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Si riprende la discussione del disegno di legge n. 2937.
(Esame dell'articolo 1 - A.C. 2937)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 1 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A - A.C. 2937 sezione 3).
Ha chiesto di parlare il deputato Baiamonte. Ne ha facoltà.
GIACOMO BAIAMONTE. Signor Presidente, oggi approveremo questo provvedimento fuori tempo massimo e ciò perché il Governo aveva chiesto di assegnarlo alla Commissione in sede legislativa, come è avvenuto al Senato.
Vedete, onorevoli colleghi, il nostro Paese ha una Costituzione che prevede un sistema di bicameralismo perfetto, invece da un certo periodo a questa parte è entrato nella convinzione generale del Parlamento il fatto che, se uno dei due rami del Parlamento approva un provvedimento - e ciò accade spesso in Senato - esso debba essere automaticamente approvato anche dall'altro ramo.
Ciò è sbagliato, è anticostituzionale; queste sono le ragioni per le quali non eravamo d'accordo. Signor Sottosegretario, lei sa benissimo che io personalmente le avevo detto che tale provvedimento è vergognoso: lo ribadisco e le dirò le motivazioni.
Proprio riferendosi all'articolo 1, il Ministro ha affermato che il provvedimento è utile per i cittadini e per il medico e su ciò non ho dubbi: il cittadino deve potersi rivolgere al medico in cui ripone fiducia per la cura della sua persona, però allo stesso tempo il medico ha il diritto, costituzionalmente parlando, di potere esercitare la sua professione.
Signor Ministro, signor sottosegretario, non ho nulla contro l'attività intra moenia, anzi plaudo ad essa e sono perfettamente d'accordo, però mi sarei immaginato che il Governo potesse elaborare un sistema di intra moenia stricto sensu, non come è strutturata oggi o come l'avete organizzata.
Il medico ha il diritto di svolgere la propria attività professionale e l'azienda il dovere di fornirgli le strutture. E perché, dal momento che le aziende sono inadempienti, il medico deve sobbarcarsi le spese delle strutture al posto dell'azienda?
Perché considerate valido un principio di questo genere? Ecco dov'è l'opportunismo di un provvedimento, che è veramente da bocciare, non da approvare completamente.
In secondo luogo, avete incluso, all'articolo 2, una previsione che crea lo scompiglio in seno al Ministero della salute, favorendo alcuni funzionari rispetto ad altri. Su questo aspetto la Commissione bilancio, in un primo tempo, si era giustamente ribellata e aveva fatto le sue rimostranze, ma poi avete cercato di cambiare le carte, di convincerla e avete ottenuto il parere favorevole.
Per quanto riguarda la VII Commissione, che ha mosso rilievi fondamentali, signori miei, signor sottosegretario, signor Ministro, voi ve ne siete fregati! Lo ha già detto l'onorevole Palumbo e lo ribadisco, perché è un aspetto fondamentale: nel punto b) del proprio parere la Commissione cultura afferma: «Si preveda espressamente, per il personale universitario, che l'attività di assistenza collegata alla ricerca e alla didattica - si tratta di preparare i nuovi medici, i nuovi specializzandi - non sia in alcun modo penalizzante dall'esercizio dell'attività privata». Ma voi di ciò ve ne fregate, signori miei! Avete preso dei provvedimenti, che sono contro il medico e vi spiego subito le ragioni. Non avete preso in considerazione il fatto che oggi il medico esercita l'attività intra moenia e le aziende non si preoccupano di stipulare le assicurazioni nei riguardi del personale sanitario, dei medici, degli infermieri, dei tecnici di radiologia e altro. Di ciò ve ne fregate e permettete che le assicurazioni facciano gli strozzini nei riguardi dei medici. È vergognoso, signori miei! Vi dovete vergognare!Pag. 26
Di recente abbiamo approvato un provvedimento che riguarda la giustizia. Ebbene, da questo punto di vista ho riscontrato la sensibilità da parte del Governo e del Parlamento di prevedere che ai magistrati non sia applicata alcuna responsabilità, né civile né penale: perché la stessa sensibilità non l'avete, signori miei, nei riguardi dei medici, del personale sanitario che lavora nelle strutture per il cittadino, senza avere un riconoscimento da parte di questo Governo? Signori, il medico ha una responsabilità civile non indifferente e deve pagare di persona, anche pecuniariamente, nell'eventualità che venga condannato.
L'aspetto grave è che non c'è soltanto la responsabilità civile: il nostro è l'unico Paese che prevede anche la responsabilità penale per i medici! Questo è grave, signori miei! Il medico viene da voi sacrificato in tutti i sensi e in tutte le maniere, viene vessato e di ciò - lo ripeto - vi dovete vergognare, signor Ministro! Preciso anche che, a titolo personale, voterò contro questo provvedimento (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia).
PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo di parlare, invito il relatore....
GIANNI MANCUSO. Signor Presidente, avevo chiesto di parlare...
PRESIDENTE. Non mi era stato segnalato.
GIANNI MANCUSO. L'ho segnalato al banco della Presidenza, prima che iniziasse la discussione.
PRESIDENTE. Non mi è arrivata la segnalazione. Le chiedo scusa. Prego, deputato Mancuso, ha facoltà di parlare.
GIANNI MANCUSO. Signor Presidente, intervengo sul complesso degli emendamenti e non interverrò più sui singoli emendamenti.
Un quotidiano economico ha titolato: «Intra moenia e caos scadenze». Un altro quotidiano ha titolato: «Intra moenia appesa ad un filo». Martedì scorso, in Commissione, abbiamo tutti - intendo i colleghi della XII - vissuto in diretta l'imbarazzo del presidente che, suo malgrado, tentava di trovare, col buonsenso che caratterizza la sua attività, un ordine ai nostri lavori. Così come si comprende l'imbarazzo che ha caratterizzato in questi giorni la maggioranza e il Governo, perché dopo l'approvazione a tempo di record (Commenti)...
PRESIDENTE. Scusate. Rinnovo l'invito all'Assemblea a un comportamento che ci consenta di ascoltare. Grazie.
GIANNI MANCUSO. Stavo dicendo che dopo l'approvazione a tempo di record del Senato, da parte della Commissione sanità in sede deliberante, il provvedimento arriva alla Camera in fretta e furia, con la spada di Damocle dell'approvazione entro il 31 luglio. Oggi è il 2 agosto e la brutta figura rimane: se andrà bene, sarà pubblicato ed entrerà in vigore il 4 o il 5 agosto.
Dopo l'assurda scadenza del 31 luglio proposta appunto dal decreto-legge Bersani, aziende sanitarie e regioni dovranno organizzare strutture e gestioni delle attività, a pena di commissariamento dei direttori generali e sospensione dei finanziamenti. La rapida approvazione al Senato è figlia di furbizie dell'ultima ora: sono state stralciate le norme sul rischio clinico e soprattutto quelle che riguardano l'obbligatorietà dell'esclusività dell'attività professionale. La principale novità introdotta dal disegno di legge in questione è la proroga di 18 mesi per la cosiddetta intra moenia allargata negli studi privati ed in assoluto per l'attuale regime della libera professione. Secondariamente, si prevede la possibilità di ottenere il part time, un inasprimento delle pene per le aziende e regioni che non rispettino le regole, l'obbligo di trattare in 72 ore le urgenze differibili, cioè quelle patologie subacute che possano attendere da uno a tre giorni.
Nei giorni scorsi si sono svolte le audizioni dei sindacati medici, che hanno tutti sottolineato l'urgenza della proroga diPag. 2718 mesi, ma hanno anche mosso numerose critiche al testo del Senato. Infatti ANAAO, CIMO, ANPO e CISL-Medici, con sottolineature diverse, hanno espresso la rispettiva insoddisfazione: parlano di appesantimento rispetto al testo licenziato dal Consiglio dei Ministri, di paletti troppo rigidi, che limitano l'attività indipendentemente dai contesti organizzativi; denunciano come gli strumenti per regolare l'attività intra moenia siano materia contrattuale e di competenza regionale. Solo sul punto della proroga di 18 mesi c'è un sostanziale accordo e, in qualche caso, compiacimento.
Il problema vero è sempre quello delle risorse necessarie a organizzare le aree da destinare alla libera professione. Le regioni più avanzate, dal punto di vista delle risposte sanitarie, hanno da tempo avviato progetti di riqualificazione delle grandi strutture e dopo aver superato le emergenze, che cambiano ovviamente da struttura a struttura, potranno dedicarsi al reperimento di spazi, per dare risposte alle esigenze dell'attività intramuraria. Occorreranno anni e la ulteriore proroga di 18 mesi potrebbe - potrà - quasi certamente risultare insufficiente. Non possiamo dimenticare che i direttori generali delle aziende sanitarie sono impegnati tutti giorni a combattere con problemi molto seri legati all'erogazione di servizi sanitari ai cittadini italiani, che esprimono una forte domanda di salute. Prima di pensare alla possibilità di estendere l'attività intra moenia, si dibattono in gravi, talvolta gravissime difficoltà legate alla carenza di personale, causato dal blocco delle assunzioni, che ormai data da tre leggi finanziarie, e dalla gestione delle ferie, molto più banalmente o, ancora, devono combattere con problemi seri come la sicurezza per i pazienti. Un'ulteriore difficoltà è rappresentata dalla necessità di avviare la centralizzazione delle prenotazioni e del servizio di incasso degli onorari previsti per le prestazioni di intra moenia, nell'ottica di coordinare e controllare le attività ed evitare una concorrenza sleale nei confronti dell'azienda.
In conclusione, desidero evidenziare come il testo approvato dal Consiglio dei ministri nel maggio scorso sia stato stravolto: il Governo è stato infatti costretto a cedere da un lato ad alcune istanze proposte dalla minoranza, dall'altro a richieste ideologiche provenienti sempre dalla maggioranza, che ha voluto inserire rigidi paletti per limitare l'esercizio dell'attività libero-professionale. Nel corso della XIII legislatura la materia fu trattata dal Governo di allora, in particolare dal Ministro Bindi, in maniera ideologica: si voleva infatti mettere tutti i medici sotto la «cappella» della pubblica amministrazione, nonostante l'assenza di strutture adeguate e violentando, di fatto, la libera professione medica. I cittadini non capivano allora - e continuano a non capire oggi - come sia possibile ottenere la medesima prestazione con un'attesa di tre mesi pagando il ticket e mettendosi in lista, o il giorno stesso che ci si presenta in ospedale, con lo stesso medico e nella stessa struttura, in regime di libera professione intra moenia.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Lucchese. Ne ha facoltà.
FRANCESCO PAOLO LUCCHESE. Signor Presidente, signor Ministro, la tutela della salute dei cittadini e la valorizzazione della professionalità dei medici sta naturalmente a cuore anche a noi: grazie, signor Ministro, per avercelo ricordato. È con questo spirito che affrontiamo la discussione e l'approvazione del provvedimento. Esso ci trova concordi per quel che riguarda i commi 1, 2 e 3 dell'articolo 1, che stabiliscono principi giusti, mentre non ci trovano d'accordo le altre misure previste dai successivi commi dell'articolo 1 (dal 4 in poi): su questi ultimi abbiamo anzi molte perplessità, così come le hanno avute i sindacati che abbiamo ascoltato in Commissione. Devo anzi dire che i sindacati non hanno condiviso né queste misure, né il modo secondo cui esse sono state portate avanti in questo provvedimento. Desideriamo dunque che rimanga agli atti l'insoddisfazione, nostra e di tuttaPag. 28la classe medica, su queste misure non condivise; ci auguriamo anzi che in futuro vi sia la possibilità di riconsiderarle. Il nostro atteggiamento va perciò in questa direzione, poiché non siamo soddisfatti di queste norme e vogliamo che esse siano riviste così come lo vuole la classe medica, sempre nell'interesse dei cittadini e per la valorizzazione della professionalità medica. Per queste ragioni abbiamo presentato emendamenti per sopprimere i ricordati commi dell'articolo 1.
Passo agli altri articoli. Sull'articolo 2, che stabilisce l'inquadramento dei dirigenti del Ministero della salute, abbiamo manifestato alcune perplessità: vogliamo chiarire infatti - come abbiamo già fatto in Commissione - che non abbiamo nulla in contrario e anzi siamo d'accordo sul fatto che tali professionisti siano inquadrati come dirigenti. Il relatore ha però affermato che ciò avviene nell'invarianza degli oneri; non capisco cosa ciò significhi: se i ricordati professionisti sono inquadrati nel ruolo dei dirigenti, ovviamente essi hanno diritto anche all'inquadramento economico conseguente. Che sia dunque chiaro e che rimanga agli atti che così è - e non è diversamente - poiché attraverso una parola - invarianza - si vuole coprire il problema: è un modo ambiguo e ipocrita di affrontare le questioni.
Ci troviamo invece d'accordo sia sull'articolo 3, attinente il tempo parziale alla dirigenza sanitaria, sia sull'articolo 4, concernente il differimento del termine per le prestazioni aggiuntive da parte degli infermieri e dei tecnici sanitari di radiologia medica. Nel complesso, dunque, preannuncio la nostra astensione su questo provvedimento, poiché abbiamo a cuore questi problemi, ma desideriamo sia chiaro che il testo non ci soddisfa completamente e che vogliamo che la salute dei cittadini e la professionalità dei medici siano davvero tutelati. Siamo disponibili a discutere, come facciamo oggi in questa sede, in «zona Cesarini», questo testo che il Governo ha presentato con così gran ritardo.
PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione sulle proposte emendative riferite all'articolo 1.
GERO GRASSI, Relatore. Signor Presidente, la Commissione esprime parere contrario su tutti gli emendamenti.
PRESIDENTE. Il Governo?
LIVIA TURCO, Ministro della salute. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Avverto che è stata chiesta la votazione nominale mediante procedimento elettronico.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Montani 1.15, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 453
Votanti 294
Astenuti 159
Maggioranza 148
Hanno votato sì 40
Hanno votato no 254).
Prendo atto che la deputata Balducci ha segnalato che non è riuscita a votare e che il deputato Fiano ha segnalato di non essere riuscito a votare e che avrebbe voluto esprimere voto contrario.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Di Virgilio 1.50, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 465
Votanti 462
Astenuti 3
Maggioranza 232
Hanno votato sì 201
Hanno votato no 261).
Prendo atto che il deputato Fiano ha segnalato di non essere riuscito a votare e che avrebbe voluto esprimere voto contrario e che la deputata Balducci ha segnalato che non è riuscita a votare.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Montani 1.16. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Montani. Ne ha facoltà.
ENRICO MONTANI. Signor Presidente, l'emendamento 1.16 che ho presentato tende a stabilire che «in caso di mancato completamento degli interventi di ristrutturazione edilizia entro il termine indicato al comma 2, la regione inadempiente è sanzionata con la revoca delle risorse (...)». Considerato che solo alcune regioni del Nord hanno finora approvato un programma regionale di interventi di edilizia sanitaria, la misura proposta dall'emendamento in esame sembra di buonsenso e su di esso chiediamo un voto favorevole (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Lisi. Ne ha facoltà.
UGO LISI. Signor Presidente, desidero sottolineare, anche a nome del gruppo di Alleanza Nazionale, ciò che il collega Montani ha voluto esplicitare ed esternare attraverso la presentazione del suo emendamento 1.16. Ci troviamo di fronte a questo impianto, mentre già su Il Sole 24 ore del 31 luglio si può leggere che alcune regioni marceranno con un regime verso strutture edilizie nuove e prima del 2010, con la chiusura dei cantieri, ad esempio in Lombardia, gli spazi in casa per l'intra moenia spunteranno solo subito dopo il 2010.
Quindi, al di là del provvedimento che ci apprestiamo ad approvare oggi, abbiamo già alcune regioni che sono avanti (e può essere anche il caso della «virtuosa» Toscana, mi si passi il termine), mentre in Lombardia che, grazie alla Casa delle libertà ed al suo Governo è altrettanto virtuosa, ci troviamo di fronte ad una situazione per la quale gli stessi amministratori ammettono che, se non si chiuderanno i cantieri non sarà possibile applicare le misure previste dal provvedimento al nostro esame dopo il 2010. Per tali ragioni, condivido ciò che ha detto il collega Montani (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Nazionale).
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Montani 1.16, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 465
Votanti 464
Astenuti 1
Maggioranza 233
Hanno votato sì 207
Hanno votato no 257).
Prendo atto che la deputata Balducci ha segnalato che non è riuscita a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Di Virgilio 1.4 e Lucchese 1.27, non accettati dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 467
Votanti 466
Astenuti 1
Maggioranza 234
Hanno votato sì 206
Hanno votato no 260).
Prendo atto che la deputata Balducci ha segnalato che non è riuscita a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Montani 1.18, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 467
Votanti 466
Astenuti 1
Maggioranza 234
Hanno votato sì 208
Hanno votato no 258).
Prendo atto che la deputata Balducci ha segnalato che non è riuscita a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Di Virgilio 1.13, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 470
Votanti 469
Astenuti 1
Maggioranza 235
Hanno votato sì 209
Hanno votato no 260).
Prendo atto che la deputata Balducci ha segnalato che non è riuscita a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Montani 1.19, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 466
Votanti 465
Astenuti 1
Maggioranza 233
Hanno votato sì 207
Hanno votato no 258).
Prendo atto che la deputata Balducci ha segnalato che non è riuscita a votare.
Avverto che l'emendamento Montani 1.17 è stato ritirato.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Montani 1.21, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 469
Votanti 468
Astenuti 1
Maggioranza 235
Hanno votato sì 210
Hanno votato no 258).
Prendo atto che la deputata Balducci ha segnalato che non è riuscita a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Montani 1.20, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 469
Votanti 468
Astenuti 1
Maggioranza 235
Hanno votato sì 208
Hanno votato no 260).
Prendo atto che la deputata Balducci ha segnalato che non è riuscita a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Di Virgilio 1.14, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 470
Maggioranza 236
Hanno votato sì 209
Hanno votato no 261).
Prendo atto che la deputata Balducci ha segnalato che non è riuscita a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Di Virgilio 1.2 e Lucchese 1.28, non accettati dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 472
Votanti 471
Astenuti 1
Maggioranza 236
Hanno votato sì 209
Hanno votato no 262).
Prendo atto che la deputata Balducci ha segnalato che non è riuscita a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Di Virgilio 1.1 e Lucchese 1.29, non accettati dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 470
Votanti 469
Astenuti 1
Maggioranza 235
Hanno votato sì 209
Hanno votato no 260).
Prendo atto che la deputata Balducci ha segnalato che non è riuscita a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Di Virgilio 1.3 e Lucchese 1.30, non accettati dalla Commissione né dal Governo e sui quali la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 470
Votanti 468
Astenuti 2
Maggioranza 235
Hanno votato sì 207
Hanno votato no 261).
Prendo atto che la deputata Balducci ha segnalato che non è riuscita a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Montani 1.22, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 468
Votanti 465
Astenuti 3
Maggioranza 233
Hanno votato sì 205
Hanno votato no 260).
Prendo atto che la deputata Balducci ha segnalato che non è riuscita a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Di Virgilio 1.6 e Lucchese 1.31, non accettati dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 466
Votanti 465
Astenuti 1
Maggioranza 233
Hanno votato sì 204
Hanno votato no 261).
Prendo atto che la deputata Balducci ha segnalato che non è riuscita a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Di Virgilio 1.7, Montani 1.23 e Lucchese 1.32, non accettati dalla Commissione né dal Governo e su cui la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 468
Votanti 467
Astenuti 1
Maggioranza 234
Hanno votato sì 205
Hanno votato no 262).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Di Virgilio 1.8, Montani 1.24 e Lucchese 1.33, non accettati dalla Commissione né dal Governo e su cui la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 474
Votanti 471
Astenuti 3
Maggioranza 236
Hanno votato sì 206
Hanno votato no 265).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Montani 1.25, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 473
Votanti 471
Astenuti 2
Maggioranza 236
Hanno votato sì 208
Hanno votato no 263).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Di Virgilio 1.9 e Lucchese 1.34, non accettati dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 474
Votanti 472
Astenuti 2
Maggioranza 237
Hanno votato sì 211
Hanno votato no 261).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Di Virgilio 1.10 e Lucchese 1.35, non accettati dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 471
Votanti 470
Astenuti 1
Maggioranza 236
Hanno votato sì 207
Hanno votato no 263).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Di Virgilio 1.11 e Lucchese 1.36, non accettati dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 469
Votanti 468
Astenuti 1
Maggioranza 235
Hanno votato sì 207
Hanno votato no 261).
Prendo atto che la deputata Velo ha segnalato che non è riuscita a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Di Virgilio 1.12 e Lucchese 1.26, non accettati dalla Commissione né dal Governo e su cui la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 470
Votanti 469
Astenuti 1
Maggioranza 235
Hanno votato sì 208
Hanno votato no 261).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 473
Votanti 270
Astenuti 203
Maggioranza 136
Hanno votato sì 258
Hanno votato no 12).
Prendo atto che i deputati Pegolo e Lumia hanno segnalato che hanno erroneamente espresso un voto contrario e che avrebbero voluto votare a favore.