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Sull'ordine dei lavori (ore 16,15).
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per gli affari esteri Vittorio Craxi ha chiesto di parlare per dare una prima informazione rispetto alla questione, sollevata dal collega Cota e dal gruppo della Lega Nord Padania, relativa al fermo del parlamentare europeo Mario Borghezio. Ne ha facoltà.
VITTORIO CRAXI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Signor Presidente, voglio informare l'Assemblea che, come riferito dall'onorevole Cota, l'europarlamentare italiano Borghezio effettivamente è stato fermato dalla polizia belga e tradotto nella prigione locale. Lo stato di fermo è relativo ad una partecipazione ad una manifestazione, che peraltro il sindaco di Bruxelles aveva vietato, anti-islamica in cui Borghezio si è trovato coinvolto insieme ad altri esponenti di partiti e movimenti xenofobi locali.
Il nostro ambasciatore presso l'Unione Europea Cangelosi ha assicurato non soltanto che in questo momento il console Sorrentino è presente nella locale prigione insieme all'ambasciatore italiano in Belgio Siggia ma anche che entro mezz'ora - ed io ho parlato con l'ambasciatore venti minuti fa proprio a causa di questo misunderstanding (di ciò, infatti, si tratta) - l'onorevole Borghezio sarebbe tornato pienamente in libertà.
Mi auguro naturalmente che ciò avvenga; si tratta evidentemente di uno spiacevole episodio, essendo l'onorevole Borghezio dotato di immunità parlamentare come tutti i parlamentari europei e i parlamentari italiani eletti in Europa.
L'onorevole Cota ha sollecitato tale mio intervento ed io, essendo presente in aula, mi sono attivato in tal senso; mi auguro si tratti di un incidente a seguito del quale l'onorevole Borghezio possa essere nuovamente ritenuto un cittadino libero di poter manifestare le proprie opinioni, anche in Belgio.
ROBERTO COTA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ROBERTO COTA. Signor Presidente, innanzitutto ringrazio il sottosegretario Craxi che si è effettivamente attivato, e tutti speriamo che il problema venga risolto a minuti.
Non sono assolutamente d'accordo sulla valutazione - che mi sembra il sottosegretario Craxi abbia dato en passant - circa la manifestazione. Dalle notizie che sono in mio possesso si tratta assolutamente di una manifestazione pacifica, che si è svolta completamente nel rispetto di tutti i principi democratici che uno Stato dovrebbe garantire. Si tratta altresì di una manifestazione organizzata per richiamare l'attenzione su un fenomeno, quello della islamizzazione dell'Europa, che evidentemente oggi è sotto gli occhi di tutti.
Ritengo che, anche una volta risolta la situazione con la liberazione dell'onorevole Borghezio (peraltro ancora non verificatasi), rimanga l'assoluta gravità di quanto è successo, con riferimento alla violazione dei più elementari diritti di manifestazione, perpetrata in uno Stato - ripeto - che ospita le istituzioni comunitarie e nei confronti di un eurodeputato, rappresentante del nostro Stato, il quale si è visto limitato ed attaccato nelle sue prerogative e nello svolgimento del suo mandato elettivo.
PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Cota.