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Si riprende la discussione.
(Esame dell'articolo 3 - A.C. 2900)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 3 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A - A.C. 2900 sezione 2).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore per la maggioranza ad esprimere il parere della Commissione.
MARILENA SAMPERI, Relatore per la maggioranza. Signor Presidente, la CommissionePag. 93formula un invito al ritiro di tutte le proposte emendative riferite all'articolo 3, altrimenti il parere è contrario.
PRESIDENTE. Il Governo?
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Ove dunque i presentatori non comunichino il ritiro delle rispettive proposte emendative, la Presidenza le porrà in votazione.
Passiamo alla votazione del testo alternativo del relatore di minoranza, onorevole Pecorella.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Laurini. Ne ha facoltà.
GIANCARLO LAURINI. Signor Presidente, il testo alternativo ha un senso particolare in quanto valorizza lo spirito dell'istituzione, ovvero la ratio dell'istituzione della scuola superiore di magistratura.
La ratio è in parte condivisibile nella sua origine, ovvero di assicurare uno strumento fondamentale nella preparazione dei futuri magistrati e nell'adeguamento periodico e continuativo della loro professionalità alle esigenze, alle novità e alla necessità di amministrare la giustizia in maniera aderente alle esigenze della società.
È un argomento di tale importanza, signor Presidente, che meriterebbe ore di discussione.
PRESIDENTE. Deputato Laurini, la capisco, ma il Regolamento...
GIANCARLO LAURINI. Devo, pertanto, associarmi a quanto affermava l'onorevole Boscetto: è veramente un peccato che l'Assemblea non possa occuparsi compiutamente di uno degli argomenti più importanti della nostra organizzazione dello Stato! Non aggiungo altro!
PRESIDENTE. Passiamo ai voti
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul testo alternativo del relatore di minoranza, onorevole Pecorella, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 465
Maggioranza 233
Hanno votato sì 174
Hanno votato no 291).
Prendo atto che la deputata Froner ha segnalato che avrebbe voluto esprimere voto contrario.
Ricordo che l'emendamento D'Ippolito Vitale 3.2 è stato ritirato.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Buemi 3.300.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Buemi. Ne ha facoltà.
ENRICO BUEMI. Signor Presidente, l'emendamento in esame non è di particolare importanza, ma pone in risalto una sottovalutazione che, in una fase in cui si conduce un ragionamento di particolare rigore, riteniamo debba essere tenuto presente.
L'individuazione di tre sedi per la scuola di formazione per i magistrati, in un Paese che ha una lunghezza di circa millecinquecento chilometri nel quale qualsiasi parte del territorio è raggiungibile con circa un'ora e venti minuti di aereo, francamente fanno un po' «specie». Accanto ad ogni sede, infatti, aumentano i costi della logistica per il trasferimento degli insegnanti o si creano situazioni di sperequazione tra realtà che, se non gestite in maniera unitaria, fanno venir meno l'esigenza di formazione unitaria del corpo della magistratura del nostro Paese.
Con tale emendamento, pertanto, vogliamo semplicemente richiamare l'attenzione del Governo, del Ministro della giustizia,Pag. 94dei colleghi della maggioranza e degli altri colleghi rispetto ad una situazione che è in netta contraddizione con l'orientamento generale, che è quello di ridurre i costi dell'organizzazione pubblica - laddove è possibile - e dare ai cittadini un senso di efficienza e di ragionevolezza nel sistema pubblico. L'esigenza di formare circa 150-200 magistrati all'anno - perché i numeri sono questi - non richiede certamente un impegno così significativo, con la previsione di ben tre sedi, in un Paese come il nostro che non è sicuramente paragonabile alla Russia o agli Stati Uniti d'America!
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Osvaldo Napoli. Ne ha facoltà.
OSVALDO NAPOLI. Signor Presidente, un'agenzia di stampa riporta che il portavoce del Presidente Prodi, l'onorevole Sircana, ha affermato che il Presidente del Consiglio è voluto essere presente oggi per ringraziare Ministri e i deputati di maggioranza che stanno lavorando con ammirevole dedizione. Ebbene, il Presidente del Consiglio non è venuto (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia - Commenti dei deputati del gruppo L'Ulivo) per intervenire nel dibattito ed eventualmente fornire spiegazioni, ma esclusivamente per scrivere e non seguire il dibattito!
Mi auguro che il Presidente del Consiglio stia scrivendo un provvedimento che restituisca i 5 miliardi di euro di avanzi alle amministrazioni comunali e i 2 miliardi 600 milioni di euro che ha tagliato nella legge finanziaria; mi auguro che stia scrivendo anche dove reperirà i 2 miliardi che i comuni avranno in meno per effetto della minore entrata dell'ICI, e si ricordi che quella di ridurre l'ICI, è una proposta fatta dal Presidente Berlusconi (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia)!
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Vietti. Ne ha facoltà.
MICHELE GIUSEPPE VIETTI. Signor Presidente, nella concezione originaria la scuola superiore della magistratura aveva, in via esclusiva, la funzione di formazione degli uditori giudiziari, di formazione permanente dei magistrati e di espressione di una valutazione finale dei corsi, di cui il Consiglio superiore della magistratura doveva tener conto.
Tutto questo scompare dalla nuova versione del disegno di legge presentato dal Governo. Le competenze della scuola superiore della magistratura, in termini di formazione, si vanno a sovrapporre a quelle della IX commissione del Consiglio superiore della magistratura e, soprattutto, scompare la valutazione finale della scuola. Dunque, la partecipazione al corso non ha più alcuna rilevanza. A fronte di questo sostanziale svuotamento...
PRESIDENTE. Deve concludere.
MICHELE GIUSEPPE VIETTI. ...dei compiti della scuola, mi chiedo che senso abbia mantenere la presenza di addirittura tre sedi della stessa sul territorio nazionale.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Contento. Ne ha facoltà.
MANLIO CONTENTO. Signor Presidente, non è senza rassegnazione che mi rivolgo ai miei amici e colleghi dell'opposizione, perché sulla scuola superiore della magistratura credo che sia inutile interloquire con il Ministro, visto che il suo primo provvedimento di efficienza è stato dedicato proprio alla scuola stessa. Indovinate come? Modificando le indicazioni che erano state fornite dal precedente Governo: la sede nel Mezzogiorno era a Catanzaro. Faccio un indovinello: dove è finita? A Benevento, provincia di Ceppaloni! L'efficienza è dimostrata! Signor Ministro, che ne dice di un cambiamento di funzioni?
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, la deputata Santelli. Ne ha facoltà.
Pag. 95
JOLE SANTELLI. Signor Presidente, approfitto di questo emendamento per porgere una richiesta ufficiale al Ministro della giustizia. Come ricordava il collega Contento, il Ministro della giustizia ha ritenuto opportuno spostare la scuola superiore della magistratura dalla Calabria alla Campania.
Mi rivolgo in questo caso nuovamente al Presidente del Consiglio dei ministri, che ha parlato della Calabria come sua terra e figlia prediletta. La Calabria, in questo momento, è la regione con maggiori difficoltà in termini di criminalità organizzata. Sapete quali problematiche sono connesse a quella regione. La scuola superiore della magistratura era un segnale di presenza ulteriore dello Stato.
Signor Ministro, ci ripensi. Signor Presidente del Consiglio, eserciti la sua influenza per rispettare le promesse che ha fatto a quella terra.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Buemi 3.300, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 463
Votanti 459
Astenuti 4
Maggioranza 230
Hanno votato sì 165
Hanno votato no 294).
Prendo atto che il deputato Volontè ha segnalato che non è riuscito a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Laurini 3.3, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 464
Maggioranza 233
Hanno votato sì 176
Hanno votato no 288).
Prendo atto che il deputato Volontè ha segnalato che non è riuscito a votare.
Chiedo scusa al deputato Laurini: non ho visto che aveva segnalato la sua volontà di intervenire (Commenti del deputato Elio Vito).
Passiamo alla votazione dell'emendamento Laurini 3.5.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Laurini. Ne ha facoltà.
GIANCARLO LAURINI. Signor Presidente, il senso di questo emendamento, con il quale si chiede la soppressione del comma 2, dell'articolo 3, è dovuta alla constatazione che tale comma, così com'è stato elaborato, ha talmente allargato, sovrapposto e complicato l'insieme delle competenze e delle finalità, soprattutto della scuola superiore della magistratura tale da far perdere di vista quella che è in realtà la finalità precipua di questa scuola, cioè quella assicurare con multidisciplinarietà, la formazione e l'aggiornamento della preparazione dei magistrati.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Laurini 3.5, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 479
Votanti 478
Astenuti 1
Maggioranza 240
Hanno votato sì 187
Hanno votato no 291).
Passiamo alla votazione dell'emendamento Laurini 3.6.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Laurini. Ne ha facoltà.
GIANCARLO LAURINI. Signor Presidente, questo emendamento va nel senso di sottolineare che nell'organizzazione dei corsi di aggiornamento professionale e di formazione realizzati dalla scuola si tengano presenti, in maniera forte, i profili tecnico, operativo e deontologico della preparazione dei magistrati.
Non è un aspetto di secondo piano. Ciò vale per i magistrati come vale per tutti i professionisti: curare l'aspetto deontologico nella formazione è un dovere per tutti i professionisti, quindi lo è anche per i magistrati. Il comportamento dei professionisti nella quotidianità è importantissimo per assicurare ai cittadini la fornitura di un servizio migliore.
Pertanto, si tratta di un emendamento che sostengo con forza e mi augurerei che tutti lo votassero.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Laurini 3.6, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 472
Votanti 469
Astenuti 3
Maggioranza 235
Hanno votato sì 179
Hanno votato no 290).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Laurini 3.8 e Lussana 3.202, non accettati dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 481
Votanti 479
Astenuti 2
Maggioranza 240
Hanno votato sì 188
Hanno votato no 291).
Passiamo alla votazione dell'emendamento Laurini 3.9.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Laurini. Ne ha facoltà.
GIANCARLO LAURINI. Signor Presidente, nell'emendamento in esame si sottolinea la necessità che la finalità della scuola superiore della magistratura e la sua concreta attuazione mirino all'organizzazione e gestione del tirocinio, della formazione e dell'aggiornamento.
Non basta orientarsi nel senso di far sì che la scuola abbia la finalità del tirocinio, ma deve occuparsi, in maniera concreta, sul piano organizzativo, della gestione del tirocinio. Ciò non è certamente facile, perché sappiamo che il tirocinio è svolto, in genere, presso le sedi giudiziarie e, per altre attività, presso gli studi professionali. Quello che è importante è gestirlo, organizzarlo, fare in modo che realmente venga svolto il tirocinio che rimane un aspetto fondamentale della preparazione del magistrato. Questo è il senso dell'emendamento in esame.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI (ore 17,40)
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Laurini 3.9, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 97
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 484
Maggioranza 243
Hanno votato sì 192
Hanno votato no 292).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Consolo 3.11, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 479
Maggioranza 240
Hanno votato sì 187
Hanno votato no 292).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Laurini 3.14, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 485
Votanti 484
Astenuti 1
Maggioranza 243
Hanno votato sì 190
Hanno votato no 294).
Passiamo alla votazione dell'emendamento Laurini 3.15.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Laurini. Ne ha facoltà.
GIANCARLO LAURINI. Questo emendamento, proponendo la soppressione delle lettere i), l), m), n) e o) del comma 2, capoverso articolo 2, comma 1, va nella stessa direzione che prima abbiamo indicato, cioè quella di semplificare l'indicazione delle finalità della scuola, sapendo tutti che, quando si perde di vista la finalità fondamentale, l'oggetto principale di un'iniziativa, di un'organizzazione, di una scuola, come in questo caso, si rischia veramente di annacquare lo scopo che si vuole perseguire.
È un senso ed un'affermazione di ragionevolezza, di attenzione, che l'esperienza - che molti di noi hanno - di questo tipo di organizzazioni e delle scuole, ci deve ragionevolmente portare a sostenere.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Laurini 3.15, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 472
Maggioranza 237
Hanno votato sì 178
Hanno votato no 294).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Laurini 3.18 e Lussana 3.19, non accettati dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 476
Maggioranza 239
Hanno votato sì 185
Hanno votato no 291).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pecorella 3.21, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 476
Votanti 475
Astenuti 1
Maggioranza 238
Hanno votato sì 183
Hanno votato no 292).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Laurini 3.20, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 476
Maggioranza 239
Hanno votato sì 183
Hanno votato no 293).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Laurini 3.27, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 481
Votanti 480
Astenuti 1
Maggioranza 241
Hanno votato sì 188
Hanno votato no 292).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Consolo 3.28, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 470
Maggioranza 236
Hanno votato sì 186
Hanno votato no 284).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Laurini 3.24, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 474
Votanti 472
Astenuti 2
Maggioranza 237
Hanno votato sì 183
Hanno votato no 289).
Passiamo alla votazione dell'emendamento Lussana 3.204.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Lussana. Ne ha facoltà.
CAROLINA LUSSANA. Signor Presidente, l'emendamento in esame fa parte di una serie di proposte emendative che inducono a delle riflessioni per quanto riguarda la composizione del comitato direttivo della scuola della magistratura, la quale purtroppo è stata fortemente ridimensionata nel testo Mastella, sia perché non ha più la competenza esclusiva in ordine alla formazione di base, la formazione in itinere dei magistrati, sia perché anche in tale ambito sono state poste limitazioni, soprattutto per quanto riguarda il comitato direttivo, alla presenza e all'apporto di elementi esterni alla magistratura.
Infatti, i componenti del comitato direttivo saranno adesso nominati direttamente dal CSM e dal Ministro della giustizia, e non vi sarà più la possibilità di nomine da parte del mondo dell'avvocatura,Pag. 99in modo particolare dal Consiglio nazionale forense, così come era previsto nel testo originario Castelli. Si tratta di un'estromissione dell'avvocatura che configura...
PRESIDENTE. Deve concludere...
CAROLINA LUSSANA. ... una linea di pensiero di questa controriforma, che ha agito in tal senso in più punti.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Lussana 3.204, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 473
Maggioranza 237
Hanno votato sì 184
Hanno votato no 289).
Passiamo alla votazione dell'emendamento Laurini 3.30.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Laurini. Ne ha facoltà.
GIANCARLO LAURINI. Signor Presidente, il senso dell'emendamento in esame è di dare concretamente seguito alla finalità di assicurare «multidisciplinarietà» alla scuola di formazione, aspetto che riteniamo assolutamente importante per i magistrati, i quali nello svolgimento della loro attività, in ambito civile e penale, devono ricorrere ad un'ampia cultura e alla più ampia professionalità, che può esser loro conferita, nell'ambito della scuola, da una vasta rappresentanza di professioni.
Quindi si vuole proporre ed accentuare l'inserimento di altre componenti rispetto a quella della magistratura, come l'avvocatura e il notariato, che possono offrire un contributo forte nel senso di un'acquisizione di esperienza a largo raggio.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Mazzoni. Ne ha facoltà.
ERMINIA MAZZONI. Signor Presidente, secondo questa nuova formulazione la scuola della magistratura diventa un organismo che riduce la propria funzione formativa e di preparazione della classe giudiziaria, mentre amplia una serie di competenze general generiche di consulenza, di approfondimento e di ricerca.
Tale aumento di competenze, che non condividiamo, comporta anche il lievitare del numero dei componenti complessivi della magistratura con conseguente intuibile aumento anche dei costi per il mantenimento di questa struttura. Nell'aumentare il numero complessivo dei componenti di questa struttura diminuisce, però, la componente interna non appartenente alla magistratura, in altre parole i professionisti, i professori, gli avvocati e i notai. Quindi, viene meno quel carattere multidisciplinare, che noi invece avevamo voluto imprimere alla scuola della magistratura, e soprattutto la funzione peculiare della formazione delle professioni forensi.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Consolo. Ne ha facoltà.
GIUSEPPE CONSOLO. Signor Presidente, il senso di questo emendamento, sul quale il gruppo di Alleanza Nazionale esprimerà un voto favorevole, è quello di cercare di dare ai magistrati una cultura formata più che una cultura data. Cercare, cioè, di diversificare anche i docenti inserendo un avvocato con quindici anni di esercizio della professione, un notaio con almeno dieci anni di iscrizione a ruolo e un professore ordinario in materie giuridiche nominato dal Consiglio universitario nazionale, tutti scelti tra insigni giuristi.
Mi sembra che accogliere l'emendamento in esame costituisca un passoPag. 100avanti verso quella multidirezionalità della cultura che i magistrati dovrebbero avere.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Balducci. Ne ha facoltà.
PAOLA BALDUCCI. Signor Presidente, ovviamente per noi Verdi la valutazione continua ad essere la stessa e, quindi, sosteniamo anche le nostre proposte. Sicuramente, però, le osservazioni attualmente svolte dai colleghi dell'opposizione e, in particolare, l'assenza del mondo accademico e dell'avvocatura sono segnali importanti che ci faremo carico di inserire in un ordine del giorno che presenteremo e di cui, credo, il Ministro dovrà sicuramente tenere conto.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Laurini 3.30, non accettato dalla Commissione né dal Governo, e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 464
Votanti 463
Astenuti 1
Maggioranza 232
Hanno votato sì 172
Hanno votato no 291).
Passiamo alla votazione dell'emendamento Laurini 3.32.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Laurini. Ne ha facoltà.
GIANCARLO LAURINI. Signor Presidente, il senso di questo emendamento è articolare meglio e graduare, nell'ambito della formazione delle delibere del comitato direttivo, l'importanza delle delibere stesse a seconda del loro oggetto e, quindi, richiedere un quorum maggiore per determinate delibere.
In particolare, normalmente si richiede la presenza di almeno cinque componenti e il voto favorevole della maggioranza relativa, cioè di tre membri. Per gli atti di straordinaria amministrazione è necessario il voto favorevole di almeno quattro componenti. È una norma che va nel senso della maggiore prudenza quando si tratta di affrontare atti di particolare importanza come quelli definiti di straordinaria amministrazione secondo la tecnica generale del diritto.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Consolo. Ne ha facoltà.
GIUSEPPE CONSOLO. Signor Presidente, ciò che colpisce favorevolmente nel testo dell'emendamento Laurini 3.32 è la previsione del voto palese nelle deliberazioni del consiglio direttivo e il fatto che, in caso di parità, prevalga il voto del presidente. Sicuramente, il nostro voto su tale emendamento sarà favorevole.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Mazzoni. Ne ha facoltà.
ERMINIA MAZZONI. Signor Presidente, vorrei anch'io annunciare, a nome del gruppo dell'UDC, il voto favorevole sull'emendamento in esame che, comunque, si propone le stesse finalità che ci prefiggevamo con gli altri emendamenti che abbiamo appena votato. Non perdiamo la speranza: continueremo a motivare nel merito la nostra opposizione al disegno di legge in esame e, quindi, di volta in volta, cercheremo di spiegare le nostre ragioni, facendo appello ai rappresentanti del Governo, in primis al Presidente del Consiglio. Ciò al fine di tentare, fino all'ultimo, di modificare questo testo che non ci convince, e non per un atteggiamento fazioso, ma perché riteniamo che confligga con gli interessi del Paese.
Pag. 101PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Lussana. Ne ha facoltà.
CAROLINA LUSSANA. Signor Presidente, anch'io intervengo per annunciare il voto favorevole della Lega Nord Padania sull'emendamento Laurini 3.32. Stiamo parlando di valutazioni importanti per quanto riguarda il comitato direttivo e, quindi, è giusto e doveroso, in base al rispetto del criterio della trasparenza, che vi sia la previsione del voto palese.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Vitali. Onorevole Vitali, avendo già parlato l'onorevole Laurini, le posso chiedere di intervenire sul successivo emendamento?
LUIGI VITALI. Solo per trenta secondi, signor Presidente.
PRESIDENTE. Prego, onorevole Vitali, ne ha facoltà.
LUIGI VITALI. Grazie, signor Presidente, non ho accolto il suo invito solo perché sul successivo emendamento non ho niente da dire.
Noi invitiamo i colleghi ad esprimere un voto favorevole su questa proposta emendativa e valutiamo una situazione: alcuni rappresentanti della maggioranza nel loro intervento si sono riservati di presentare ordini del giorno che evidentemente saranno accolti dal Governo.
Non si capisce, pertanto, per quale motivo si debbano accogliere degli ordini del giorno, che, molto probabilmente, non saranno mai trasformati in interventi legislativi, quando, invece, questa è l'occasione per poter modificare adeguatamente il provvedimento.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Laurini 3.32, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 457
Votanti 456
Astenuti 1
Maggioranza 229
Hanno votato sì 165
Hanno votato no 291).
Prendo atto che la deputata D'Ippolito Vitale ha segnalato che non è riuscita a votare.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Laurini 3.33.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Laurini. Ne ha facoltà.
GIANCARLO LAURINI. Signor Presidente, questo emendamento mira alla soppressione del comma 8 dell'articolo 3, in quanto introduce una serie di modifiche, anche soltanto formalmente, concernenti le funzioni della scuola e dei componenti del comitato direttivo, rispetto a quanto già previsto dall'articolo 11 del decreto legislativo n. 26 del 2006, complicando inutilmente e rendendo meno chiara e meno precisa l'indicazione delle diverse funzioni.
Mi permetto, quindi, di sottolineare con forza la necessità di sopprimere questo comma 8 che, veramente, è soltanto peggiorativo.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Laurini 3.33, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 468
Votanti 466
Astenuti 2
Maggioranza 234
Hanno votato sì 175
Hanno votato no 291).
Prendo atto che il deputato Rocco Pignataro ha segnalato che non è riuscito a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Laurini 3.34, non accettato dalla Commissione né dal Governo, e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 458
Votanti 456
Astenuti 2
Maggioranza 229
Hanno votato sì 170
Hanno votato no 286).
Prendo atto che la deputata Froner ha segnalato che avrebbe voluto esprimere voto contrario.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Pecorella 3.38.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Pecorella. Ne ha facoltà.
GAETANO PECORELLA. Signor Presidente, la cosiddetta riforma Castelli prevedeva un comitato di gestione, che è stato eliminato e sostituito con il segretario generale. L'obbiettivo è stato semplicemente quello di eliminare le componenti laiche nella gestione della scuola, con un'ulteriore conseguenza: che diventa segretario generale un magistrato, il quale, probabilmente - com'è nella sua attività normale - non ha alcuna esperienza di gestione di una scuola. Abbiamo sostenuto per anni che è necessario porre dei tecnici, dei manager, quando si tratti di organizzare un'attività che richiede le conoscenze che possiede un manager.
Ho compreso in Commissione che anche una parte della maggioranza è d'accordo e non poteva non essere così, perché è la cosa più logica del mondo! Mi domando per quale motivo non modifichiamo la norma e non prevediamo la figura del manager, anziché quella del magistrato.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pecorella 3.38, non accettato dalla Commissione né dal Governo, e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 463
Maggioranza 232
Hanno votato sì 179
Hanno votato no 284).
Passiamo alla votazione dell'emendamento Lussana 3.40.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Lussana. Ne ha facoltà.
CAROLINA LUSSANA. Signor Presidente, questo emendamento tocca un aspetto fondamentale, se vogliamo pensare di dare al Paese una classe di magistrati più preparata, tecnicamente capace, professionale e in grado di amministrare al meglio la domanda di giustizia che proviene dai cittadini.
Si parla del tirocinio degli uditori giudiziari, che viene suddiviso - in base al cosiddetto disegno di legge Mastella - in due sezioni: una da svolgersi presso la scuola della magistratura e un'altra presso gli uffici giudicanti. La durata di tale tirocinio è di diciotto mesi. Noi proponiamo di innalzarla: riteniamo non sufficiente il termine di diciotto mesi e chiediamo che, almeno, si arrivi a ventiquattro mesi.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Vitali. Ne ha facoltà.
Pag. 103
LUIGI VITALI. Signor Presidente, intervengo per sottoscrivere l'emendamento Lussana 3.40, perché riteniamo che esso, in una logica di professionalizzazione e di specializzazione del futuro magistrato, interpreti perfettamente quella che deve essere la vocazione di un intervento ordinamentale.
In effetti, non stiamo parlando di innalzare la durata del tirocinio da diciotto mesi a quarantotto, ma di aumentarla fino a ventiquattro mesi, divisi fra un periodo all'interno della scuola e un periodo in prima linea negli uffici giudiziari. Ritengo che tale durata sia adeguata e che possa tranquillizzare il nuovo magistrato che inizia ad esercitare questo ruolo importante.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Consolo. Ne ha facoltà.
GIUSEPPE CONSOLO. Signor Presidente, intervengo solo per unirmi ai colleghi e confermare il voto favorevole di Alleanza Nazionale sull'emendamento Lussana 3.40, che innalza da diciotto a ventiquattro mesi il periodo di tirocinio per coloro che dovranno, poi, amministrare la giustizia. Mi sembra una dimostrazione di serietà rendere più concreto e duraturo il periodo di tirocinio.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Lussana 3.40, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 463
Maggioranza 232
Hanno votato sì 174
Hanno votato no 289).
Passiamo alla votazione dell'emendamento Laurini 3.43.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Laurini. Ne ha facoltà.
GIANCARLO LAURINI. Signor Presidente, il mio emendamento 3.43, che prevede la soppressione del comma 14, è dovuto alla constatazione che tale comma è sostanzialmente inutile, in quanto ripete, in grande parte, ciò che era già presente nel decreto legislativo n. 26 del 2006, ed è la dimostrazione di come si voglia modificare tanto per modificare, quando invece non ve ne è necessità, poiché il testo originario era assolutamente esaustivo del problema.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Laurini 3.43, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 473
Votanti 471
Astenuti 2
Maggioranza 236
Hanno votato sì 175
Hanno votato no 296).
Passiamo alla votazione dell'emendamento Laurini 3.44.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Gelmini. Ne ha facoltà.
MARIASTELLA GELMINI. Signor Presidente, l'emendamento Laurini 3.44 cerca di porre rimedio alla modalità con cui è disciplinato, dal disegno di legge Mastella, il tirocinio. In effetti, il carattere più stringente della riforma Castelli, rispetto a quella che stiamo esaminando, emerge anche in tema di tirocinio e della sua durata. La riforma Castelli prevedeva che, presso i tribunali, vi fossero sette mesi diPag. 104tirocinio, contro i quattro mesi della riforma Mastella; tre mesi presso le procure, contro i due mesi del disegno di legge del Governo; otto mesi presso un ufficio corrispondente a quello di prima destinazione dell'uditore, contro i sei mesi, ancora, del disegno di legge del Governo.
Ritengo che l'emendamento in esame aiuti a dare forza e a lasciare il giusto spazio, anche temporale, per l'apprendimento in fase di tirocinio.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Laurini 3.44, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 467
Maggioranza 234
Hanno votato sì 178
Hanno votato no 289).
Passiamo alla votazione dell'emendamento Laurini 3.47.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Laurini. Ne ha facoltà.
GIANCARLO LAURINI. Signor Presidente, il mio emendamento 3.47, come si può vedere, serve a riportare al comitato di gestione la competenza ad indicare i magistrati docenti che, invece, la proposta governativa vuole attribuire al Consiglio superiore della magistratura.
Non si vede perché un tema - come la designazione di docenti - che attiene alla vita e allo svolgimento della scuola, debba essere utilizzato come momento di potere da parte del CSM, sia pure su proposta del competente consiglio giudiziario. È molto più giusto che resti all'interno della scuola - e, quindi, del comitato di gestione - l'indicazione e la designazione di persone che fanno parte e che lavorano all'interno della formazione.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Lussana. Ne ha facoltà.
CAROLINA LUSSANA. Signor Presidente, intervengo brevemente anch'io per sostenere l'emendamento Laurini 3.47. Si è voluto, anche per quanto riguarda la scuola della magistratura, la formazione e l'indicazione dei docenti che dovranno operare il tirocinio degli uditori giudiziari, riportare tutto in capo al CSM, estromettendo, con una scelta precisa, i comitati di gestione, laddove vi erano anche dei componenti esterni alla magistratura e la presenza di componenti laici. Per tale motivo, invito anch'io a tornare sui propri passi e ad approvare questo emendamento.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Laurini 3.47, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 470
Maggioranza 236
Hanno votato sì 179
Hanno votato no 291).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Laurini 3.49, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 467
Votanti 464
Astenuti 3
Maggioranza 233
Hanno votato sì 175
Hanno votato no 289).Pag. 105
Passiamo alla votazione dell'emendamento Laurini 3.55.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Laurini. Ne ha facoltà.
GIANCARLO LAURINI. Signor Presidente, l'emendamento in discussione, che incide sulla tipologia dei corsi, è volto a sopprimere il comma 17 dell'articolo 3, anch'esso inutile e peggiorativo rispetto al testo del decreto legislativo 3 febbraio 2006, n. 26, che invece aveva ben individuato lo svolgimento dei corsi, le loro modalità, con un'attenzione e coerenza particolare tra le modalità di svolgimento e la finalità del corso, considerando anche le differenze tra la fase di mera preparazione al concorso dei futuri magistrati e quella di aggiornamento che la scuola svolge per i magistrati già in attività. Questa è la ratio dell'emendamento che sottoponiamo all'Assemblea.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Laurini 3.55, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 472
Votanti 470
Astenuti 2
Maggioranza 236
Hanno votato sì 176
Hanno votato no 294).
Prendo atto che il deputato Bianco ha segnalato che non è riuscito a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Laurini 3.56, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 475
Maggioranza 238
Hanno votato sì 184
Hanno votato no 291).
Prendo atto che il deputato Bianco ha segnalato che non è riuscito a votare.
Passiamo alla votazione dell'articolo 3.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Tassone. Ne ha facoltà.
MARIO TASSONE. Signor Presidente, preannuncio il voto contrario del mio gruppo sull'articolo in discussione, anche per le motivazioni che abbiamo ascoltato e per quanto detto dai miei colleghi di gruppo, gli onorevoli Michele Vietti ed Erminia Mazzoni. Anche perché, mediante tale articolo, si svuota il significato della scuola superiore della magistratura. Certamente, le ambizioni che erano alla base del provvedimento di riforma della scorsa legislatura ricevono una fisionomia molto diversa e debole con questa norma e con questa configurazione della scuola superiore della magistratura. Soprattutto, si riducono di gran lunga la portata e il significato di una scuola della magistratura che avrebbe dovuto essere autonoma e invece diventa certamente dipendente e non svolge la funzione forte, propria di un ente autonomo.
Infine, vorrei evidenziare lo «scippo» che si è verificato, anche per quanto riguarda la sede della scuola stessa.
PRESIDENTE. Onorevole, deve concludere.
MARIO TASSONE. Da Catanzaro a Benevento, ad esempio. Perché, in quest'ottica...
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Tassone.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Consolo. Ne ha facoltà.
GIUSEPPE CONSOLO. Signor Presidente, il tempo concesso non mi consente di approfondire l'argomento ma vorrei sottolineare, con forza, il voto contrario del gruppo Alleanza Nazionale che è favorevole ad una vera scuola superiore della magistratura, mentre è contrario alle modifiche apportate.
Mi chiedo e vi chiedo quale possa essere il motivo per cui si vuole migliorare una scuola della magistratura: tale motivo non deve essere rinvenuto nell'interesse esclusivo dei magistrati, esso deve essere rinvenuto soprattutto nell'interesse dei cittadini italiani. Ecco perché Alleanza Nazionale voterà contro l'articolo in discussione.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Laurini. Ne ha facoltà.
GIANCARLO LAURINI. Signor Presidente, preannuncio il voto contrario da parte del gruppo Forza Italia, perché l'articolo 3 si presenta assolutamente e totalmente peggiorativo rispetto al testo originario, in quanto - come si è avuto modo di ascoltare nell'illustrazione degli emendamenti proposti e sistematicamente bocciati, senza alcun intervento né giustificazione o motivazione da parte di alcuno nell'ambito della maggioranza, come già rilevato - esso è espressione esclusivamente dello spirito controriformista rispetto a quanto fatto precedentemente.
Come dicevo in Commissione, nemmeno in un Paese come gli Stati Uniti, noto per il sistema dello spoil system, cioè per il mutamento che ogni quadriennale cambiamento di direzione politica comporta nell'organizzazione e nella burocrazia, esiste uno spirito così violento di controriforma. È evidente e necessario il nostro voto contrario.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Lussana. Ne ha facoltà.
CAROLINA LUSSANA. Signor Presidente vorrei dichiarare anch'io il voto contrario sull'articolo 3 che, come è stato già evidenziato, peggiora - e di gran lunga - l'impostazione della Scuola, così come era stata prevista nella riforma Castelli.
La Scuola superiore della magistratura viene ridimensionata e viene ridotta fortemente la composizione del comitato direttivo. È stato un errore estromettere i comitati di gestione nonché gli apporti di elementi esterni alla magistratura quali quelli dell'avvocatura per quanto riguarda la nomina di alcuni componenti e dei magistrati, che poi saranno tenuti alla formazione e al tirocinio degli uditori giudiziari. È un errore che il Consiglio nazionale forense non possa più, al pari del CSM e del Ministro...
PRESIDENTE. Onorevole Lussana, concluda.
CAROLINA LUSSANA. ...nominare i magistrati che faranno parte della Scuola. È stato altresì molto grave aver ridotto il tirocinio dai ventiquattro mesi originari a diciotto. Questo articolo è conforme al concetto di autoreferenzialità...
PRESIDENTE. Deve concludere.
CAROLINA LUSSANA. ...della magistratura e del CSM, al quale noi siamo chiaramente contrari.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 3.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 485
Votanti 475
Astenuti 10
Maggioranza 238
Hanno votato sì 288
Hanno votato no 187).
Prendo atto che la deputata Pelino ha segnalato che non è riuscita a votare.