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Seguito della discussione del disegno di legge: Ratifica ed esecuzione della Convenzione quadro dell'Organizzazione mondiale della sanità - OMS - per la lotta al tabagismo, fatta a Ginevra il 21 maggio 2003 (A.C. 2540-A) (ore 13,10).
(Dichiarazioni di voto finale - A.C. 2540-A)
PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Porfidia. Ne ha facoltà.
AMERICO PORFIDIA. Signor Presidente, onorevoli colleghi, già nella seduta di ieri, per un altro provvedimento, abbiamo avuto modo di esprimere una nostra valutazione, per l'Italia e l'umanità, sull'approvazione del disegno di legge di ratifica della Convenzione quadro contro il tabagismo, già approvata il 21 maggio 2003 dalla Organizzazione mondiale della sanità.
Tale Convenzione rappresenta per noi un evento storico di particolare importanza: per la prima volta, infatti, si prende atto che questo male è la prima causa di morte evitabile nel mondo e si prende coscienza che solo attraverso una cooperazione tra tutti i Paesi e attraverso un'informazione tecnica, scientifica, organizzativa e legislativa, si può arrivare a vietare - o perlomeno, ci auguriamo, a ridurre considerevolmente - l'uso del tabacco.
Abbiamo il dovere di ratificare tale Convenzione. Ricordo che il migliore stato di salute possibile è, per ogni essere umano, un diritto fondamentale, al di là della razza, della religione, delle opinioni politiche e delle condizioni socio-economiche. È vero che l'Italia, insieme alla Repubblica Ceca e alla Polonia, non ha ancora ratificato la Convenzione in esame. D'altra parte, però, dobbiamo prendere atto che l'Italia è ormai in uno stato avanzato in questa lotta, attraverso fitte attività di informazione, prevenzione e divieto già poste in essere.
Tuttavia, la ratifica di tale Convenzione potrà portare al nostro Paese - ma anche agli altri Paesi, soprattutto a quelli in via di sviluppo e in difficili condizioni economiche e sociali - un supporto notevole.
L'istituzione della Conferenza delle parti e del Segretariato è indice che vi sarà una costante attenzione a livello mondiale. Siamo convinti, quindi, che oggi porremo un tassello importante per la risoluzione di tale problema, soprattutto per le generazioni future. Pertanto, preannuncio il voto favorevole da parte del mio gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.
PRESIDENTE. Prendo atto che l'onorevole Poretti, che aveva chiesto di parlare per dichiarazione di voto, vi rinunzia.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Rampi. Ne ha facoltà.
ELISABETTA RAMPI. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il dibattito di ieri ha sottolineato come la Convenzione quadro sul controllo del tabacco, adottata il 21 maggio del 2003, costituisca il primo strumento internazionale vincolante sulla salute, negoziato sotto gli auspici dell'Organizzazione mondiale della sanità. Essa è entrata in vigore il 27 febbraio 2005 e ha fornito agli Stati partecipanti gli strumenti base per attuare una corretta politica di controllo del tabacco.
La ratifica, da parte del nostro Paese, della Convenzione quadro è doverosa e permetterà finalmente all'Italia di recuperare il forte ritardo accumulato, essendo tra gli ultimi Paesi (ormai in Europa è rimasta solo la Repubblica Ceca) a non aver ancora provveduto alla ratifica della Convenzione. Tra l'altro, ciò è in palese contraddizione con la normativa vigente nel Paese, che è considerata all'avanguardia a livello internazionale.
Quindi, è giunto il momento di sanare tale situazione e il Parlamento può lanciare al Paese un segnale importante di unità, approvando unanimemente il disegno di legge presentato dal Governo, a dimostrazione che il bene comune prevale su ogni logica di schieramento.
Infatti, il tabacco uccide; esso uccide 5,4 milioni di persone ogni anno, ovveroPag. 11un adulto su dieci. Lo abbiamo visto ieri in sede di discussione sulle linee generali: una morte ogni 6 secondi nel 2005, come informa l'Organizzazione mondiale della sanità, a causa di patologie correlate al fumo di tabacco. Quel che è più grave, poi, è che si calcola che nel 2030 le vittime saranno 8,3 milioni, se non si adotteranno politiche volte a invertire l'attuale tendenza.
I Paesi in via di sviluppo saranno i più colpiti e non possiamo più rimanere immobili di fronte a tale flagello: occorre anche sviluppare importanti politiche di cooperazione in questo delicato settore.
Abbiamo visto come anche i dati che riguardano il nostro Paese siano allarmanti, registrando ben 80 mila vittime ogni anno. Dunque, per noi che abbiamo una responsabilità politica e siamo chiamati ad intervenire la ratifica della Convenzione è un atto importante per la tutela e la promozione della salute dei cittadini.
Il gruppo dell'Ulivo ritiene che la normativa in vigore nel nostro Paese sia efficace, soprattutto nella riduzione dei danni derivanti dal fumo passivo, ma necessiti oggi di un aggiornamento che ne garantisca un'applicazione più incisiva, a partire dal mondo della scuola: abbiamo visto come siano aumentati, purtroppo, i minori che iniziano a fumare addirittura prima dei quattordici anni; tale fattore deve indurre la politica a mettere in atto maggiori iniziative di contrasto e di prevenzione.
Siamo convinti che il proibizionismo non serva e non risolva i problemi, come ci dimostra la storia. Ma se è vero che fumare è una libera scelta, occorre fornire a tutti i cittadini strumenti affinché possano essere informati, nel modo più corretto possibile, sui rischi e sui danni che il fumo di sigaretta comporta; occorre fare in modo che vi possa essere piena consapevolezza.
Sicuramente, per un minore il caso è diverso e condividiamo pienamente la linea del Governo, anche per quanto riguarda il divieto di fumo ai minori.
Lavorare in tale direzione - nella direzione della prevenzione e non solo della repressione, quindi prevenzione e contrasto - sarà il nuovo corso della politica del Paese per quanto riguarda questa rilevante materia.
È importante e necessario recuperare il ritardo accumulato. Per questo motivo e in considerazione del fatto che la lotta al tabagismo potrà liberare anche importanti risorse a carico del Servizio sanitario nazionale, annuncio il voto favorevole del gruppo de L'Ulivo (Applausi dei deputati del gruppo de L'Ulivo).
PRESIDENTE. Sono così esaurite le dichiarazioni di voto finale.