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Si riprende la discussione del disegno di legge n. 2937 (ore 12,32).
(Dichiarazioni di voto finale - A.C. 2937)
PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Poretti. Ne ha facoltà.
DONATELLA PORETTI. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Onorevole Poretti, la Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Montani. Ne ha facoltà.
ENRICO MONTANI. Signor Presidente, annunciando il voto contrario del nostro gruppo, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Onorevole Montani, la Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Mancuso. Ne ha facoltà.
GIANNI MANCUSO. Signor Presidente, intervengo per preannunziare il voto di astensione del gruppo di Alleanza Nazionale e, nel contempo, per sottolineare la sciatteria politica con cui è stato trattato un argomento di tale importanza all'ultima ora dell'ultimo giorno dell'attività dell'Assemblea prima della sospensione estiva dei lavori, con una maggioranza che oggi non è mai stata tale: il numero legale di 247 deputati non è mai stato raggiunto dai colleghi della maggioranza, ma è soltanto grazie alla presenza ed al senso di responsabilità dell'opposizione che si è potuta tenere la seduta odierna ed arrivare al voto finale su questo disegno di legge.
Voglio inoltre sottolineare anche le ombre lasciate sul campo dal terribile - dal punto di vista normativo - articolo 2.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Lucchese. Ne ha facoltà.
FRANCESCO PAOLO LUCCHESE. Signor Presidente, intervengo solo per preannunziare l'astensione del gruppo dell'UDC sul disegno di legge al nostro esame e per evidenziare che siamo all'ultimo atto di una vicenda che vede sempre le leggi approvate dal Senato e poi trasmesse, «per presa d'atto», «per conoscenza», alla Camera.
Questo non è più consentito e non dovrebbe essere più consentito, perché siamo disponibili a lavorare, abbiamo lavorato e abbiamo dato, con senso di responsabilità, il nostro apporto a tutto il lavoro. In ogni caso, annuncio di nuovo l'astensione del gruppo dell'UDC (Applausi dei deputati del gruppo UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro)).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Moroni. Ne ha facoltà.
CHIARA MORONI. Signor Presidente, onorevoli colleghi, capisco e cercherò di essere breve, ma non posso rinunciare ad esprimere l'opinione del gruppo di Forza Italia su un provvedimento rispetto al quale solo il senso di responsabilità nei confronti di tutti gli operatori della sanità, che sarebbero gettati nel caos, ci spinge ad esprimere un voto di astensione. Apprezziamo i ringraziamenti del Ministro Turco, ma ribadiamo che il senso di responsabilità non è nei confronti del Governo, che su questo provvedimento arriva fuori tempo massimo, e non solo perché il tempo della proroga è già scaduto: arriva fuori tempo massimo dal punto di vista della storia e della necessità di un'evoluzione e di una modernizzazione dei sistemi dell'erogazione delle prestazioni sanitarie.
Siamo sconcertati rispetto alla difesa arroccata e antistorica di un provvedimento - quello dell'intra moenia - che è entrato in vigore quindici anni fa e che non è mai stato applicato perché allora era inapplicabile; quindici anni di inapplicabilità dovrebbero suggerire che, forse, bisogna andare in una direzione diversa, che non è quella della statalizzazione del Servizio sanitario nazionale e della burocratizzazione del ruolo del medico, ma è quella di garantire l'omogeneità e la qualità delle prestazioni sanitarie.
Siamo altrettanto sconcertati da quello che risponde il Ministro Turco rispetto alle obiezioni sulla compatibilità finanziaria dell'articolo 2, perché se è vero che il Governo deve fare un decreto in cui dirà dove reperire i fondi necessari per l'aumento dei costi derivante dall'articolo 2, allora noi ci auguriamo che il Presidente della Repubblica aspetti a firmare questa legge fino a quando il Governo non farà un decreto per dire dove reperirà i fondi e gli stanziamenti per coprire gli aumenti della spesa pubblica rispetto al ruolo dirigenziale. Credo che non sia il momento per dilungarsi e mi auguro che questa proroga di diciotto mesi suggerisca al Governo che la strategia non può essere quella della difesa di un provvedimento di quindici anni fa, ma quella dell'elaborazione di nuove proposte che vadano nel senso della modernizzazione del sistema sanitario (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia).
PRESIDENTE. Credo che l'Assemblea concordi sulla premessa al suo ultimo punto.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Burtone. Ne ha facoltà.
GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE. Signor Presidente, desidero brevemente esprimere poche considerazioni, a nome dei gruppi dell'Unione, con riferimento ad un provvedimento che per noi non è una semplice proroga. È vero, viene consentita la prosecuzione dell'attività libero-professionale intramuraria per ulteriori diciotto mesi fuori dalle strutture aziendali, in attesa di interventi strutturali necessari per far superare gli attuali limiti organizzativi. Questa ulteriore deroga, però, avviene con una norma già approvata - lo vorrei sottolineare - all'unanimità al Senato, che attiva controlli, promuove nuove modalità di applicazione e, soprattutto, incalza talune regioni e aziende sanitarie che finora non hanno assicurato i necessari interventi strutturali per fare andare a regime una legge equa ed ispirata ad una cultura della solidarietà (Applausi dei deputati del gruppo L'Ulivo). Chiedo l'autorizzazione alla pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. La Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Sono così esaurite le dichiarazioni di voto finale.
Informo i colleghi che l'Assemblea sarà chiamata ad un'ulteriore votazione nominale dopo il voto finale su questo provvedimento.