separazione delle funzioni giudicante e requirente.
BENEDETTO DELLA VEDOVA (FI). Si associa alle considerazioni svolte dal deputato Barani.
BRUNO MELLANO (RosanelPugno). Ribadita la volontà dei deputati del suoPag. XVgruppo di sostenere le proposte emendative presentate, ne auspica l'approvazione.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Pecorella 2.73, Lussana 2.74, Consolo 2.79 e Buemi 2.301.
GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 2.81.
NINO MORMINO (FI). Sottolinea il carattere strumentale delle scelte operate dal Governo.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Invita l'Assemblea ad esprimere un voto favorevole sull'emendamento Pecorella 2.81.
GIANCARLO LAURINI (FI). Ritiene inopportuno, in una democrazia avanzata, prevedere il passaggio dalla funzione giudicante a quella requirente.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 2.81.
GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 2.82, identico all'emendamento Buemi 2.300.
MANLIO CONTENTO (AN). Giudica irragionevole consentire il passaggio di funzioni anche presso la giurisdizione di legittimità.
ENRICO BUEMI (RosanelPugno). Avrebbe ritenuto opportuno modificare il disegno di legge in esame nel senso indicato dal suo emendamento 2.300.
NINO MORMINO (FI). Manifesta un orientamento favorevole agli emendamenti in esame.
GIANCARLO LAURINI (FI). Ritiene che la disciplina in esame penalizzi l'esercizio della giurisdizione civile.
CARLO GIOVANARDI (UDC). Esprime perplessità sulle motivazioni per le quali il Governo si interessa alle questioni della giustizia.
JOLE SANTELLI (FI). Adombra il dubbio che la disposizione in esame sia funzionale al superamento delle divergenze esistenti nella maggioranza.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Pecorella 2.82 e Buemi 2.300.
NINO MORMINO (FI). Ritiene che la disposizione che si propone di sopprimere con l'emendamento in esame non sia in grado di conseguire gli obiettivi che si prefigge.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Lamenta l'assenza di un dibattito costruttivo tra le diverse forze politiche su un argomento di grande rilevanza, quale quello in discussione.
GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 2.84, paventando i rischi connessi al passaggio di funzioni in sede di legittimità.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Pecorella 2.84 e Vitali 2.200.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Reitera la richiesta di rinvio in Commissione del disegno di legge in esame, allo scopo di migliorarne il testo.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Ritiene che il tema della separazione delle funzioni dei magistrati dovesse essere affrontata con maggiore attenzione.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Ritiene che l'articolo in esame non attui una rigida separazione tra le funzioni requirente e giudicante, essendo consentito il passaggio da una funzione all'altra anche in assenza del prescritto requisito di anzianità.
Pag. XVIMARIO PEPE (FI). Invita il Governo a non recepire passivamente le richieste dell'Associazione nazionale magistrati.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 2.85.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Lamenta l'indisponibilità del Ministro ad un serio confronto parlamentare.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Vitali 2.223.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Lamenta che non è stato possibile svolgere un serio dibattito sul disegno di legge in esame.
LUIGI VITALI (FI). Riterrebbe opportuno sospendere la seduta, lamentando il disinteresse dimostrato dal Presidente del Consiglio per il dibattito in corso.
JOLE SANTELLI (FI). Sottolinea il tono costruttivo degli interventi svolti dall'opposizione.
ENRICO COSTA (FI). Ritiene disarmante argomentare in merito alle proposte emendative presentate dall'opposizione senza ricevere alcun tipo di riscontro dal Governo e dal relatore per la maggioranza.
LUCIO BARANI (DCA-NPSI). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Vitali 2.210.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Ribadito il carattere non ostruzionistico degli interventi dei deputati dell'opposizione, giudica infondate le dichiarazioni rese dal Ministro Chiti in merito all'ampiezza del dibattito in corso.
ANTONIO LEONE (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, sottolineata la rilevanza del provvedimento in esame, chiede la concessione di tempi ulteriori per consentire un più ampio dibattito.
PRESIDENTE. Precisato che il contingentamento relativo al disegno di legge in esame è stato definito in conformità ai precedenti, ritiene di poter concedere un ampliamento dei tempi nella misura di un terzo di quelli originariamente previsti.
PIERLUIGI MANTINI (Ulivo). Ritiene che la disciplina recata dal provvedimento in esame introduca una effettiva separazione tra funzioni requirente e giudicante, prevedendo rigorose limitazioni per il passaggio dall'una all'altra; reputa altresì che un eccesso di garantismo, dal quale il processo penale sembra connotato, possa compromettere l'efficacia della relativa funzione giurisdizionale.
SEBASTIANO NERI (Misto-MpA). Ritiene inaccettabile che la Camera sia chiamata a ratificare decisioni già assunte dall'altro ramo del Parlamento. Dichiara, inoltre, voto favorevole sull'emendamento Vitali 2.210.
PAOLA GOISIS (LNP). Sottolinea come il Governo abbia ceduto alle pressioni della magistratura associata.
CARLO GIOVANARDI (UDC). Giudica indecente il comportamento della maggioranza, che ritiene non rispettoso del Parlamento.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Vitali 2.210.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Giudicato inaccettabile l'atteggiamento della maggioranza, chiede che il provvedimento sia rinviato in Commissione.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Lussana 2.88 e 2.89.
GAETANO PECORELLA (FI). Condivide le considerazioni svolte dal deputato Boscetto, invitando il Governo a risponderePag. XVII alle istanze dell'opposizione, prorogando l'entrata in vigore della riforma Castelli.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 2.92.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Rileva l'ingiustificato ritardo dell'esame del provvedimento, che avrebbe richiesto un maggiore approfondimento.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Pecorella 2.93 e Consolo 2.95.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Invita il Governo ad esplicitare le ragioni per cui non intende dare ascolto alle richieste dell'opposizione.
ENRICO COSTA (FI). Lamenta la blindatura dei provvedimenti in materia di giustizia nel loro iter alla Camera.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Consolo 2.96.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Lamenta il perdurante silenzio dei rappresentanti del Governo sul provvedimento in esame.
CARLO GIOVANARDI (UDC). Lamenta l'espropriazione del ruolo del Parlamento ad opera della corporazione dei magistrati, cui deve ascriversi la stesura del testo in esame.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Chiede al Governo di rendere esplicito l'impegno che si è assunto di approvare il provvedimento prima dell'entrata in vigore della cosiddetta riforma Castelli.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Consolo 2.99.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Lamentata la totale assenza di chiarimenti da parte del Governo, ribadisce la necessità di un rinvio del provvedimento in Commissione.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Pecorella 2.104 e 2.105.
GAETANO PECORELLA (FI). Sottolinea la necessità di approvare il suo emendamento 2.108 al fine di correggere alcuni errori tecnici presenti nel testo.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 2.108.
ELIO VITO (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, giudica lesivo della dignità della Camera il preannunciato svolgimento dell'informativa urgente sulla situazione drammatica provocata dagli incendi boschivi al termine delle votazioni.
PRESIDENTE. Fa presente che non può in alcun modo considerarsi lesivo della dignità del Parlamento lo svolgimento dell'informativa urgente richiamata dal deputato Vito al termine delle votazioni, in quanto tale collocazione non pregiudica il diritto di ciascun deputato a partecipare al relativo dibattito.
GAETANO PECORELLA (FI). Valuta non opportuno estendere le disposizioni in esame anche all'ordinamento giudiziario militare.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Ribadisce assoluta contrarietà alla blindatura del provvedimento in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 2.109.
MANLIO CONTENTO (AN). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 2.
Pag. XVIIIGAETANO PECORELLA (FI). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 2.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo in esame.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Dichiara il voto contrario del suo gruppo.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 2.
PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo 3 e delle proposte emendative ad esso riferite.
MARILENA SAMPERI (Ulivo), Relatore per la maggioranza. Invita al ritiro di tutte le proposte emendative presentate, esprimendo altrimenti parere contrario.
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Concorda.
GIANCARLO LAURINI (FI). Richiama le finalità del testo alternativo del relatore di minoranza.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge il testo alternativo del relatore di minoranza.
ENRICO BUEMI (RosanelPugno). Illustra le finalità del suo emendamento 3.300, sottolineando le contraddizioni che connotano le disposizioni del provvedimento in esame relativamente all'esigenza di ridurre i costi della pubblica amministrazione.
OSVALDO NAPOLI (FI). Invita il Presidente del Consiglio a seguire con maggiore attenzione il dibattito in corso.
MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UDC). Condivide le finalità dell'emendamento Buemi 3.300, volto a ridurre i costi della pubblica amministrazione.
MANLIO CONTENTO (AN). Stigmatizza la decisione del Governo di trasferire da Catanzaro a Benevento la sede della scuola di formazione.
JOLE SANTELLI (FI). Condivide le finalità dell'emendamento in esame, sottolineando l'importanza di confermare la presenza della scuola di formazione in un territorio connotato dalla rilevante presenza della criminalità organizzata.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Buemi 3.300 e Laurini 3.3.
GIANCARLO LAURINI (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 3.5.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Laurini 3.5.
GIANCARLO LAURINI (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 3.6.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Laurini 3.6, nonché gli identici Laurini 3.8 e Lussana 3.202.
GIANCARLO LAURINI (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 3.9.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Laurini 3.9, Consolo 3.11 e Laurini 3.14.
GIANCARLO LAURINI (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 3.15.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Laurini 3.15, gli identici Laurini 3.18 e Lussana 3.19, nonché gli emendamenti Pecorella 3.21, Laurini 3.20 e 3.27, Consolo 3.28 e Laurini 3.24.
Pag. XIXCAROLINA LUSSANA (LNP). Illustra le finalità del suo emendamento 3.204.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lussana 3.204.
GIANCARLO LAURINI (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 3.30.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Richiama le finalità dell'emendamento Laurini 3.30.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Invita l'Assemblea ad approvare l'emendamento Laurini 3.30, di cui condivide le finalità.
PAOLA BALDUCCI (Verdi). Preannunzia la presentazione di un ordine del giorno di contenuto analogo all'emendamento Laurini 3.32.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Laurini 3.30.
GIANCARLO LAURINI (FI). Sottolinea la necessità di approvare l'emendamento in esame.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Laurini 3.32.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento in esame.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Laurini 3.32.
LUIGI VITALI (FI). Invita l'Assemblea ad approvare l'emendamento in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Laurini 3.32.
GIANCARLO LAURINI (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 3.33.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Laurini 3.33 e 3.34.
GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 3.38.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 3.38.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Illustra le finalità del suo emendamento 3.40.
LUIGI VITALI (FI). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Lussana 3.40.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Lussana 3.40.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lussana 3.40.
GIANCARLO LAURINI (FI). Richiama le ragioni per le quali riterrebbe opportuno sopprimere il comma 14 dell'articolo 3.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Laurini 3.43.
MARIASTELLA GELMINI (FI). Richiama le finalità dell'emendamento Laurini 3.44.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Laurini 3.44.
GIANCARLO LAURINI (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 3.47.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Giudica condivisibile l'emendamento Laurini 3.47 ed invita l'Assemblea ad approvarlo.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Laurini 3.47 e 3.49.Pag. XX
GIANCARLO LAURINI (FI). Esprime le ragioni per le quali riterrebbe opportuno sopprimere il comma 17 dell'articolo 3.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Laurini 3.55 e 3.56.
MARIO TASSONE (UDC). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 3, che incide negativamente sulle funzioni della Scuola superiore della magistratura.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Dichiara il voto convintamente contrario del suo gruppo sull'articolo 3 del disegno di legge in esame.
GIANCARLO LAURINI (FI). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 3 del disegno di legge in esame.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Dichiara voto contrario sull'articolo 3 del provvedimento in esame, che ridimensiona le funzioni della Scuola superiore della magistratura.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 3.
PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo 4 e degli emendamenti ad esso riferiti.
MARILENA SAMPERI (Ulivo), Relatore per la maggioranza. Invita al ritiro di tutti gli emendamenti presentati, esprimendo altrimenti parere contrario.
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Concorda.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 4.400.
GAETANO PECORELLA (FI). Precisa di aver chiesto per tempo la parola sul suo emendamento 4.400, testè respinto.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Consolo 4.3.
LUIGI VITALI (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 4.53 ed invita l'Assemblea ad approvarlo.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Giudica di assoluto buonsenso le finalità degli identici emendamenti in esame.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Lussana 4.4 e Vitali 4.53, nonché l'emendamento Mazzoni 4.5.
ENRICO BUEMI (RosanelPugno). Giudica inopportuno che i consigli giudiziari siano formati da soli magistrati.
JOLE SANTELLI (FI). Rileva l'atteggiamento contraddittorio dell'attuale maggioranza.
MARCO BELTRANDI (RosanelPugno). Sottolinea l'importanza dell'emendamento Buemi 4.301.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Buemi 4.301.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Illustra le finalità del suo emendamento 4.7.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI). Auspica l'approvazione dell'emendamento Mazzoni 4.7.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Manifesta un orientamento favorevole all'emendamento Mazzoni 4.7.
GAETANO PECORELLA (FI). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Mazzoni 4.7.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mazzoni 4.7.Pag. XXI
ERMINIA MAZZONI (UDC). Dichiara di condividere le finalità degli identici emendamenti Lussana 4.8 e Consolo 4.10.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Lussana 4.8 e Consolo 4.10, nonché gli emendamenti Pecorella 4.12, Consolo 4.14, 4.18 e 4.19, Pecorella 4.21, Consolo 4.23 e Pecorella 4.26 e 4.27.
GAETANO PECORELLA (FI). Lamenta l'esclusione dei rappresentanti degli avvocati all'interno dei consigli giudiziari.
MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UDC). Condivide le finalità degli identici emendamenti in esame.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Pecorella 4.28 e Mazzoni 4.304, nonché l'emendamento Consolo 4.32.
MARIASTELLA GELMINI (FI). Richiama le finalità dell'emendamento Pecorella 4.33.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Dichiara di condividere le finalità dell'emendamento Pecorella 4.33.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Stigmatizzato il tentativo di marginalizzare la classe forense, dichiara voto favorevole sull'emendamento Pecorella 4.33.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Giudica ingeneroso il trattamento riservato dal provvedimento in esame alla classe forense.
ELIO VITO (FI). Parlando per un richiamo al Regolamento, invita la Presidenza a non comprimere la libertà dei deputati di prendere la parola per dichiarazioni di voto.
PRESIDENTE. Ricorda che la Presidenza ha già concesso tempi aggiuntivi rispetto a quelli previsti dal contingentamento.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 4.33.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Ritiene che le disposizioni in esame siano lesive delle prerogative degli avvocati.
ENRICO BUEMI (RosanelPugno). Sottolinea la necessità di realizzare una più equilibrata composizione dei consigli giudiziari.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Richiama le ragioni per le quali ritiene opportuna la soppressione della lettera a) del comma 8 dell'articolo 4.
GAETANO PECORELLA (FI). Ritiene che la normativa in esame sia emblematica di una impostazione penalizzante per le professioni liberali.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
BRUNO MELLANO (RosanelPugno). Riterrebbe opportuno un intervento chiarificatore del Governo sulle disposizioni in esame.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Invita il Governo a non sottrarsi al confronto parlamentare sulla normativa in esame.
BENEDETTO DELLA VEDOVA (FI). Si associa alla richiesta formulata dal deputato Mellano.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Lamenta che il Governo non ha dato ascolto alle istanze provenienti dall'opposizione.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Lussana 4.34, Mazzoni 4.35, Vitali 4.55 e Buemi 4.300.
SEBASTIANO NERI (Misto-MpA). Lamenta che il Presidente non gli ha dato laPag. XXIIparola prima della precedente votazione, nonostante ne avesse fatto richiesta con congruo anticipo.
PRESIDENTE. Precisa di non aver colto la richiesta di intervento del deputato Neri.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Invita la Presidenza a porre maggiore attenzione alle richieste di parola dei deputati.
CARLO GIOVANARDI (UDC). Lamenta il fatto che il Governo non accetta l'interlocuzione con i deputati che intervengono.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Invita anch'egli il Governo a rispondere alle ripetute sollecitazioni provenienti dai deputati dell'opposizione.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Vitali 4.56.
SEBASTIANO NERI (Misto-MpA). Rileva che il Presidente non gli ha dato nuovamente la parola pur avendone fatto richiesta per tempo.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, invita i deputati segretari a segnalare le richieste di intervento.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Lamenta che il Governo non ha fornito alcuna risposta alle richieste di chiarimento formulate.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Ritiene anch'egli necessario un chiarimento da parte del Governo sulla materia oggetto dell'articolo 4.
SEBASTIANO NERI (Misto-MpA). Parlando per un richiamo al Regolamento, chiede al Presidente di chiarire le precise modalità con le quali chiedere di intervenire per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Fa presente che in tali circostanze si fa riferimento alle modalità già ampiamente consolidatesi nella prassi e ben note a tutta l'Assemblea.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Consolo 4.44 e Mazzoni 4.302.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Parlando sull'ordine dei lavori, constatato che il Governo non ha alcuna intenzione di rispondere alle istanze provenienti dall'opposizione, preannuncia che il suo gruppo, in segno di protesta, uscirà dall'aula. (I deputati del gruppo di Alleanza Nazionale escono dall'aula).
ELIO VITO (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, esprime sconcerto per l'atteggiamento della maggioranza e del Governo, che si ostinano nel rifiutarsi di rispondere alle richieste formulate dall'opposizione, anche di fronte all'abbandono dell'aula da parte del gruppo di Alleanza Nazionale.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mazzoni n. 4.303.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Reitera la richiesta formulata da varie parti dell'opposizione perché un rappresentante della maggioranza intervenga a sostegno del disegno di legge in esame.
JOLE SANTELLI (FI). Esprime sconcerto per l'atteggiamento della maggioranza su un tema così delicato, come quello dei consigli giudiziari.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Nel dichiarare il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 4, stigmatizza il comportamento della maggioranza rispetto alle richieste di chiarimento provenienti dall'opposizione.
GAETANO PECORELLA (FI). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 4.
Pag. XXIIISEBASTIANO NERI (Misto-MpA). Dichiara il voto contrario della sua componente politica sull'articolo 4, ritenendo irresponsabile escludere la classe forense dell'amministrazione della giustizia.
LANFRANCO TENAGLIA (Ulivo). Precisa che il disegno di legge in esame garantisce la piena partecipazione della classe forense al circuito di autogoverno della magistratura.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 4.
PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo 5 e degli emendamenti ad esso riferiti.
MARILENA SAMPERI (Ulivo), Relatore per la maggioranza. Invita al ritiro di tutti gli emendamenti presentati, esprimendo altrimenti parere contrario.
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Concorda.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Nel contestare le affermazioni del deputato Tenaglia, ribadisce la gravità dell'esclusione della classe forense dai Consigli giudiziari.
GAETANO PECORELLA (FI). Sottolinea che il suo emendamento 5.300 è volto a porre rimedio ad un errore tecnico.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Pecorella 5.300 e 5.1.
PRESIDENTE. Preso atto che il deputato Leone chiede il controllo delle tessere di votazione, dà disposizioni in tal senso. (I deputati segretari ottemperano all'invito del Presidente.
ANTONIO LEONE (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza di tenere aperta la votazione più a lungo, per consentire di controllarne la regolarità.
GAETANO PECORELLA (FI). Sottolinea l'importanza del suo emendamento 5.301, del quale richiama le finalità.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 5.301.
ELIO VITO (FI). Constatato dalla votazione precedente che la maggioranza non è in grado di garantire la sussistenza del numero legale, invita la Presidenza a tenere conto della situazione accedendo alla richiesta dell'opposizione in merito alla ripresa televisiva diretta delle dichiarazioni di voto finale.
PRESIDENTE. Precisa che la Presidenza si sta attivando in tal senso ed attende di compiere alcune verifiche di carattere tecnico.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Contento 5.303 e 5.304; approva quindi l'articolo 5.
PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo 6 e delle proposte emendative ad esso riferite.
MARILENA SAMPERI (Ulivo), Relatore per la maggioranza. Invita al ritiro delle proposte emendative presentate, esprimendo altrimenti parere contrario.
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Concorda.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul testo alternativo del relatore di minoranza.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge il testo alternativo del relatore di minoranza, nonché gli emendamenti Contento 6.301 e 6.302; approva quindi l'articolo 6.
MARIO PEPE (FI). Illustra le finalità del suo articolo aggiuntivo 6.01.
Pag. XXIVCAROLINA LUSSANA (LNP). Dichiara di condividere le finalità dell'articolo aggiuntivo Mario Pepe 6.01.
ROBERTO VILLETTI (RosanelPugno). Ricordato che il suo gruppo è favorevole alla separazione delle carriere, ritiene inopportuno che qualsiasi riforma venga varata a colpi di maggioranza.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Sottolinea la ragionevolezza dell'articolo aggiuntivo in esame.
ENZO RAISI (AN). Rileva che il Governo, in un anno di legislatura, ha già varato molte controriforme.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Mario Pepe 6.01.
ENRICO BUEMI (RosanelPugno). Illustra le finalità del suo articolo aggiuntivo 6.0300.
MARIO PEPE (FI). Stigmatizza l'eccessivo numero di incarichi extragiudiziali affidati dal Consiglio superiore della magistratura.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Buemi 6.0300.
MARIO PEPE (FI). Raccomanda l'approvazione del suo articolo aggiuntivo 6.02.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Mario Pepe 6.02.
PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo 7 e delle proposte emendative ad esso riferite.
MARILENA SAMPERI (Ulivo), Relatore per la maggioranza. Invita al ritiro delle proposte emendative presentate, esprimendo altrimenti parere contrario.
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Concorda.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Consolo 7.1 e Mazzoni 7.300.
JOLE SANTELLI (FI). Esprime assoluta contrarietà sulla delega in bianco prevista dall'articolo 7 del provvedimento in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge il testo alternativo del relatore di minoranza.
GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 7.3.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Pecorella 7.3 ed approva l'articolo 7.
PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo 8 e degli emendamenti ad esso riferiti.
MARILENA SAMPERI (Ulivo), Relatore per la maggioranza. Invita al ritiro di tutti gli emendamenti presentati, esprimendo altrimenti parere contrario.
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Concorda.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 8.400.
GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 8.1.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Pecorella 8.1 e Mazzoni 8.300 ed approva l'articolo 8.
PRESIDENTE. Passa alla trattazione degli ordini del giorno presentati, dando conto dei documenti di indirizzo dichiarati inammissibili (Vedi resoconto stenografico a pag. 136).
Pag. XXVSIMONE BALDELLI (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, invita la Presidenza a consentire, ai deputati che ne facciano richiesta, di illustrare gli ordini del giorno presentati.
PRESIDENTE. Lo consente.
Intervengono per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati LUIGI VITALI (FI), CESARE CAMPA (FI), GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI), JOLE SANTELLI (FI) e MARIO TASSONE (UDC).
ANTONIO LEONE (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza di rendere chiarimenti circa il prosieguo dei lavori dell'Assemblea.
PRESIDENTE. Assicura che la Presidenza si sta adoperando per consentire lo svolgimento delle dichiarazioni di voto finale in diretta televisiva.
Interviene ulteriormente per illustrare l'ordine del giorno da lui sottoscritto il deputato ENRICO LA LOGGIA (FI).
PRESIDENTE. Avverte che, esaurita la fase degli ordini del giorno, dopo una breve sospensione, avrà luogo lo svolgimento dell'informativa urgente del Governo sugli incendi boschivi e che le dichiarazioni di voto finale, in diretta televisiva, avranno inizio alle 23,35.
Intervengono altresì per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati GAETANO FASOLINO (FI), MARCO BELTRANDI (RosanelPugno), MARIA TERESA ARMOSINO (FI), PAOLA BALDUCCI (Verdi) e FRANCESCO FORGIONE (RC-SE).
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Accetta gli ordini del giorno Tenaglia n. 2, Zaccaria n. 4, Maran n. 5, Forgione n. 6, Suppa n. 7, Giachetti n. 8, Pellegrino n. 10, purché riformulato, Laurini n. 14, Crisci n. 15, Baldelli n. 17, purché riformulato, Leone n. 20, purché riformulato, Vitali n. 21, purché riformulato, Fontana n. 29, purché riformulato, Fasolino n. 33, purché riformulato, Di Cagno n. 36, purché riformulato, Goisis n. 38, Dozzo n. 41, Allasia n. 42, purché riformulato, Angelo Piazza n. 54, purché riformulato, Mellano n. 55, Milanato n. 57, purché riformulato e Nan n. 58, purché riformulato. Accoglie come raccomandazione gli ordini del giorno Balducci n. 11, Zanella n. 12, Boato n. 13, Dussin n. 39, Filippi n. 40, Grimoldi n. 43, Fava n. 45, Iannarilli n. 50, Marinello n. 51, purché riformulato, Buemi n. 53, Beltrandi n. 56, purché riformulato, Fratta Pasini n. 65 e Gioacchino Alfano n. 70. Invita al ritiro dell'ordine del giorno D'Ippolito n. 52. Non accetta, infine, i restanti ordini del giorno presentati.
CLEMENTE MASTELLA, Ministro della giustizia. Invita al ritiro dell'ordine del giorno Tassone n. 9, richiamando i criteri in base ai quali sono state individuate le città sedi di scuole superiori della magistratura.
Intervengono sugli ordini del giorno i deputati MARIO TASSONE (UDC), che non accede all'invito al ritiro del suo ordine del giorno n. 9, GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI) e IDA D'IPPOLITO VITALE (FI), che ritira il suo ordine del giorno n. 52; interviene, altresì, il Sottosegretario di Stato per la giustizia LUIGI SCOTTI, che, modificando il precedente avviso, accetta l'ordine del giorno Marinello n. 51.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Barani n. 1, Tassone n. 9, Consolo n. 16, Paroli n. 18, Costa n. 19, Gelmini n. 22, Mormino n. 23, Bertolini n. 24, Santelli n. 25, Bruno n. 26, Verdini n. 27, Boscetto n. 28, Carfagna n. 30, Elio Vito n. 32, La Loggia n. 34, Mario Pepe n. 31, Campa n. 35, Lussana n. 37, Fugatti n. 44, Montani n. 46, Pecorella n. 48, Garagnani n. 49, Bernardo n. 59, Paniz n. 60, Casero n. 61, Ravetto n. 62, Della Vedova n. 63,Pag. XXVIFedele n. 64, Jannone n. 66, Fabbri n. 67, Biancofiore n. 68, Armosino n. 69, Aprea n. 71 e Crosetto n. 72.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.