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Discussione della mozione Campa ed altri n. 1-00187 sull'individuazione nell'entroterra di Venezia della sede per l'assemblaggio del Superjet 100 (ore 9,18).
(Dichiarazioni di voto)
PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Campa, al quale chiedo se accetti la riformulazione proposta dal rappresentante del Governo.
CESARE CAMPA. Signor Presidente, il Governo ha portato a conoscenza del Parlamento che nel protocollo di intesa tra la Alenia e la Sukhoi è previsto l'assemblaggio in Russia che quindi non potrà essere realizzato in nessuna parte d'Italia, né tantomeno a Venezia. Mi sembra, quindi, che la riformulazione sia opportuna, perché l'iniziativa dei parlamentari veneti, e non solo veneti, tendeva a far scegliere Venezia quale sede ideale per la realizzazione di quella parte dell'accordo tra Alenia e la società russa Sukhoi. Quindi, la formulazione che il sottosegretario ha testé letto va nella direzione e nello spirito della mozione, che mi sembra sia condivisa dall'intera Assemblea.
Accetto, quindi, la riformulazione e ringrazio tutti coloro che hanno voluto porre l'attenzione su questo tema molto importante, che, come dicevo, certamente diventerà il fiore all'occhiello per le nostre aziende aeronavali, Finmeccanica e quant'altro, ma sarà anche un'occasione di ulteriore sviluppo per quell'area di Venezia che, come qualcuno ha ricordato, in questo momento attraversa una fase di sofferenza, pur in presenza di grandi professionalità.Pag. 9
Esprimo, quindi, parere favorevole e ringrazio per la riformulazione che ci è stata suggerita.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Alberto Giorgetti. Ne ha facoltà.
ALBERTO GIORGETTI. Signor Presidente, intervengo rapidamente per annunciare il voto favorevole di Alleanza Nazionale sulla mozione e per riprendere le questioni già poste in discussione generale fondamentalmente su tre concetti: il primo è l'importanza di quelle che sono oggi le attività in campo internazionale delle nostre aziende di alta tecnologia, che sono diventate, grazie all'innovazione che hanno saputo esprimere in questi anni, un punto di riferimento a livello internazionale su tecnologie di rilievo, quali quelle dell'aeronautica, in particolar modo Alenia. Siamo in presenza di un'Italia che, attraverso il sostegno a queste aziende, riesce ad allargare la capacità di stare sui mercati.
Ci saremmo aspettati qualcosa in più - lo dico pur annunciando il voto favorevole e l'apprezzamento per l'espressione di un voto in tal senso da parte tutta l'Assemblea - a livello di impegno da parte del Governo: ci piacerebbe vedere una determinazione maggiore nel presidio dei mercati internazionali, nel rispetto, giustamente, delle regole, ma anche in qualche modo una capacità di sostenere le nostre aziende per attività che si conquistano quotidianamente spazio sul campo, ma che hanno bisogno di avere anche un Governo a fianco che veicoli la loro penetrazione nei vari mercati, anche in quello russo.
L'importanza di questo accordo sicuramente costituisce un investimento significativo per il futuro, in termini di accreditamento per la nostra azienda, di possibilità occupazionali, di qualità del lavoro, così come posto dalla mozione dell'onorevole Campa. E quindi la possibilità per un territorio, che ha dimostrato grandi livelli di eccellenza, sicuramente di competere a livello estero, ma forse anche una sfida per quanto riguarda un'azienda che a livello nazionale possa trovare nel nordest, in particolare a Venezia, un'ulteriore stimolo per essere inserita sui mercati internazionali.
Fino ad oggi a Tessera si sono svolte attività sicuramente importanti e significative: è altrettanto vero che è mancato un progetto organico su un impegno internazionale degno di questo nome. Non si tratta di fare una rivendicazione territoriale: si tratta di dire con chiarezza che ci sono specificità nel territorio che possono avere una giusta valorizzazione in un sistema più ampio.
Se è vero che questo accordo-quadro consentirà ad Alenia di svolgere un'attività di partenariato significativo con la Sukhoi, è altrettanto vero che bisogna cercare, poi, di ripartire giustamente sul territorio alcune attività specifiche legate a tale accordo. Mi auguro che il Governo possa conquistare elementi in più per poter sviluppare l'attività in territorio nazionale; ciò significa ovviamente maggiore occupazione, maggiore possibilità di sviluppare tecnologie, uno stimolo in più per l'azienda per crescere e un migliore utilizzo di risorse pubbliche nel sostegno a tali realtà, che stanno diventando fiore all'occhiello nazionale, e una spinta, così com'è avvenuto in molti altri Paesi occidentali e non solo, legata a tecnologie che poi si riverberano anche in altri settori, oltre a quello dell'aviazione civile, a partire dall'aviazione militare.
Un impegno, da questo punto di vista, credo quindi che sia importante. È importante anche che il Governo abbia definito quella che potrebbe essere l'attività su Venezia, e voglio quindi ribadire il voto positivo di Alleanza Nazionale, ma anche il nostro sostegno a un impegno che deve essere però, signor sottosegretario, più forte, per valorizzare la nostra attività legata al settore aerospaziale; attività che, più in generale quindi, veda Alenia e Finmeccanica come punto d'eccellenza, insieme ad altri programmi che comunque credo debbano essere sostenuti, non direttamente in questa sede ma più in generale, per un'Italia che riesce a crescere sviluppando tecnologie e occupazionePag. 10nel mondo del lavoro e per il territorio (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Nazionale - Congratulazioni).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Dozzo. Ne ha facoltà.
GIANPAOLO DOZZO. Signor Presidente, il gruppo Lega Nord Padania voterà in maniera convinta la mozione in esame. Il Governo ha voluto rivedere l'impegno, e penso che ciò si possa accettare, come l'ha accettato l'onorevole Campa. Pensiamo che da tale impegno si possa intraprendere una strada, quella del rilancio di un settore, quale quello dell'aeronautica civile italiana, in maniera particolare il rilancio di un'azienda che comunque ha operato in questi ultimi decenni in maniera veramente egregia, rappresentando, per quanto riguarda l'aspetto tecnologico, un alto valore raggiunto.
Dicevo in precedenza, nel mio intervento, che questi accordi, queste partnership, per quanto riguarda la Finmeccanica e la Sukhoi, possano essere un ulteriore motore e dare un'ulteriore spinta per quanto riguarda un territorio, quale quello del veneziano, che in questi ultimi anni ha subito una vera e propria trasformazione.
Non dimentichiamoci anche cosa ha rappresentato Marghera per Venezia da un punto di vista ambientale. Credo che questa nuova implementazione territoriale di una tecnologia che ritengo a basso impatto ambientale possa essere estremamente positiva. È per queste ragioni, signor Presidente, che la Lega Nord Padania voterà a favore della mozione al nostro esame.
In conclusione, devo ringraziare i colleghi che hanno sottoscritto la mozione. Credo infatti sia la prima volta che, in quest'aula, si riesce a stipulare una sorta di patto non scritto affinché si dia la possibilità a un determinato territorio, in questo caso un territorio della Padania, di avere un simile ulteriore sviluppo tecnologico ed industriale. Ribadisco dunque che il nostro voto sarà favorevole (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).
ENRICO BUEMI. Chiedo di parlare per un richiamo al Regolamento.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ENRICO BUEMI. Signor Presidente, provengo ora dalla Giunta per le autorizzazioni, nella quale si sta effettuando una particolare, seria e rigorosa discussione su questioni che riguardano colleghi parlamentari: la richiesta del giudice per le indagini preliminari di Milano. Il presidente della Giunta ci ha riferito che da parte della Presidenza si è affermato che non vi è incompatibilità fra l'attività della Giunta stessa e quella dell'Assemblea poiché quest'ultima si accinge ad una votazione per alzata di mano. Se questo è vero, signor Presidente, la prego di voler verificare tale interpretazione: è infatti inaccettabile che i parlamentari che svolgono seriamente la loro funzione in sede di Giunta per le autorizzazioni non possano esercitare il loro legittimo diritto al voto - sia pure per una votazione per alzata di mano - in quest'aula, poiché lei consente la sovrapposizione delle due attività. Credo che questa sia una limitazione dell'attività parlamentare e dunque, se ciò risponde al vero, la prego di voler riconsiderare tale interpretazione (Applausi dei deputati del gruppo La Rosa nel Pugno).
PRESIDENTE. È naturalmente possibile intraprendere battaglie intransigenti su qualunque questione: mi ero però rapportato ad una logica di svolgimento dei lavori dell'Assemblea secondo quel senso comune che è largamente presente in questa sede. Avevo dunque fatto notare al deputato Quartiani che la prassi usuale va nel senso per cui, in assenza di votazioni nominali, si prosegue nel lavoro delle Commissioni. Ho specificato tuttavia - e vorrei che ciò fosse registrato - che, nel caso la richiesta fosse reiterata e dunque la mia attività di persuasione venisse a cessare, il diritto da lei così fortemente invocato sarebbe garantito attraverso la sconvocazione delle Commissioni per ilPag. 11periodo della votazione: ciò, lo ripeto, qualora la richiesta venisse reiterata in queste condizioni.
Ha chiesto di parlare la deputata Zanella. Ne ha facoltà.
LUANA ZANELLA. Signor Presidente, non ripeterò le argomentazioni...
PRESIDENTE. Le domando scusa: credevo intendesse intervenire anche lei per un richiamo al Regolamento.
Ha chiesto di parlare, per un richiamo al Regolamento, il deputato D'Elia. Ne ha facoltà.
SERGIO D'ELIA. Signor Presidente, faccio riferimento alle sue parole: lei ci chiede se reiteriamo la richiesta di sconvocazione delle Commissioni o delle Giunte per consentire ai deputati di partecipare alla votazione cui ci accingiamo. Ebbene, noi reiteriamo tale richiesta: la preghiamo dunque di rivolgersi ai presidenti di Giunte e Commissioni perché esse siano immediatamente sconvocate, in modo che si possa procedere ad un voto con la massima partecipazione dei deputati.
PRESIDENTE. Come avevo già detto, di fronte ad una domanda reiterata chiederemo ai presidenti delle Commissioni e delle Giunte di procedere alla loro sconvocazione durante le votazioni in Assemblea.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Tuccillo. Ne ha facoltà.
DOMENICO TUCCILLO. Signor Presidente, intervengo per esprimere un voto contrario sulla mozione al nostro esame, perché, molto in sintesi, quando si tratta di questioni nelle quali, come dice il testo - per quanto modificato nella formulazione del Governo -, il Parlamento impegna il Governo ad assumere iniziative affinché l'entroterra di Venezia sia scelto quale sede ideale per l'assemblaggio del Superjet 100, si entra in un ordine di valutazioni che non dovrebbero proprio essere oggetto di valutazione da parte del Parlamento.
Ritengo che, nel momento in cui si compie un'operazione di questo tipo, si crea un precedente sbagliato ed anche pericoloso all'interno di questa Assemblea, che diventa l'occasione poi, a seguire, per una serie di contrapposizioni territoriali che non hanno - e non dovrebbero avere - in alcun modo ragion d'essere all'interno di questa Assemblea. Si tratta, infatti, di scelte che competono alle strategie di un'azienda, di una grande azienda pubblica del nostro Paese che noi abbiamo il dovere di sostenere e di mettere in condizioni di svolgere un'azione sempre più efficace e forte dal punto di vista industriale (come, di fatto, l'Alenia sta svolgendo). Uscire fuori da tale binario di condotta per portare il discorso sul fatto che un investimento o una specifica realizzazione debbano essere collocati - non per una strategia aziendale, ma per una scelta ed una indicazione del Parlamento - a Venezia piuttosto che a Napoli, o in Puglia piuttosto che in Liguria, a me pare veramente un'aberrazione alla quale il Parlamento dovrebbe sottrarsi in questa occasione.
Per dirla chiaramente, due sono infatti i casi. Da un lato, questa scelta è già nella strategia dell'azienda e, se tale è la scelta, nulla quaestio: francamente, però, il Parlamento diventa, a questo punto, soltanto un organo di propaganda politica e non si capirebbe il senso di una mozione parlamentare rispetto ad una scelta aziendale che è già orientata nella predetta direzione (ammesso che vi sia) e che comunque pertiene, appunto, all'azienda. Dall'altro lato, e diversamente, ciò costituirebbe un'intromissione paradossale, assurda ed aberrante della politica, che interviene a stabilire se un tipo di intervento, un'operazione di investimento e di realizzazione industriale debba andare al nord piuttosto che al sud, al centro o nelle isole.
Se approvassimo la mozione al nostro esame, creeremmo un precedente in questa direzione che sarebbe molto pericoloso e darebbe la stura ad una nuova fase diPag. 12contrapposizione dei territori rispetto a strategie di ordine nazionale che, nel modo più assoluto, non possono vedere il Parlamento come protagonista di tali conflitti territoriali. Quindi, nell'un caso o nell'altro, si tratti di una pura propaganda politica o di una intromissione indebita nelle scelte e nelle strategie aziendali, siamo di fronte, comunque, ad una scelta aberrante, ed io penso che il Parlamento - ed il Governo - dovrebbero sottrarsi e non dare agio, né assecondare queste motivazioni e questo tipo di operazioni.
Comunque, il Parlamento farebbe cosa saggia e giusta, in questa occasione, a recuperare più saggezza e consapevolezza e ad impedire che venga fatta una scelta in questa direzione, che certamente non sarebbe foriera di buoni risultati e di buone indicazioni a nessun livello (Applausi di deputati dei gruppi L'Ulivo e La Rosa nel Pugno).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Affronti. Ne ha facoltà.
PAOLO AFFRONTI. Signor Presidente, durante la discussione sulle linee generali avevo preannunciato la nostra adesione a questa mozione. Naturalmente, accolgo quanto il Governo ha proposto nel dispositivo, poiché avevo auspicato che fosse interessato - avevo detto - anche il centro Alenia di Tessera, vicino Venezia, perché evidentemente fa parte di un progetto generale che presenta molte sedi e centri interessati in Europa. Riteniamo che tale circostanza sia positiva per l'area interessata, così come per le altre aree che hanno centri specializzati in Italia, così come potrebbe essere anche il centro di Napoli. È evidente che l'azione del Governo dovrà mirare ad interessare il maggior numero di centri di alto livello in Italia alla realizzazione di questo progetto europeo di grande portata.
PRESIDENTE. Vorrei effettuare una sottolineatura. Mi guardo bene, naturalmente, dal chiudere, restringere o strozzare i lavori dell'Assemblea. Vorrei, tuttavia, ricordare che anche ieri, nella riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, è stata molto pressante la sollecitazione affinché si possa concludere rapidamente anche l'esame del disegno di legge in materia di attività libero-professionale intramuraria. Pertanto, chiederei non di pregiudicare la libertà di espressione, ma di renderla compatibile con tale obiettivo e perciò di velocizzare i lavori dell'Assemblea. Si tratta di una sollecitazione che faccio, credo, sulla base di un mandato generale.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Cacciari. Ne ha facoltà.
PAOLO CACCIARI. Signor Presidente, come avrete notato, noi deputati di Rifondazione Comunista di Venezia e del Veneto non abbiamo firmato la proposta perché eravamo stati facili indovini del tipo di dibattito - campanilistico - che si sarebbe aperto in Parlamento e sicuramente saremmo stati felici di evitarlo. L'intervento del collega Zipponi e i suggerimenti che il medesimo ha presentato a proposito della riformulazione della mozione, facendo rientrare il problema in un corretto ambito di programmazione aziendale ed economica, suggerimenti che sono stati accolti dal Governo, ci inducono ad assumere un atteggiamento positivo su tale mozione. Capisco che oggi alcuni deputati non abbiano seguito il dibattito sin dall'inizio, ma ci sembra che l'evoluzione subita da questa mozione abbia tolto qualsiasi margine di cattiva interpretazione che la stessa poteva avere nel senso di ingenerare una guerra tra poveri. Nella mozione in esame semplicemente si chiede alla società Alenia, riguardo alle ex Officine aeronavali di Tessera, località del tutto estranea rispetto a Marghera, considerata la loro tradizione di costituire un polo di eccellenza nella manutenzione, di adoperarsi per mantenere tali vocazioni ed evitare che gli indubbi contraccolpi negativi sul piano occupazionale possano avere esiti non gestibili socialmente. Onestamente, mi sembra che la riformulazione proposta dal Governo sia del tutto accettabile. Abbiamo rivolto molte richieste diPag. 13attenzione al Governo, nell'ambito delle politiche economiche, ed alla società Finmeccanica, nell'ambito delle sue programmazioni aziendali, di tener conto anche delle ripercussioni che tale accordo può avere per le Officine aeronavali di Venezia.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Viola. Ne ha facoltà.
RODOLFO GIULIANO VIOLA. Signor Presidente, l'intervento del sottosegretario Gianni ha chiarito bene i termini della questione collocandola, come osservava poco fa il deputato Cacciari, all'interno di una corretta programmazione della tipologia di investimenti, che auspichiamo Finmeccanica possa effettuare su quel territorio.
Sono assolutamente d'accordo sul fatto che non possiamo permetterci che il presente dibattito assuma i contorni di un contrasto tra aree diverse del Paese.
Riteniamo che le nuove opportunità di lavoro profilatesi in base all'accordo del novembre scorso potrebbe essere meglio indirizzata verso un'area che ha già una particolare vocazione - avendo già sviluppato competenze e tecnologie atte ad affrontare questa nuova sfida - anziché verso altre, che hanno competenze e capacità di sviluppo autonome ed avviate nel tempo.
Non si tratta che di una nuova forma di investimento, che auspichiamo possa avvenire in quel territorio; non ci sembra un compito che questo Parlamento non possa svolgere in un contesto di normale dialettica.
Ringrazio il sottosegretario Gianni perché mi pare che la nuova formulazione da lui proposta chiarisca meglio i contorni della questione e ci permetta di esprimere un voto favorevole.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Zanella. Ne ha facoltà.
LUANA ZANELLA. Signor Presidente, cercherò di impegnare il minor tempo possibile accogliendo il suo invito; tuttavia, vorrei anzitutto rivolgere un ringraziamento al Governo, che ha suggerito il nuovo dispositivo della mozione in esame. Vorrei, inoltre, ringraziare anche il collega Campa e gli altri colleghi, che hanno contribuito all'elaborazione del testo della mozione per sottoporre un problema vero all'attenzione dell'Assemblea.
Mi è molto dispiaciuto quanto osservato dal collega Tuccillo perché è lungi da noi il proposito di agire con un intento campanilistico. Non fa certo parte né della nostra pratica, né della nostra impostazione politica.
Mi sembra anche molto offensivo verso i rappresentanti del territorio della terraferma veneziana, che sono - finalmente, visto che non accade soventemente - uniti in modo trasversale per rappresentare un problema vero: il rilancio di un territorio che ha molto sofferto.
Si parla di Tessera, ma dovremmo riferirci, in generale, al territorio veneziano, attraversato da una profonda trasformazione produttiva anche a causa del non corretto sviluppo degli anni passati. Lo Stato deve impegnarsi, insieme agli enti locali, in un programma straordinario e costosissimo di bonifiche.
Abbiamo anche il problema di un turismo che ci stravolge, di un aeroporto che si è sviluppato oltre modo negli ultimi anni. Ebbene, siamo eredi di una grande professionalità di maestranze ed anche di investimenti pubblici effettuati sul nostro territorio, che non vanno assolutamente sprecati.
In questo senso la proposta del Governo è tutt'altro che partigiana, ma prefigura, tra l'altro, una possibilità concreta - che deve anche poter essere attualizzata - di fare in modo che nell'area di Tessera ci sia un centro di eccellenza per la commercializzazione, la cosiddetta «customizzazione» e la consegna di veicoli occidentali per il supporto dell'intera flotta del Superjet.
Quindi, mi sembra molto equilibrata, corretta (anche dal punto di vista della prassi parlamentare), in linea con altre mozioni votate in Assemblea ed altri attiPag. 14approvati in passato dalla Camera dei deputati. Ringrazio, quindi, il collega rappresentante del Governo e tutti i colleghi che esprimeranno un voto favorevole sulla nostra mozione (Applausi dei deputati dei gruppi Verdi e Forza Italia).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato D'Agrò. Ne ha facoltà.
LUIGI D'AGRÒ. La nostra dichiarazione di voto, in relazione anche alla modifica proposta dal Governo al dispositivo della mozione, è favorevole all'approvazione. Ha fatto bene il Governo a precisare gli aspetti dell'accordo intervenuto con l'azienda sovietica per la produzione del Superjet 100. Rimando alle argomentazioni già sviluppate in sede di discussione sulle linee generali. Svolgo solo una considerazione: non mi pare si tratti di spartire i pani ed i pesci tra aree del nord del sud. Vi è un passaggio che vale la pena ricordare al collega Tuccillo. In questo caso, non si chiede che ci sia un occhio di riguardo, ma che venga tenuta in considerazione un'area, che per alcuni aspetti già esposti dai colleghi intervenuti, è stata provata anche sul piano occupazionale per vicende riguardanti la ristrutturazione del polo del petrolchimico di Porto Marghera.
A mio avviso, si pone anche l'esigenza di tenere in piedi e valorizzare le aree di eccellenza, che nel Veneto e nel nord in larga misura esistono; altrimenti, sussisterà sempre la preoccupazione che le aree di eccellenza del Paese debbano essere mortificate a favore di altre con interventi che, anche se in aree pubbliche di eccellenza - e L'Alenia, infatti, è sotto tale profilo un'area di eccellenza - sarebbero diretti esclusivamente a fronteggiare problemi occupazionali. Dobbiamo invece indirizzare interventi anche in aree di eccellenza ben funzionanti e che hanno attività importanti. In ogni caso, noi esprimeremo il nostro voto favorevole sulla mozione in esame.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Gibelli. Ne ha facoltà.
ANDREA GIBELLI. Signor Presidente, ringrazio i colleghi, anche di centrosinistra, e l'onorevole Campa per l'onestà intellettuale mostrata con riferimento allo spirito della mozione in esame. Vorrei, tuttavia, lasciare brevemente agli atti del Parlamento la memoria delle dichiarazioni del collega Tuccillo rese in relazione alla mozione che aveva presentato nella passata legislatura, mirante a destinare parte dei fondi delle fondazioni bancarie del nord alle regioni meridionali, per mera strumentalizzazione politica. Dare lezioni oggi esattamente nella direzione opposta dimostra l'ipocrisia del suo intervento (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Scotto. Ne ha facoltà.
ARTURO SCOTTO. Signor Presidente, intervengo molto brevemente. Il timore che noi avvertiamo come Sinistra Democratica è che, nel nostro dibattito, si corra il rischio che sia prevalente l'assunzione di un profilo campanilistico, rispetto a temi di fondamentale importanza, di cui le istituzioni pubbliche debbono necessariamente interessarsi, quali le opzioni programmatiche e strategiche di politica industriale.
All'interno di tale quadro, ovviamente un settore fondamentale e strategico per l'industria del nostro Paese come l'eurospazio deve entrare. Tuttavia, pur comprendendo lo sforzo del Governo, non possiamo ritenere condivisibile l'idea che comunque, anche attraverso una riformulazione che depotenzi il senso della mozione, si dia una priorità ad un territorio. È l'atto in sé che non convince, perché rischia di determinare un precedente pericoloso e di mettere in concorrenza territori, competenze ed esperienze, che pure sono patrimonio di tutto il Paese.Pag. 15
Per tali ragioni, ancora oggi ritengo che meglio svolgeremmo il nostro «mestiere» - noi parlamentari e quanti fanno politica - se evitassimo forzature e lasciassimo, ovviamente attraverso atti di indirizzo e di programmazione che non possono ridursi esclusivamente ad una mozione parlamentare, alla gestione del management le scelte su come destinare la commercializzazione di Alenia. Aggiungo, inoltre, che si corre il rischio di svolgere un dibattito piuttosto monco rispetto a un dato che è oggettivo, e concludo.
Rischia di sfuggire, infatti, che, comunque, gli accordi industriali prevedono che il velivolo sia assemblato in Russia, a Komsomolsk, e prodotto a Novosibirsk, mentre per le versioni successive del programma, con l'introduzione della fabbricazione delle ali di materiali compositi, è prevista, in Russia, la creazione di un nuovo impianto produttivo.
Per tali ragioni crediamo che questa mozione debba essere respinta (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Democratica. Per il Socialismo europeo).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Evangelisti. Ne ha facoltà.
FABIO EVANGELISTI. Signor Presidente, il gruppo dell'Italia dei Valori voterà a favore della mozione in esame, però non senza aver svolto alcune considerazioni e non senza provare ad immaginare qualche modifica al dispositivo. Non si tratta soltanto di una questione di bieco campanilismo, anzi voglio ringraziare i presentatori perché, personalmente, non conoscevo le potenzialità di Tessera da questo punto di vista e, quindi, voglio considerare ciò come un contributo al quale non si può rispondere con un campanilismo di senso opposto.
Tuttavia, i dubbi, nonostante il documento sia stato sostenuto dal capogruppo dell'Italia dei Valori e dal sottoscritto, riguardano proprio alcune espressioni. Richiamo l'attenzione del Presidente, del Governo e dell'Assemblea in quanto mi sembra un po' bizzarro scrivere in un documento che si impegna il Governo affinché una sede venga definitiva come ideale per l'assemblaggio. Ritengo, infatti, che si possa fare a meno di un aggettivo di tale portata. Così come non riesco francamente a capire, nella riformulazione proposta dal Governo, il senso dell'aggettivo relativo alla consegna di velivoli, definiti «occidentali». Mi chiedo, infatti, chi stabilisca cosa si debba intendere per occidente, in questo caso.
Ciò che, soprattutto, ci interessa sottolineare è l'aspetto per cui, stante la delicatezza, le contraddizioni, il valore patrimoniale e artistico del territorio, l'emergenza architettonica dell'area e la delicatezza del tessuto economico, produttivo e sociale, avrei preferito (e invito, quindi, l'onorevole Campa e il rappresentante del Governo a prendere in considerazione)... Signor Presidente...
PRESIDENTE. Il deputato che sta intervenendo fa notare, giustamente, che è difficile parlare in tali condizioni in Assemblea. Prego, quindi, tutti i deputati - e insisto nell'invito - di consentire al deputato di svolgere il suo intervento e di essere ascoltato.
FABIO EVANGELISTI. Quello che mi interessa è che, soprattutto, vengano ascoltate queste brevi considerazioni. Preferirei che il dispositivo, anziché impegnare il Governo «ad assumere tutte le iniziative (...)», impegnasse il Governo ad assumere ogni valutazione e ogni ipotesi di fattibilità e compatibilità, affinché, nell'entroterra di Venezia, possa essere individuata la sede per l'assemblaggio o anche per la commercializzazione, la customizzazione e la consegna dei velivoli del Superjet 100. Infatti, ponendoci in maniera critica ci sembra un po' forte che si parli di «sede ideale» e di «assumere tutte le iniziative».
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Iannuzzi. Ne ha facoltà.
TINO IANNUZZI. Signor Presidente, voglio esprimere una rapida considerazione,Pag. 16anche a nome di alcuni colleghi del gruppo dell'Ulivo, con i quali mi sono confrontato. Quando mi è capitato, in più occasioni, in questa o nella passata legislatura, di parlare e di interessarmi della materia delle infrastrutture, ho sempre ritenuto di dover difendere a trecentosessanta gradi opere come la Salerno-Reggio Calabria, così come il passante di Mestre, la Brebemi e la variante di valico, per un necessario respiro nazionale.
Proprio per questo devo dire, con grande franchezza - come ha già sostenuto, con argomenti motivati, il collega Tuccillo - che siamo di fronte ad un atto parlamentare inappropriato e inadeguato, perché le scelte di politica aziendale e le strategie del gruppo Alenia vanno rimesse all'autonomia delle valutazioni imprenditoriali, economiche e manageriali; l'atto parlamentare in discussione, invece, pretendendo di valorizzare, in maniera arbitraria e apodittica, determinati territori o zone, realizza un'indebita interferenza ed intromissione della politica - e, quindi, del Parlamento - su una materia che va rimessa alla valutazione esclusiva ed autonoma delle strategie e delle politiche aziendali. Da questo punto di vista, confermiamo ed esprimiamo tutta la nostra contrarietà, documentata e motivata dal collega Tuccillo, a questo inappropriato atto parlamentare di indirizzo.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Incostante. Ne ha facoltà.
MARIA FORTUNA INCOSTANTE. Signor Presidente, annunzio il mio voto contrario, per le motivazioni espresse da altri colleghi del gruppo dell'Ulivo.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Suppa. Ne ha facoltà.
ROSA SUPPA. Signor Presidente, annunzio anch'io il mio voto contrario.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Bianco. Ne ha facoltà.
GERARDO BIANCO. Signor Presidente, i presentatori della mozione in esame compirebbero un atto di saggezza se la ritirassero: mi sembra piuttosto singolare che campioni della cultura del mercato e della competizione si rivolgano al Governo per fornire un indirizzo con un chiaro carattere dirigistico, invece di affidarsi a scelte che devono essere collegate ad una concezione capace di trovare le condizioni migliori. Immaginare che il Governo debba creare queste condizioni per favorire una determinata scelta è la dimostrazione di come, molte volte, i principi generali vengano contraddetti dalle esigenze di tipo territoriale. Chiederei a questi campioni del mercato di essere coerenti con le loro posizioni e di ritirare la mozione, che è inaccettabile.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Bellanova. Ne ha facoltà.
TERESA BELLANOVA. Signor Presidente, la mozione in discussione sembra davvero inadeguata e inappropriata: essa, infatti, determina, di fatto, una contrapposizione tra emergenze territoriali; ritengo che non si possa passare da un'idea propria dei cultori del libero mercato ad una secondo la quale il Parlamento si sostituisce ai management aziendali. Nelle premesse dell'atto di indirizzo in esame si legge che gli interventi dovrebbero essere effettuati in un determinato territorio per la maggiore vicinanza al mercato: ciò mi porta a concludere che con questa teoria, qualora il Parlamento fosse intimamente convinto di tale affermazione, il Mezzogiorno e il Capo di Leuca dovrebbero rassegnarsi a non avere uno sviluppo industriale e a praticare solo un po' di turismo. Per queste ragioni, annunzio il mio voto contrario (Applausi di deputati del gruppo L'Ulivo).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Villari. Ne ha facoltà.
RICCARDO VILLARI. Signor Presidente, intervengo per annunziare il mioPag. 17voto contrario. Non ho argomenti ulteriori rispetto a quelli sviluppati, in maniera molto esauriente, dai miei colleghi. La mozione in esame non doveva proprio essere presentata, in quanto non vi è alcuna competenza né adeguatezza in quello che richiede e prevede: essa rischia soltanto - come si sta evidenziando - di contrapporre interessi territoriali e questa è l'ultima cosa che un Parlamento della Repubblica dovrebbe mettere in pratica.
PRESIDENTE. Sono così esaurite le dichiarazioni di voto.