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Si riprende la discussione.
(Esame degli ordini del giorno - A.C. 2900)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli ordini del giorno presentati (Vedi l'allegato A - A.C. 2900 sezione 8).
Avverto che la Presidenza non ritiene ammissibili, ai sensi dell'articolo 88, comma 1, del Regolamento, gli ordini del giorno Li Causi n. 9/2900/3, in materia di disciplina dei concorsi notarili, e Galli n. 9/2900/47, in materia di spese di giudizio.
Invito il rappresentante del Governo ad esprimere il parere sugli ordini del giorno presentati.
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Signor Presidente, il Governo non accetta l'ordine del giorno Barani n. 9/2900/1...
PRESIDENTE. Per favore! Il deputato Baldelli ha chiesto la parola? Su cosa, per favore?
Prosegua pure, signor sottosegretario. Lentamente, la prego.
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Il Governo, ripeto, non accetta l'ordine del giorno Barani n. 9/2900/1...
PRESIDENTE. Mi scusi, signor sottosegretario. Avevo in precedenza interpellato il deputato Baldelli, il quale mi aveva risposto che non era sua intenzione intervenire. Per cortesia, deputato Leone, mi sto rivolgendo al deputato Baldelli al quale avevo rivolto la richiesta e che mi aveva risposto di «no». Non ho interpellato lei. Tuttavia, se il deputato Baldelli chiede di parlare sull'ordine dei lavori, ne ha facoltà.
SIMONE BALDELLI. Signor Presidente, intervengo sull'ordine dei lavori, perché, prima di procedere all'espressione dei pareri, si dovrebbe passare alla fase dell'illustrazione degli ordini del giorno. Credo, infatti, vi siano colleghi che intendano illustrare il proprio ordine del giorno.
PRESIDENTE. Se qualcuno intende illustrare il proprio ordine del giorno, sta bene.
Il deputato Vitali ha facoltà di illustrare, per un minuto, il suo ordine del giorno n. 9/2900/21.
LUIGI VITALI. Signor Presidente, si è consumato questa sera e si sta ancora consumando - ma è facile prevedere quale sarà l'epilogo definitivo - l'ultimo atto di questo percorso di controriforma dell'ordinamento giudiziario.
È stata smantellata una riforma che non aveva avuto il tempo neanche di entrare completamente in vigore, perché,Pag. 137evidentemente, l'Associazione nazionale magistrati ha dettato i tempi per la modifica di quello che ha sempre visto come fumo negli occhi, rifiutando di considerarlo, invece, come possibilità di modernizzare tutta l'istituzione, nell'interesse di chi vi partecipava ma, soprattutto, nell'interesse dei cittadini.
Nella controriforma al nostro esame, però, signor Presidente, onorevoli rappresentanti del Governo, evidentemente si è tenuto da parte ...
PRESIDENTE. La invito a concludere, deputato Vitali.
LUIGI VITALI. ...l'interesse più importante, cioè l'accelerazione dei tempi della giustizia e la garanzia di un servizio efficiente e rapido ai cittadini, e si è pensato, piuttosto, di far mantenere ad una casta determinati privilegi, mentre non si è assolutamente pensato a migliorare il servizio giustizia.
Pertanto, il mio ordine del giorno n. 9/2900/21 impegna il Governo a riconsiderare, col tempo probabilmente, quando si sarà allentata la pressione di chi ha voluto questa controriforma, di adeguare questa iniziativa, affinché vi possa essere un servizio sempre più efficiente e celere nell'interesse della collettività.
PRESIDENTE. Il deputato Campa ha facoltà di illustrare il suo ordine del giorno n. 9/2900/35.
CESARE CAMPA. Signor Presidente, il disegno di legge alla nostra attenzione, come è stato già ricordato in più occasioni, rappresenta una vera e propria controriforma rispetto a quella approvata nella scorsa legislatura. Ha ragione il collega Villetti quando afferma che questo comportamento è estremamente scorretto e non rispondente alle esigenze del nostro Paese, che avrebbe bisogno, invece, di riforme condivise.
Ma questa maggioranza non ha alcuna voglia di fare riforme condivise, né ha voglia di fare riforme, ma vuole semplicemente fare «cortesie» a qualcuno. Invece, essa finisce col fare «scortesie» al popolo italiano, tant'è che rispetto a questa prima e ultima significativa mancanza...
PRESIDENTE. Deve concludere, deputato Campa.
CESARE CAMPA. ... non vi è alcun riferimento ai principi dell'articolo 111 della Costituzione. L'ordine del giorno a mia firma, pertanto, impegna il Governo ad adottare ulteriori iniziative, e concludo, perché siano garantiti al popolo italiano i principi del giusto processo.
PRESIDENTE. Il deputato Marinello ha facoltà di illustrare, per un minuto, il suo ordine del giorno n. 9/2900/51.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO. Signor Presidente, intervengo brevemente per illustrare l'ordine del giorno n. 9/2900/51 a mia prima firma, che pone una questione estremamente importante, quella dei tribunali cosiddetti minori, che, cioè, non hanno sede nei capoluoghi di provincia.
Rispetto alle dichiarazioni programmatiche del giugno-luglio dell'anno scorso e ad altri momenti pubblici, le dichiarazioni del Ministro Mastella e dei suoi collaboratori non hanno per niente tranquillizzato i territori interessati. Successivamente, il Ministro ha percorso, quasi peregrinato, l'intera Italia, sostenendo che l'intenzione del Governo era quella di mantenere inalterate le circoscrizioni giudiziarie e, quindi, la situazione attuale.
Noi riteniamo che i tribunali rappresentino un presidio di legalità, specie nelle regioni interessate dalla criminalità organizzata.
Con tale ordine del giorno solleviamo la questione e chiediamo al Governo un impegno e una risposta precisa.
PRESIDENTE. La deputata Santelli ha facoltà di illustrare l'ordine del giorno Baldelli n. 9/2900/17, di cui è cofirmataria.
Pag. 138JOLE SANTELLI. Signor Presidente, tale ordine del giorno - sono, peraltro, consapevole che, purtroppo, non sarà approvato - è stato presentato, perché, con il provvedimento in esame, si cristallizza la situazione che ci siamo trovati a gestire e noi ad osservare, sotto il ricatto, utilizzando il termine corretto, della magistratura associata e ... signor Presidente è un po' difficile parlare in queste condizioni.
PRESIDENTE. Ha totalmente ragione. Anche qui siamo colpevoli perché stiamo cercando di ordinare i lavori.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO. Il Governo è un bivacco.
PRESIDENTE. Lei non urli. Per il momento presiede un'altra persona, poi quando presiederà lei ...
Invito a sciogliere i raggruppamenti nell'emiciclo. Per favore, vi prego di riprendere i propri posti. Non si può proseguire così! Se vogliamo perdere un po' di tempo, facciamolo pure, ma in queste condizioni non si consente all'Assemblea di lavorare. Mi rivolgo anche ai banchi del Governo. Invito i deputati che si trovano nell'emiciclo a rientrare nei loro banchi, per favore!
Prego la deputata Santelli di proseguire il suo intervento.
JOLE SANTELLI. Signor Presidente, con l'ordine del giorno Baldelli n. 9/2900/17 di cui sono cofirmataria chiedo al Governo di verificare gli effetti della disastrosa normativa che purtroppo questa sera diventerà legge. Credo non vi sarà il tempo, ma ove possibile, mi rivolgo alla maggioranza per immaginare insieme una nuova strada.
Il Parlamento non può legiferare sotto ricatto di una corporazione fortissima, ma soprattutto, sottosegretario Scotti e Ministro Mastella, conosciamo troppo bene i gravi difetti della nostra giustizia e della nostra magistratura. Forse, non tutto del provvedimento Castelli era perfetto e qualcosa si poteva migliorare, come tutte le leggi. Certo, il provvedimento in esame rappresenta il passo del gambero, perché torniamo indietro e diamo una vittoria politica a chi, per dieci anni, ha tenuto sotto scacco il Parlamento.
PRESIDENTE. Il deputato Tassone ha facoltà di illustrare, per un minuto, il suo ordine del giorno n. 9/2900/9.
MARIO TASSONE. Signor Presidente, ho fatto ampiamente riferimento al significato che con tale provvedimento la scuola superiore di magistratura, anzi, le scuole superiori magistratura assumono.
Voglio ricordare al Ministro Mastella che, durante il precedente Governo, era stato firmato un provvedimento da parte del Ministro dell'economia e finanze e da parte del Ministro della giustizia che individuava tre sedi per quanto riguarda le scuole superiori della magistratura. Una di queste era stata individuata a Catanzaro. Con l'attuale provvedimento Catanzaro non c'è più, ma vi è Benevento. Non voglio entrare nel merito della scelta di Benevento, ma certamente Catanzaro ha subito uno scippo. Con l'ordine del giorno di cui sono firmatario invito il Governo a monitorare la situazione, anche perché Benevento non presenta le condizioni e sono anche disponibile ad ascoltare le motivazioni ...
PRESIDENTE. Deve concludere!
MARIO TASSONE. E soprattutto le conclusione da parte del Ministro. Signor Presidente, lei segue gli interventi? Stavo concludendo con un invito rivolto al Governo. Evidentemente, lei non segue - e mi dispiace dirlo - le argomentazioni che vengono svolte, perché un deputato si deve anche lasciare libero nella conclusione anche con il punto esclamativo.
PRESIDENTE. Il deputato è anche tenuto a programmare il suo intervento in modo da rimanere nei tempi.
ANTONIO LEONE. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.
Pag. 139
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
Scusate, così è impossibile proseguire i lavori. Invito ancora l'Assemblea ad adottare una modalità che consenta di svolgere gli interventi anche per il rispetto di chi parla, me compreso.
ANTONIO LEONE. Signor Presidente, mi ha tolto le parole di bocca. Siamo nella più completa confusione.
Se lei avesse la amabilità, dopo aver ascoltato i comodi della maggioranza a cui lei si adeguerà sicuramente, di farci sapere che cosa succederà d'ora in avanti, considerato che sono le 20, siamo nella fase dell'illustrazione degli ordini del giorno, dovremmo avere - forse, considerando anche che è dalle 15 che siamo in quest'aula - alcuni momenti di pausa e dovrebbe essere svolta anche l'informativa del Governo. Il sottosegretario Rosato è stato trattenuto ai banchi del Governo da oggi pomeriggio, ma ci dovrebbe rendere un'informativa sui gravissimi fatti avvenuti nel Gargano.
Se dobbiamo passare alle dichiarazioni di voto - stasera, domani mattina, domenica - le saremmo grati, signor Presidente se lei, dopo aver fatto gli accordi con la maggioranza, ce lo facesse sapere.
PRESIDENTE. Penso che noi, malgrado le difficoltà, stiamo proseguendo nel tentativo di corrispondere ai diritti ed anche un po' alle aspettative dei diversi gruppi. Naturalmente, ci sono incidenti ed io personalmente chiedo scusa al deputato Tassone per aver effettuato una interruzione, forse troppo automatica, ma comunque, essendo esperto di problemi d'Assemblea, sa che non si possono regolare i lavori se non dal banco della Presidenza e quindi l'ascolto ad esponenti della maggioranza e dell'opposizione è dovuto; del resto, il deputato Leone mi è testimone di un ascolto anche nei suoi confronti.
Sulla base di una richiesta che è prevenuta da forze dell'opposizione abbiamo lavorato, e stiamo lavorando, per poter conseguire la diretta televisiva, come ci era stato richiesto.
Penso che dopo lo svolgimento di uno o due interventi saremo in grado di avanzare all'Assemblea una proposta definitiva per il prosieguo dei nostri lavori che tenga conto sia della richiesta dell'opposizione di avere un'informativa del Governo sugli incendi verificatisi, che mi sembrava essere giustamente perorata e non credo che ora diventi meno importante solo perché si è mosso di qualche ora il nostro orologio, sia del fatto di poter avere la diretta televisiva. La Presidenza opera perché entrambe queste richieste possano essere esaudite. Saremo in grado dopo lo svolgimento di uno o due interventi di avanzare una proposta conclusiva in tal senso.
SIMONE BALDELLI. Chiedo di parlare per un chiarimento.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SIMONE BALDELLI. Signor Presidente, ci sono diversi colleghi che non hanno trovato ancora il fascicolo degli ordini del giorno. Vorrei, pertanto, capire quali ordini del giorno erano stati considerati inammissibili e quali devono essere invece inseriti in un fascicolo che o è in distribuzione in questo momento o sarà distribuito a breve, anche per organizzare gli interventi, signor Presidente, e dare la possibilità ai colleghi di leggere il testo degli ordini del giorno sul fascicolo, aiutandone notevolmente l'illustrazione.
PRESIDENTE. Il fascicolo degli ordini del giorno verrà ora distribuito, ma quando siamo passati all'esame degli ordini del giorno ho avvertito l'Assemblea che due soli ordini del giorno non erano ritenuti ammissibili e cioè gli ordini del giorno Li Causi n. 9/2900/3 e Galli n. 9/2900/47. Tutti gli altri sono stati ammessi, sono in distribuzione e sarà possibile leggerli anche nel loro ordine.
Il deputato La Loggia ha facoltà di illustrare il suo ordine del giorno n. 9/2900/34.
ENRICO LA LOGGIA. Signor Presidente, approfitto del minuto a mia disposizione anche per dire, se mi può ascoltare brevemente, che, certamente, aver avuto laPag. 140possibilità di leggere gli ordini del giorno nel loro complesso avrebbe dato anche la possibilità di un maggiore coordinamento delle nostre valutazioni. Tuttavia, forse il breve intervallo che certamente ci sarà ad un certo punto dei nostri lavori avrebbe potuto aver luogo tra la fine dell'esame degli articoli e degli emendamenti e l'inizio dell'illustrazione degli ordini del giorno.
Ad ogni buon conto, come si suol dire, l'ordine del giorno si illustra da sé. Esso è sostanzialmente coerente con le valutazioni svolte dal collega Villetti prima; certamente, sarebbe più opportuno se vi fosse una pausa di riflessione prima di far entrare in vigore la riforma in discussione. L'ordine del giorno, da me e da altri presentato, impegna il Governo a soprassedere all'entrata in vigore di questa riforma.
PRESIDENTE. Ricordo all'Assemblea che i tempi sono esauriti, compresi quelli aggiuntivi, a titolo personale e i tempi ad essi aggiuntivi. Gli interventi che loro stanno svolgendo avvengono al di fuori dei tempi contingentati; quindi, trovo che le rimostranze, da questo punto di vista, siano del tutto gratuite. Anzi, considerato che l'elenco di coloro che intendono illustrare gli ordini del giorno si allunga, vorrei invitare l'Assemblea a ridurre a trenta secondi i tempi dei loro interventi.
Comunico che, esaurito l'esame degli ordini del giorno, effettueremo una breve sospensione, al termine della quale si svolgerà l'informativa urgente del Governo sugli incendi boschivi. Le dichiarazioni di voto, in diretta televisiva, avranno inizio alle ore 23,35, alle quali seguirà il voto finale.
Il deputato Fasolino ha facoltà di illustrare il suo ordine del giorno n. 9/2900/33.
Scusate, vorrei, senza che io sia costretto a dire i nomi, che gli assistenti parlamentari invitassero i deputati a sciogliere i capannelli. Non capisco come loro possano pensare che si svolgano così i lavori, eppure sono esperti! Deputato Fasolino, prego, può intervenire.
GAETANO FASOLINO. Signor Presidente, sono stato a lungo combattuto se presentare o meno l'ordine del giorno con il quale si propone che vengano applicati ai futuri magistrati i criteri già in uso per altri servitori dello Stato, come Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di finanza. Incombe il rischio di essere fraintesi; in realtà nutro un grande rispetto per la magistratura....
PRESIDENTE. La invito a rispettare il tempo, per favore.
GAETANO FASOLINO. Nel mio animo conservo sempre vivo il ricordo del sacrificio di Giacumbi, Chinnici, Borsellino...
PRESIDENTE. Deputato Fasolino, deve concludere.
GAETANO FASOLINO. Signor Presidente, ma lei mi ha tolto il tempo rivolgendosi all'Assemblea!
PRESIDENTE. Ma l'ho conteggiato.
GAETANO FASOLINO. Se lei mi concede quei venti secondi che mi ha tolto...
PRESIDENTE. Li prenda.
GAETANO FASOLINO. ... Falcone, Bachelet e tanti altri. Vi è sempre il pericolo che un ufficio delicato quanto altri mai possa essere offuscato da comportamenti impropri. Purtroppo, è spesso accaduto. È dovere, quindi, del legislatore predisporre le misure affinché ciò non possa accadere mai.
PRESIDENTE. Il deputato Beltrandi ha facoltà di illustrare il suo ordine del giorno n. 9/2900/56.
MARCO BELTRANDI. Signor Presidente, l'ordine del giorno ha ad oggetto gli incarichi extragiudiziari. Più volte è intervenuto il CSM a limitarli; qualche riforma è stata adottata anche in ambito legislativo, ma sono ancora tanti e troppi. Ebbene, soprattutto quelli che riguardano i distacchi presso il Ministero della giustiziaPag. 141costituiscono un'ulteriore piaga perché, evidentemente, hanno a che vedere con altri...
PRESIDENTE. Deve concludere.
MARCO BELTRANDI. Noi proponiamo...
PRESIDENTE. La prego, deve concludere!
MARCO BELTRANDI. ...semplicemente che il Governo si impegni a rivedere la legislazione in materia (Applausi dei deputati del gruppo La Rosa nel Pugno).
PRESIDENTE. Deputato Beltrandi, ha terminato il tempo a sua disposizione. Chiedo collaborazione ai colleghi a rimanere nei tempi previsti. Ribadisco, ancora una volta, all'Assemblea che come tempi siamo già andati oltre.
La deputata Armosino ha facoltà di illustrare il suo ordine del giorno n. 9/2900/69.
MARIA TERESA ARMOSINO. Signor Presidente, con il mio ordine del giorno si chiede, riguardo all'articolo 6, di monitorare l'efficienza dell'attività dei magistrati in sede amministrativa, civile e penale e ciò al fine di decidere successivamente come distribuire incarichi e come regolamentare l'attività.
Non vorrei, in sostanza, che ancora una volta, con il provvedimento in esame, dessimo al Paese non tanto quello che ci chiede, ovvero la soluzione dei problemi della giustizia, quanto un aggiustamento di casta.
ENRICO BUEMI. Chiedo di parlare per un richiamo al Regolamento.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ENRICO BUEMI. Signor Presidente, vorrei soltanto ricordare che noi non abbiamo esaurito i nostri tempi. Il gruppo della Rosa nel Pugno non credo che abbia esaurito i tempi a sua disposizione.
PRESIDENTE. Gli uffici mi dicono che sono esauriti i tempi.
ENRICO BUEMI. Anche i nostri tempi?
PRESIDENTE. Così mi dicono. Se vuole, venga a verificare, la prego.
La deputata Balducci ha facoltà di illustrare il suo ordine del giorno n. 9/2900/11.
PAOLA BALDUCCI. Signor Presidente, per chiarezza: credo di avere il diritto a cinque minuti di tempo. Comunque, brevissimamente, illustrerò anche gli ordini del giorno Pellegrino n. 9/2900/10, Zanella n. 9/2900/12 e Boato n. 9/2900/13, di cui sono cofirmataria.
Inizio dall'ordine del giorno Pellegrino n. 9/2900/10, relativo alla valutazione della professionalità e all'accesso alle funzioni di legittimità. Il testo prevede che i magistrati debbano essere sottoposti ogni quadriennio alla valutazione delle professionalità, fino al superamento della settima valutazione. Quando si parla di capacità, laboriosità e diligenza del magistrato è chiaro che entrano in gioco stime che possono variare e oscillare da soggetto a soggetto. Bisogna, quindi, che le metodologie di valutazione siano agganciate a parametri certi, al fine di evitare ogni possibile discriminazione tra magistrati valutati. E ciò, in particolare, per quanto riguarda i magistrati di legittimità per i quali la legge prevede una deroga a tale regola, limitatamente al 10 per cento dei posti vacanti.
In merito al mio ordine del giorno n. 9/2900/11 che riguarda i consigli giudiziari, noi vorremmo - e ciò è già stato sostenuto dai colleghi dell'opposizione - sottolineare l'esigenza di assicurare un apporto più incisivo degli avvocati nel sistema di valutazione delle professionalità dei magistrati. Credo, infatti, che non si possa negare la conoscenza diretta dei problemi ambientali, negli uffici giudiziari, da parte degli avvocati sulla scorta della loro esperienza sul campo. Ritengo, quindi, che, avendo l'avvocato una funzione il cui alto lignaggio è riconosciutoPag. 142dalla Costituzione negli articoli 24 e 111, sia necessario e opportuno - questo è l'invito - che il Governo si impegni ad assumere tutte le iniziative volte a consentire apporti più significativi e diretti degli avvocati nel sistema di valutazione delle professionalità dei magistrati.
L'ultimo ordine del giorno, Boato n. 9/2900/13, riguarda gli incarichi extragiudiziali. Con tale ordine del giorno - è già stato detto da alcuni colleghi - vorrei richiamare l'attenzione della Camera sul tema degli incarichi extragiudiziali dei magistrati. È opportuno, infatti, monitorare con dovuta attenzione tale fenomeno. Con l'ordine del giorno chiediamo che il Governo si impegni a riferire periodicamente alla Camera sugli incarichi extragiudiziari affidati ai magistrati in modo da evidenziare il numero dei magistrati occupati, la natura degli incarichi e il tipo di impegno che hanno comportato.
PRESIDENTE. Il deputato Forgione ha facoltà di illustrare per trenta secondi il suo ordine del giorno n. 9/2900/6.
FRANCESCO FORGIONE. Signor Presidente, segnalo al Governo due ordini del giorno. L'ordine del giorno Giachetti n. 9/2900/8 riguarda i magistrati che hanno ricoperto incarichi, direttivi e semidirettivi, per più di otto anni. Si tratta di un'esigenza avvertita soprattutto negli uffici, laddove non deve andare dispersa la memoria accumulata nella lotta contro la mafia. Con questo ordine del giorno, segnaliamo al Governo l'esigenza di programmare la loro sostituzione, affinché non vi sia in modo tranchante una sospensione di questa memoria e di questa capacità di informazioni e di lavoro accumulata nel corso degli anni.
Il mio ordine del giorno, invece, impegna il Governo a destinare una parte delle risorse confiscate alle organizzazioni criminali alla Direzione nazionale antimafia ed alle relative direzioni distrettuali.
PRESIDENTE. Qual è il parere del Governo sugli ordini del giorno presentati?
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Il Governo non accetta l'ordine del giorno Barani n. 9/2900/1, mentre accetta l'ordine del giorno Tenaglia n. 9/2900/2. L'ordine del giorno Li Causi n. 9/2900/3 è stato dichiarato inammissibile. Il Governo accetta gli ordini del giorno Zaccaria n. 9/2900/4, Maran n. 9/2900/5, Forgione n. 9/2900/6, Suppa n. 9/2900/7 e Giachetti n. 9/2900/8. Per l'ordine del giorno Tassone n. 9/2900/9 cedo la parola al Ministro della giustizia Mastella.
CLEMENTE MASTELLA, Ministro della giustizia. Signor Presidente, onorevole Tassone, ho chiesto di intervenire per eliminare alcuni elementi che, un po' «a ruggine», si sono calati rispetto a quella che è apparsa una mia indebita decisione, ovverossia la scelta delle province dove ubicare la scuola superiore della magistratura. Si parla di Benevento, ma nessuno dice che, in realtà, sono cambiate due province su tre. Comunque, per quanto riguarda, accetto anche questo.
Quando sono diventato, grazie al Presidente Prodi, per sua scelta, Ministro della giustizia, mi sono ritrovato sul mio tavolo una decisione non mia, ma dell'agenzia del demanio della Calabria, in cui si sosteneva che non sussistevano le condizioni logistiche per la localizzazione e la realizzazione della scuola di formazione dei magistrati in quel di Catanzaro.
È evidente che, da questo punto di vista, non essendovi le condizioni, e potendo io decidere, l'ho fatto. Pertanto, rispetto alle province di Bergamo, Latina e Catanzaro, potendo io assumere una decisione a carattere amministrativo, ho preferito scegliere Bergamo, Firenze e Benevento.
Con molta pacatezza le propongo di ritirare il suo ordine del giorno. Mi rendo conto che, con l'incalzare di esigenze di natura territoriale, c'è una sorta di forzatura di cui i parlamentari sono oggetto. Allora, vediamo come è possibile trovare motivi di compensazione tra il Governo, la regione, i parlamentari dell'opposizione, ma lasciando quello che c'è.Pag. 143
In conclusione, onorevole Tassone, a suo parere io avrei compiuto una scelta che lei ritiene non in regola, sebbene non comprendo di quale regola parli. Ma voi dell'opposizione dovete spiegarmi in quale regola stava scritto che le sedi della scuola dovessero essere ubicate nelle province di Catanzaro, Latina e Bergamo. Non comprendo nemmeno sulla base di quale valutazione avevate fatto quella scelta! Oggi a me parrebbe più opportuno e giusto procedere con il metodo di utilizzare un criterio compensativo anche per la provincia di Catanzaro. Questa è la mia proposta: le chiedo pertanto, onorevole Tassone, di ritirare il suo ordine del giorno (Commenti dei deputati del gruppo UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro)).
LUCA VOLONTÈ. Splendido!
PRESIDENTE. Invito il rappresentante del Governo ad esprimere il parere sui successivi ordini del giorno presentati.
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Il Governo accetta l'ordine del giorno Pellegrino n. 9/2900/10, se riformulato nel modo seguente: sostituire le ultime due righe del secondo capoverso della premessa con le seguenti parole: «comporta intrinseci aspetti di discrezionalità».
Il Governo accoglie come raccomandazione gli ordini del giorno Balducci n. 9/2900/11 e Zanella n. 9/2900/12.
Per quanto riguarda l'ordine del giorno Boato n. 9/2900/13, vi è sul sito del Consiglio superiore della magistratura la possibilità di leggere qualunque incarico. Comunque, il Governo non ha alcuna difficoltà ad accoglierlo come raccomandazione.
Il Governo accetta gli ordini del giorno Laurini n. 9/2900/14 e Crisci n. 9/2900/15.
Il Governo non accetta l'ordine del giorno Consolo n. 9/2900/16.
Il Governo accetta l'ordine del giorno Baldelli n. 9/2900/17 a condizione che sia accolta la seguente riformulazione: «premesso che è stato esaminato un testo molto articolato e complesso, su una tematica così importante come l'ordinamento giudiziario, impegna il Governo a valutarne gli effetti applicativi e a riferire periodicamente al Parlamento ai fini di eventuali ed opportune iniziative».
Il Governo non accetta gli ordini del giorno Paroli n. 9/2900/18 e Costa n. 9/2900/19.
Il Governo accetta l'ordine del giorno Leone n. 9/2900/20 a condizione che sia accolta la seguente riformulazione: nella premessa sopprimere da: «La riforma approvata dal Parlamento» fino a: «legalità»; sostituire il dispositivo con il seguente: «impegna il Governo a valutare gli effetti del nuovo testo in tema di ordinamento giudiziario sull'efficienza della giustizia e a riferirne periodicamente al Parlamento».
Il Governo accetta l'ordine del giorno Vitali n. 9/2900/21 a condizione che sia accolta la seguente riformulazione: la premessa è uguale a quella dell'ordine del giorno Leone n. 9/2900/20; il dispositivo è sostituto con il seguente: «a valutare, anche in sede di presentazione della relazione al Parlamento, prevista dall'ordinamento giudiziario, le conseguenze applicative del provvedimento».
Il Governo non accetta gli ordini del giorno Gelmini n. 9/2900/22, Mormino n. 9/2900/23, Bertolini n. 9/2900/24, Santelli n. 9/2900/25, Bruno n. 9/2900/26, Verdini n. 9/2900/27 e Boscetto n. 9/2900/28.
Il Governo accetta l'ordine del giorno Gregorio Fontana n. 9/2900/29 a condizione che sia accolta la stessa riformulazione proposta per l'ordine del giorno Baldelli n. 9/2900/17.
Il Governo non accetta gli ordini del giorno Carfagna n. 9/2900/30, Mario Pepe n. 9/2900/31 ed Elio Vito n. 9/2900/32.
Il Governo accetta l'ordine del giorno Fasolino n. 9/2900/33 a condizione che sia accolta la stessa riformulazione proposta per l'ordine del giorno Baldelli n. 9/2900/17.
Il Governo non accetta gli ordini del giorno La Loggia n. 9/2900/34 e Campa n. 9/2900/35.Pag. 144
Il Governo accetta l'ordine del giorno Di Cagno Abbrescia n. 9/2900/36 a condizione che sia accolta la stessa riformulazione proposta per l'ordine del giorno Baldelli n. 9/2900/17, in quanto di contenuto analogo.
Il Governo non accetta l'ordine del giorno Lussana n. 9/2900/37, in quanto il diritto industriale è già compreso nel diritto commerciale. Il Governo accetta l'ordine del giorno Goisis n. 9/2900/38. Il Governo accoglie come raccomandazione gli ordini del giorno Dussin n. 9/2900/39 e Filippi n. 9/2900/40. Il Governo accetta l'ordine del giorno Dozzo n. 9/2900/41.
Il Governo accetta l'ordine del giorno Allasia n. 9/2900/42 a condizione che sia accolta la seguente riformulazione: nel dispositivo, poiché s'invita il Governo ad adottare iniziative per rendere più sollecita la giustizia, dopo le parole: «ulteriori iniziative normative» sono inserite le seguenti parole: «, oltre quelle già realizzate dal Ministro della giustizia in materia di processo civile, processo penale e ufficio per il processo,». Il Governo accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Grimoldi n. 9/2900/43.
Il Governo non accetta l'ordine del giorno Fugatti n. 9/2900/44.
Il Governo accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Fava n. 9/2900/45.
Il Governo non accetta l'ordine del giorno Montani n. 9/2900/46.
L'ordine del giorno Galli n. 9/2900/47 è stato dichiarato inammissibile.
Il Governo non accetta gli ordini del giorno Pecorella n. 9/2900/48 e Garagnani n. 9/2900/49.
Il Governo accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Iannarilli n. 9/ 2900/50.
Il Governo accoglie, altresì, come raccomandazione l'ordine del giorno Marinello n. 9/2900/51, a condizione che il primo capoverso del dispositivo venga riformulato nei termini seguenti: «impegna il Governo ad adottare le opportune misure affinché nella eventuale revisione delle circoscrizioni giudiziarie si tenga particolare conto di tribunali che, seppure di minore entità, insistono in territori dove è più radicata la criminalità organizzata». Se i proponenti accettano la riformulazione proposta, il Governo è favorevole.
Il Governo invita al ritiro dell'ordine del giorno D'Ippolito Vitale n. 9/2900/52 per ulteriori approfondimenti, mentre accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Buemi n. 9/2900/53, perché bisogna implementare le nostre banche dati immettendo anche richieste di incriminazioni e rinvii a giudizio che non sono già inseriti nelle stesse banche.
Il Governo accetta l'ordine del giorno Angelo Piazza n. 9/2900/54, a condizione che venga riformulato sostituendo le parole «sino ad oggi» (che farebbero riferimento ad un arco temporale che va dal 1941 in poi) con le parole «negli ultimi cinque anni».
Il Governo accetta l'ordine del giorno Mellano n. 9/2990/55, nonché l'ordine del giorno Beltrandi n. 9/2900/56, a condizione che il dispositivo venga riformulato nei seguenti termini: «impegna il Governo a limitare questi incarichi a legislazione vigente per i casi in cui sia obbligatoria la presenza di un magistrato».
Il Governo accetta l'ordine del giorno Milanato n. 9/2900/57, a condizione che il dispositivo venga riformulato nei seguenti termini: «impegna il Governo a monitorare gli effetti del provvedimento in esame, valutando la possibilità e l'opportunità di adottare ulteriori iniziative rivolte a curare la qualificazione professionale dei magistrati con particolare riferimento alle problematiche della concorrenza, del contrasto della contraffazione delle merci e della tutela dei diritti dei consumatori».
Il Governo accetta l'ordine del giorno Nan n. 9/2900/58 a condizione che il dispositivo venga riformulato nei seguenti termini: «impegna il Governo a monitorare gli effetti del provvedimento e ad adottare ulteriori iniziative rivolte a curare la qualificazione professionale dei magistrati con particolare riguardo alle tecniche dell'investigazione e in rapporto alle specifiche funzioni esercitate».
Il Governo non accetta gli ordini del giorno Bernardo n. 9/2900/59, Paniz n. 9/2900/60, Casero n. 9/2900/61 e RavettoPag. 145n. 9/2900/62, che comunque è assorbito dall'ordine del giorno Beltrandi n. 9/2900/56, così come riformulato, perché identico nel contenuto.
Il Governo non accetta l'ordine del giorno Della Vedova n. 9/2900/63, nel testo redatto, ma lo stesso può essere assorbito dall'ordine del giorno Beltrandi n. 9/2900/56, nella riformulazione proposta.
Il Governo non accetta l'ordine del giorno Fedele n. 9/2900/64, ma può essere assorbito dall'ordine del giorno Buemi n. 9/2900/53 nella riformulazione proposta, mentre accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Fratta Pasini n. 9/2900/65.
Per quanto riguarda l'ordine del giorno Jannone n. 9/2900/66, il Governo non accetta l'eliminazione del «di norma» perché tale espressione conferisce maggiore elasticità al testo ai fini della cadenza dei concorsi, in considerazione sia dell'esigenza di coprire i posti vacanti sia soprattutto del risparmio dei costi, per non bandire concorsi con pochi posti a disposizione.
Il Governo non accetta gli ordini del giorno Fabbri n. 9/2900/67 e Biancofiore n. 9/2900/68.
Il Governo non accetta, altresì, l'ordine del giorno Armosino n. 9/2900/69 e, comunque, esso è assorbito da altri ordini del giorno per i quali è stata proposta la riformulazione.
Il Governo accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Gioacchino Alfano n. 9/2900/70, mentre non accetta gli ordini del giorno Aprea n. 9/2900/71 e Crosetto n. 9/2900/72.
PRESIDENTE. Secondo la prassi, ove i presentatori non insistano, gli ordini del giorno accettati dal Governo non saranno posti in votazione.
Prendo atto che l'onorevole Barani insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/2900/1, non accettato dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Barani n. 9/2900/1, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 399
Maggioranza 200
Hanno votato sì 108
Hanno votato no 291).
Ricordo che gli ordini del giorno Tenaglia n. 9/2900/2, Zaccaria n. 9/2900/4, Maran n. 9/2900/5, Forgione n. 9/2900/6, Suppa n. 9/2900/7, Giachetti n. 9/2900/8 sono stati accettati dal Governo.
Chiedo all'onorevole Tassone se accetta l'invito al ritiro, formulato dal Governo, del suo ordine del giorno n. 9/2900/9.
MARIO TASSONE. No, signor Presidente, insisto per la votazione. Prendo atto delle dichiarazioni del Ministro. Ovviamente potremmo discutere a lungo sulla vicenda che ha interessato le città di Benevento e di Catanzaro.
Pur prendendo atto dell'invito al ritiro, non posso accedervi, perché è in corso un giudizio presso la giustizia amministrativa. Peraltro, il mio ordine del giorno fa esplicito riferimento ad una valutazione sull'opportunità di procedere ad una nuova individuazione delle sedi della Scuola superiore della magistratura, lasciando ovviamente al Governo una valutazione così ampia, che può anche comprendere le motivazioni portate alla nostra attenzione.
PRESIDENTE. Dunque, prendo atto che l'onorevole Tassone insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/ 2900/9, non accettato dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Tassone n. 9/2900/9, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 401
Votanti 393
Astenuti 8
Maggioranza 197
Hanno votato sì 102
Hanno votato no 291).
Onorevole Pellegrino, accetta la riformulazione proposta dal Governo del suo ordine del giorno n. 9/2900/10?
TOMMASO PELLEGRINO. Sì, signor Presidente, e non insisto per la votazione.
PRESIDENTE. Sta bene.
Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione dei rispettivi ordini del giorno Balducci n. 9/2900/11, Zanella n. 9/2900/12, Boato n. 9/2900/13, accolti come raccomandazione dal Governo.
Ricordo che gli ordini del giorno Laurini n. 9/2900/14 e Crisci n. 9/2900/15 sono stati accettati dal Governo.
Prendo atto che l'onorevole Consolo insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/2900/16, non accettato dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Consolo n. 9/2900/16, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 415
Maggioranza 208
Hanno votato sì 114
Hanno votato no 301).
Prendo atto che l'onorevole Baldelli accetta la riformulazione proposta e non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/2900/17.
Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dell'ordine del giorno Paroli n. 9/2900/18.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Paroli n. 9/2900/18, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 406
Maggioranza 204
Hanno votato sì 113
Hanno votato no 293).
Prendo atto che il deputato Baldelli ha segnalato che avrebbe voluto esprimere voto favorevole.
Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dell'ordine del giorno Costa n. 9/2900/19, non accettato dal Governo.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Costa n. 9/2900/19, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 410
Maggioranza 206
Hanno votato sì 114
Hanno votato no 296).
Prendo atto che i presentatori accettano la riformulazione dei rispettivi ordini del giorno Leone n. 9/2900/20 e Vitali n. 9/2900/21 e non insistono per la votazione.
Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dell'ordine del giorno Gelmini n. 9/2900/22, non accettato dal Governo.Pag. 147
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Gelmini n. 9/2900/22, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 410
Votanti 409
Astenuti 1
Maggioranza 205
Hanno votato sì 114
Hanno votato no 295).
Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dell'ordine del giorno Mormino n. 9/2900/23, non accettato dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Mormino n. 9/2900/23, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 407
Maggioranza 204
Hanno votato sì 112
Hanno votato no 295).
Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dell'ordine del giorno Bertolini n. 9/2900/24, non accettato dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Bertolini n. 9/2900/24, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 405
Votanti 404
Astenuti 1
Maggioranza 203
Hanno votato sì 111
Hanno votato no 293).
Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dell'ordine del giorno Santelli n. 9/2900/25, non accettato dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Santelli n. 9/2900/25, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 414
Maggioranza 208
Hanno votato sì 119
Hanno votato no 295).
Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dell'ordine del giorno Bruno n. 9/2900/26, non accettato dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Bruno n. 9/2900/26, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 414
Maggioranza 208
Hanno votato sì 118
Hanno votato no 296).
Prendo atto che il deputato Piro ha segnalato che avrebbe voluto esprimere voto contrario.
Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dell'ordine del giorno Verdini n. 9/2900/27.
Passiamo ai voti
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Verdini n. 9/2900/27, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 411
Maggioranza 206
Hanno votato sì 117
Hanno votato no 294).
Prendo atto che i presentatori dell'ordine del giorno Boscetto 9/2900/28 insistono per la votazione.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Boscetto n. 9/2900/28, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 416
Votanti 414
Astenuti 2
Maggioranza 208
Hanno votato sì 117
Hanno votato no 297).
Prendo atto che i presentatori accettano la riformulazione proposta dal Governo e non insistono per la votazione dell'ordine del giorno Fontana n. 9/2900/29.
Prendo atto che i presentatori dei successivi ordini del giorno insistono per la votazione.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Carfagna n. 9/2900/30, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 415
Votanti 411
Astenuti 4
Maggioranza 206
Hanno votato sì 121
Hanno votato no 290).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Elio Vito n. 9/2900/32, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 414
Votanti 412
Astenuti 2
Maggioranza 207
Hanno votato sì 117
Hanno votato no 295).
Prendo atto che il deputato Fasolino accetta la riformulazione proposta dal Governo del suo ordine del giorno n. 9/2900/33 e non insiste per la votazione.
Prendo atto che i presentatori dei successivi ordini del giorno insistono per la votazione.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno La Loggia n. 9/2900/34, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 149
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 412
Maggioranza 207
Hanno votato sì 119
Hanno votato no 293).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno, che erroneamente non era stato posto in votazione, Mario Pepe n. 9/2900/31, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 412
Maggioranza 207
Hanno votato sì 118
Hanno votato no 294).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Campa n. 9/2900/35, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 411
Maggioranza 206
Hanno votato sì 116
Hanno votato no 295).
Prendo atto che i presentatori accettano la riformulazione proposta dal Governo dell'ordine del giorno Di Cagno Abbrescia n. 9/2900/36 e non insistono per la votazione.
Prendo atto che la deputata Lussana insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/2900/37.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Lussana n. 9/2900/37, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 407
Maggioranza 204
Hanno votato sì 117
Hanno votato no 290).
Ricordo che l'ordine del giorno Goisis n. 9/2900/38 è stato accettato dal Governo.
Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione dei rispettivi ordini del giorno Dussin n. 9/2900/39 e Filippi 9/2900/40, accolti come raccomandazione dal Governo.
Ricordo che l'ordine del giorno Dozzo n. 9/2900/41 è stato accettato dal Governo.
Prendo atto che il deputato Allasia accetta la riformulazione proposta dal Governo del suo ordine del giorno n. 9/2900/42 e non insiste per la votazione.
Prendo atto che il deputato Grimoldi non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/2900/43, accolto dal Governo come raccomandazione.
Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dell'ordine del giorno Fugatti n. 9/2900/44.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Fugatti n. 9/2900/44, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 417
Maggioranza 209
Hanno votato sì 124
Hanno votato no 293).
Prendo atto che il deputato Piro ha segnalato che avrebbe voluto esprimere voto contrario.
Prendo atto che il deputato Fava non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/2900/45, accolto come raccomandazione dal Governo.
Prendo atto che i presentatori dei successivi ordini del giorno insistono per la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Montani n. 9/2900/46, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 420
Maggioranza 211
Hanno votato sì 122
Hanno votato no 298).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Pecorella n. 9/2900/48, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 404
Votanti 403
Astenuti 1
Maggioranza 202
Hanno votato sì 116
Hanno votato no 287).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Garagnani n. 9/2900/49, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 413
Maggioranza 207
Hanno votato sì 121
Hanno votato no 292).
Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione dell'ordine del giorno Iannarilli n. 9/2900/50, accolto dal Governo come raccomandazione.
Chiedo al deputato Marinello se accetta la riformulazione proposta dal Governo del suo ordine del giorno n. 9/2900/51.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO. Signor Presidente accetto la riformulazione proposta dal Governo; tuttavia, poiché essa di fatto modifica sostanzialmente, alleggerisce e edulcora il contenuto del mio ordine del giorno, chiedo se il sottosegretario sia disponibile ad accettarlo, ma non come raccomandazione.
PRESIDENTE. Sottosegretario Scotti, qual è il parere del Governo al riguardo?
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Signor Presidente, il Governo accetta l'ordine del giorno Marinello n. 9/2900/51, nel testo riformulato.
PRESIDENTE. Sta bene.
Chiedo alla deputata D'Ippolito Vitale se accede all'invito al ritiro formulato dal Governo del suo ordine del giorno n. 9/2900/52.
IDA D'IPPOLITO VITALE. Sì, signor Presidente, accedo all'invito al ritiro formulato dal Governo dell'ordine del giorno a mia firma n. 9/2900/52, ponendo soprattutto l'accento e l'attenzione alla motivazione, che anticipa una volontà di approfondimento sulla richiesta avanzata nel dispositivo dello stesso ordine del giorno. D'altra parte, le dichiarazioni rese dal ministro in quest'aula, con riferimento all'ordine del giorno Tassone n. 9/2900/9...
Pag. 151PRESIDENTE. Deve concludere, per favore.
IDA D'IPPOLITO VITALE. Solo due precisazioni veloci. Dicevo, che tali dichiarazioni rafforzano l'opportunità di una scelta in questa direzione. Infatti...
PRESIDENTE. Deve concludere, la prego.
IDA D'IPPOLITO VITALE. Mi faccia esporre il concetto fondamentale...
PRESIDENTE. No, non può.
IDA D'IPPOLITO VITALE. ...pur contenendo le sottolineature dell'ordine del giorno Tassone n. 9/2900/9, il mio va oltre: introduce e richiama l'attenzione del Governo sull'opportunità di ulteriori...
PRESIDENTE. Deputata D'Ippolito Vitale, deve concludere.
IDA D'IPPOLITO VITALE. ...provvedimenti e scelte, che possano dare ristoro al sacrificio subito dalla città di Catanzaro.
PRESIDENTE. Prendo, quindi, atto che la deputata D'Ippolito Vitale accede all'invito al ritiro formulato dal Governo del suo ordine del giorno n. 9/2900/52.
Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione dell'ordine del giorno Buemi n. 9/2900/53, accolto come raccomandazione dal Governo.
Prendo atto che i presentatori accettano la riformulazione proposta dal Governo dell'ordine del giorno Angelo Piazza n. 9/2900/54.
Ricordo che l'ordine del giorno Mellano n. 9/2900/55 è stato accettato dal Governo.
Prendo atto che i presentatori accettano la riformulazione proposta dal Governo degli ordini del giorno Beltrandi n. 9/2900/56, Milanato n. 9/2900/57 e Nan n. 9/2900/58.
Prendo atto che i presentatori dei successivi ordini del giorno, non accettati dal Governo, insistono per la votazione.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Bernardo n. 9/2900/59, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 410
Votanti 408
Astenuti 2
Maggioranza 205
Hanno votato sì 120
Hanno votato no 288).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Paniz n. 9/2900/60, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 414
Maggioranza 208
Hanno votato sì 121
Hanno votato no 293).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Casero n. 9/2900/61, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 415
Votanti 414
Astenuti 1
Maggioranza 208
Hanno votato sì 116
Hanno votato no 298).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Ravetto n. 9/2900/62, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 385
Votanti 383
Astenuti 2
Maggioranza 192
Hanno votato sì 106
Hanno votato no 277).
Prendo atto che la deputata D'Ippolito Vitale ha segnalato che non è riuscita a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Della Vedova n. 9/2900/63, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 412
Maggioranza 207
Hanno votato sì 123
Hanno votato no 289).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Fedele n. 9/2900/64, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 420
Maggioranza 211
Hanno votato sì 122
Hanno votato no 298).
Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione dell'ordine del giorno Fratta Pasini n. 9/2900/65, accolto come raccomandazione dal Governo.
Prendo atto che i presentatori dei successivi ordini del giorno, non accettati dal Governo, insistono per la votazione.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Jannone n. 9/2900/66, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 415
Maggioranza 208
Hanno votato sì 126
Hanno votato no 289).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Fabbri n. 9/2900/67, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 417
Maggioranza 209
Hanno votato sì 125
Hanno votato no 292).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Biancofiore n. 9/2900/68, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 421
Votanti 419Pag. 153
Astenuti 2
Maggioranza 210
Hanno votato sì 124
Hanno votato no 295).
Prendo atto che la deputata Balducci ha segnalato che non è riuscita a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Armosino n. 9/2900/69, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 420
Votanti 418
Astenuti 2
Maggioranza 210
Hanno votato sì 126
Hanno votato no 292).
Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione dell'ordine del giorno Gioacchino Alfano n. 9/2900/70, accolto come raccomandazione. Prendo atto che i presentatori dei successivi ordini del giorno insistono per la votazione. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Aprea n. 9/2900/71, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 417
Votanti 416
Astenuti 1
Maggioranza 209
Hanno votato sì 121
Hanno votato no 295).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Crosetto n. 9/2900/72, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione)
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 419
Votanti 417
Astenuti 2
Maggioranza 209
Hanno votato sì 123
Hanno votato no 294).
È così esaurito l'esame degli ordini del giorno presentati.